Neri Pozza: I narratori delle tavole
Le cento vite di Antonio Sonoro
Elizabeth Gonzalez James
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
Messico, 1895. Sesto anno di siccità sulla cittadina mineraria di Dorado. Antonio Sonoro è l’ultimo di una lunga stirpe di leggendari bandidos: nato con l’oro negli occhi e la pistola in mano, è perennemente senza un soldo né una prospettiva. Ma in lui non si placa mai il piacere del rischio, del momento eccitante in cui fa scorrere la porta del vagone merci e scopre cosa c’è dentro. Così, quando gli giunge all’orecchio di un treno carico di tesori, salta in sella insieme al fratello Hugo, con destinazione Houston e la speranza di un ricco bottino. Ma l’assalto finisce nel sangue: i due Sonoro si trovano a fronteggiare i famigerati Texas Rangers, in uno scontro da cui Antonio uscirà gravemente ferito e che gli varrà il soprannome con il quale sarà ricordato: El Tragabalas, il Mangiapallottole. Da quel momento la sua vita oscillerà tra mire di vendetta e sogni di redenzione, la sua anima conoscerà un amaro destino. Città del Messico, 1964. L’attore e cantante Jaime Sonoro è una celebrità e ha tutto ciò che un uomo possa desiderare. Finché due eventi inaspettati giungono a sconvolgere la sua esistenza quasi perfetta: l’incontro con uno straniero, un tipo bizzarro che si fa chiamare Remedio, unico esemplare della sua schiera sulla Terra, e il ritrovamento di un libro antico che custodisce il passato della famiglia Sonoro. E quando quella sciagurata storia sgorga dalle pagine ingiallite, trascina Jaime giù con sé, sotto il peso di tutti i crimini atroci commessi dai suoi avi. Forse è giunto il tempo che qualcuno risponda di una lunga linea di peccati, che paghi il caro prezzo della riparazione del mondo.
Il dominio della resa
Francesco Pala
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 224
1984. Berlino Est è una grande prigione a cielo aperto, chiusa nel perimetro di un muro invalicabile che spacca in due la città. Un mondo di ferro e cemento, opprimente e opaco, scrutato in ogni suo recesso dalla Stasi, il servizio segreto più ubiquo e potente di sempre, che usa gli occhi di un esercito di spie, per professione o per coercizione. Qui tutte le persone, tutti i luoghi hanno orecchie e memoria; qui l’amicizia non può esistere perché chiunque, in un giorno di un anno qualunque, può essere interrogato e piegato; qui si esercita una mediocre onnipotenza sui destini degli innocenti. Lo sa bene Immanuel che, accusato vent’anni prima di dissidenza e allontanato dalla figlia piccola, non smette da allora di cercarla tra i volti di tutte le giovani sconosciute incontrate per strada. È perso in una solitudine alleviata solo da Tanja, una vedova che non crede più nell’amore. Quanto sia difficile guardare un orizzonte irraggiungibile lo sa anche Irene, che ama la letteratura e sogna di superare il confine che intravede dalla sua finestra, in cima a uno dei tanti casermoni di Berlino. Vorrebbe progettare una fuga folle, ma è frenata dalla passione per Klaus, alto ufficiale della Stasi e uomo sposato, con cui vive una relazione fatta di incontri fugaci, distacchi silenziosi e ritorni travolgenti. Per Immanuel, Irene e Klaus verrà il tempo della scelta tra la libertà, l’amore, sé stessi. Francesco Pala torna a scrutare il mondo celato dietro alla Cortina di ferro e, con il consueto sguardo lucido sulla Storia, illumina esistenze possibili e accadimenti reali che chiedono di non essere dimenticati.
Da solo
Novita Amadei
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 176
In tempo di guerra cambia ogni cosa, anche per chi non combatte in prima linea: i gesti, le parole, gli sguardi, i sogni non sono più gli stessi. In tempo di guerra ci sono bambini che, nello spazio stretto di una notte, si trasformano in piccoli uomini che devono affrontare e comprendere il mondo da soli. E ci sono madri che, nella speranza di proteggere i loro figli, li lasciano andare condannandosi a vivere con solo mezzo cuore. Questa è la storia di Jarek che, pochi giorni prima dei suoi dieci anni, pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, attraversa il Paese da solo per cercare rifugio a Bratislava, a migliaia di chilometri da casa. Parte con la destinazione scritta sulla mano e giochi d’immaginazione nella testa, a cui ricorre istintivamente per dare un senso a ciò che senso non ha. Sua madre Hanna lo ha lasciato nella folla di fuggitivi alla stazione di Zaporižžja, restando a casa con Olena, la nonna invalida, e scegliendo per lui un insidioso viaggio nell’ignoto come alternativa al vivere per sempre con l’orrore negli occhi o al diventare un bersaglio. Lo ha portato in stazione con l’inganno e non ha voluto aspettare la partenza del treno. A dimostrazione del fatto che anche gli animi più impauriti possono generare atti di grande coraggio. "Da solo" è ispirato a una storia vera che ha commosso il mondo e che dà voce a tutte le madri e a tutti i figli che, nelle guerre, trovano la forza di sopravvivere.
