Donzelli: Saggi. Storia e scienze sociali
Mafie del Nord. Strategie criminali e contesti locali
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2014
pagine: 407
L'espansione delle mafie in aree diverse da quelle di genesi storica è ormai di lunga data. Il fenomeno è stato spesso spiegato equiparando la diffusione mafiosa a una patologia contagiosa che aggredisce un corpo sano, oppure rappresentando i gruppi mafiosi alla stregua di eserciti in armi che invadono e conquistano nuovi territori. Un'analisi approfondita mostra una situazione alquanto diversa, assegnando un ruolo cruciale alle condizioni economiche e politiche delle società locali. Il volume si colloca in questa prospettiva, presentando un'ampia indagine empirica, condotta in aree specifiche di alcune regioni del Centro-nord (Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Veneto). Emergono modelli differenziati di insediamento, in cui prevalgono organizzazioni riconducibili alla 'ndrangheta e alla camorra, che riescono ad affermarsi utilizzando non solo competenze di illegalità ma anche risorse di capitale sociale. In alcuni contesti si osservano infiltrazioni nel tessuto economico, in altri risultano in crescita situazioni di vero e proprio radicamento territoriale. In tutti i casi sembra essere decisiva la presenza di soggetti "esterni" - imprenditori, politici, professionisti - disponibili a intrecciare rapporti di scambio con i mafiosi. È questa la vera novità delle mafie in aree "non tradizionali": la presenza di un'area grigia in cui pratiche di illegalità, spesso preesistenti, favoriscono relazioni di complicità e collusione.
Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo
Costantino Felice
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2014
pagine: XV-463
Sul suolo abruzzese la linea Gustav ristagna dall'ottobre 1943 al giugno dell'anno dopo, seminando ovunque morte e distruzione. Qui le popolazioni civili vengono coinvolte nelle forme più tipiche e atroci del secondo conflitto mondiale: evacuazioni in massa, bombardamenti, stragi, scontri all'arma bianca, fino alla "terra bruciata". Solitamente di questo scacchiere bellico nella pubblica opinione viene ricordata la "battaglia di Cassino", facendone così risaltare soprattutto, se non esclusivamente, il versante tirrenico, dal lato strettamente militare come pure da quello resistenziale. Ma anche le battaglie che nel 1943-44 si combattono in Abruzzo, sul versante adriatico, sono tra le più cruente e rovinose della guerra. In questo contesto, ancor prima che al Nord, prende corpo un robusto movimento partigiano, dai tratti originali e anticipatori, la cui punta più avanzata la Brigata Maiella - continuerà a combattere con gli Alleati, secondo modalità proprie, fino alla liberazione dell'Italia intera. L'autore ricostruisce un ricco mosaico di bande ed eventi resistenziali.
Nilde Iotti. Una storia politica al femminile
Luisa Lama
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 264
Una figura emblematica: Nilde Iotti è davvero, come pochi altri, un'effigie del Novecento, di quel "secolo breve" le cui date coincidono con la sua stessa biografia (1920-1999). Dalla formazione cattolica all'impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla Cattolica di Milano ai primi coinvolgimenti nell'antifascismo e nella Resistenza; dall'elezione all'Assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attività parlamentare, fino alla presidenza della Camera dei deputati. Ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante è il contrappunto in termini personali di una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell'emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l'amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l'uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell'incontro, punto di svolta di una vita, Luisa Lama ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensità, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce: il carteggio inedito intercorso tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti dall'agosto del 1946 all'agosto del 1947. Da allora, i due vivranno insieme in un rapporto affettivo che solo la morte di Togliatti potrà interrompere. Introduzione di Livia Turco.
Storia del vino. Geografie, culture e miti dall'antichità ai giorni nostri
Tim Unwin
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 408
Attraverso un vasto arco spaziale e temporale, il libro percorre i paesaggi fisici e culturali "colonizzati" dalla vite e dal vino. Ne emerge l'originale mappa storico-geografica della viticoltura, solcata dalle vie evolutive delle pratiche enologiche e del commercio del vino dall'antichità ad oggi: vie ripercorse dall'autore senza mai dimenticare i registri simbolici e religiosi assegnati al vino dalle differenti culture. E la trasformazione delle simbologie sociali della vite e del vino traspare, illuminante, nella concreta esperienza storica: dal ruolo dell'impero romano nella diffusione del vigneto fino al ruolo delle multinazionali nelle più recenti forme di produzione e commercializzazione. minato di grandi e piccole isole, abitate da popoli fino allora sconosciuti.
