Solferino: Narratori
Vincenza Birillo
Biagio Manna
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 256
Vincenza non ha sempre voglia di tornare a casa: tra quelle mura c’è l’affetto dei genitori ma c’è anche un’atmosfera cupa, di minaccia incombente, e le botte che l’aspettano per aver macchiato le sue scarpe bianchissime. Ma da non voler tornare a casa a non poterci più tornare ce ne passa: e purtroppo è proprio questo che succede, quando una vendetta criminale le ribalta la vita. Che fare, da sola nei Quartieri Spagnoli, con i servizi sociali che ti danno la caccia e l’aiuto precario di qualche amico e di alcuni bizzarri sconosciuti che sembrano sapere tutto della tua vita? Che fare quando ti innamori – dell’amore a cuor perduto dell’adolescenza – ma il tuo fidanzato è inguaiato peggio di te? Purtroppo, per quante risposte creative si possano dare a queste domande, il risultato è quasi sempre soltanto uno: finisci inseguito, braccato, in carcere. Sopravvivere diventa sempre più difficile. Ma Vincenza ha un’arma segreta: il teatro, che ha incontrato da ragazzina e poi perduto, ma che desidera fortemente ritrovare. Sa che quello è il suo talento: indossare una maschera e, quando è il momento giusto, toglierla per raccontare la verità. Non solo sulla sua vita, ma su quella di tutti. Biagio Manna ci porta in una Napoli bella e crudele, raccontata con spietato affetto. Una città di vicoli dalla poca luce e dai mille imprevisti, in cui puoi trovare molto più di quello che cerchi: la vita e la rappresentazione, l’umanità e lo squallore. Vincenza Birillo, con il suo sottile cinismo e la sua indomabile voglia di sognare, è nel bene e nel male lo specchio dei nostri tempi, dei miraggi e della salvezza che abbiamo di fronte.
Domani sarà tardi. Il 25 aprile di un fascista salvato dai partigiani
Luigi Contu
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Nel cupo inverno del 1944 Luigi Contu arriva in un piccolo paese della Val Brembana, per dirigere un ufficio del ministero dell’Agricoltura della Repubblica sociale italiana. È un fascista della prima ora e ha fatto parte del governo Mussolini. Ma nel giro di pochi mesi vede crollare il suo mondo con l’inarrestabile avanzata degli Alleati sbarcati in Italia, i nazisti che spadroneggiano al Nord e i partigiani che si rafforzano mentre si moltiplicano eccidi e rappresaglie. Non sa ancora che il fascismo è giunto all’atto finale, ma gli eventi incalzanti lo inducono a tenere il diario di un’esistenza diventata improvvisamente pericolosa, e nel pieno di una tempestosa crisi sentimentale con l’amata Virette, antifascista come la famiglia da cui proviene. Con l’arrivo del 25 aprile, l’essere una per- sona perbene non basterà a evitare che la Storia gli presenti il conto: viene arrestato e processato in un concatenarsi di eventi burrascosi e imprevedibili. Chi potrà salvarlo da una condanna a morte? Il protagonista si racconta in un quaderno a righe ritrovato dall’omonimo pronipote, che sulla base della testimonianza ha scritto questo romanzo in cui mette in scena paure, sentimenti e speranze di un fascista che fino all’ultimo non si pente delle sue idee pur riconoscendo i tragici errori compiuti dal regime. Ricostruendo l’intima resa dei conti di un uomo, il dramma di una famiglia, intrecciati con l’affresco di un’epoca, l’autore racconta con intensità e sensibilità un passaggio cruciale e drammatico della storia di un Paese spaccato che muove i primi passi per rinascere dalle sue ceneri.
