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Officina Libraria: Saggi in officina

Le vite de’ pittori, scultori et architetti (Roma 1642). Con commento e apparati critici

Le vite de’ pittori, scultori et architetti (Roma 1642). Con commento e apparati critici

Giovanni Baglione

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2024

pagine: 1206

Le "Vite" degli artisti pubblicate dal pittore romano Giovanni Baglione nel 1642 raccolgono oltre duecento biografie di pittori, scultori, architetti, decoratori e incisori attivi a Roma tra Cinquecento e Seicento. Il libro, scandito per pontificati – da quello di Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) a quello di Urbano VIII Barberini (1623-1644) – dà conto dello straordinario patrimonio artistico e monumentale di Roma, accompagnando le grandiose trasformazioni della città durante la fase cruciale della transizione dal manierismo al barocco, e fornendo un catalogo ricchissimo di opere che comprende chiese, palazzi, fontane, sculture, arredi marmorei e bronzei, cicli di affreschi, pale d'altare, e prodotti delle più raffinate arti decorative. A partire dalla specificità del contesto romano, universale in quanto sede della Chiesa, il libro illumina dunque una stagione cruciale della intera cultura artistica italiana ed europea, includendo, per esempio, le prime biografie a stampa di grandi maestri come Annibale Carracci e Caravaggio, che Baglione come pittore ebbe a modello e con cui si scontrò e rivaleggiò, ma anche del fiammingo Rubens o degli architetti e scultori come Domenico Fontana, Giacomo Della Porta e Pietro Bernini. Questa prima edizione commentata dell'intero testo, finalizzata a garantire nel suo insieme la massima accessibilità e facilità di consultazione e realizzata grazie al contributo di decine di specialisti, pone le premesse concrete per una nuova stagione di studi sul Seicento.
80,00

Il barocco a Genova «un misto di più maniere»

Il barocco a Genova «un misto di più maniere»

Gelsomina Spione

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 160

Genova ad avvio del Seicento è teatro di un fiorire di esperienze artistiche «forestiere». Soggiomano in città o vi inviano opere artisti toscani e senesi vi approdano i pittori lombardi, è presente una colonia di fiamminghi raccolta intorno a Cornelio de Wael, a cui si aggiungono Rubens, di passaggio nella Superba nel 1605 e, negli anni venti, Anton Van Dyck Sono queste alcune delle molteplici componenti alla radice della maturazione di una autonoma scuola locale, che già nel Settecento il pittore e scrittore d'arte Carlo Giuseppe Ratti identificò come «un misto di più maniere, perché ha del Veneziano, del Lombardo, del Fiammingo e del Toscano». La chiave di lettura proposta da Ratti e approfondita da Luigi Lanzi nella sua Storia pittorica della Italia, sarà fatta propria e rielaborata nel Novecento da Roberto Longhi, le cui riflessioni e i cui scritti, punto di avvio del volume, sono uno strumento importante per riflettere sull'identità della scuola pittorica del Seicento a Genova. Il complesso carattere della cultura figurativa della città è analizzato attraverso affondi dedicati ad alcuni protagonisti. Giovanni Benedetto Castiglione, la cui attività si divide tra Genova e Roma, crea un composto tutto personale che mescola agli insegnamenti di Van Dyck, le esperienze del movimento neo-veneziano, le suggestioni di Poussin e Bernini; Gregorio De Ferrari studia e copia Correggio e traduce in chiave decorativa coloristica il barocco beminiano; Bartolomeo Guidobono, artista eccentrico diviso tra Genova e Torino, esporta i delicati e festosi caratteri della pittura genovese nel contesto figurativo della capitale sabauda allo scadere del Seicento.
20,00

