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Artemide

L'ombra della giovinezza. Federigo Tozzi e le arti figurative

L'ombra della giovinezza. Federigo Tozzi e le arti figurative

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 256

Federigo Tozzi (Siena 1883 – Roma 1920) è oggi riconosciuto come uno dei massimi narratori italiani del primo Novecento: le sue novelle e i suoi romanzi (Con gli occhi chiusi, Tre croci e Il podere, in particolare) spiccano per temi e originalità di stile sul panorama letterario di quegli anni, e fanno parte ormai della cultura letteraria del modernismo europeo. Meno noti sono invece l’attività di critico d’arte e, più in generale, l’interesse di Tozzi per la pittura, la scultura e l’illustrazione del suo tempo. Un interesse nato nelle aule dell’Istituto d’Arte di Siena e poi nutrito, negli anni, da rapporti di sincera amicizia con lo scultore Patrizio Fracassi (morto suicida ventottenne nel 1903) e, sempre nel periodo senese, con gli incisori Ferruccio Pasqui e, soprattutto, con Gino Barbieri, allievo cesenate di Adolfo de Carolis, gran maestro della nuova xilografia italiana e illustratore di d’Annunzio. Negli anni senesi, poi, conosce anche Lorenzo Viani, Ercole Drei e Armando Spadini, che ritroverà anni dopo a Roma. Ed è proprio nella capitale, dove si trasferisce nel 1914, che la cultura figurativa di Tozzi si apre ai linguaggi “secessionisti” ed espressionisti, per giungere a ipotizzare, negli ultimi anni, un precoce “ritorno all’ordine”. In una recensione all’importante Mostra d ’arte giovanile alla Casina del Pincio del 1918, dimostra straordinarie capacità critiche e una precisa conoscenza della situazione artistica della capitale nel commentare le opere di Armando Spadini, Pasquarosa, Ferruccio Ferrazzi, Attilio Selva, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate, Deiva De Angelis, Leonetta Cecchi Pieraccini e Alfredo Biagini. Altri articoli invece hanno carattere monografico, e testimoniano un’evidente consonanza, per tematiche e linguaggi, con gli artisti trattati, da Fracassi a Barbieri, da Viani a Drei. Un capitolo a sé, di grande interesse e del tutto sconosciuto anche agli specialisti, è poi quello che lega Tozzi a una pratica editoriale oggi quasi dimenticata: quella dell’illustrazione libraria e periodica. Se nel 1913, dopo aver partecipato all’esperienza della rivista “L’Eroica”, Tozzi pubblica il poema La città della Vergine con le incisioni di Barbieri e Pasqui, negli anni romani saranno invece Tommaso Cascella, Cipriano Efisio Oppo, Attilio Selva e Bepi Fabiano, tra gli altri, a illustrare le prose brevi e le novelle che lo scrittore andava pubblicando sulle più importanti riviste dell’epoca. Il titolo della mostra, L’ombra della giovinezza, riprende quello di una delle molte novelle che Tozzi dedica al tema della gioventù come malattia e come paralisi della volontà.
40,00

Montescaglioso restituzioni e nuovi studi

Montescaglioso restituzioni e nuovi studi

Mauro Vincenzo Fontana

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 107

Il volume rappresenta un approfondito studio monografico sul patrimonio artistico di Montescaglioso in epoca moderna, e prende le mosse dalle benemerite azioni di recupero che, negli ultimi dieci anni, sono state promosse nel centro lucano da un impegnato gruppo di cittadini. Raccogliendo dunque i risultati offerti da una vera e propria campagna di restauro che nel tempo ha interessato una trentina di dipinti circa, e mettendo a frutto le novità emerse da mirate ricognizioni archivistiche e bibliografiche, il libro intende porsi come un sicuro punto di riferimento per la conoscenza della cultura figurativa dell'intera Basilicata, sia nei suoi rapporti con le vicine terre pugliesi, sia nei suoi scambi con Napoli. Oltre al catalogo delle opere restaurate (XVII-XIX secolo) e a un inedito apparato fotografico, il volume raccoglie sei saggi, dedicati, nell'ordine, alla fortuna degli studi di tipo territoriale nella più recente storiografia artistica; alla circolazione nell'antica provincia lucana delle incisioni d'Oltralpe; alle impronte lasciate da Mattia Preti e dai suoi epigoni a Montescaglioso; agli sfavillanti arredi in argento custoditi nella chiesa dell'Immacolata Concezione; ai sontuosi altari di gusto barocco che impreziosiscono i templi cittadini; ai progetti ottocenteschi realizzati per il rifacimento della chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo. Saggi di: Mauro Vincenzo Fontana, Tania De Nile, Sandro Debono, Giovanni Boraccesi, Christian de Letteriis, Giuseppe Damone. Schede di: Christian Bonaventura, Rossana Bratta, Mariella Monteleone, Rita Padula, Mario Paolicelli, Alessia Pignatelli, Jennifer Simeone, Marta Spinelli, Maria Immacolata Tarantino. Presentazioni di: Vittorio Martinelli, Gabriele Chiruzzi, Paolo Petrozza, Gloria Asselta, Antonio Petrozza.
30,00

