Quodlibet: Diap print/Progetti
Paesaggi dell'archeologia invisibile. Il caso del distretto portuense
Lucina Caravaggi, Cinzia Morelli
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 311
L'archeologia invisibile è fatta di siti indagati e completamente re-interrati, spesso in mezzo ai grandi contenitori o alle infrastrutture del territorio contemporaneo. I paesaggi dell'archeologia invisibile nascono da campagne di scavo a carattere estensivo - soprattutto a seguito di grandi trasformazioni territoriali - e dalla mancanza di modelli di tutela adeguati alla natura dei ritrovamenti. Non è facile comunicare il possibile senso culturale di ritrovamenti che non sempre hanno un carattere monumentale. Il caso del distretto Portuense, a partire dall'area della Nuova Fiera di Roma, ha rappresentato una formidabile occasione per riflettere sul possibile ruolo dell'archeologia nei territori dell'urbanizzazione diffusa, rispetto alla riorganizzazione del loro funzionamento. Grazie alla ricerca di forme di dialogo condivise tra archeologia, architettura e paesaggio, il progetto di valorizzazione tende alla narrazione storica, muovendo da sequenze evolutive ritenute particolarmente significative, capaci cioè di rendere comprensibile la percezione di un territorio e di siti archeologici differenti, superando la dittatura degli oggetti e delle proprietà.
Rigenerare Tor Bella Monaca
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 311
Nell'ambito della questione della rigenerazione urbana ed edilizia, che vede impegnati tutti i Paesi europei, il rinnovamento dei quartieri di edilizia residenziale pubblica realizzati tra il dopoguerra e gli anni '80 costituisce un campo di studio e d'intervento indispensabile per affrontare la questione più generale del miglioramento della qualità delle aree periferiche e delle condizioni di vita degli abitanti. Con l'obiettivo di contribuire alla diffusione di questo tipo di interventi anche in Italia, un gruppo di docenti, ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi di sei università italiane, propone la sperimentazione di metodi e strategie per rigenerare gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica attraverso un caso-studio: il quartiere Tor Bella Monaca a Roma. Un quartiere di particolare interesse per la sua storia, la collocazione urbana, le preesistenze archeologiche, il valore del contesto paesaggistico e ambientale, ma anche per la qualità dei collegamenti pubblici con il tessuto urbano circostante. Partendo dalle criticità presenti nell'area, il gruppo di ricerca ha individuato linee guida e ipotesi progettuali in grado di valorizzare e mettere a sistema le potenzialità del quartiere e di trasformarlo in un'importante risorsa per la città di Roma.
Ricostruzione e governo del rischio. Piani di ricostruzione post sisma dei comuni di Lucoli, Ovindoli, Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo. Ediz. italiana e inglese
CARAVAGGI
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 390
L'esperienza abruzzese della facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, coinvolta come altre università nella ricostruzione post-sisma dei centri storici dei piccoli comuni aquilani, è contraddistinta da significative specificità connesse ai caratteri dell'evento distruttivo, alle misure legislative adottate e al modello scelto per la ricostruzione. Tali elementi possono ben rappresentare non solo la differenza di questa ricostruzione rispetto ad altre esperienze del passato, ma anche la profonda diversità tra la vicenda dei 56 piccoli Comuni del cratere e quella della città dell'Aquila. Nel lavoro svolto dalla Sapienza la ricostruzione è intesa come dispositivo d'interazione tra soggetti diversi, capace di garantire la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici, afflitti dallo spopolamento e dall'abbandono, di stimolare dinamiche endogene di rilancio socio-economico e di favorire l'integrazione tra politiche di tutela ambientale e politiche di sviluppo, in particolare rivolte al turismo. Questo in sintesi l'indirizzo programmatico che orienta i Piani di Ricostruzione dei Comuni dell'Area Omogenea della Neve presentati in questo libro.
Allestire l'antico. Un progetto per le Terme di Caracalla
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 237
"Allestire l'antico" illustra il progetto di musealizzazione e valorizzazione delle Terme di Caracalla dopo la recente rimozione della cavea e del palco allestiti per le opere liriche rappresentate ininterrottamente dal 1938 al 1993. Se l'opera ha diffuso nel mondo l'immagine delle Terme, il suo ruolo di fondale scenografico, esercitato per più di 50 anni, ha fortemente compromesso l'unitarietà di questo luogo e il suo valore di bene culturale. Il progetto coordinato da Lucio Altarelli ed elaborato in accordo con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - ha coinvolto un numeroso gruppo di progettisti, consulenti ed esperti nel campo dell'archeologia, del restauro, dell'arte, dello spettacolo e della multimedialità e ha individuato sei aree di intervento concepite come altrettante unità tematiche dotate ciascuna di un sufficiente grado di autonomia, in modo da delineare diversi orizzonti operativi e la loro eventuale attuazione per fasi esecutive. Sono stati affrontati, a livello sia teorico che operativo, i seguenti temi: margini, accessi, percorsi, servizi, segnaletica, apparati ostensivi e installazioni multimediali. Inoltre sono state indagate le disponibilità e le vocazioni di questo luogo ad accogliere mostre ed eventi temporanei per la cultura e lo spettacolo.
Il parco e la città. Il territorio storico dell'Appia nel futuro di Roma. Ediz. italiana e inglese
Alessandra Capuano, Orazio Carpenzano, Fabrizio Toppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 297
Il grandioso obiettivo di preservare nel tempo il patrimonio dell'Appia si è costantemente scontrato, sin dai primi tentativi d'epoca napoleonica, con gli ostacoli rappresentati dall'oneroso impegno finanziario e dall'enorme quantità di interessi speculativi che insistono sulla zona. La costituzione del Parco Regionale, grazie anche alle battaglie condotte negli anni Ottanta da Antonio Cederna, ha rappresentato sì un punto di svolta nella gestione del problema e nella lotta all'abusivismo, ma una soluzione definitiva è ancora lontana. Il Parco dell'Appia, infatti, presenta innumerevoli anomalie, fra le quali l'essere costituito per l'85 % da territorio privato, che rendono più complicata, al momento, l'auspicata possibilità di poterne usufruirne come bene pubblico. Il volume affronta la necessità di un radicale ripensamento, che parta da azioni sinergiche all'interno dei vari aspetti che di solito vengono trattati settorialmente: la conservazione e l'utilizzo dei beni culturali e dell'ambiente, il traffico, l'espansione urbana, la protezione delle aree agricole, il problema dell'abusivismo. Uno sforzo congiunto che architetti, paesaggisti, urbanisti e archeologi, assieme a studenti e a rappresentanti della società civile, hanno profuso nel progettare soluzioni organiche e sostenibili in difesa di uno dei più straordinari patrimoni storico-naturali del mondo intero.