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Pontificio Istituto Biblico: Tesi Gregoriana Diritto Canonico

Potestà sacramentale e potestà di governo nel primo millennio. Esercizio di esse e loro distinzione

Potestà sacramentale e potestà di governo nel primo millennio. Esercizio di esse e loro distinzione

Roberto Interlandi

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 734

Nonostante l'assenza di una scienza canonista, per tutto il I millennio, fino al concilio Lateranense II (1139), nella coscienza pratica della Chiesa, sia in Oriente che in Occidente, seguendo un metodo storico-canonistico in prospettiva interdisciplinare, è riscontrabile sotto vari profili la distinzione tra una potestà di governo e una potestà sacramentale. la prima era caratterizzata da un'ampia partecipabilità ad essa dei laici, dal carattere di gradualità, di "amissibilità" anche a causa delle violazioni delle norme di competenze territoriale che ne rendevano l'esercizio semplicemente impossibile; la seconda invece da una radicale esclusione dei laici, dalla non graduabilità, dall' "inamissibilità" conseguente all'indelebilità del sacramento dell'Ordine da cui essa è originata, cosicché essa seguiva sempre e ovunque la persona del ministro ordinato, e gli atti sacramentali venivano riconosciuti validi anche se posti in violazione di competenza. Nella coscienza ecclesiale, inoltre, la distinzione delle due potestà appare riconducibile alla loro diversa origine: l'una sacramentale, l'altra extra-sacramentale.Esse però erano concepite in modo non separato: entrambe erano volte all'esercizio di una funzione pastorale unitaria, di santificazione e di governo, conferita anch'essa sacramentalmente; inoltre era ammesso di poter apporre autoritativamente condizioni irretroattive al valido esercizio della potestà sacramentale.
35,00

Comunità di famiglie: nuovo orizzonte dell'associazionismo nella Chiesa

Comunità di famiglie: nuovo orizzonte dell'associazionismo nella Chiesa

Fausto Sangiani

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 432

Nell'orizzonte dell'associazionismo dei fedeli nella Chiesa, sono andate nel tempo differenziandosi modalità diverse e innovative. All'interno del recente fenomeno movimentista e neo-comunitario si è voluto cogliere quello, ancora più recente, delle comunità di famiglie, un'esperienza che sembra rispondere in modo adeguato alle esigenze del radicalismo evangelico, cercato e vissuto all'interno del matrimonio e della vita familiare. Si sono interrogati anzitutto la teologia e il diritto del laicato, quindi la teologia e il diritto del matrimonio, chiedendo aiuto alla sociologia e, più ancora, alla spiritualità della famiglia, come declinazione particolare di quella laicale, che trova nella secolarità il suo tratto distintivo. In un momento in cui la Chiesa è chiamata a rispondere alle "sfide pastorali" nel contesto della nuova evangelizzazione, la famiglia si presenta anche cosi: affratellata. Questo non solo per difendersi dai disegni poco amichevoli della società, ma per essere nel mondo segno di una Chiesa che è anzitutto comunione, e nella Chiesa segno di un mondo nel quale Dio parla e chiama gli uomini, singolarmente e associati, a prendere parte al suo disegno di salvezza. All'interno del fenomeno comunitario familiare si è cercato di cogliere linee di tendenza, intenti e potenzialità. Nella ricerca si sono raccolti elementi sufficienti per interpretare e mettere tra loro in relazione le realtà di cui si è venuti a conoscenza...
22,00

Les Charisme dans l'eglise et leur institutionnalisation canonique
27,00

Il precetto pasquale. La normativa sulla comunione e la confessione annuale (cann. 920 e 989) alla luce della tradizione canonica

Il precetto pasquale. La normativa sulla comunione e la confessione annuale (cann. 920 e 989) alla luce della tradizione canonica