Raffaello da vicino Nuove indagini e nuove scoperte sulla Fornarina

Raffaello da vicino Nuove indagini e nuove scoperte sulla Fornarina

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 56

Nel quinto centenario della morte di Raffaello, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno eseguito una nuova campagna di indagini su una delle più celebri e intriganti opere del maestro urbinate: la Fornarina. Ritratto “mascherato” in veste di Venere, il dipinto è celebrato fin dal Seicento come l’immagine della donna amata dal pittore, una donna che il mito ottocentesco dell’artista ha identificato in una certa Margherita Luti, figlia di un fornaio senese. Nonostante la fama dell’opera – immagine iconica del museo e più volte protagonista nell’arte, nel cinema e nella letteratura – numerosi dubbi restano ancora senza risposta, a partire dalla data di realizzazione, dalla sua destinazione originaria fino all’identificazione stessa della donna raffigurata e alla nascita del termine Fornarina che ancora oggi la identifica. Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi svoltasi a Palazzo Barberini il 21 settembre 2020 per presentare i risultati della nuova campagna di indagini. Fornisce quindi una visione aggiornata delle nostre conoscenze sul dipinto, sia da un punto di vista delle sue vicende storiche e del suo significato, che da un punto di vista tecnico. In particolare, grazie ai risultati delle nuove scansioni macro della fluorescenza dei raggi X (MA- XRF) – tecnica innovativa che consente di ottenere un’immagine della distribuzione degli elementi presenti sull’intera superficie del dipinto - è stato possibile individuare con maggiore precisione i pigmenti utilizzati dall’artista e di comprendere il processo esecutivo con cui li ha applicati sulla tavola, lasciando emergere diverse novità sul modo di dipingere di Raffaello.
12,90

L'esperienza medievale dell'arte. Gli oggetti e i sensi

L'esperienza medievale dell'arte. Gli oggetti e i sensi

Herbert L. Kessler

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 376

Attraverso nove capitoli dedicati ad altrettanti motivi esemplari (e un epilogo ambientato ai nostri giorni), Herbert Kessler offre la più aggiornata e articolata introduzione al mondo delle immagini del Medioevo. Quali sono ad esempio i rapporti di patronato e auto-coscienza degli artisti che traspaiono dalle opere di quel tempo? Come poteva la pluralità delle tipologie e dei materiali degli oggetti partecipare alla loro dimensione simbolica? Dove entravano in contatto il sacro, il profano e l’antico? E in che modo le immagini architettavano lo spazio, agivano su chi lo percorreva, e la Chiesa guidava la loro visione spirituale? In questa monografia, Kessler estende la critica della visione medievale fino alla più organica esperienza degli oggetti. Ma ad un tempo egli rispecchia nelle «comunità sensoriali» dei secoli di mezzo quelle degli osservatori – studiosi e studenti – di oggi. Pertanto, essi troveranno, oltre a una trattazione erudita e metodologicamente pregnante dell’autore, che le decine di esempi concreti e il ricco apparato di illustrazioni hanno creato, nelle pagine del libro, un’esperienza dell’arte medievale parallela a quella che tanto acutamente riescono a descrivere.
35,00

Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato

Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato

Libro: Libro rilegato

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 256

Il volume riproduce integralmente le trentanove lettere inviate tra il 1524 e il 1532 da Lorenzo Lotto ai reggenti della Misericordia Maggiore di Bergamo. La corrispondenza, corredata da trascrizioni e note a fronte, verte sulla realizzazione dei cartoni per il progetto del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo: circa settanta disegni poi tradotti a intarsio con una quindicina di essenze lignee da Giovan Francesco Capoferri e dalla sua bottega. Le lettere, oltre a fare luce sulle questioni pratiche dell'incarico, si integrano perfettamente con il processo creativo di Lotto e sono una fonte preziosa per ricostruire la storia e la vita del maestro rinascimentale, per comprendere il suo animo inquieto e geniale attraverso una riscrittura che conserva ancora oggi tutto il suo mordente, nelle sottigliezze della lingua volgare del suo tempo, nelle inflessioni dialettali, nei registri e nei toni. I saggi di Antonella Anedda, Franco Cardini, Marco Carobbio, Enrico Maria Dal Pozzolo, Telmo Pievani e dei curatori esaminano le lettere con inedite aperture critiche e semiotiche facendo emergere relazioni e connessioni tra linguaggio verbale, aspetti iconologici e storico-artistici, scoperte d'archivio e accadimenti storici, che aprono nuove piste interpretative della corrispondenza di Lotto e della sua pratica artistica. Il volume è arricchito dalla riproduzione di tutte le tarsie bibliche del coro, da poco restaurate, associate ai corrispondenti coperti.
35,00