La prospettiva di Palazzo Spada

La prospettiva di Palazzo Spada

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 159

Opera dal carattere unico, alla confluenza tra architettura propriamente detta e divertissement ottico-scientifico, la Prospettiva di Palazzo Spada ha sempre suscitato stupore unanime ma apprezzamento discorde, finendo per diventare una sorta di caso a parte nell'attività di Francesco Borromini e nel panorama del barocco romano. Esempio emblematico dei gusti e dei desideri del suo committente, il cardinal Bernardino Spada, la Prospettiva è anche una manifestazione della portata e delle estreme conseguenze dello sviluppo della pittura illusionistica lungo il corso di almeno un secolo. "Meraviglia" a tutti gli effetti, il breve colonnato si guadagnerà imitazioni e citazioni nel corso del tempo, senza che il suo congegno, pur comprensibile in pochi passi, cessi di sorprendere. Questo libro affronta l'opera da varie angolazioni, dall'impatto della committenza, al carattere del linguaggio architettonico nella complessa sovrapposizione di figure, ai problemi di conservazione; nuove disamine degli antefatti e delle ripercussioni in tutta Europa portano ulteriori contributi alla conoscenza di questa enigmatica struttura. Presentazione di Mariastella Margozzi.
20,00

Il restauro del Trittico della Candelora. La Madonna della Misericordia e la Chiesa eponima di Fontanarossa

Il restauro del Trittico della Candelora. La Madonna della Misericordia e la Chiesa eponima di Fontanarossa

Giuseppe Muollo

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 48

Giuseppe Muollo (1950, Chiusano di San Domenico - AV), Storico dell'Arte. Dal 1978 al 2013 ha svolto la sua attività presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Salerno e Avellino occupandosi di tutela, restauro, conservazione e valorizzazione del Patrimonio culturale irpino. Ha diretto cento cantieri e progettato il restauro di opere d'arte tra le quali: gli affreschi dello Specus Martyrum e della Cappella del tesoro della chiesa di Sant'Ippolisto di Atripalda, della Basilica longobarda e delle catacombe di Prata di Principato Ultra; il restauro della scultura della Madonna dell'Abbondanza di Montecalvo Irpino, il dipinto su tavola della Maestà di Montevergine di Montano d'Arezzo e la statua in bronzo di Carlo II d'Asburgo, di Cosimo Fanzago. Ha collaborato all'Edizione del Codice Diplomatico Verginiano. È, socio ordinario e membro del Consiglio di Amministrazione del CESN e dirige il Museo della Civiltà Normanna di Ariano Irpino. Ha dedicato alla sua terra, di cui è profondo conoscitore, numerose pubblicazioni tra le quali: Castelli, torri e cinte murarie in Irpinia (2000), La Basilica di Prata Principato Ultra (2001); Arte Medievale in Irpinia (2013) e La Maestà di Montevergine. Storia e Restauro (2014) in collaborazione con Francesco Gandolfo; Castelli Medievali in Irpinia. Memoria e Conoscenza (2017) in collaborazione con Giovanni Coppola; Ricerca, Tutela, Restauro. Un lungo impegno per i Beni Culturali in Irpinia (2019).
15,00

