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Sellerio Editore Palermo: La nuova diagonale

Preludi. Le note editoriali alla «Biblioteca delle Silerchie»

Preludi. Le note editoriali alla «Biblioteca delle Silerchie»

Giacomo Debenedetti

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2012

pagine: 370

Giacomo Debenedetti tra il 1958 e il 1967 fu l'artefice, per il Saggiatore, della collana "Biblioteca delle Silerchie". La collezione era composta di testi di genere diverso, da lui scelti ricalcando personali preferenze di lettura. I volumi presentavano una particolarità. Ciascuno di essi non recava i soliti risvolti di copertina (dove ritualmente si riassumono contenuti e biografie degli autori). Questi erano sostituiti da un paio di pagine redazionali all'interno, anonime ma da lui vergate; più di un risvolto, meno di una introduzione: "dunque un po' (osserva Edoardo Sanguineti) come costringere a un rapido epigramma un poeta avvezzo a un suo riposato e disteso respiro compositivo". E sono queste sessantotto note editoriali alla "Biblioteca delle Silerchie" che il presente volume raccoglie. Capolavori seducenti di inviti alla lettura, riproducevano in miniatura quello stesso stile che fa parlare dei suoi scritti maggiori come di "racconti critici". Nella stesura di questo tipo di prime notizie al lettore si sono a volte cimentati i grandi scrittori (basti ricordare il caso di Calvino o Sciascia o Vittorini), tanto da costituire, nelle sue punte alte, si può dire un genere letterario. La cui curiosità è quella di un Backstage, di un retroscena autentico, in quanto apre una finestra sull'officina del libro. Con un'introduzione di Raffaele Manica e uno scritto di Edoardo Sanguineti.
18,00

Roma 1849. Gli stranieri nei giorni della Repubblica

Roma 1849. Gli stranieri nei giorni della Repubblica

Brunella Diddi, Stella Sofri

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2011

pagine: 219

"Che vi sia stato un tempo in cui Mazzini governò Roma e Garibaldi ne difese le mura, suona come il sogno di un poeta", scrisse G. M. Trevelyan a proposito della Repubblica romana del 1849, e ne raccontò l'assedio come "il più commovente di tutti gli episodi della storia moderna". È senz'altro uno degli episodi di cui gli italiani possono andare più fieri. E non solo gli italiani, perché all'appello di quella ribellione rispose anche il vasto, eroico e pittoresco esercito internazionale di combattenti volontari per la libertà che aveva scosso l'Europa nel Quarantotto. Una generazione romantica, cosmopolita, che aveva esteso all'intera Europa la propria idea di patria. Sulle barricate di quei giorni, a difendere Roma c'erano giovani belgi, ungheresi, olandesi, bulgari, americani, inglesi, svizzeri, un finlandese - e molti francesi, a battersi contro l'esercito francese venuto in soccorso del potere pontificio, e riscattarne l'onore. Si trattò di una minoranza, certo, ma c'erano, e si batterono e si innamorarono, scrissero versi e dipinsero, e in tanti sono morti. C'era la legione polacca, gli esiliati di Mickiewicz, cittadini di una nazione cancellata, pellegrini che struggendosi di nostalgia accorrevano ovunque si combattesse per la patria e la libertà. E con loro ci furono donne che parteciparono agli scontri dando manforte ai soldati, signore e popoiane "prostitute", come poi le chiameranno ovviamente i vincitori - che si prodigarono per organizzare e prestare soccorso ai feriti nelle ambulanze...
16,00

I maestri di Gibellina

I maestri di Gibellina

Davide Camarrone

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2011

pagine: 114

Ricostruire Gibellina, il paese distrutto dal terremoto del 1968 e ricoperto dal bianco cemento poroso del Cretto di Burri, ricollocarlo a venti chilometri dall'antico sito con l'apporto clamoroso dei più grandi artisti del momento, non fu soltanto un esperimento urbanistico del razionalismo architettonico. Nella notte tra il 14 e il 15 di gennaio del 1968, il paese s'era addormentato nel feudalesimo - scrive Davide Camarrone - per svegliarsi nell'età contemporanea. Il terremoto aveva distrutto con le case e con i lutti anche un passato di miseria e di emigrazione e questo doveva essere superato o poteva ripetersi in altre forme. Dunque l'esperimento del popolo di Gibellina, la sfida che fu chiamato a reggere non volle essere quella della semplice riedificazione, ma quella della ricostruzione della speranza negata: "ricostruire la memoria del futuro e non la memoria del passato" imprigionando il passato con tutta la sua poesia e con tutta la miseria nel Cretto di Burri. Perciò Ludovico Corrao, il coraggioso sindaco, chiamò, più che le ruspe i piani urbanistici e le speculazioni, artisti da tutto il mondo per erigere un paese in cui il linguaggio evocativo della tradizione fosse sostituito dal linguaggio suscitatore di opere nuove dell'arte attuale. Fare di Gibellina, attraverso la presenza fisica dell'arte a ogni angolo di strada, un centro pulsante di creazione e di cultura. E non per consolare con la bellezza. Ma per spingere a nuove attività il vecchio sapere delle mani dei contadini.
14,00