Come le lucciole
Francesca Pongiluppi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Sonia, ma dov’è che devi andare?» Alla vigilia del G8 di Genova, mentre i suoi compagni si preparano alla grande protesta destinata a segnare tristemente l’inizio del nuovo millennio, Sonia antepone, per la prima volta, se stessa al movimento. Deve mettere ordine nel suo passato, congelato nel 1984 con la morte di Jolanda, che è stata come una seconda madre per lei. Ora anche il marito di lei, Giannetto, è mancato, e la vita sembra convocare Sonia a Ca’ Mimosa, la casa delle sue vacanze di bambina, in alto tra le rocce di un paese lontano dal mare. Per un addio o per un nuovo inizio? Quando Sonia riesce a entrare nella misteriosa «camera verde», a cui mai aveva avuto accesso nelle estati della sua infanzia, scopre l’incontro più importante: quello con il diario di Jolanda. E le pagine, come un bisturi, aprono ferite inattese, svelano segreti sconcertanti: la storia di Jojo, i suoi anni di sfruttamento nella Libia coloniale, l’approdo in Liguria, l’incontro con Giannetto, la guerra e la Resistenza, un amore capace di tornare in altre forme. Immergendosi in quella vita, Sonia ha la sensazione di liberare Jolanda e di liberare se stessa, ritrovando una dimensione più autentica della militanza e della lotta. "Come le lucciole" è un romanzo politico e di formazione, che racconta un’impresa capace di unire attraverso il tempo le anime di donne diversissime: la ricerca del proprio posto nel mondo e di nuovi modi di abitarlo. Un intreccio mirabile tra memoria, attualità e possibili futuri, con al cuore il sogno di forgiare un destino più forte delle colpe della Storia. Imparando dalle lucciole: proteggersi dal dolore non significa smettere di brillare, bensì brillare più forte.
Le voci di Via del Silenzio
Elvira Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 256
Quando Luca arriva sull’isola di San Giulio ed entra nel monastero di clausura non cerca la pace, ma il suo contrario: una storia emozionante e insolita, da raccontare in un podcast. Enfant prodige del giornalismo radiofonico, Luca vuole far conoscere al pubblico la donna che si cela dietro il velo della badessa, madre Maria Benedetta, al secolo Giulia Belgioioso: è diventata monaca dopo una vita da inviata speciale del «Corriere della Sera», a inseguire i casi mondiali più eclatanti, dall’attentato a Giovanni Paolo II alla strage di via D’Amelio, al sexgate di Clinton. Gli interrogativi sono tanti: a cosa ha rinunciato, decidendo di prendere i voti? «Solo» al lavoro o anche a una famiglia? Il suo è stato un atto di fede, di coraggio o di egoismo? Man mano che la loro conversazione procede, illuminando dettagli sul passato avventuroso della ex giornalista, in Luca cresce un malessere che non ha a che fare con la vicenda personale della monaca, ma con la sua. Il senso delle scelte di suor Maria Benedetta riverbera in modo profondo sulle domande che si sta ponendo su di sé: da dove viene e dove vuole andare? Il nuovo romanzo di Elvira Serra, limpido e acuminato, mette in scena un dialogo di voci ed esistenze che si parlano a distanza di anni, cariche di dubbi, attese, speranze. Tutti noi siamo la somma delle strade che abbiamo deciso di percorrere e delle rinunce che abbiamo fatto: nella storia di Luca e in quella di Giulia ritroviamo il nostro bisogno di realizzarci, il desiderio di una vita diversa, la fatica di trovare noi stessi e la determinazione, carica di destino, dei momenti di svolta.
Nel Palazzo bianco
Nicola Del Duce
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 352
Portavoce del ministro della Salute: per Nicola è la svolta di una carriera. Certo, pensa, non si tratta del ruolo più centrale in un governo, non finisce spesso sotto i riflettori, però si può fare un buon lavoro. È il settembre del 2019. Quattro mesi dopo, il giovane ministro e la sua squadra – e il resto dell’Italia – si ritrovano nell’occhio di un ciclone planetario: una pandemia, un’emergenza sanitaria che è anche emergenza politica e, naturalmente, mediatica. È una guerra contro un nemico del tutto sconosciuto, che uccide centinaia e poi migliaia di persone al giorno: ben presto diventa una realtà alternativa che appare senza scampo, mentre la situazione si aggrava e il collasso di un intero sistema si avvicina. Gettato in prima linea, Nicola è protagonista e testimone di eventi che mai avrebbe immaginato: dai vertici europei per scongiurare l’isolamento del Paese alla decisione di chiusure senza precedenti e riaperture complicate, e dal risiko internazionale delle mascherine fino alla più grande campagna vaccinale mai tentata, in un clima politico che via via si arroventa, con un cambio di governo nel pieno della crisi. Non esiste più riposo, né vita famigliare: per lui e per i suoi colleghi diventati amici, il prezzo da pagare per portare a termine il lavoro sarà alto. Questa è una storia che il mondo intero ha vissuto, ma che nessuno ha mai raccontato dall’interno delle stanze in cui i destini di tutti venivano decisi. Nel Palazzo bianco non è solo un romanzo politico e generazionale: è il drammatico romanzo di formazione di un Paese.
