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Rosenberg & Sellier: Diritto al presente

La giuridicizzazione del sesso

La giuridicizzazione del sesso

Tommaso Gazzolo

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2023

pagine: 232

Questo volume costituisce l'esito di una ricerca che l'autore ha dedicato al problema di come il sesso sia stato, storicamente, reso intelligibile, interpretato e messo in discorso principalmente attraverso il diritto e la sua tecnologia. Il "sesso" viene qui indagato nel suo significato di rapporto sessuale, di ciò che rimanda ad un certo tipo di atto, a qualcosa che si fa. Ma come distinguere, su questo piano, il fatto dell'accoppiamento, della congiunzione carnale, da quello che chiamiamo il "buon" sesso, ossia qualcosa in cui non ci sarebbe posto per la violenza, per la sopraffazione? Su che cosa si basa la differenza tra sesso e violenza, che sembrerebbe essere, per chiunque, immediata e ovvia? Per poter rispondere a tali domande, il libro muove dalla convinzione che ciò che chiamiamo "rapporto sessuale" non è qualcosa che esiste, nella cultura occidentale, se non in quanto inestricabilmente connesso al diritto, al suo lessico ed alla sua tecnologia. È il diritto, infatti, il dispositivo che ha permesso di separare quanto, sul piano empirico, non lo è affatto, ossia il semplice fatto "naturale" dell'accoppiamento (che può essere certamente violento, può avvenire anche nel caso in cui una parte non sia consenziente, ecc.) da ciò che chiamiamo rapporto sessuale (che come tale esclude, de iure, la violenza). Dalla discussione medievale sul cosiddetto jus in corpus ai più tardi tentativi di definizione del commercium sexuale da parte di un autore come Kant, dalle pagine hegeliane sul matrimonio sino alla odierna teoria del sesso come "contratto", l'autore discute, anche attraverso il continuo confronto con la psicoanalisi freudiana e lacaniana, le strategie concettuali e le aporie che hanno segnato la giuridicizzazione del rapporto sessuale - ossia le tecniche attraverso cui il legame tra i due sessi è stato prodotto e pensato. E ciò nella convinzione che non sarà possibile sviluppare le contraddizioni che, oggi, attraversano il discorso sulla sessualità, se non si saprà ritrovarle e ripercorrerle all'interno della logica giuridica che ne è alla base.
16,00

Fare il molteplice. Il diritto privato alla prova del comune

Fare il molteplice. Il diritto privato alla prova del comune

Michele Spanò

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2022

pagine: 144

Come l'acqua e l'olio, il diritto privato e la dimensione collettiva o comune non solo sembrano ignorarsi vicendevolmente ma disegnano una vera e propria antitesi. Da un lato il presidio tecnico delle libertà individuali (prima tra tutte: quella di vendere e comprare), dall'altro la vita in comune e la cooperazione di molte e molti. Difficile, per non dire impossibile, immaginare un rapporto più implausibile e controintuitivo. I saggi raccolti in questo volume si impegnano in una ragionata e cocciuta smentita di questa distanza apparentemente siderale. Lo fanno ricostruendo la storia, molto più recente di quanto si possa sospettare, delle ragioni che giustificano il carattere quasi intrattabile di questa separazione. È perché durante il XIX secolo il diritto privato si costituisce in una speciale relazione di opposizione e solidarietà con il diritto pubblico - dando così forma all'esperienza della politica che è ancora la nostra - che la sua estraneità alla dimensione della pluralità e del comune appare tanto evidente da parerci naturale. Ricostruire la storia dei processi giuridici che hanno dato all'aggettivo "privato" il senso che gli riconosciamo ancora oggi, vuol dire anche avanzare una nuova lettura del diritto privato, finalmente riconsegnato alla sua radice civile e cooperativa. La risposta che queste ricerche provano a suggerire che il carattere cooperativo del diritto privato - la sua formidabile capacità di istituire collettivi, di disciplinare rapporti cooperanti e di dare forma al molteplice - non è il frutto di una correzione, pietosa o moralistica, alla sua natura inderogabilmente patrimoniale e proprietaria. Al contrario, esso gli stato sempre proprio e può finalmente tornare in piena luce una volta che il diritto privato si sia definitivamente emancipato dal ruolo di sparring partner del diritto pubblico. Difendendo la potenza istituente e le virtù trasformative dell'astrazione giuridica, il libro propone quindi di leggere nel "diritto dei privati" - un diritto privato finalmente ri-civilizzato - lo spartito di una nuova politica.
13,00