Il viaggiatore leggero. Scritti (1961-1995)

Il viaggiatore leggero. Scritti (1961-1995)

Alexander Langer

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2011

pagine: 410

Il sentiero di cresta su cui si è mosso Alex, uomo di montagna e di confine, è stato il più esemplare tra quelli percorsi dalla sua generazione. È raro che nella politica corrente si trovi anche una piccola parte dell'ispirazione intellettuale e morale che ha guidato la sua fatica. La politica professata, anche quando non è semplicemente sciocca e corrotta, non ha il tempo di guardare lontano. Langer ha voluto tenere insieme un'intelligenza delle cose ultime che non si lasciasse spaventare dall'enormità e uno stile di vita quotidiana che non si discostasse dalle convinzioni proclamate. Ha provato a piantare la carità nella politica. Chi voglia misurarsi con la minaccia che guerre feroci e dilapidazioni distratte fanno pesare sul mondo, deve ripartire da questi pensieri, e da questa speranza spezzata. Introduzione di Goffredo Fofi.
18,00

Una vita da passatore. Conversazione con Catherine Portevin

Una vita da passatore. Conversazione con Catherine Portevin

Tzvetan Todorov

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2010

pagine: 482

"Avevo condotto una vita da passatore in più di un modo dopo aver attraversato io stesso le frontiere, ho cercato di facilitarne il passaggio ad altri. Prima, frontiere tra paesi, lingue, culture; poi, tra ambiti di studio e disciplinari nel campo delle scienze umane. Ma anche frontiere tra il banale e l'essenziale, tra il quotidiano e il sublime, tra la vita materiale e la vita spirituale". E questo inquieto passare, che ignora l'acquiescenza della stasi, che probabilmente ne ha fatto uno dei grandi testimoni della sua epoca di per se stessa drammaticamente capace e delle più maestose narrazioni ideologiche e delle più rovinose distruzioni: Todorov, una "memoria del secolo". Più o meno tutti i crocevia che hanno segnato la strada ai nostri tempi, lo hanno visto presente con le sue opere e tutti i maitres a penser, fin dai tempi del suo arrivo nella Parigi di Sartre di Roland Barthes e di Lacan dalla Bulgaria del socialismo reale, lo hanno avuto interlocutore nel dibattito delle scienze umane. Questa autobiografia, fatta di ricordi e riflessioni stanati dalle domande estemporanee dell'intervistatrice, non mira a sostituirsi alla biografia minuziosa né a riassumere un pensiero. Cerca di abbracciare il pensiero e la vita, di rievocare il dialogo continuo tra i due: cioè l'articolarsi di un pensiero vissuto rispetto al mondo, alla storia e al suo tempo. (Prefazione di Catherine Portevin)
20,00

Chissà come chiameremo questi anni

Chissà come chiameremo questi anni

Giuliana Saladino

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2010

pagine: 573

Se i giornali il giorno dopo servono a incartare il pesce, gli articoli di Giuliana Saladino quando furono scritti appartenevano di più alla sociologia che al giornalismo e oggi si leggono quali pagine indispensabili di storia. Questo volume ne raccoglie una amplissima scelta, dal primo "pezzo" giovanile, all'epopea gloriosa de "L'Ora", agli ultimi articoli per riviste. Parlano di una città, Palermo, e di una regione, la Sicilia, fuori da ogni mitologia, sicché attraverso di esse parlano dell'Italia e della sua gente, rappresentate ogni volta nei momenti di passaggio dell'ora storica: dalle speranze del dopoguerra all'avvento dei "pescecani" della politica e degli affari, dal sacco delle città alla diffusione di una coscienza ambientalista, dagli anni del miracolo economico alla radicalità delle lotte sociali, dallo scoppio energetico del Sessantotto al riflusso nel privato, dalla scoperta collettiva del corpo all'emancipazione per i diritti civili, fino ai momenti shock della rivelazione nazionale della potenza mafiosa o del male endemico della corruzione. E sono sempre rappresentazioni corali, di gente normale, che sul piano dei contenuti aggirano le esaltazioni di moda del momento e si concentrano sulla vita quotidiana, dove meglio si squadra il volto durevole dei fenomeni di cambiamento; e che sul piano dello stile aggiungono alla prontezza del reportage, la profondità dello studio sociale, il brio della scrittrice di qualità e la passione della rivoluzionaria.
22,00