Storia della moda a Roma. Sarti, culture e stili di una capitale dal 1871 a oggi
Cinzia Capalbo
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 211
Storia della Tour Eiffel
Jill Jones
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 345
Simbolo di Parigi per antonomasia, più famosa persino del Louvre o di Notre-Dame, la Tour Eiffel ha alle spalle una storia a dir poco controversa. La fin de siècle era alle porte e la Francia era fermamente determinata a fare dell'Esposizione universale del 1889 l'occasione per una grande celebrazione della Repubblica e del centenario della Rivoluzione. Occorreva un monumento senza precedenti, ed ecco che si decise di commissionare all'ingegnere Gustave Eiffel, da tempo impegnato nella costruzione di ponti e reti ferroviarie, la realizzazione di una torre in ferro alta trecento metri. Attraverso le fonti più diverse - giornali, interviste, carteggi - la storica Jill Jonnes ripercorre non solo le fasi della progettazione e della costruzione della torre, ma anche l'intero contesto parigino dell'Esposizione. Nel corso di quell'anno la capitale agì da potente richiamo per le più celebri e disparate personalità provenienti da tutto il mondo, suscitando entusiasmi e polemiche: se il gotha della capitale francese - tra cui scrittori del calibro di Guy de Maupassant e Alexandre Dumas figlio - accolse con orrore quella "torre vertiginosamente ridicola che sovrasta Parigi come l'oscura e gigantesca ciminiera di una fabbrica che tutto schiaccia sotto la sua barbara mole", ci fu chi, come Van Gogh e Gauguin, accorse in città in cerca di un successo che l'Esposizione poi non gli avrebbe dato. O chi, come Edison, attraversò l'Atlantico per mostrare e vendere il suo fonografo...
L'Italia in cammino
Gioacchino Volpe
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 205
Due libri fondamentali segnano, tra il 1927 e il 1928, l'avvio della discussione storica sui caratteri dell'Italia post-unitaria: la "Storia d'Italia dal 1871 al 1915", di Benedetto Croce, e "L'Italia in cammino" di Gioacchino Volpe. Libri caratterizzati - nota Salvatore Lupo - da un'esplicita contrapposizione, ma anche da un'evidente somiglianza. All'indomani del definitivo avvento del regime fascista, si tratta, per i due grandi storici, di fare i conti con l'Italia liberale. E se per Croce quell'operazione ha il senso di magnificare le sorti di una fase complessivamente virtuosa (messa a repentaglio dall'avvento di un regime illiberale e totalitario), per Volpe si tratta di individuare i caratteri di un vischioso processo storico in corso. Processo che, dopo la costruzione dello Stato, gli appare per l'appunto in cammino, in via di realizzazione. Rispetto a questo cammino, l'Italia liberale si presenta agli occhi di Volpe come un periodo cruciale e contraddittorio, in cui le spinte all'unificazione effettiva del paese si scontrarono con le resistenze di quello che egli considera il dato originario e persistente di tutta la storia italiana: la tendenza alla frantumazione. Questa eredità secolare, che ha caratterizzato anche i momenti più vitali (per esempio il medioevo), ha sortito come effetto una borghesia debole e dispersa, che tocca ora al nuovo Stato saper fondere in una classe dirigente nazionale.
Milano, Corea. Inchiesta sugli immigrati negli anni del «miracolo»
Franco Alasia, Danilo Montaldi
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 355
Milano, 1959: Danilo Dolci propone a Giangiacomo Feltrinelli la pubblicazione di 32 storie di "sottoccupati", immigrati a Milano. Le interviste sono raccolte da Franco Alasia, operaio alla Breda; da Dolci viene l'idea di spostare il terreno di osservazione da una società arcaica a una società in pieno sviluppo, dal Sud di "Banditi a partitico" alla città simbolo della ricchezza industriale. Non a caso, gli intervistati vengono da quelle periferie milanesi punteggiate da disordinati e irregolari insediamenti spontanei, in gergo chiamati "coree". Non si tratta di un mondo destinato a scomparire, ma di una marginalità che nasce dentro il tessuto stesso della modernità, di un sommovimento che sta cambiando radicalmente la struttura sociale dell'Italia del boom. Il tema, del resto, è già divenuto scottante in seguito a una serie di scandali, come il mancato affitto di case ai "meridionali". Per presentare le interviste di Alasia, la Feltrinelli affida la stesura di un saggio al giovane sociologo Danilo Montaldi. A conquistarlo immediatamente è lo stile delle interviste: niente magnetofono, solo la trascrizione minuziosa delle parole dell'intervistato, comprese inflessioni, anacoluti e incertezze: "Da questo materiale emerge una serie di questioni: le conseguenze della guerra, la trasformazione sociale, la crisi agraria, la struttura economica, la città...". Introduzione di Guido Crainz e postfazione di Jeff Quiligotti.