La Gipsoteca Vico Consorti dell'Università di Siena

La Gipsoteca Vico Consorti dell'Università di Siena

Luca Quattrocchi, Livia Spano

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 120

La Gipsoteca Vico Consorti raccoglie 115 gessi donati dagli eredi dello scultore al Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell'Università di Siena. Si tratta di gessi di piccole, medie e talvolta grandi dimensioni che permettono di ripercorrere per intero gli oltre cinquanta anni di attività di Vico Consorti (Semproniano, Grosseto 1902 - Siena 1979): dal periodo di formazione senese negli anni Venti all'affermazione a livello nazionale a Roma negli anni Trenta e Quaranta; dal soggiorno in Colombia negli anni Cinquanta all'ultimo ventennio trascorso tra Roma e soprattutto Siena. La tipologia dei gessi consortiani è assai diversificata: alcuni sono opere compiute e autonome, vere e proprie sculture presentate dall'artista in diverse occasioni espositive; molti sono bozzetti di opere rimaste allo stato di progetto o viceversa realizzate in marmo o bronzo; alcuni sono modelli al vero di opere realizzate; diversi altri, infine, sono piccole sculture a carattere "libero", svincolate dalla prospettiva di un'immediata traduzione in materiali "nobili" e duraturi. In ogni caso, al di là della finalità per le quali i gessi sono stati realizzati, si tratta di un corpus omogeneo e non di rado fortemente caratterizzato, in cui i singoli pezzi vanno letti come tappe autonome del processo creativo e, in taluni casi, come il suo esito finale. Ciò vale in linea di massima per ogni gesso d'artista, soprattutto novecentesco, ma assume un significato ancora più stringente nel caso di Consorti, il cui modus operandi trascorre direttamente dall'ideazione alla modellazione: l'immaginazione di Consorti, sempre aderente al vero, ha un carattere eminentemente plastico che necessita di tradursi immediatamente in concreta tridimensionalità, senza il passaggio intermedio del disegno. La Gipsoteca Consorti dell'Università di Siena si inserisce in un articolato sistema museale cittadino relativo alla scultura senese tra Otto e Novecento, che comprende la Gipsoteca Giovanni Dupré nel Museo della Contrada dell'Onda, la Gipsoteca Tito Sarrocchi al Santa Maria della Scala e la Gipsoteca Patrizio Fracassi in Palazzo Pubblico. Con l'apertura della Gipsoteca Consorti, Siena potrà quindi offrire un pregevole percorso museale su centocinquanta anni di scultura locale, coerentemente e quasi ostinatamente sviluppatasi in continuità con la tradizione, attraverso l'opera di alcuni dei suoi maggiori protagonisti e attraverso un materiale povero e fragile, strumentale e transitorio ma, al contempo, sensibile e ricco di molteplici indirizzi di lettura come il gesso.
20,00

La vita di Goethe attraverso la musica. Emozioni, incontri e riflessioni

La vita di Goethe attraverso la musica. Emozioni, incontri e riflessioni

Insom Giovanni

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 477

In quasi ottant'anni della sua vita Goethe ha vissuto le più diverse esperienze musicali, gestito il teatro di Weimar per 26 anni, incontrando, e a volte frequentando, alcuni tra i principali musicisti, compositori e cantanti di quel periodo. Questo libro, concepito per essere letto come un racconto e anche consultato nei numerosi personaggi ed eventi che descrive, ricostruisce tale percorso di vita musicale attraverso le parole dello stesso Goethe. L'autore ha esaminato il corpus delle opere di Goethe, così come le testimonianze - siano esse lettere, memorie, o altro - di coloro che hanno avuto occasione di condividere con lui le più diverse esperienze musicali. Tutto questo materiale, che va dai primi ricordi di ascolti musicali casalinghi all'età di 4 anni fino a pochi giorni prima della sua morte, è presentato in ordine cronologico con molte note e numerosi testi volti alla migliore comprensione di questo percorso. Il libro è corredato anche da numerose illustrazioni e da un'appendice dedicata alle massime sulla musica. Con la cronologia degli eventi musicali nella vita di Goethe, trovano anche posto una bibliografia ragionata che raccoglie più di 800 titoli, l'indice dei nomi e cose notevoli, le genealogie della famiglia Goethe e della casata ducale di Weimar.
50,00

La pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento

La pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento

Christian Bonaventura

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 200

Vivacizzata sin dall'epoca medievale da una classe mercantile intraprendente e da un clero tanto orgoglioso quanto ambizioso, in età moderna Gaeta continuò a giocare sempre in prima linea nelle dinamiche che animarono il Regno di Napoli, privilegiata anche da una posizione geo-politica straordinaria che la rese successivamente uno dei luoghi più emblematici del potere borbonico. Patria di astri di assoluta grandezza nel firmamento della pittura italiana come Scipione Pulzone (1544 circa-1598) e Sebastiano Conca (1680-1764), il centro litorale seppe consolidarsi come uno dei poli più attrattivi per i maestri attivi nel Viceregno e nell'Urbe, impreziosendo il proprio patrimonio artistico attraverso testimonianze pittoriche sempre al passo con i fatti più significativi andati in scena tra Roma e Napoli. Il volume ricompone le vicende della pittura gaetana con un impianto di tipo monografico, analizzando le espressioni artistiche manifestatesi in città nell'arco di due secoli, e proponendosi così come un aggiornato strumento critico.
25,00

La Chiesa di San Domenico a Monopoli

La Chiesa di San Domenico a Monopoli

Libro: Libro rilegato

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 352

La chiesa e il convento di San Domenico a Monopoli costituiscono il risultato di interventi susseguitisi dal Cinque al Settecento che attestano il mutare dei gusti e gli incroci di culture propri della tradizione artistica pugliese; sia nella forma dello spazio architettonico sia nelle decorazioni plastiche e pittoriche, si confrontano esperienze salentine, veneziane, romane, napoletane. La costruzione dell’insediamento domenicano, avviata negli anni Trenta del Cinquecento, rappresenta anche un interessante episodio di storia urbana poiché costituì l’occasione per ripensare in chiave rinascimentale una porzione di spazio pubblico. Già dal XIII secolo la comunità domenicana aveva costituito un importante polo culturale di rilevanza regionale. Nel primo insediamento esterno alle mura urbiche (distrutto nel 1529), visse Reginaldo Pirano il celebre miniatore attivo tra Napoli e la Puglia; nella chiesa spiccava la tavola di Giovanni Bellini raffigurante San Pietro martire, oggi conservata presso la Pinacoteca Metropolitana di Bari. Frutto del lavoro di un’équipe di specialisti, alcuni impegnati ad indagare i documenti d’archivio, altri ad interrogare la fabbrica che è stata interamente rilevata, la monografia ricostruisce in maniera organica le vicende storico-artistiche di uno dei complessi architettonici più affascinanti dell’età moderna in Puglia.
40,00

Scene del segno. Scritti sulla lingua

Scene del segno. Scritti sulla lingua

Jacqueline Risset

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 160

Ecco riuniti per la prima volta gran parte degli scritti di linguistica e di poetica di Jacqueline Risset. Figura centrale della vita culturale e letteraria franco-italiana della fine del novecento, Jacqueline Risset è conosciuta, letta e ammirata per due aspetti convergenti del suo lavoro: l’opera della scrittrice-poetessa e quella della traduttrice. La lettura di questi saggi brillanti, informati, profondi, ma anche allegri, potrà probabilmente far nascere un sentimento di nostalgia. Non solo per la perdita di uno spirito così mobile e attento, ma anche per l’epoca in cui furono scritti. Attraverso questi saggi, Jacqueline Risset ci regala anche dei ritratti di linguisti e semiotici (da Roman Jakobson a Eco), di poeti (da Dante a Amelia Rosselli) e di intellettuali (da Jacques Lacan a Jean Starobinski), accomunati tutti da una passione comune: la lingua. Per Risset la lingua, di cui la poetica esplora ogni possibilità, era una cosa troppo seria per essere affidata ai soli linguisti. Postfazione di Umberto Todini.
25,00

I metalli islamici. La Collezione del Museo delle Civiltà Museo d'Arte Orientale «Giuseppe Tucci»

I metalli islamici. La Collezione del Museo delle Civiltà Museo d'Arte Orientale «Giuseppe Tucci»

