Libri di Tommaso Gazzolo
Manuale di filosofia del diritto. Teoria e storia del pensiero giuridico
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 864
Questo manuale di filosofia del diritto propone, in un unico volume, un itinerario che muove dall’emersione della questione del concetto di diritto nell’antichità fino a giungere ai giorni nostri. Frutto della collaborazione tra i principali studiosi della materia, il testo affronta gli snodi centrali del costituirsi della filosofia del diritto, dando voce alla pluralità di prospettive e di approcci che alimentano il dibattito contemporaneo. Attraverso mappe dei problemi che introducono alle diverse sezioni e schede cronologiche delle vite degli autori e delle loro opere, il manuale rappresenta uno strumento fondamentale per orientarsi all’interno della storia del pensiero giuridico e della riflessione giusfilosofica.
Identità di genere. Una critica del diritto a essere sé stessi
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 284
Che cos’è il diritto all’“identità di genere”? Perché secondo la giurisprudenza italiana ha ormai sostituito quello all’“identità sessuale”? Che funzione svolge nel nostro ordinamento? E per che tipo di operazioni giuridiche è servito e serve oggi? Il volume di Tommaso Gazzolo cerca di rispondere a queste domande in un percorso che incrocia il diritto con la psicoanalisi, ma anche con alcune teorie post-femministe, nel tentativo di individuare contraddizioni e aporie che derivano da una concezione del “genere” quale tratto caratteristico dell’identità “personale”. In particolare, l’autore mira a mostrare come l’identità di genere, per come intesa comunemente tanto dalla scienza giuridica quanto in un certo dibattito pubblico, finisca per risolversi in un astratto diritto “a essere sé stessi”, di cui il libro denuncia limiti e pericoli, cercando al contempo di indicare una nuova funzione del diritto in relazione alla sessualità.
La giuridicizzazione del sesso
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2023
pagine: 232
Questo volume costituisce l'esito di una ricerca che l'autore ha dedicato al problema di come il sesso sia stato, storicamente, reso intelligibile, interpretato e messo in discorso principalmente attraverso il diritto e la sua tecnologia. Il "sesso" viene qui indagato nel suo significato di rapporto sessuale, di ciò che rimanda ad un certo tipo di atto, a qualcosa che si fa. Ma come distinguere, su questo piano, il fatto dell'accoppiamento, della congiunzione carnale, da quello che chiamiamo il "buon" sesso, ossia qualcosa in cui non ci sarebbe posto per la violenza, per la sopraffazione? Su che cosa si basa la differenza tra sesso e violenza, che sembrerebbe essere, per chiunque, immediata e ovvia? Per poter rispondere a tali domande, il libro muove dalla convinzione che ciò che chiamiamo "rapporto sessuale" non è qualcosa che esiste, nella cultura occidentale, se non in quanto inestricabilmente connesso al diritto, al suo lessico ed alla sua tecnologia. È il diritto, infatti, il dispositivo che ha permesso di separare quanto, sul piano empirico, non lo è affatto, ossia il semplice fatto "naturale" dell'accoppiamento (che può essere certamente violento, può avvenire anche nel caso in cui una parte non sia consenziente, ecc.) da ciò che chiamiamo rapporto sessuale (che come tale esclude, de iure, la violenza). Dalla discussione medievale sul cosiddetto jus in corpus ai più tardi tentativi di definizione del commercium sexuale da parte di un autore come Kant, dalle pagine hegeliane sul matrimonio sino alla odierna teoria del sesso come "contratto", l'autore discute, anche attraverso il continuo confronto con la psicoanalisi freudiana e lacaniana, le strategie concettuali e le aporie che hanno segnato la giuridicizzazione del rapporto sessuale - ossia le tecniche attraverso cui il legame tra i due sessi è stato prodotto e pensato. E ciò nella convinzione che non sarà possibile sviluppare le contraddizioni che, oggi, attraversano il discorso sulla sessualità, se non si saprà ritrovarle e ripercorrerle all'interno della logica giuridica che ne è alla base.