La barca di Masao
Antoine Choplin
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 192
Masao fa l’operaio in una fabbrica sull’isola di Naoshima, in Giappone. È un uomo semplice, che dopo la tragica scomparsa dell’amatissima moglie è stato per molti anni il guardiano di uno dei fari dell’arcipelago, costruendo con le proprie mani la barca su cui trascorre le ore più felici, immerso nella natura e avvolto dalla brezza. Una sera, all’uscita dal lavoro, trova sua figlia Harumi ad aspettarlo. Sono passati quattordici anni dal loro ultimo incontro. Harumi è architetto, incaricata di seguire, nella vicina isola di Teshima, un importante cantiere per la costruzione di un museo, destinato a ospitare un’unica opera monumentale. Il loro ritrovarsi è scandito da incontri densi di sentimenti delicati anche se talvolta dolorosi, dalla scoperta e dall’accettazione di due mondi interiori opposti eppure complementari. In uno stile folgorante e contemplativo, Antoine Choplin, cantore della bellezza della natura e del pudore dei sentimenti, racconta come due cuori solitari, due esseri che vagano in universi paralleli, possano vibrare di nuovo all’unisono grazie all’arte e all’amore. La barca di Masao è un romanzo poetico, impregnato della luce mutevole e delle brezze salate dell’arcipelago giapponese.
Storia di un memorabile perdente. Le due vite e tre morti di Luciano Manara, patriota
Marco Scardigli
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 320
«Il giorno 22 marzo 1848 a Milano, davanti a Porta Tosa difesa dagli austriaci, tutto sta per cambiare e un piccolo mondo attende di andare all’assalto. Ci sono impiegati, manovali, facchini, maestri di scuola, cantanti, lampionai, cocchieri; e preti e studenti, e donne, più di quante non si pensi. Sono tutti lì, pronti per combattere». Questo romanzo segue l’epopea sfortunata del più grande eroe milanese del Risorgimento, il poco più che ventenne Luciano Manara, dall’entusiasmo delle Cinque Giornate di Milano del 1848, attraverso le sconfitte di Custoza e Novara, fino alla morte nella disperata difesa della Repubblica romana. La parabola di un fervente patriota, gli slanci e le contraddizioni di un visionario eroe che lottò per un’Italia che non riuscì a vedere. A raccontarne la vita, gli slanci e i tormenti a duecento anni dalla nascita è il fidato stalliere, lo «scudiero» Italo: attraverso i suoi occhi conosciamo la vita quotidiana sotto l’Impero austriaco, la lotta per la liberazione dallo straniero, gli amori, i dolori e i sacrifici sulle barricate e sui campi di battaglia. Incrociamo per via i grandi eventi del Quarantotto e personaggi celebri come Verdi e Garibaldi, ma il racconto si concentra sul manipolo di eroi più vicini a Luciano tra cui i fratelli Dandolo ed Emilio Morosini. Tutti giovani, tutti brucianti di ideali, assolutamente determinati a seguire ciò che ritengono giusto, pagandone il costo con ogni sacrificio. Sono i protagonisti generosi e dimenticati di un’Italia che forse «non è mai stata».