Gabriella Di Flumeri Vatielli, Roberta Giunta

Libro: Copertina rigida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 472

Il volume presenta la Collezione dei 260 metalli islamici del Museo delle Civiltà - Museo d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" di Roma (MAO-MuCiv). Realizzati in rame, ottone, bronzo e argento, sono stati prodotti soprattutto nell'area medio-orientale (Iran, Afghanistan, Asia centrale, Pakistan, India), ma anche in Siria, Turchia, Yemen, Egitto, fra l'VIII e il XX secolo. La prima parte, a cura di Gabriella Di Flumeri Vatielli, è costituita dal catalogo degli oggetti, preceduto da testi sulla storia del Museo e della Collezione, e sulle tecniche di manifattura e decorazione; la seconda parte, a cura di Roberta Giunta, è dedicata alla lettura delle iscrizioni presenti su molti esemplari, generalmente in lingua araba (delle quali vengono riportate la trascrizione e la traduzione), a cui fa seguito una disamina sui principali stili di scrittura e gli aspetti peculiari dei testi. Nell'annesso sono presentati i risultati delle campagne di analisi di fluorescenza di raggi X eseguite da Anna Candida Felici e Margherita Vendittelli su 45 oggetti della Collezione.
80,00

Il vero inverosimile e il fantastico verosimile. Tradizione aristotelica e modernità nelle poetiche dell'Ottocento

Il vero inverosimile e il fantastico verosimile. Tradizione aristotelica e modernità nelle poetiche dell'Ottocento

Stefano Lazzarin, Pierluigi Pellin

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 152

Il volume studia per la prima volta in modo sistematico le declinazioni ottocentesche di un tema fondamentale nella storia delle poetiche occidentali: il verosimile. L'introduzione di Simona Micali illustra snodi e problemi legati alla nozione di verosimile, ai modi e ai generi del racconto otto-novecentesco. Nel primo capitolo, Pierluigi Pellini rivela un'insospettata persistenza della tradizione aristotelica nel secolo del realismo. Solo il modernismo spezzerà il rapporto fra arte e 'universale', rivendicando la dignità letteraria del contingente, e svincolando il romanzo dal paradigma del verosimile. Nel secondo capitolo, Stefano Lazzarin ripropone la domanda che è alla base della narrazione fantastica: come si fa a rendere credibile un evento soprannaturale? Scrittori come Hoffmann, Scott, Gautier, Poe, Mérimée, i due James (Henry e Montague Rhodes), hanno cercato di rispondere, producendo un corpus di testi ricchissimo e ancora poco noto, che si aggira intorno a tre grandi questioni: la nozione di verosimiglianza; le regole di costruzione del racconto del soprannaturale; la coerenza dell'opera d'arte.
25,00

Le case dei destini incrociati. Per una grammatica della narrativa condominiale

Le case dei destini incrociati. Per una grammatica della narrativa condominiale

Gloria Bonaguidi

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 358

«Il libro di Gloria Bonaguidi [...] si impone alla nostra attenzione per molti motivi: perché [...] mette insieme un approccio seriamente interdisciplinare, fondato soprattutto su studi di architettura e di sociologia, con un problema reale di storia letteraria; perché studia la nascita e l'evoluzione di un vero e proprio genere in età moderna, cioè nell'epoca proverbiale dell'erosione dei canoni; perché ne segue gli sviluppi soprattutto nel romanzo, cioè nel più onnivoro e polimorfo dei generi; perché ne individua forme molteplici, sebbene tutte accomunate da uno stesso tema; perché spiega come da quello stesso tema si possano originare scelte narrative molteplici, sia in sincronia sia in diacronia; perché traccia il disegno di una costellazione in cui brillano astri di prima grandezza; perché l'indugio monografico per i capolavori riscatta anche libri minori, dando loro un senso nuovo; perché, mentre storicizza il suo oggetto, mostra come esso sia vitale e produttivo ancora oggi. Che del resto esistesse qualcosa come una narrativa condominiale, e più specificamente un romanzo condominiale, era una percezione diffusa, che suscitava alla mente il ricordo del Père Goriot o dell'Assommoir, o che invitava a mettere in relazione testi per altro diversissimi, come il Pastiriaccio e La Vie mode d'emploi. Ma è Bonaguidi per prima a uscire dal campo delle impressioni e delle suggestioni, per individuare con esattezza non (ed è uno dei suoi meriti) il o un romanzo condominiale, ma le forme e la storia delle narrazioni condominiali.» (Dalla Presentazione di Raffaele Donnarumma)
30,00

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