La vita fuorilegge. Storia filosofica del Far West
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 180
Sospesa tra storia e leggenda, popolata da banditi e cow-boy, sceriffi e rinnegati, l’epopea del West pone ancora affascinanti interrogativi su quanto labile possa essere il confine tra diritto e violenza, tra “buoni” e “cattivi”, tra giustizia e libertà. Il racconto si snoda seguendo le piste carovaniere e i treni a vapore che attraversano i grandi spazi americani, dove si incontrano assaltatori di banche, desperados e condannati a morte, ma anche avvocati, politici e amministratori della legge, con i loro codici e le loro taglie. Sull’incerta linea della frontiera, lì dove il mondo civile scopre il proprio limite, si muove il fuorilegge, vero e proprio mito fondativo degli Stati Uniti, protagonista dell’immaginario western. Attraverso un’analisi che alterna la cronaca dell’epoca alla narrazione della letteratura popolare – e, più tardi, del cinema –, il libro prova a rispondere a una domanda apparentemente banale, ma dai risvolti quanto mai attuali: che cosa significa vivere fuori della legge? E in che senso Jesse James, Billy the Kid o Liberty Valance non erano semplicemente dei criminali, ma dei fuorilegge? Rileggere oggi le loro avventure significa riflettere sull’ambiguo rapporto tra norme e vita, tra civiltà e natura selvaggia, perché, come dice Bob Dylan, « per vivere al di fuori della legge, bisogna essere onesti ».
Hans Kelsen. Norma. Fondamento. Nichilismo. Colpa. Democrazia
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 80
Hans Kelsen è probabilmente il giurista più celebre del Novecento, e senza dubbio uno dei più citati, criticati e discussi. Attraverso cinque concetti chiave della sua «dottrina pura del diritto», il testo guida il lettore tra i problemi fondamentali della filosofia giuridica kelseniana. Fino a scoprire il carattere inquietante di un pensiero che non ha mai smesso di fare i conti con la possibilità che ciò che chiamiamo diritto potrebbe, in fondo, non esistere affatto.
Ius/Lex. Hobbes e il diritto naturale
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2020
pagine: 328
Come pensare, oggi, la relazione tra ius e lex quale relazione interna alla determinazione dello stesso concetto di diritto, della sfera del giuridico? È questa domanda che, nel presente lavoro, viene seguita nel confronto con Thomas Hobbes, nel tentativo di giungere ad una nuova articolazione del rapporto tra legge e diritto, ad una nuova pratica teorica del diritto naturale che non passi più per il recupero di tesi “giustnaturaliste”. La concezione del diritto naturale di Hobbes, infatti, poggia – come è stato sottolineato ad autorevoli interpreti – su basi radicalmente differenti rispetto alla tradizione che ha pensato la contrapposizione diritto naturale/diritto positivo fino ai giorni nostri. Scopo del libro è quello di riattivare la logica che consente a Hobbes di separare il diritto dalla legge, mostrandone la intima “doppiezza”: essa, infatti, funziona, da una parte, come ciò che legittima il passaggio dal diritto alla legge, dallo stato di natura allo stato civile; dall’altra, però, anche come ciò che al contempo fornisce le premesse concettuali per poter pensare un diritto senza legge.
Una doppia appartenenza. Tullio Ascarelli e la legge come interpretazione
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2019
pagine: 104
Tullio Ascarelli (1903-1959) è tra i giuristi che hanno più radicalmente segnato la cultura giuridica italiana del Novecento. Il testo qui presentato costituisce una riflessione sulla sua teoria dell’interpretazione della legge - per come articolata soprattutto nel saggio Antigone e Porzia, pubblicato da Ascarelli nel 1955 -, proponendo al lettore un punto di vista inedito. Le tesi di Ascarelli vengono, infatti, rilette in corrispondenza con la concezione della legge e dell’interpretazione propria della tradizione ebraica, profondamente sentita e vissuta dal giurista: il quale verrà, peraltro, costretto a lasciare l’Italia a seguito dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Sarà riprendendo la messa in scena del "Mercante di Venezia", ed il confronto tra Shylock e Porzia travestita da ‘dottore patavino’, che le pagine di Ascarelli mostreranno i legami e le corrispondenze tra la sua tesi sull'interpretazione della legge e la sua radicata appartenenza alla cultura ebraica.
