Castelvecchi: Eliche
L'arte di non essere eccessivamente governati. Le crisi della governamentalità
Jean-Claude Monod
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 264
Alla fine degli anni Settanta, Michel Foucault ha coniato il concetto di “crisi della governamentalità” per interpretare movimenti di protesta contro alcuni poteri – religioso, politico, disciplinare – che si trasformavano in una contestazione più ampia del dispositivo di governo. «Non vogliamo più essere governati così»: è questo il grido delle crisi. Per illuminare le rivolte del passato e del presente, Jean-Claude Monod riprende le analisi di Foucault e delinea i contorni dell’arte di non essere eccessivamente governati, che si oppone tanto alle derive dell’eccesso di Stato quanto alla “fobia di Stato” funzionale agli interessi del mercato. Rivendicando il principio di “usufrutto del mondo” contro ogni forma di appropriazione delle risorse naturali, Monod ci invita a prenderci cura della cosa pubblica – e della Terra come bene comune – e a resistere sia alla crescita incontrollata delle disuguaglianze sia agli abusi delle élite economiche dominanti.
Populismo/sovranismo. Una illustre genealogia
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 164
Applicando il metodo genealogico al fenomeno populista e sovranista, Ronchi ne individua l'origine nella moderna metafisica della libertà e nell'affermazione del primato della volontà sull'intelletto. Il populismo sovranista rivela così di avere padri nobili e insospettati, gli stessi che vengono additati come esempi di resistenza al "pensiero unico": dal Dostoevskij del sottosuolo all'osannato Pasolini corsaro, dall'anarca di Stirner al Bartleby Melvilliano, senza trascurare la convergenza del populismo con le istanze più critiche del postmodernismo. La somiglianza di tale fenomeno politico con il fascismo non va intesa nel senso della ripetizione di un modello, ma come una risposta alla stessa domanda che ha portato al fascismo storico.
Il tempo della promessa
Marina Garcés
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 80
Tre sono le grandi promesse che hanno plasmato il mondo occidentale: Dio, lo Stato e il capitalismo. Viviamo in una società ossessionata dalle previsioni, dal controllo e dalla pianificazione. Le illusorie promesse di felicità, successo e piacere hanno sostituito la libertà di creare legami personali oltre i vincoli di sangue e proprietà. Ma chi, oggi, ha il coraggio di prestare giuramento, di costruire un legame solido con gli altri? Le promesse sembrano aver perso peso nell’amore, nel lavoro, nella vita sociale e politica. Eppure, la promessa è il fondamento della nostra civiltà, è quella «strana mania che l’Occidente giudaico-cristiano posò sulle labbra di Dio». Dalla parola divina agli algoritmi predittivi, Marina Garcés indaga le radici storiche, filosofiche e letterarie della promessa, che emerge come un atto di ribellione, capace di disegnare futuri desiderati. Quale avvenire ci attende se non abbiamo il coraggio di mantenere la parola data? Un pamphlet ricco di speranza sul potere dell’impegno, per riappropriarci del presente e assumerci la responsabilità del futuro.
Il Sessantotto e noi. Testimonianza a due voci
Romano Luperini, Beppe Corlito
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 162
Il 1968 è diventato un anno emblematico, un punto di non ritorno dopo il quale nulla è rimasto immutato. Per molti di coloro che hanno “fatto il Sessantotto”, quell’anno ha lasciato un’impronta indelebile. Romano Luperini e Beppe Corlito, partendo dalla comune esperienza politica, analizzano un fenomeno che ha segnato la storia mondiale, esaminandone le cause profonde e i segnali premonitori: la lotta contro l’autoritarismo, l’affermazione dell’assemblea e della democrazia diretta, il legame con la militanza e la tradizione comunista, l’emergere della questione femminile, la rivendicazione della corporeità e della sessualità. Ripercorrendo i propri vissuti, gli Autori individuano negli anni Settanta una cesura storica tra una prima fase “di massa” del movimento e una seconda, caratterizzata dal riflusso del movimento e dall’infausta ascesa della lotta armata, rivalutando, come possibile ipotesi rivoluzionaria, la «lunga marcia attraverso le istituzioni» promossa da Rudi Dutschke. Un lascito alle generazioni a venire, che testimonia di un sogno e di un movimento «senza fine».