La donna nel XVIII secolo

La donna nel XVIII secolo

Edmond de Goncourt, Jules de Goncourt

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2010

pagine: 468

Archivisti e collezionisti instancabili, teorici del realismo, i Goncourt dedicarono ai diversi aspetti della vita del Settecento un numero cospicuo di opere. Ambivano a restituire ai lettori il ritratto completo della società dell'epoca, nel suo spirito vero, da loro considerata quale codice genetico di tutti i caratteri propri del tempo moderno. Di questo preciso affresco ricostruttivo, il volume sulla donna è probabilmente il più espressivo, proprio perché nel secolo dei lumi la donna delle classi privilegiate si affaccia a un nuovo protagonismo, se non addirittura a una inedita egemonia. A darne concreta esperienza, nel loro stile affermativo e in crescendo, teso a realizzare quasi la nozione sensibile di ciò che descrivono, i due fratelli guidano in tutti gli angoli e i ripostigli, oltre che nelle sale più vaste pubbliche e ariose, dell'esperienza quotidiana femminile.
20,00

Per una storia della mia casa. Primo abbozzo

Per una storia della mia casa. Primo abbozzo

John Soane

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2010

pagine: 128

Occorreva l'incontro tra un'epoca di transizione - neoclassica, gotica e moderna al contempo - e la penna di un poeta-architetto illusionista e visionario per dare vita a uno dei documenti più curiosi della storia dell'architettura e del collezionismo, "Per una storia della mia casa". Architetto geniale e pionieristico, la cui cifra si coglie persino nelle rosse cabine telefoniche inglesi - memori del monumento funebre della moglie - John Soane (1753-1837) scrisse di getto questo libro nel 1812, mentre fervevano i lavori di ristrutturazione e ampliamento della sua casa a Lincoln's Inn Fields. Stava nascendo la casa-museo offerta da centosettanta anni allo sguardo meravigliato di visitatori illustri e ignoti, stregati da luci e spazi misteriosi come dall'intimo rapporto tra casa e collezione, pensate una per l'altra e cresciute insieme. Come a descriverne una progettazione a ritroso o a proiettarla in un futuro fantascientifico, Soane immagina la sua casa come un cumulo di rovine e ne interroga il passato con modi e domande da archeologo: cosa sarà stata mai, un tempio, un cimitero, un convento, il covo di un mago?
15,00

Un'autobiografia

Un'autobiografia

Anthony Trollope

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2008

pagine: 393

In un'epoca in cui le autobiografie erano un genere molto popolare, questa autobiografia di uno dei più prolifici autori vittoriani, e forse dell'intera storia delle lettere, ebbe un grande successo. Ragion per cui può considerarsi un modello esemplare del suo genere e del suo tempo. "Scrivendo queste pagine, che, in assenza di un titolo migliore, sarò costretto a chiamare l'autobiografia di una persona così insignificante come me, la mia intenzione non sarà tanto di parlare dei piccoli dettagli della vita privata, quanto di raccontare quello che io e forse altri intorno a me abbiamo fatto nel campo letterario, di narrare i miei fallimenti e i miei successi così come sono avvenuti, con le loro cause, e le opportunità che la carriera letteraria offre": nulla di personale, insomma, sembra dire il grande Trollope. E infatti racconta la sua vita come se parlasse di un terzo, senza soggettività: la vicenda di un bambino povero e sfortunato, figlio di una famiglia colta e non oscura di origini, ma bislacca e fallimentare, e l'avventura del suo farsi avanti nella vita fino al successo la gloria e il denaro, grazie alla metodica applicazione del proprio talento e ad una inflessibile volontà. Quasi fosse un romanzo vittoriano: come un intreccio controllato e razionale evolve ordinatamente verso il suo esito edficante e moralmente giustificato.
18,00

