Caosfera

Frakà Joan è un veronese dal nome assurdo vissuto nel 1912 presso La Valletta. Un ragazzino che si sta a malapena affacciando alla pubertà ma già testimone di eventi che sconvolgeranno per sempre la sua esistenza. Vivendo esperienze surreali e incontri improbabili, attraverso le barriere del tempo e dello spazio, il suo sguardo innocente percepirà che anche i cuori più esacerbati dalla durezza possono essere vinti dalla semplicità d’animo.

"Gli Elohim crearono l'uomo a loro immagine e somiglianza; a immagine degli Elohim li crearono; maschio e femmina li crearono”. Genesi 1,27. Nell'Antico Testamento originario non si fa mai riferimento ad un solo Dio. La creazione dell'uomo non fu un gesto d'amore, bensì un esperimento genetico ai fini di creare lo schiavo perfetto. Ma esistono i multiversi, universi paralleli, all'interno dei quali la vita scorre come quella che conosciamo. Due ragazzi, Hiro ed Eve, scopriranno un segreto da sempre celato all'umanità.

Roberto Pavlin è nato in una famiglia povera e disfunzionale in un piccolo paese vicino a Lubiana (Slovenia) nell'epoca di Tito. La sua è una storia di negazione, di rifiuto, di abbandono, di violenza, di dolore: una madre assente, un padre alcolista e aggressivo, una zia sofferente, tutti inconsapevolmente scaricavano su di lui il proprio dolore senza rendersene conto. Cresciuto in un clima di angoscia e paura, di soprusi e violenze (fisiche e psicologiche) arriva a 28 anni a un lavoro introspettivo con diversi psicologi, psicoterapeuti, operatori olistici, per sanare le ferite e i traumi che riemergono dal passato, diventando finalmente consapevole e trasformando il buio in luce. Il libro nasce nel 1994, inizialmente come sfogo, come un diario del dolore vissuto, e come riflessione. Sono dieci anni di appunti che, nel 2005, vengono ripresi ed elaborati. Nel cassetto per altri dieci anni, finalmente arriva alle stampe.

Dagli assolati altopiani afgani, alla rigida Korea del Nord, all’Italia, tra rivalsa e speranza, tra amore, onore e bontà, dieci racconti su persone comuni che scoprono di essere speciali.

La semplice camminata per andare a comprare il pane in paese è il percorso usuale che segna passo dopo passo un’esistenza alla scoperta della propria quotidianità. "Conoscenze arbitrarie" è fatto di versi non provocatori, di ricerca del parcheggio, del vino buono, dell’amore, dell’amicizia. Un’arte privata priva di sogni impossibili che gioca con le eccezioni, che risente, meteoropatica, dello sbuffare del lunedì mattina. Sotto alle coltri di una vita normale ribolle il calderone, rivelando la costante ristrutturazione dei pensieri e delle parole, passando come un treno che solca la pianura e la divide. La storia naturale di una persona mentre scopre di essere viva.

Avevo desiderato la morte di Francesco e l’avevo ottenuta. In modo rocambolesco, ma l’avevo ottenuta. E Vittorio era morto pure lui. Contrappasso? Fatalità? No, così non potevo più andare avanti. Dovevo prendere una decisione e fare qualcosa. Qualcosa che impedisse al gorgo di portarmi via definitivamente. L’avvocato Rocco Ottolenghi è un professionista inquieto. Divorziato, con un figlio grande, trascorre la sua vita dividendosi tra il lavoro, qualche bevuta di troppo e il suo amore mai realizzato per Marina. Irrompe nel suo andare privo di energia un signore supponente e iracondo: il diavolo. Novello Faust, Ottolenghi insegue la follia di mettere nel sacco il maligno e prendersi la sua rivincita sul destino, giocando se stesso in un’ultima mano...

Parigi. Due "ragazzi" di 40 anni, che non si vedono da moltissimo tempo, si incontrano. Hanno avuto una breve e intesa storia d’amore, molti anni prima, ma non sono riusciti a restare insieme, anche a causa della distanza che li separava. Lei vive in Italia e lui tra Germania e Svizzera. Poi il destino (e internet) ci mettono lo zampino...

Tre giovani, forti, curiosi e incoscienti, benché diversi l'uno dall’altro, sono uniti da un’amicizia sincera e dal comune amore per la musica e le arti. La condivisa voglia di vivere, fatta di divertimento, di emozioni, di sostanze stupefacenti e di interminabili discussioni, dall’accademico al futile, gioca però loro un brutto scherzo. Per un guasto al loro mezzo di trasporto, una notte si trovano bloccati in un luogo sperduto senza possibilità di comunicazione alcuna. L’ambiente è selvaggio, l’esperienza nell’affrontare situazioni simili è praticamente nulla. Le uniche armi per venire fuori: tutto il coraggio e la creatività dei quali sono capaci.

Una mano sul cuore non pesa niente, l’importante è che non lo copra... ecco il fil rouge che conduce inconsapevolmente la presente silloge all’animo umano. Fondamentale è non nascondere i propri sentimenti positivi, non rinchiuderli con forza lasciando che solo quelli negativi scorrano senza freni.

Questo romanzo trova le sue radici nella cultura contadina della Pianura Padana di fine ‘800. In un’altalena di emozioni, passando dai campi di sterminio ai canti delle mondine, da Airbnb ai Tamagotchi, questa è la storia di una famiglia nelle generazioni. Tra guerre e modernità, le origini, le sofferenze e le gioie di persone dalla forza di volontà incrollabile. Un viaggio nel tempo di questa gente dalle mani callose ma dai grandi cuori, che vi farà riflettere ma pure sorridere, dove anche i fatti più importanti del XX secolo scorrono sul filo dell'ironia. Senza dimenticare questa gente vera, che ad ogni caduta, si è sempre, prontamente rialzata con orgoglio.

Ian Gardner, ladro redento dalla promessa di libertà immediata e dal miraggio di elevati guadagni, si mette al servizio della Commissione europea. Assieme ai suoi sei colleghi, agenti irreprensibili, affronta molteplici casi e il nemico mortale delle istituzioni democratiche.

In un'Italia dei primi anni '70 si intrecciano i racconti di tre personaggi dal passato torbido, misterioso; tre personaggi senza particolari talenti o sogni o ambizioni, tre personaggi uniti da un filo sottile chiamato destino. Seguendo quel filo, le loro storie ci catapultano in una realtà troppo spesso dimenticata, in un viaggio che li condurrà indietro nel tempo fino alla Grecia occupata, quando l'Italia era un Paese colorato di nero.