La doppia appartenenza. Scritti su Israele, il sionismo e la diaspora
Rachel Bespaloff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 80
«Nessun ebreo, oggigiorno, può ignorare che in qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, può capitargli il peggio». È il 1938 e Rachel Bespaloff ingaggia un’accesa controversia sulla questione ebraica con lo storico Daniel Halévy, per denunciare l’indifferenza di intellettuali, cristiani e nazioni europee rispetto alle empietà compiute dai nazisti. La vis polemica di questa straordinaria filosofa, che assume il tono sferzante di una profetessa biblica, si trasforma in occasione per una sottile riflessione sul destino del popolo ebraico. In esilio in America, Bespaloff torna su tali questioni in un saggio del 1943 in cui rivendica un nazionalismo non xenofobo: Israele è chiamata a incarnare una nazione che non si fondi sulla volontà di potenza e sull’ideologia delle identità muscolari. Saprà essere all’altezza di questa sfida?
Dio è madre. L'altra faccia dell'amore
Antonella Lumini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 192
Deserto, Silenzio, Purificazione come tappe di un percorso interiore al femminile in cui lo Spirito Santo si presenta come Madre e opera per sciogliere i nodi del cuore e della mente. Una Teologia della Madre che rivela lo sguardo materno di un amore infinito che consola e cura. Un itinerario che si snoda attraverso il dialogo con Santa Maria Maddalena e l’apostolo Giovanni che rivela il suo Vangelo mistico ispirato da Maria di Nazareth. L’espansione spirituale, spiega Antonella Lumini, riconcilia oggi l’umanità con se stessa. Più rimaniamo aperti all’amore, più cresce la comunione con Dio e fra tutti gli esseri viventi: relazione mai giudicante, ma sempre pronta ad accogliere e sostenere. Solitudine e ascolto interiore caratterizzano la narrazione dei pellegrinaggi a Patmos e Medjugorje. I commenti al libro dell’Apocalisse completano un viaggio mistico al cui centro si pone l’annuncio di un tempo nuovo: l’era della Madre.
L'egemonia della superficie. Per una critica del postmoderno avanzato
Marco Gatto
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 234
Ipermoderna o postmoderna? La nostra epoca registra l’avanzata senza limiti del capitalismo finanziario e, allo stesso tempo, l’evanescenza dei rapporti sociali. E la cultura? Nutre e alimenta il sistema che ha cannibalizzato la sua autonomia: l’illusione di una completa libertà nelle manifestazioni espressive, estetiche e simboliche nasconde infatti una «gestione capitalistica delle istanze di sovversione», che genera solo «superfici, simulacri, astrazioni verbali prive di contenuto concreto» e di carica politica. Ma come si manifesta la «superficializzazione del mondo»? Rispolverando un lessico filosofico quasi dimenticato, Marco Gatto riflette sul nesso inscindibile tra estetica, economia e politica per denunciare «l’incorporazione del capitale nel soggetto», colonizzato nel suo intimo e nel suo agire pratico dalle ragioni capitalistiche. Prende così forma una critica della cultura di marcata derivazione francofortese che lotta contro la manomissione neoliberale della dialettica e respinge l’assalto al concetto di totalità, demistificando tanto lo scacchiere culturale e intellettuale nostrano quanto la sinergia tra cultura antagonistica e ideologia capitalistica. Postfazione di Roberto Finelli.
Figure della violenza. Ira, terrore, vendetta
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 64
Vendetta significa rispondere a un’offesa, voler ripristinare un onore ferito, un’umiliazione subita. Vendetta è il terrore, la punizione e la giustizia, l’ambivalenza dell’ira, la necessità di un’istanza terza, l’esigenza di riparazione delle vittime e il riconoscimento, la mitologia antica e la novità sovversiva del perdono cristiano, Maometto e il Diritto occidentale. Nell’immane confronto fra Occidente e Islam, Marcel Hénaff scandaglia il «terrorismo punitivo» che permea i nostri anni, e tenta di far luce sull’enigma impenetrabile della violenza umana.
Emozioni antidemocratiche. L'esempio di Israele
Eva Illouz
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 212
In tutto il mondo la democrazia è minacciata da movimenti e ideologie populiste. La paura generalizzata del nemico, la separazione e il disgusto tra differenti gruppi sociali, il risentimento causato da esclusione e discriminazione, oltre a generare un orgoglio nazionale esasperato, sono il combustibile che alimenta e sostiene il populismo autoritario. Le emozioni giocano infatti un ruolo cruciale nella sfera politica, che Eva Illouz indaga a partire da Israele, paradigma dello stile nazionalista e populista che si è esteso a livello globale negli ultimi decenni. Fin dalla sua fondazione, Israele è stato un modello di democrazia securitaria forse senza eguali, basato sull'imperativo «sconfiggere il nemico o essere distrutti». Se l'olocausto ha mutato per sempre l'inconscio ebraico, traumatizzato da un antisemitismo eterno e ineluttabile, «come fosse scritto nell'ordine stesso del mondo», la costante minaccia esistenziale che incombe sulla popolazione ebraica ha portato alla ricorrente violazione della legge in nome della sopravvivenza biologica. È così che Benjamin Netanyahu ha raggiunto l'impresa machiavellica di essere amato grazie alla paura che semina, mescolando il carattere biblico e teologico della storia ebraica con gli intrecci geopolitici del Paese. Solo un nuovo orientamento emotivo, fondato sul sentimento della fraternità, potrà allora contrastare l'estrema destra al potere e preservare quello che resta dell'unica democrazia del Medio Oriente.