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Andrea Vitello

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2008

pagine: 563

Nel 1987 questa biografia dello scrittore siciliano, era verosimilmente tra le più minuziose e complete: e non solo relativamente alla vita singolare di Giuseppe Tomasi ma anche riguardo alla sua famiglia, alla sua stirpe. In questi anni, Andrea Vitello, non ha cessato di cercare. E così come l'autore non ha cessato di cercare, non sono cessati i ritrovamenti e i nuovi documenti, le scoperte, soprattutto le lettere del principe, preziose sia per il sottofondo della cronaca sia a rivelare l'interiorità. Questa nuova edizione non è un aggiornamento semplice, è una completa ristrutturazione. Con l'intento di formare una specie di enciclopedia gattopardiana. I risultati più evidenti sono due: da un canto, la mole del nuovo materiale ha prodotto una riscrittura radicale di molti capitoli; dall'altro, la qualità degli aggiornamenti costringe a ridisegnare la figura di Lampedusa. Tra le varie sorprese una pagina nera e sconosciuta è rievocata nell'Appendice: dopo un oblio durato oltre quattrocento anni, viene smascherata la figura del capostipite del ramo siciliano dei Tomasi, il capitano d'arme Mario Tomasi. Un personaggio del Cinquecento riportato alla ribalta dalla fantasia di Andrea Camilleri ("Le pecore e il pastore"), che incontra qui, altra sorpresa, una verifica rigorosa e sconcertante: non soltanto la storia di un tagliatore di teste, ma anche un giallo storico-letterario che susciterà l'interesse dei lettori del "Gattopardo".
20,00

Gli otto venti

Gli otto venti

Silvia Rosselli

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2008

pagine: 281

Nel 1937 i fratelli Nello e Carlo Rosselli furono assassinati in Francia perché oppositori del regime fascista. Silvia Rosselli, figlia dello storico Nello, nipote di Carlo, fondatore del movimento antifascista "Giustizia e libertà", racconta la propria vita e quella della sua famiglia. Attraverso i suoi occhi seguiamo buona parte della storia del nostro paese nel secolo scorso ma soprattutto seguiamo la famiglia Rosselli: dal confino ad Ustica, all'assassinio in Francia dei due fratelli, all'espatrio in Inghilterra e in America, al rientro in Italia, al trascorrere delle generazioni successive fino ad oggi. "Cosa mi ha spinto a raccontare?", si chiede l'autrice. "Dopo la morte di mia madre ad un tratto mi sono accorta che non c'era più nessuno a cui fare domande sul passato. Ero rimasta l'ultima, è stato allora che ho pensato di scrivere qualcosa, in primo luogo per le figlie, i nipoti, i fratelli e poi per gli amici e anche per quelli che non conosco... Pensavo che il passato giacesse lì quieto e ormai risolto al fondo della mia memoria, era invece una materia ancora viva e incandescente." Lo struggente e nitido ritratto di una famiglia, anzi di una generazione, di un gruppo culturale e sociale che se oggi non esiste più, ha lasciato tracce indelebili nella nostra storia e che leggiamo con straordinaria partecipazione.
16,00

Frittate d'autore

Frittate d'autore

M. Grazia Accorsi

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2007

pagine: 278

L'ipotesi analitica che guida questo libro è che ciascuno scrittore ha una sua cucina, così come ha una sua lingua personale. Una lettura rivolta alle ricette, ai cibi, agli ingredienti, alle abitudini culinarie che traspaiono dai testi, è idonea a fornire una chiave interpretativa e critica dei caratteri, delle situazioni sociali, dei rituali mondani, dei sostrati culturali. E forse proprio perché un autore nel parlare di cibi tende ad allentare le briglie dell'autocontrollo, una tale analisi può talvolta fornire sorprese, può gettare raggi di luce sul non detto. "Come le case e gli abiti scrive l'autrice - il cibo descrive e colloca: antropologicamente, psicologicamente, ritualmente. E temporalmente e spazialmente. E se il cibo, la cucina definiscono gli individui, a rovescio gli individui modellano la cucina". Sicché la prospettiva culinaria, che per di più si offre per sua natura a essere divertente e lieve, permette di correre dal testo alla ricetta, ripescata nei libri di cucina del tempo com'era dettata e nelle cronache com'era eseguita, di andare dal personaggio alle biografie e agli ambienti. E stupisce come ogni autore, non solo quelli che ci si aspetterebbe, la Austen, o Kipling, o Saba, o Pearl S. Buck, ma perfino quelli apparentemente più lontani dai fornelli, da Dostojevskij a Fitzgerald a Sartre indugi, molto significativamente ma non sempre consapevolmente, sui cibi, le cucine e le tavolate.
16,00

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