Armando Dadò Editore: L'officina
Ragazze di convitto. Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera
Yvonne Pesenti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2024
pagine: 464
Da fine Ottocento e fino alla seconda metà del Novecento un numero considerevole di giovani donne parte dal Ticino, dalle valli italofone del Grigioni e dal Nord Italia per andare alavorare nelle fabbriche tessili della Svizzera tedesca. Poiché sono minorenni e devono rimanere per anni lontane da casa, vengono alloggiate nei convitti per operaie – gli Arbeiterinnenheime – e affidate alla custodia delle religiose. Nati grazie a un sodalizio tra gli imprenditori e la Chiesa cattolica, gli istituti industriali femminili coniugano in modo efficace paternalismo aziendale e assistenzialismo di matrice religiosa. Tuttavia, al di là delle finalità filantropiche dichiarate dai loro promotori, i convitti sono a tutti gli effetti strutture di internamento: le giovani operaie si ritrovano a vivere in totale isolamento, private della loro autonomia e sottoposte a un ferreo regime disciplinare. Il libro racconta questo particolare fenomeno migratorio da diverse prospettive: i motivi della partenza, le condizioni di vita e di lavoro delle operaie, il progetto educativo messo in atto nei convitti, l’ambiguo ruolo delle religiose e degli industriali.
Attraverso il San Gottardo. La costruzione della galleria autostradale 1970-1980
Alexander Grass
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2024
pagine: 304
Il tunnel stradale del Gottardo è stato figlio dell'euforia autostradale. Tuttavia, è stato aperto in un momento in cui l'aumento incontrollato del traffico stradale era già oggetto di critiche. Nel 1994, l'elettorato svizzero ha approvato l'Iniziativa delle Alpi, che mirava a limitare il traffico pesante al Gottardo. A differenza dei due tunnel ferroviari, la creazione e la costruzione del tunnel stradale non sono mai state pienamente apprezzate. Alexander Grass sta rimediando a questo inconveniente a quarant'anni dall'apertura. Ha effettuato ricerche negli archivi della Confederazione, dei Cantoni e delle imprese, nonché in quelli della SUVA, delle FFS e dei sindacati. Tra i temi trattati, il processo di pianificazione durato 45 anni segnati da utopie e controversie, la tecnologia, la crisi dei costi durante la costruzione, le condizioni di lavoro dei minatori e le FFS, che al Gottardo hanno perso la loro vacca da mungere. Infine, il libro descrive il dibattito culturale che ha accompagnato la costruzione del tunnel e il processo politico per la seconda canna, la cui costruzione inizierà nel 2021.
Antea da Brissago e l’apostolato per le anime del Purgatorio. Notizie da un manoscritto inedito del 1617
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2023
pagine: 304
È ad un’epoca di crisi e fermenti, a cavallo tra Cinque- e Seicento, che risalgono le vicende biografiche di Antea Maria Zanettini (1570- 1630) da Brissago. Questa misteriosa donna di fede, impenetrabile nei secoli, intrattiene un legame particolare con la chiesa della Madonna di Ponte. La sua missione, orientata alla preghiera per le anime del purgatorio, oltrepassa però i confini del Borgo sul Lago Maggiore, al punto da coltivare inattese relazioni con la regina di Francia e le principesse della corte sabauda a Torino. Questo libro nasce dalla scoperta di un documento d’archivio inedito, rimasto nascosto per secoli nel monastero delle cappuccine torinesi di Borgo Po. Si tratta di un manoscritto redatto nel 1617 dal padre confessore di Antea, il gesuita Gerolamo Villani (1566-1630), che racconta le diverse stagioni della missione della Brissaghese. Dal Lago Maggiore alle capitali dell’Europa, Antea da Brissago diviene, nella pietà popolare moderna, Beata, anzi “santa viva”.
Ticinesi a Parigi. Una saga emigratoria, crocevia tra le culture (1800-1945)
Lorenzo Planzi
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2023
pagine: 198
La ville et le village, Parigi e il Canton Ticino sembrano lontani anni luce, ieri ancor più di oggi. Sorprendentemente la storia condivisa in queste pagine testimonia come la Svizzera italiana e la Ville lumière, distanti geograficamente, siano in realtà avvicinate da un movimento migratorio, a cavallo tra Otto- e Novecento, che diventa un ponte sociale e culturale. Col magone, migliaia di emigranti abbandonano la Valle di Blenio, la Leventina o il Locarnese, in cerca di un lavoro per sopravvivere all’asprezza della vita contadina e delle calamità naturali. Tremila sono i ticinesi che vivono a Paris già a metà Ottocento, tra maronatt, vetrai, spazzacamini, o ancora intraprendenti commercianti e gelatai. La saga emigratoria dei ticinesi a Parigi sta, provvidenzialmente, al crocevia tra culture diverse, che si scoprono a vicenda e diventano vicine.