Rifugiati. Vent'anni di storia del diritto d'asilo in Italia
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 302
La condizione dei rifugiati e dei richiedenti asilo nel nostro paese è in questo momento quanto mai al centro del dibattito pubblico. Per comprendere quanto sta accadendo oggi in Italia, e più in generale nell'Unione europea, e quali sono le possibili risposte politiche alla questione rifugiati, non si può non risalire all'inizio degli anni novanta, quando viene emanata la prima legge in materia, la legge Martelli, e nasce il Consiglio italiano per i rifugiati. Prima di allora il nostro non era un paese d'asilo. Accanto a una cronistoria degli arrivi e dell'accoglienza dei principali gruppi di rifugiati in Italia - somali, eritrei, albanesi, bosniaci, kosovari, curdi, iracheni e afghani -, che si snoda attraverso le testimonianze dei protagonisti, il volume ripercorre le più importanti iniziative promosse da parte dei governi e della società civile, anche se sempre in risposta a situazioni e casi di emergenza. Quello che tuttora manca in Italia è un approccio organico al tema del diritto d'asilo, che consenta di affrontare alla radice i problemi di integrazione attraverso una ridefinizione della figura stessa del rifugiato, un'azione sinergica con i paesi di provenienza e uno sforzo più deciso per far sì che le varie istituzioni e organizzazioni siano messe in condizione di convergere senza intralci burocratici e incertezze verso l'obiettivo comune dell'accoglienza.
Il ricordo dopo l'oblio. Sant'Anna di Stazzema, la strage, la memoria
Caterina Di Pasquale
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: X-180
Il silenzio sulla strage nazista di Sant'Anna di Stazzema - primo "massacro eliminazionista" compiuto in Italia dai nazisti nell'estate del 1944 - ha tenuto lontano il paese dalla cultura nazionale del ricordo per cinquant'anni. Poi all'improvviso, nel 1994, il boom commemorativo esploso con il ritrovamento di 695 fascicoli "provvisoriamente archiviati" a Palazzo Cesi, sede degli Uffici di Vertice della Magistratura militare. Da allora, l'interessamento di media, politici, giudici e storici ha traghettato il ricordo delle vittime dalla dimensione locale a quella nazionale e internazionale. Per analizzare le nuove forme del ricordo, interpretarne i significati e descriverne le modalità di trasmissione, Caterina Di Pasquale ha condotto una ricerca sul campo durata quasi dieci anni. Ha ascoltato i sopravvissuti, i familiari delle vittime, i personaggi istituzionali coinvolti nella politica locale del ricordo. Ha raccolto le testimonianze scritte dei superstiti deceduti, le pubblicazioni locali. Ha fotografato e censito gli oggetti e i luoghi della memoria. Pezzo dopo pezzo, attraverso le fonti più eterogenee, ha ricostruito la storia culturale della memoria pubblica e privata della piccola comunità: una storia esemplare per riflettere criticamente sui conflitti interpretativi destati dall'uso e dall'abuso pubblico della memoria di guerra.
Fine della finanza
Massimo Amato, Luca Fantacci
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 329
Si dice, con leggerezza, che tutte le crisi prima o poi finiscono - salvo ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile "effetto collaterale" della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell'attuale configurazione della finanza di mercato. È pensabile un'altra finanza? Per rispondere a questa domanda gli autori sottopongono la crisi finanziaria a una triplice interrogazione. Che cosa è entrato in crisi? Da dove viene la crisi? Come uscire dalla crisi?
Acciai speciali. Terni, la ThyssenKrupp, la globalizzazione
Alessandro Portelli
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 229
Il 29 gennaio 2004, la multinazionale tedesca ThyssenKrupp annuncia la chiusura del reparto magnetico delle Acciaierie di Terni. Con sorpresa di tutti, una città che da tempo pensava di essersi tolta di dosso l'identificazione con la fabbrica e cercava - senza trovarle - identità alternative, si mobilita immediatamente attorno agli operai. Settimane di picchetti, blocchi stradali, solidarietà e preoccupazione: scene che a Terni si erano viste solo mezzo secolo prima, nella rivolta seguita ai tremila licenziamenti del 1953. Questo libro parte da quei giorni per raccontare in presa diretta, con gli strumenti della storia orale, della partecipazione osservante e della passione politica, le trasformazioni di una città industriale nell'era della globalizzazione. Ascolta i cambiamenti del mondo operaio - dalla tragica dismissione degli impianti di Torino alla piena espansione dell'acciaio indiano -, l'intreccio di culture del lavoro e culture giovanili, di linguaggi sindacali e linguaggi calcistici, di senso di classe e di impulsi nazionalistici, in una forza lavoro radicalmente cambiata, capace al tempo stesso di profondo oblio e di sorprendente memoria.