La notte brava di Kant e Casanova
Daniele Archibugi
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 144
Da quando è stato trasferito da Berlino a Königsberg, il governatore Hans von Lehwaldt ha cercato ogni possibile pregio in quella cittadina severa affacciata sul mar Baltico. In fondo la sua vita scorre serena tra le passeggiate al porto e le visite dei notabili della città. Però c’è l’inverno pressoché perenne, e quel tedio infernale. Per questo, quando un giorno di fine estate del 1764 gli viene riferito che è in arrivo Giacomo Casanova, preceduto dalla fama di gran seduttore e spirito illuminato, il governatore decide di invitarlo nella propria casa. Per irretire e divertire il celebre ospite, von Lehwaldt invita i cittadini più in vista, tra i quali il filosofo Immanuel Kant, destinato a diventare la «gloria di Königsberg». I due non potrebbero essere più diversi: Casanova è fuggito dal carcere di Venezia e vaga tra le corti d’Europa seducendo giovanette bellissime e nobili azzimati. Kant, invece, non ha mai lasciato la sua città natale e ha dedicato la vita al sapere, alla carriera accademica e ai suoi studenti, senza mai concedersi distrazioni, meno che mai sentimentali. Sarà l’enigma di Eulero, che ammanta di mistero la città di Königsberg e i suoi sette ponti, a trasformare la serata in un’indimenticabile sfida tra le due anime del Settecento. Attraverso una rigorosa ricostruzione storica, che gioca anche con l’immaginazione, Daniele Archibugi ci permette di scorgere, nel breve spazio di una notte romanzesca, gli uomini nascosti dietro al loro mito. L’esuberanza di Casanova, la serietà di Kant: le due anime del Settecento a confronto in una lunga notte baltica.
Eve a Hollywood
Amor Towles
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 240
Evelyn Ross avrebbe dovuto prendere il treno per Chicago ma, come ben sanno i lettori della Buona società, ha proseguito la corsa fino a Hollywood. Sei mesi dopo, appare in una fotografia su una rivista di gossip mentre esce dal Tropicana Club di Los Angeles al braccio di Olivia de Havilland. In questa catena di sette storie ricche di dettagli e di atmosfera, ciascuna raccontata da una prospettiva diversa, Towles dipana gli eventi che portano Eve nel cuore della vecchia Hollywood. Partendo dal vagone ristorante del Golden State Limited nel settembre del 1938, seguiamo Eve nelle eleganti stanze del Beverly Hills Hotel, ai favolosi tavoli di Antonio’s, nei parchi divertimento sui moli di Santa Monica, nei locali da ballo afro-cubani di Central Avenue e infine sul set di Via col vento. Tratteggiando con abilità il glamour e la sfavillante epoca d'oro dello studio system, Towles introduce in ogni storia un nuovo, memorabile personaggio il cui destino viene stravolto dall'incontro con Eve.
Konrad
Ilona Jerger
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 320
Ci sono giorni in cui il celeberrimo ortopedico austriaco Adolf Lorenz è preoccupato per la salute mentale di suo figlio. Konrad, anziché seguirlo nella professione medica per cui ha studiato e benché già marito e padre, trascorre il suo tempo a osservare pennuti delle varie specie, ospiti insieme a macachi, ratti e cani nel grande giardino di Altenberg, la tenuta di famiglia sulle rive del Danubio. Da poco è pure diventato “mamma” di un’adorabile ochetta selvatica, Martina, che lo tallona ovunque. Il comportamento animale, le differenze o le analogie con quello umano sono l’unica sua passione, anche se quella scienza non ha ancora un nome, non si insegna in nessun ateneo. Mentre lui mette a punto le teorie di imprinting e domesticazione saltellando nell’erba per ore con Martina, i nazisti cercano le basi scientifiche per la purificazione ariana del Reich e si preparano a incendiare il mondo. Il tellurico Konrad non resisterà al canto delle sirene hitleriane, lusingato dall’attenzione per le sue teorie e implicazioni, definitivamente sedotto dalla prestigiosa cattedra che fu di Kant a Königsberg. Ma proprio quando lui trova la più che consona sistemazione, gli ebrei Karl Popper e Edmund Husserl perdono per sempre la propria. E quando scoppia la guerra, per Konrad ci sarà la Russia, la prigionia in Armenia, il ritorno a casa solo nel 1948. Nella sua lunga vita, l’uomo che parlava alle oche sarà pioniere dell’etologia e dell’ecologia, vincerà un Nobel che qualcuno contesterà, scriverà libri immortali. È una giovane ornitologa cresciuta sui testi lorenziani, voce narrante di questo romanzo, a raccontare con profonda empatia, ma nessuna esitazione davanti alle ombre, un’esistenza straordinaria che, più di altre, racchiude in sé le meraviglie e gli orrori di un secolo.