Nero come l'abisso. Storia dell'omicidio nell'antichità
Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 528
Di omicidi efferati e morti violente è percorsa la storia, fin dall’alba dei tempi, come dimostrano Caino e Abele, protagonisti del primo fratricidio, e Ötzi, il nostro antenato di oltre cinquemila anni fa ritrovato tra i ghiacci delle Alpi dopo essere rimasto ucciso in un agguato. Nel mondo antico, la violenza ha flagellato lo sfarzoso Egitto, la gloriosa Roma, la luminosa Grecia: lungo i secoli invidie, passioni, avidità e paure sono state il motore di fatti di sangue e misteri irrisolti. Assistiamo allo strazio dei corpi: Attila il devastatore, capo degli Unni, soffocato nel suo stesso sangue; la matematica e astronoma Ipazia, fatta a pezzi e bruciata dalla folla; il martirio degli Apostoli e dei santi cristiani. La follia dei potenti scatena vere e proprie stragi, dalle spietate persecuzioni di Diocleziano – che si spinge a condannare un’intera legione al supplizio – alla fine di Spartaco, il gladiatore capace di tenere testa a Roma ma che infine cade sotto le lance nemiche, lasciando seimila uomini ad affrontare la crocifissione. E non mancano, anche in questi tempi remoti, i serial killer, come Lucusta con le sue pozioni; né gli omicidi politici, come quelli celeberrimi di Cesare e Cicerone. Per non parlare dei crimini del mito: Edipo, Medea, Agamennone, Clitemnestra, Egisto… Vicende che il tempo ha avvolto nella leggenda ma che illustrano una verità eterna, quella della malvagità umana. Il quarto volume della serie Storia dell’omicidio va alle radici della nostra storia e del nostro immaginario, ripercorrendo i delitti dell’antichità con accurata vividezza. Così lo sguardo e gli strumenti di oggi – la ricostruzione archeologica, le analisi psicologiche, le intuizioni della scienza forense – regalano una luce nuova ai misfatti più remoti, facendoceli rivivere e riscoprire. Freddi come la crudeltà, caldi come il sangue.
L'estate dei mirtilli
Amanda Peters
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 304
Luglio 1962. Una famiglia di nativi americani, appartenente all’etnia Mi’kmaq, arriva nel Maine dalla Nuova Scozia per raccogliere i mirtilli. Qualche settimana dopo, la figlia più piccola, Ruthie, di quattro anni, scompare. L’ultimo a vederla, seduta ai bordi del campo, è il fratellino Joe, appena più grande di lei. A nulla servono le ricerche dei famigliari per tutta l’estate e le estati a venire. Nonostante il tentativo di superare il lutto, gli anni condannano la famiglia a una catena di tragedie: la morte di un altro figlio, Charlie, che decreta la fine delle «estati dei mirtilli», e la lunga latitanza di Joe. Nella stessa regione, una ragazza di nome Norma è tormentata da sogni orribili che assomigliano a ricordi, costretta da una madre claustrofobica a un senso di colpa inestinguibile. Senza che lei ne abbia davvero coscienza, la ricerca di sé stessa, dai contorni confusi e incerti, verrà intralciata dai continui depistaggi della famiglia. La verità le si paleserà solo dopo cinque decenni di dolore e di silenzio, in cui le toccherà ripercorrere ogni giorno della sua vita precedente, vissuto adesso come un tradimento. In questo romanzo d’esordio, che ha già convinto critici e lettori di molti Paesi, tutti bevono whisky puro o diluito «per tenere a bada il dolore» del corpo e della mente. Ci si lascia consumare dalla rabbia ma si accoglie chi è fuggito a braccia aperte e senza accuse. Ci si ritrova. Un ritmo incalzante, una storia crudele in cui le bugie si sommano e moltiplicano la disperazione finché, d’improvviso, si recupera la tessera mancante del puzzle e il mondo comincia ad assumere senso. Perché il perdono può asciugare le ferite e liberare i fantasmi di una vita.