Prodigi e vertigini dell'analogia. Sull'abuso delle belle lettere nel pensiero
Jacques Bouveresse
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 166
Nel 1996, un’autorevole rivista americana pubblicò un articolo controverso, in cui l’autore, il fisico Alan Sokal, sosteneva le sue divagazioni filosofiche e assurdità scientifiche servendosi di citazioni di illustri intellettuali francesi e americani. Dopo aver svelato l’inganno, Sokal scrisse un libro che metteva in luce le «imposture intellettuali» e le acrobazie linguistiche di Jean Baudrillard, Gilles Deleuze, Jacques Lacan, Bruno Latour, Julia Kristeva. Invece che portare a una discussione rigorosa sulla necessità di riaffermare un’etica della comunicazione scientifica, la parodia scatenò una reazione corporativa da parte di una casta intellettuale che si considera al di sopra di ogni critica e non accetta che l’elogio dei media. Da sempre orientato al rigore argomentativo e alla ricerca della verità, Jacques Bouveresse denuncia «il rapporto dilettante e fantasioso» che, a partire da Régis Debray, una parte della filosofia contemporanea intrattiene con la scienza, mostrando il pericolo di un uso arbitrario di concetti matematici e fisici in nome di un presunto “diritto alla metafora” o di una vaga creatività del pensiero. Ma dietro il gergo altisonante e l’apparente erudizione scientifica, il re è nudo. Quale futuro attende la democrazia se viene meno il diritto di comprendere e valutare in maniera autonoma qualsiasi tipo di argomentazione? Alle accuse di estetismo intellettuale, Bouveresse affianca la critica radicale di una delle malattie della cultura contemporanea: il relativismo postmoderno. Che, nel negare l’esistenza di una conoscenza oggettiva verificabile, alimenta, a sorpresa, reazionarie ideologie identitarie. Prefazione di Jean-Matthias Fleury.
Due culture? Tra scienza e umanesimo
Filippo La Porta, Giuseppe Mussardo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 158
Nel Novecento le scoperte della scienza hanno accompagnato, quando non anticipato, la sperimentazione letteraria e gli sviluppi del pensiero filosofico. I concetti controintuitivi della meccanica quantistica, benché spesso fraintesi, sono oggi una fonte inesauribile di suggestioni per chi scrive romanzi, con la legge dell’indeterminazione di Heisenberg accostata ad autori come Proust e Joyce. La ricerca scientifica, sempre più specializzata, ha tuttavia una evidente difficoltà a comunicare i propri esiti. Filippo La Porta, critico letterario, e Giuseppe Mussardo, fisico teorico, provano a ricomporre il dialogo interrotto tra cultura scientifica e discipline umanistiche a partire da possibili terreni di incontro, guidati, nelle loro riflessioni, dagli interrogativi fondamentali sulla condizione umana e dalla «sete natural che mai non sazia», la curiosità.
Disforia di genere
Jean-Pierre Lebrun, Charles Melman
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 106
La storia vera del piccolo Sasha, che all’età di otto anni esige di cambiare genere “altrimenti non sarà felice”, diventa occasione per interrogare, come singolo e come collettività, le implicazioni dell’autodeterminazione assunta a fondamento dell’identificazione sessuata. Attraverso un dialogo intenso fra due grandi psichiatri e psicanalisti, Jean-Pierre Lebrun e Charles Melman, scopriremo il legame insospettato tra la diffusione delle nuove forme di sessuazione (LGBTQIA+) e l’esaltazione dell’amore materno – con la sua capacità di mettere in scacco la Legge –, il rifiuto di riconoscere la disparità soggettiva fra le persone e il paradosso della proliferazione di sempre nuove segregazioni sociali, la liberazione da ogni condizionamento e il venir meno del desiderio. Un testo avvincente, scorrevole e alla portata di tutti i lettori, ma anche capace di generare inedite riflessioni sul funzionamento dell’economia psichica dei soggetti del XXI secolo. Una chiave di lettura indispensabile per non smarrirci di fronte alla messa in discussione radicale di tutto ciò su cui sino a oggi abbiamo fondato la nostra umanità.