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Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano

Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano
Titolo Solidarietà senza confini. Scritti sulla linea umano/disumano
Autore
Argomento Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia
Collana La lanterna, 29
Editore La Zisa
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 246
Pubblicazione 09/2021
ISBN 9788831990806
 
15,90

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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Il socialismo e il comunismo sono defunti, eppure rimangono ad ossessionarci. Non è possibile sbarazzarci dei valori e degli ideali che ne erano l'impulso, perché rimangono intrinseci a quella "buona vita" che lo sviluppo sociale ed economico mira a creare. Ma cosa resta oggi di queste ideologie? Quali sono i valori che tramontano e quelli che sorgono? Gli interventi raccolti in questo volume, vogliono fornire alcuni elementi di riflessione - senza nessuna pretesa di fornire un'ideologia forte da contrapporre alla nuova ondata di arroccamenti identitari che vorrebbe riportarci indietro all'epoca dei nazionalismi e dei muri - di analisi, di meditazione e di critica. Originariamente, questo volume doveva intitolarsi: Contributi per la comunità concreta. Il titolo del volume voleva omaggiare l'intuizione comunitaria di Adriano Olivetti. Intuizione che rinnova la fiducia nell'uomo di poter costruire una comunità responsabile che sappia vivere, amare e lavorare, non solamente per produrre benessere economico ma anche per elevare le coscienze. La Comunità immaginata da Olivetti è operosa, concreta, relazionale, partecipata, eterogenea, in continua formazione e alla ricerca ostinata di un senso che sia valido per l'uomo. Non è forse in questa direzione che dobbiamo provare ad indirizzare i nostri sforzi? Nel costruire realtà sociali che mettano al centro la persona e i valori positivi che riesce ad esprimere? Oggi viviamo in una fase del capitalismo consumistico in cui la produzione industriale alimenta lo spreco e l'inquinamento. Dentro questa dinamica perversa, l'uomo si sente parte integrante di questo inutile spreco perché si rende conto che è soltanto una minuscola ruota di un potente ingranaggio che lo stritola e lo rende sempre più disumano. Oggi manca una visione organica della persona che includa le dimensioni del produrre, dell'abitare, del fare cultura, storia e memoria. È per questo motivo che la comunità concreta è tutta ancora da costruire. Le basi ideali sono state gettate ma è urgente che ci si innamori nuovamente di queste basi per farle fiorire ancora e poi ancora.
 
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