Piero Adriatico

Piero Adriatico

Alessandro Ballarin

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 768

Dietro la storia di Piero della Francesca degli anni Quaranta e Cinquanta del '400 si vede scorrere un film che è tanta parte della storia d’Italia di quel periodo, prima l’Italia dei concilî, di Basilea, di Ferrara, di Firenze, l’Italia che persegue l’unione della Chiesa romana d’Occidente e della Chiesa greca d’Oriente, sullo sfondo la convinzione di molti che quell’unione sarebbe stato l’unico modo per salvare l’eredità di Bisanzio dalla minaccia turca, e poi l’Italia della caduta di Costantinopoli, l’Italia che persegue senza riuscirvi il progetto di una crociata. Che alcuni capolavori della sua pittura di quegli anni il Battesimo di Cristo (oggi a Londra) e la Flagellazione di Cristo (Urbino), le Storie della Vera Croce (Arezzo), abbiano avuto a che fare con quei due momenti della storia dell’Italia, è ipotesi da doversi tenere bene aperta. Piero è un nativo di Borgo Sansepolcro che neppure di adozione sarà mai fiorentino, cresciuto in una città dell’Alto Tevere governata per piú di un secolo dai Malatesta di Rimini per conto dei papi e che ha molto guardato, attraverso i passi appenninici, ai porti della costa adriatica. Dopo il soggiorno a Firenze, alla fine degli anni Trenta, nella città di Masaccio, Domenico Veneziano ed Alberti, ne seguiamo l’attività a Loreto, assieme a Domenico, quindi ad Arezzo dove principia, per conto dei Bacci, il ciclo delle Storie della Vera Croce, a Ferrara, nella corte di Leonello d’Este, con l'umanista Guarino Veronese ed ancora Alberti, a Venezia, ad Ancona, dunque fino alle soglie del soggiorno a Rimini nel 1451, che chiude quella stagione e ne apre un’altra. Il ciclo aretino, che Piero inizia nel 1447 e licenzierà solo nel 1460, mette in moto una serie di riflessioni che attraversano gli anni Cinquanta. Di grande conseguenza per la storia della pittura padana la sua presenza a Ferrara nel momento in cui decolla l’impresa dello Studiolo di Belfiore, non meno quella a Venezia nel momento in cui sta per partire a Padova la decorazione della cappella Ovetari (Mantegna) e prendere forma la personalità del grande Bellini.
80,00

«Scultore in parole». Francesco Sansovino e la nascita della critica d'arte a Venezia

«Scultore in parole». Francesco Sansovino e la nascita della critica d'arte a Venezia

Marsel Grosso

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 448

Figlio di uno dei più famosi scultori e architetti del Rinascimento italiano, Jacopo Tatti detto Sansovino, Francesco è noto soprattutto per essere l’autore della "Venetia città nobilissima et singolare" (1581), la più bella opera che sia mai stata dedicata a Venezia. Nato a Roma nel 1521 sotto il pontificato di Leone X, dopo aver assistito ai tragici eventi del Sacco (1527) seguì il padre a Venezia e successivamente si trasferì a Padova nel 1536 dove frequentò i corsi dello Studio patavino e le riunioni dell’Accademia degli Infiammati, instaurando rapporti di profonda amicizia con alcuni fuoriusciti fiorentini. Il libro è articolato in due parti principali. La prima, dal taglio biografico, approfondisce i legami con i poligrafi e con gli ambienti accademici tra Padova, Venezia e Firenze. La seconda parte del volume, dedicata al dialogo intitolato "Tutte le cose belle e notabili che sono in Venetia" (1556) affronta le origini del testo, le fonti e le motivazioni che hanno spinto l’autore a un’impresa editoriale di questo tipo. Attraverso un approfondimento degli artisti e delle opere citati nel dialogo: Donatello, Andrea Riccio, Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano, Pordenone, Bonifacio de’ Pitati, Paris Bordon, Veronese, Tintoretto, Michelangelo e naturalmente Sansovino senior, è stato possibile mettere in evidenza la precocità di certe posizioni rispetto al rinnovato clima artistico lagunare del sesto decennio, confermando quanto Rodolfo Pallucchini aveva dichiarato nel 1943, nel momento in cui riportò questa fonte all’attenzione degli studi: «Il Sansovino, informato e certo addentro alle cose artistiche per via dell’educazione paterna, ci dà alcuni cenni delle arti figurative contemporanee di grande interesse, proprio per la freschezza con cui sono caratterizzate certe figure di quel momento artistico».
39,00