Jan Donhalik

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 480

Lo studio verte sul tema del precetto pasquale, cioè dell'obbligo della Comunione pasquale e della confessione annuale. I due doveri sacramentali, oggi distinti nelle loro formulazioni giuridiche (cann. 920 e 989), risultano uniti dalla loro storia, dalle consuetudini e dalla prassi del popolo cristiano. Considerato che la tradizione canonica è presentata dallo stesso Codice del 1983 come un'importante regola ermeneutica, risulta fondamentale approfondire la conoscenza della dimensione storica della normativa in vigore. Per questa ragione nella dissertazione viene esposta la storia del precetto pasquale: dalle sue radici bibliche e patristiche fino alle due grandi codificazioni del diritto canonico, passando attraverso le decisioni dei concili ecumenici Lateranense IV e Tridentino. In tale prospettiva vengono individuati non solo gli elementi storici e transeunti, ma anche i punti centrali della normativa: l'unità del precetto composto dai due doveri sacramentali da adempiere con scadenza annuale, il valore e la struttura interna di questi obblighi, la tensione e l'interdipendenza tra il livello giuridico e pastorale del doppio comandamento ecclesiale. Ancora ai nostri giorni il precetto pasquale delinea il minimo giuridico della ricezione dei sacramenti dell'Eucaristia e della penitenza, fortificando il profondo legame tra di essi. La rinnovata prassi di "fare Pasqua" risulta anche oggi il momento indispensabile della pedagogia della fede.
32,00

Les pouvoir des Évêques en matière de dispense matrimoniale
30,00

Sede vacante diocesan administration

Sede vacante diocesan administration

Aaron P. Nord

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 396

25,00

«Error in persona». Il dibattito sul concetto di persona nella tradizione dell'error facti. Analisi della dottrina e della giurisprudenza

«Error in persona». Il dibattito sul concetto di persona nella tradizione dell'error facti. Analisi della dottrina e della giurisprudenza

Fabio Franchetto

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2011

Lo studio affronta la questione, suscitata dalla sentenza rotale coram Canals del 21 aprile 1970, circa il significato che il termine persona può assumere in riferimento all'error personae (can. 1097 §1). Allo sguardo storico-dottrinale relativo alla formazione e all'interpretazione dell'errore di persona come causa di nullità del consenso matrimoniale nella tradizione canonica fino alla redazione del Codice di Diritto Canonico del 1917, segue l'analisi del dibattito dottrinale e giurisprudenziale provocato dalla interpretazione canalsiana, sia prima che dopo la promulgazione dell'attuale Codice. La ricostruzione storico-dottrinale e giurisprudenziale e l'analisi dei documenti magisteriali e della normativa codiciale mettono in luce come la nozione di persona porti con sé il significato relazionale e comunionale, che nel matrimonio assume la declinazione della "coniugalità" o "ma trimoniabilità". Proprio la visione coniugale della persona, al tempo stesso soggetto e oggetto del patto matrimoniale, aiuta a superare quell'impasse che nasce dalla contrapposizione tra le diverse interpretazioni dell'error persone, per aderire invece ad una concezione profonda della persona che ne rispetta, anche nella normativa matrimoniale, il suo essere ad immagine di Dio.
33,00

La prevenzione della nullità del matrimonio nella preparazione e nell'ammissione alle nozze con una considerazione del contributo dei tribunali ecclesiastici

La prevenzione della nullità del matrimonio nella preparazione e nell'ammissione alle nozze con una considerazione del contributo dei tribunali ecclesiastici

Tomasz Pocalujko

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2011

Se tante persone, a parte sposarsi fruttuosamente o meno, non sono neppure capaci di emettere un consenso matrimoniale valido, tale fatto è nient'altro che il sintomo di una difettosa o scarsa preparazione prenuziale atta ad evitare questa patologia. Come è possibile che al tempo dell'ammissione e della preparazione alle nozze non emergono i fattori che, in seguito, si rilevano così evidenti nella sede dei tribunali ecclesiastici? Partendo da tali intuizioni di fondo, il filo conduttore di questo studio è la problematica della prevenzione delle nullità matrimoniali con lo scopo di prospettare, su questa scia, una preparazione e un'ammissione alle nozze, da effettuarsi in maniera più consona rispetto ai problemi dell'odierna situazione socio-culturale. Nell'ambito dell'obiettivo principale si inserisce poi una peculiarità che penetra tutta la ricerca: i tribunali ecclesiastici intesi appunto come il luogo privilegiato dove si evidenziano le cause di nullità più ricorrenti. Pertanto, con tale approccio, attingendo all'esperienza dei processi matrimoniali, nel lavoro vengono analizzati i seguenti argomenti: i punti cardine dell'istituto matrimoniale e della sua preparazione; i capi più frequenti che inficiano le unioni coniugali; la correlazione tra la prevenzione della nullità e i principi informativi del sistema matrimoniale; i contenuti della preparazione prematrimoniale e i dovuti mezzi per ovviare al numero crescente di unioni invalide.
25,00

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