Il sovrano dimezzato. Anatomia di un processo politico

Il sovrano dimezzato. Anatomia di un processo politico

Paolo Napoli

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2021

pagine: 120

Basandosi sugli atti di un processo in cui una quindicina di anni fa un tribunale del Sud ha condannato diverse persone per associazione a delinquere di tipo mafioso, il libro analizza i meno appariscenti risvolti politici di una sentenza che altrimenti sarebbe archiviata tra gli ordinari procedimenti ex art. 416 bis del codice penale. Quel che potrebbe apparire come un caso di criminalità comune si rivela in realtà una vicenda eminentemente politica, non per il rango degli imputati bensì per la sorprendente decisione del tribunale di condannarli a risarcire lo Stato per la "mutilazione della sua sovranità". I giudici trasformano un ordinario processo antimafia in un esperimento di riparazione della sovranità, una nozione che storicamente si è costruita sulla sua incommensurabilità economica, sull'impossibilità cioè che come qualsiasi altro bene civile divenga oggetto di una valutazione monetaria nei termini del pregiudizio subito. Nell'intento di tutelare la ricchezza suprema dello Stato, i giudici del processo partoriscono una sentenza "suicida", il cui eccesso di zelo protettivo nei riguardi della sovranità finisce paradossalmente per indebolirne significativamente il rango e il valore simbolico. Condotto sulla linea maestra della ricostruzione giudiziaria, ma non privandosi delle necessarie aperture storiche, filosofiche e antropologiche, il libro scopre nell'unicità di questo caso un insospettabile sostegno argomentativo da opporre alle pretese del sovranismo, spettro di una nozione, la sovranità, consegnata all'obitorio dalla critica.
11,00

Non solo lavoretti. Verso un nuovo statuto del lavoro

Non solo lavoretti. Verso un nuovo statuto del lavoro

Simone Carrà

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2020

pagine: 160

L'economia delle piattaforme ha reso possibile un nuovo sistema di consegne a domicilio basato su lavoro precario e poche tutele. rider - i fattorini in bicicletta - rappresentano l'ultima frontiera della logistica nell'era dei mercati digitali: costretti a correre per ricevere una valutazione positiva dall'algoritmo che li controlla, sono pagati a consegna e tutti i loro movimenti sono tracciati in tempo reale. L'analisi di questo fenomeno esemplare è l'occasione per riflettere in maniera più ampia sui lavori di oggi e sui diritti dei lavoratori. Il problema lavorativo è generazionale ma non nuovo, mentre la quarta rivoluzione industriale ha tutt'al più accentuato gli effetti di un fenomeno già esistente e permesso di problematizzarlo. I giudici di tutto il mondo si sono dovuti confrontare con il fenomeno dei collaboratori delle piattaforme, conducendo Stati come la California, ma anche la Francia e l'Italia a introdurre delle leggi speciali per tutelarli. La soluzione, per mano legislativa, del problema dei rider rischia tuttavia di essere solo un palliativo, forse mediaticamente efficace ma dai risvolti concreti molto limitati: un nuovo statuto del Lavoro sembra necessario per reagire all'incapacità - o, forse, all'impossibilità - di riconoscere nel lavoro 4.0 i connotati della subordinazione e nella subordinazione "tradizionale" il paradigma lavorativo dei nostri giorni.
14,00

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