Lasciami un ricordo
Sante Roperto
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 159
In un futuro non molto lontano, nel 2054, la Terra ha dimenticato la guerra e la crisi climatica, grazie all’intelligenza artificiale e all’avvento di un’entità sovranazionale che ha aperto per tutti un’era di prosperità e di pace, ma è flagellata da una nuova pandemia da antibiotico-resistenza. C’è un’unica soluzione, un trattamento che consente al corpo di auto-rigenerarsi: il programma Trotula, che rende immuni a quasi tutte le malattie e pressoché immortali. Purtroppo, ha un effetto collaterale: la perdita progressiva delle emozioni. Niente più passione, paura, tenerezza, nostalgia. Vittoria e Giulio e i loro figli Aurora, Mattia e Danil devono decidere il da farsi, come ogni cittadino del mondo. Vittoria, che pur nella sua fragilità tenta da sempre di tenere insieme tutti i suoi cari, si è convinta che la scelta migliore sia sottoporsi a Trotula, e che lo stesso potrebbe valere per altri di loro, anche per il cane di casa. Ma mentre si avvicina il Natale questa notizia, anziché portare la pace, sembra far esplodere i conflitti e i segreti che covano sotto la superficie di ogni famiglia. Sante Roperto attinge alla realtà che ci circonda e alla sua sensibilità di scrittore per costruire un romanzo profondo che con originalità affronta i temi più vicini a tutti noi: il futuro della nostra specie e la verità dei sentimenti.
2045
Matteo Paolillo
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 352
Babylonia ha tutto, Zyon non ha niente. O è il contrario? Difficile dirlo, è il 2045 e la tecnologia trionfante ha reso le vite più facili ma anche inesorabilmente digitali, e l’apparenza è diventata più che mai sostanza. Entrambi i ragazzi conoscono bene l’AltroVerso, la realtà virtuale ormai più affollata di quella reale. Zyon, in quel mondo, ha perso una parte di sé e lo frequenta poco, anche perché gli ambienti migliori non sono accessibili a tutti. Babylonia ci passa gran parte del tempo cercando rifugio dalla sua quotidianità di ragazzo ricco e annoiato, e dalla relazione difficile con il padre imprenditore. Impossibile per lui sentirsi all’altezza di Elia Luce, il suo ricchissimo genitore, che si trova alla vigilia di un’altra svolta epocale: il MindScanner, destinato a regalare agli uomini l’immortalità. È in questo frangente che le vite di Zyon e Babylonia si incontrano e si intrecciano, assieme a quella dell’Amazzone, la sorella di Zyon. Al fianco dei suoi amici Ribelli, la ragazza si oppone con ogni sua forza all’idea di progresso di Mr Luce ed è determinata a far naufragare la sua ultima e aberrante impresa. Così, tre ragazzi si giocano il futuro, il loro e quello dell’umanità, in una corsa contro il tempo per fermare il MindScanner, tra rifugi segreti e assalti all’arma bianca. Ma forse il viaggio più importante non è quello che li porterà allo scontro finale, è quello che saranno costretti a fare dentro se stessi. Per capire cos’è la bellezza, accettare la verità dei propri sentimenti e delle proprie ambizioni, e alla fine decidere, anche se fa male, che cosa conta davvero.
La linea del silenzio. Storia di famiglia e di lotta armata
Gianluca Peciola
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 256
Gianluca ha un ricordo molto vago di suo padre, morto quando lui era piccolo. In famiglia se ne parla poco e d’altra parte i problemi da affrontare sono altri, da quando sua cugina Laura è finita in carcere, gli hanno detto, per una lite stradale. Con sua madre, il ragazzo va a trovarla spesso e la sua adolescenza è punteggiata dai colloqui in parlatorio, dalle misteriose allusioni delle guardie, da un clima di segreto e sospetto. Scoprirà che Laura, in realtà, è tra i responsabili del rapimento che poi ha portato all’uccisione di Aldo Moro: è stata la sua «carceriera». E soprattutto non è la cugina di Gianluca: è sua sorella. Come si diventa grandi, come si trova la propria strada, quando metà della tua vita si rivela essere una menzogna? Proprio il rapporto con Laura, per quanto complicato dai silenzi e dalle sbarre, sarà per lui una chiave per portare lo sguardo e poi i suoi passi su altri destini possibili. Questa è la storia di una famiglia e di un’educazione sentimentale e politica, ma è anche la storia di una generazione, l’ultima che ha affrontato la tentazione della lotta armata. Un romanzo intenso e convincente che si fa narrazione di una stagione politica e metafora della tormentata memoria italiana.