Campi di lavoro e lavoro nei campi. L’internamento militare in Ticino durante la Seconda guerra mondiale
Zeno Ramellil
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2022
pagine: 272
Dall’agosto 1940 e fino alla fine del 1945 vennero internati, in numerosi campi sparsi sull’insieme del territorio ticinese, mediamente circa un migliaio di soldati stranieri, i quali rappresentarono una categoria specifica dell’insieme dei profughi accolti durante la Seconda guerra mondiale. Si trattò in gran parte di soldati polacchi, ma nei campi allestiti in Ticino risiedettero per periodi di tempo variabili pure francesi, italiani, tedeschi, austriaci, sovietici, indiani e vietnamiti, nonché un contingente di combattenti provenienti dal continente africano. Chi erano questi uomini? A quale regime furono sottoposti e perché? Dove sorsero i campi in cui furono confinati? Come trascorrevano le loro giornate? Quali furono i rapporti con la popolazione locale? Quale memoria della loro presenza si è sedimentata in Ticino? Attingendo a fonti archivistiche sinora poco sfruttate, il volume analizza e approfondisce il tema dell’internamento militare sul piano regionale, facendolo costantemente dialogare in senso verticale con quello nazionale.
Brissago. Lineamenti di storia. Dal dominio dei Visconti e degli Sforza al governo dei Cantoni confederati (XIII-XVIII secolo)
Roberta Ramella, Marino Viganò
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2021
pagine: 120
Secondo un’antica tradizione, cinquecent’anni fa, il 23 aprile 1521, la comunità di Brissago sul lago Maggiore – pertinenza della signorìa dei conti Rusca, nel ducato di Milano allora sotto il dominio di Francesco i di Valois-Angoulême, re di Francia –, si consegna alla Confederazione dei xiii Cantoni elvetici ed è inclusa nel baliaggio di Locarno governato da xii di essi. Sebbene la data sia da ritardare, in base ai documenti d’archivio, di almeno sette mesi, al 3/4 dicembre 1521, il cinquecentenario rimane confermato, e si fa oggi occasione per riandare al passato del borgo, denso di storia. Facendo perno sull’evento, la pubblicazione ripercorre, tra Medioevo, Rinascimento, Età moderna, episodi e svolte cruciali delle istituzioni e della società brissaghesi sino alle soglie della contemporaneità.
L'Università della Svizzera italiana. Nascita di un ateneo alla fine del secondo millennio
Mauro Baranzini, Pietro Montorfani
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2021
pagine: 600
Questo volume ricostruisce tutti gli sforzi fatti sin dall’inizio dell’Ottocento per assicurare un’università alla Svizzera italiana. Tra i tentativi più conosciuti quello non realizzato dell’Accademia di Stefano Franscini, approvato dal Gran Consiglio nel 1844, e il CUSI caduto in votazione popolare nel 1986. Per avere finalmente un’università bisogna aspettare il 1995, quando dapprima il Consiglio Comunale di Lugano e poi il Gran Consiglio ticinese votarono la creazione della Fondazione per le Facoltà di Lugano e la Legge cantonale sull’Università della Svizzera italiana. Il Ticino fu in seguito riconosciuto cantone universitario dalla Confederazione nell’anno 2000.
Donne che hanno fatto l'Unione. Cento anni dell'Unione femminile cattolica ticinese (1920-2020)
Luigi Maffezzoli
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2021
pagine: 264
I primi cento anni dell’Unione femminile cattolica ticinese raccontati attraverso i verbali, i giornali, i racconti delle protagoniste di un’associazione finora ignorata dalla storiografia, che ha saputo però coinvolgere decine di migliaia di giovani e di donne influenzando rapporti, comportamenti, costume, educazione, impegno sociale ed ecclesiale nel corso di tutto il Novecento. Nel nuovo millennio, lo spirito delle origini diventa presa di coscienza sul ruolo delle donne nella Chiesa, con attenzione e preoccupazione particolare per tutte quelle donne che lentamente – senza clamore, in punta di piedi – in questi ultimi anni l’hanno abbandonata. L’Unione femminile si propone come luogo di riflessione per promuovere insieme il dialogo e la collaborazione tra uomini e donne, e per aiutare la Chiesa, abituata da secoli ad essere declinata al maschile, ad aprirsi anche alla ricchezza del femminile.