Orazio Borgianni. Bilanci e nuovi orizzonti

Orazio Borgianni. Bilanci e nuovi orizzonti

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2022

pagine: 256

Orazio Borgianni (1574-1616) fu senza dubbio uno dei protagonisti della scena pittorica europea d'inizio Seicento, avendo segnato in modo determinante il linguaggio di numerosi artisti attivi nella capitale papale e nella penisola iberica. Fu proprio il suo modo di dipingere, che coniuga Correggio e Tintoretto con Greco e Caravaggio, a fornire linfa vitale a quei pittori che durante il secondo e il terzo decennio del secolo aggiornarono il naturalismo di matrice caravaggesca per fornire un’alternativa moderna all’avanzare del classicismo dei bolognesi e poi del barocco. Al termine della mostra Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio, curata da Gianni Papi e inaugurata a Palazzo Barberini il 5 marzo 2020, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno organizzato una giornata di studi incentrata sulla vita e sulle opere del pittore romano, attivo nell’Urbe e in Spagna tra la fine del Cinquecento e i primi due decenni del secolo successivo. Il volume raccoglie i contributi dei maggiori specialisti di Borgianni e del suo contesto culturale, presentando al pubblico nuove ricerche e riflessioni critiche sollecitate dalla prima monografica dedicata all’artista.
29,50

Maurizio Fagiolo dell'Arco critico militante 1964-1980

Maurizio Fagiolo dell'Arco critico militante 1964-1980

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2022

pagine: 464

Da Bernini a de Chirico, dalla festa barocca a Balla passando per Domenichino e la Scuola romana. Il nome di Maurizio Fagiolo dell'Arco richiama subito i suoi pionieristici studi, sull'arte del Seicento come sul Novecento italiano e internazionale. Eppure egli è stato anche un formidabile critico militante, tra anni Sessanta e Settanta al centro delle ricerche più vitali non soltanto romane. Mario Schifano, Franco Angeli, Mario Ceroli, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giovanni Anselmo sono alcuni coetanei dei quali si è fatto interprete consegnandoci pagine ancora oggi illuminanti per capirne il lavoro. "Rapporto 60. Le arti oggi in Italia" è il libro che, nel 1966 a ventisette anni, ne ratifica l'impegno nel presente. Questo volume raccoglie per la prima volta un'antologia dei suoi contributi in ambito critico. Pagine licenziate in occasioni diverse - la recensione di una mostra, il saggio in catalogo, la risposta a un'inchiesta - che trovano unità in quelli che poi sono i tratti distintivi del loro autore: la sicurezza del giudizio, la necessità di parlar chiaro, le intuizioni combinate a una scrittura veloce ma sempre aderente alle opere. Lette tutte insieme offrono il ritratto di una figura complessa, le cui passioni per l'antico e il contemporaneo interferiscono di continuo tra loro. 1964-1980: oltre quindici anni di strenuo lavoro. Dagli entusiasmi giovanili alle crisi portate dal Sessantotto. Dalla fiducia - sincera ma non incondizionata - nei linguaggi della modernità all'abbandono della militanza. In mezzo l'amore per la ricerca filologica che a metà Settanta lo fa scoprire a se stesso «archeologo dell'avanguardia».
38,00