Il caso giuridico. Una ricostruzione giusfilosofica
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 232
“Il caso giuridico. Una ricostruzione giusfilosofica” costituisce una monografia scientifica dedicata all’analisi del concetto di “caso giuridico”. Nonostante i tentativi, portati avanti dalla filosofia del diritto, di sottolineare l’importanza di un “diritto del caso concreto”, il rapporto tra norma e caso ha continuato per lungo tempo a essere declinato a partire dall’idea secondo cui il “caso” è sempre ciò a cui si applica una norma. Il presente volume intende, diversamente, giungere a delineare una strategia alternativa a quella dell’applicazione, rifacendosi, da una parte, a un approccio “realista”, ispirato al pragmatismo americano classico, e, dall’altra, a uno “ermeneutico”, riconducibile alle acquisizioni dell’ermeneutica giuridica tedesca. Ciò al fine di giungere a una nuova considerazione di un “diritto del caso concreto”, ove quest’ultimo non sia più inteso come caso particolare di una norma, ma come caso che si mostra tale nella sua singolarità.
Essere/dover essere. Saggio su Hans Kelsen
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 140
Che cos'è il Sollen? Cosa si interroga realmente in questa domanda? Essa non afferma forse già da sempre che il dover-essere, il Sollen, è? Non occorrerà, allora, pensare il dover-essere attraverso un'altra domanda che ecceda quella che chiede che-cosa-è? Ripercorrendo la prima edizione della Reine Rechtslehre, non si farà che tentare di seguire questo "eccesso", questo spostamento da una domanda all'altra che solo rende possibile, per Kelsen, il pensiero del diritto in quanto tale. Nel lavoro qui intrapreso, verrà così rimesso in questione il senso stesso della "dottrina pura", mediante una rilettura dei concetti principali del pensiero kelseniano, dal ruolo del Rechtssatz alla Grundnorm, sino al problema dell'obbligo di obbedire al diritto. Ciò nella convinzione che quello di Kelsen costituisca l'ultimo, e forse più compiuto, tentativo, da parte della filosofia del diritto del XX secolo, di pensare il fondamento "metafisico" del diritto (e sarà questo, in fondo, l'eccesso, lo "scandalo", l'impensato di una teoria che lo stesso Kelsen rivendicò sempre come antimetafisica). Ma questa ricerca, in Kelsen, non dà luogo ad un sapere, se con esso si intende una serie finita e trasmissibile di enunciati scientifici, dal contenuto determinato - ed è questo, in fondo, che fa di un testo un "classico", ossia un testo mai davvero letto una prima volta, e sempre ancora da leggere. Sarà dunque un insegnamento, e non un sapere, quello che dovrà ancora essere portato avanti.
La scrittura della legge. Saggio su Montesquieu
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Jovene
anno edizione: 2014
pagine: 304
Scetticismo e autorità. La filosofia del diritto di Giuseppe Rensi (1912-1922)
Tommaso Gazzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 244
Filosofo "inquieto", "scomodo nichilista" per lungo tempo dimenticato, Giuseppe Rensi (1871-1941) è pensatore di difficile decifrazione. La riflessione qui presentata propone una rilettura della sua filosofia del diritto e politica maturata nel corso del decennio 1912-1922. La prima parte del testo è dedicata a ricostruire le premesse ed i presupposti dell'esito "scettico" cui pervenne la filosofia giuridica rensiana a partire dall'originario "idealismo giuridico assoluto". La seconda parte analizza, invece, le oscillazioni e le incertezze del filosofo negli anni della "crisi" dello Stato liberale e dell'avvento del movimento fascista, con particolare attenzione alla teoria del diritto ed alle implicazioni politiche sottese al compimento della sua "filosofia dell'autorità".