Un secolo di storia politica. Dal Partito Agrario all’UDC (1920-2020)
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2020
pagine: 304
Frutto di un'ampia ricognizione in archivi pubblici e privati e dell'esame di una variegata pubblicistica, il volume ripercorre le tappe e le vicende salienti dei primi cent'anni di storia del Partito agrario ticinese, fondato nel 1920 da esponenti dei partiti “storici”, il Partito liberale-radicale e il Partito conservatore, e, dal 1971, dell'Unione democratica di centro. Redatto da quattro studiosi, il libro illustra le vicende del ventennio precedente la nascita della nuova formazione politica, le circostanze della sua fondazione e della rapida conquista di un seggio governativo, la successiva erosione dei consensi e la lunga traversata all'opposizione, dagli anni Trenta agli anni Ottanta, per poi ricostruire le trasformazioni, le sfide e i successi dei decenni recenti. Sono così delineati i ruoli dei principali protagonisti, le vicende interne, la politica inaugurata negli anni Settanta con il cambio di denominazione, la svolta “blocheriana” alla fine degli anni Novanta e gli esiti elettorali e referendari di un piccolo partito d'opposizione protagonista delle vicende politiche ticinesi, sullo sfondo dei complessi cambiamenti economici, sociali e culturali del Cantone.
L'invasione della Svizzera. Piani di guerra italiani dal 1861 al 1943
Leonardo Malatesta
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2020
pagine: 416
«Piano Vercellino» è il nome dato alla pianificazione operativa che l'esercito italiano ideò contro la Svizzera. Questo progetto, sviluppato nel 1940 dallo Stato maggiore, aveva come obiettivo l'invasione e l'occupazione della Confederazione elvetica. Prevedeva lo smembramento dello stato svizzero e l'annessione del territorio a sud delle Alpi all'Italia. Il Piano Vercellino, così denominato dal cognome del comandante dell'Armata del Po, il generale Mario Vercellino, prevedeva che le operazioni si svolgessero principalmente in Ticino, ma con manovre che avrebbero potuto interessare anche il Cantone dei Grigioni e il Canton Vallese. Lo studio si basa su un'analisi dettagliata del territorio avversario, sia dal punto di vista geografico, sia per quanto riguarda la dislocazione delle forze e delle fortificazioni. Per la redazione di questo volume l'autore si è avvalso di fonti archivistiche inedite provenienti dall'archivio dell'Ufficio Storico dello Stato maggiore dell'esercito italiano. L'arco temporale indagato copre un ampio periodo storico, dai primi anni dopo l'unità d'Italia alla Seconda guerra mondiale, per focalizzare poi l'attenzione sul cosiddetto Piano Vercellino.
Gli altri noi. Rom e residenti nella Svizzera italiana: etnografia e mediazione
Nadia Bizzini
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2019
pagine: 320
La presente ricerca è il risultato di un’esperienza di mediazione e di uno studio antropologico sulle relazioni d’alterità tra rom in transito nella Svizzera italiana e la popolazione locale. L’analisi antropologica ha fatto emergere il ruolo ambivalente del conflitto nella produzione e riproduzione della relazione d’alterità: le interazioni tra residenti e rom variano nel corso del tempo, oscillando tra il polo del rifiuto e quello dell’attrazione, in un continuo riconoscersi nel distinguersi, diffidare nel fidarsi. Il modello integrativo tradizionale dello Stato-nazione si rivela troppo ristretto per accogliere la cultura rom. Impedirne la resistenza nelle prese di distanza dal lavoro salariale e dalla scolarizzazione obbligatoria, intralciarne il desiderio di mantenere uno stile di vita seminomade, che garantisce anche i ricongiungimenti famigliari e religiosi, rifiutare di riconoscerne l’organo di giustizia e la lingua... porterebbe a una dissoluzione della cultura rom. I rom ne sono consapevoli, ragione per la quale mantengono un’ambivalenza relazionale, al costo di apparire come “zingari indesiderabili”.
Il Collegio Papio di Ascona. Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano
Lorenzo Planzi
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2018
pagine: 416
La storia parte sempre da luoghi concreti, nei quali è immersa la nostra vita. Quel luogo simbolico che rappresenta il Collegio Papio di Ascona, ponte culturale tra Svizzera e Santa Sede, ha reso possibile un itinerario di ricerca. Nella Città eterna affondano le radici del Collegio, con la vicenda dell’asconese Bartolomeo Papio, che fa fortuna a Roma nel Cinquecento, destinando il suo palazzo di Ascona alla creazione di un seminario. Il cardinale Carlo Borromeo fonda così, nel 1584, il Collegio Pontificio di Ascona. Il suo destino nei secoli è raccontato in questo libro, in un filo di drammaticità intensa, nei suoi diversi periodi: dalla fondazione della chiesa di Santa Maria della Misericordia nel Quattrocento all’arrivo dei primi studenti, dagli oblati milanesi alla secolarizzazione ottocentesca, dai salesiani italiani agli assunzionisti francesi, sino al periodo di abbandono durante la Prima guerra mondiale. Un’attenzione tutta speciale è dedicata al Novecento, contrassegnato dal periodo d’oro dei monaci benedettini di Einsiedeln ad Ascona, dal 1924 al 1964, e poi dal periodo diocesano, con i rettorati di don Aldo Lanini e don Mino Grampa.