Proto-industrial Architecture of the Veneto in the Age of Palladio

Proto-industrial Architecture of the Veneto in the Age of Palladio

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2022

pagine: 288

Il successo della carriera architettonica di Andrea Palladio (1508-1580) è in gran parte dovuto a uno straordinario momento della prosperità nella terraferma veneta, sia in città che in campagna: un boom dovuto in larga misura ad una rivoluzione manifatturiera fin ora poco studiata. Per la prima volta, questo libro mette in luce l'architettura di queste proto-industrie, in particolare legate alla produzione di tessuti (lana, seta), all'estrazione mineraria e metallurgica, alla fabbricazione di carta e ceramica, alle segherie e alla concia delle pelli. L’impennata delle domande di brevetto al Senato veneziano evidenzia, in parallelo, gli enormi progressi tecnologici del periodo, sia in termini di efficienza produttiva che di qualità del prodotto finito. Gli edifici proto-industriali sopravvissuti in ogni area del Veneto, studiati con sopralluoghi e ricerche d’archivio, testimoniano di un uso efficiente dell’energia idraulica e di processi meccanici ad alto rendimento. Lo sfruttamento dei corsi d’acqua, una fonte di energia pulita e rinnovabile, e la costruzione di complessi produttivi con materiali naturali e rinnovabili hanno molto da insegnare al mondo di oggi.
35,00

Donatello berlinese

Donatello berlinese

Neville Rowley

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2022

pagine: 184

Donatello (1386 circa-1466) è stato uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, al quale sono stati dedicati numerosi studi monografici nel corso dei secoli. L'importanza di alcune opere, tuttavia, ha portato gli studiosi a concentrarsi prevalentemente su un numero limitato di creazioni, spesso monumentali, a Firenze o in altre città italiane, tralasciando in parte una produzione mobile che ha molto contribuito alla fama dell'artista nel suo tempo. Un eccezionale nucleo di tali opere è stato raccolto dai musei statali di Berlino grazie a uno studioso, Wilhelm (von) Bode (1845-1929), conoscitore straordinario e agguerrito esperto delle pratiche del mercato dell'arte. La maggior parte di questo insieme si trova tuttora a Berlino, ma la storia tragica del Novecento ha portato alla distruzione o alla dispersione di alcune opere - come due importanti sculture recentemente riscoperte nel Museo Pus?kin di Mosca a seguito delle ricerche di Neville Rowley, curatore a Berlino e autore del presente libro. Rowley ripercorre qui la storia di Donatello a partire dalle opere conservate nel suo museo, spaziando con naturalezza dalla Firenze del Quattrocento alla Berlino prima ottocentesca e poi occupata dall'Armata rossa. Accanto ai capolavori consacrati, come la Madonna Pazzi o il Putto con tamburello, compaiono opere ingiustamente trascurate e talvolta scambiate per falsi, ma anche il San Giovanni Battista di bronzo e la Flagellazione marmorea ritrovati a Mosca nel 2015. Questo libro non è né una nuova monografia su Donatello né un catalogo delle opere donatelliane di Berlino, e neppure una storia dei musei berlinesi: è un po' tutto insieme, in una volta sola.
22,00

Le Sacrifice du Christ. Peinture, société et politique en Italie centrale, entre Renaissance et Réforme

Le Sacrifice du Christ. Peinture, société et politique en Italie centrale, entre Renaissance et Réforme

Valentina Hristova

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2022

pagine: 424

Tra la fine del XV secolo e la metà del XVI secolo Firenze e Roma vedono fiorire una moltitudine di pitture sul tema del Cristo morto. Da Botticelli a Vasari, passando per i capolavori di Raffaello e Pontormo, queste magnifiche scene di compianto rimangono incomprese. Dove erano state viste? Chi erano stati i promotori? Più in generale, in che modo la rinascita di questi temi nell'Italia centrale può rivelarsi utile per chiarire un momento importante della creazione e della storia della mentalità europea del rinascimento? Questi sono i temi analizzati nel volume. Trasgredendo gli schemi degli studi di iconografia in senso stretto in favore di un approccio interdisciplinare, si analizzano le declinazioni visive di un soggetto universale come la morte di Cristo nell'ottica di un vero fenomeno storico. Pertanto, non sorprende che lo studio di forme e stili intersechi costantemente questioni fondamentali come le condizioni di esposizione e di visibilità, nonché la storia della pietà e delle istituzioni italiane alla vigilia della separazione radicale tra cattolici e protestanti. Tra antropologia sacra, reti di mecenatismo senza precedenti e affari diplomatici di alto livello, questo volume offre una riflessione stimolante sulla spiritualità, la cultura e le trasformazioni politiche specifiche di un territorio e un periodo tra i più fertili - ma anche tra i più tormentati - nella storia e nell'arte dell'Europa moderna.
39,00

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