Estella. La vita straordinaria e dimenticata di Teresa Noce
Valerio Varesi
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 240
Teresa ha sempre saputo di non essere bella. Non serviva che glielo ricordasse la madre del suo futuro marito, Luigi Longo, marchiandola con un impietoso «Brutta, povera e comunista». Così come era innegabile che fosse povera: le sue origini proletarie e l’esperienza precoce in fabbrica la portano fin da giovanissima a rivendicare i diritti dei lavoratori contro i padroni, anticipando l’iscrizione al pci, di cui fu tra i fondatori. Nel 1945, nell’Italia appena liberata, Teresa è una donna che ha già alle spalle molte vite: ha combattuto in Spagna, ha vissuto da clandestina in Francia e ha preso parte alla Resistenza. Ha conosciuto l’inferno dei campi di concentramento, il cui spettro la perseguita anche ora che può riabbracciare suo marito, compagno anche di fede politica, e i figli. Adesso che c’è un Paese da ricostruire non può che essere in prima linea, come parlamentare e come sindacalista. Per Estella – questo lo pseudonimo partigiano con cui la chiama Togliatti – la politica è una vocazione, e la sua passione e determinazione la guidano nelle battaglie che intraprende, soprattutto a tutela delle donne: parità salariale, servizi a favore della maternità, riconoscimento della pari dignità nelle carriere. È lei l’ideatrice dei «Treni della felicità», che a partire dalla fine del 1945 sottrarranno moltissimi bambini alla miseria. Ma è proprio l’essere donna il suo punto debole. L’aver contribuito a scrivere la Costituzione della neonata Repubblica non la salverà dagli attacchi di un mondo ancora inconfutabilmente maschile, che le infliggerà un doppio tradimento, personale e politico, da cui Teresa faticherà a riprendersi. Ma non smetterà mai di lottare. Il romanzo sulla vita di una donna straordinaria, una femminista ante litteram che ha attraversato controcorrente il Novecento.
La curva di sopravvivenza
Carlo Patriarca
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 192
Vittorio S., professore di Storia in pensione e ipocondriaco di lungo corso, dopo reiterate prove generali di malattia, un giorno si trova a fronteggiare una vera diagnosi. Quella diagnosi, oltre a risospingerlo nella realtà, riallaccia i fili della vita di due giovani medici, il nipote Aldo e il suo amico di sempre, Bruno. Bruno, dall’indole riservata e riflessiva, è diventato anatomopatologo, mestiere che lo porta a confrontarsi in solitudine con malattie insidiose, spesso camuffate dietro false apparenze, com’è il caso del male di Vittorio. Aldo, invece, chirurgo carismatico dal robusto autocontrollo, dopo tanti successi si trova inaspettatamente a convivere col sapore amaro dell’errore, ossessionato dal perfezionismo tradito. Le vicende dei due amici si snodano lungo trent’anni di amori, rimpianti, ricordi, colpe, inganni, ambizioni e brucianti invidie, fino alla linea d’ombra della maturità. Peripezie umane e professionali in cui non mancano eroiche ascese in bicicletta, discese rompicollo sugli sci, fughe dalle fiamme e voli prometeici in compagnia di un fegato da trapiantare. Ma la sfida più dura è quella che vede Aldo in battaglia contro un nemico esterno, questa volta, incarnato in un medico in malafede, alle cui terapie viene sottoposta anche Margherita, l’unica donna che lui abbia amato davvero. Ma se un male reale guarisce lo zio Vittorio consentendogli di riconciliarsi col fratello perduto, per Aldo e Bruno, invece, la vita è una colluttazione quotidiana con la malattia, da cui non è mai concesso distogliere lo sguardo. Carlo Patriarca, medico che da sempre scrive romanzi, popola queste pagine di corpi che chiedono riparazione, di emozioni che chiedono riconoscimento, di figure che chiedono compassione e, sopra ogni cosa, salvezza.
L'uomo dell'enciclopedia
Marco Cavalli
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Marzo 1784. Il settantenne Denis Diderot, convalescente nelle campagne di Sèvres, è raggiunto da un trafelato cronista alle prime armi, risoluto a mettere a segno il colpo giornalistico della sua carriera: intervistare l’uomo che ha legato il suo nome all’Enciclopedia, grandioso catalogo delle conoscenze umane e impresa editoriale senza precedenti nell’Europa del XVIII secolo. Pur con il presentimento della morte, Diderot è ancora abbastanza ciarliero da intrattenersi a colloquio con il suo giovane ammiratore, ricostruendo le vicende significative della propria avventurosa esistenza. Ne esce un racconto movimentato, ricco di improvvisazioni geniali, di imprevedibili cambi di ritmo e di rotta. Narrando la rocambolesca genesi dell’Enciclopedia, di cui fu uno degli artefici, Diderot percorre e ci fa percorrere la Francia dei Lumi. Penetra nei salotti e nelle tipografie di Parigi, avvicina protagonisti ed eroi della scena politica e culturale: da Jean-Jacques Rousseau a Madame Pompadour, da Cesare Beccaria a Voltaire, dall’affabile censore Malesherbes all’altezzoso filosofo Condillac. Amici, collaboratori illustri, antagonisti palesi e occulti, donne di insospettata virtù ed erudizione, uomini di scienza e di chiesa, chiamati alla ribalta da Diderot, contribuiscono al suo ritratto nel momento stesso in cui lui li ritrae per noi.
La foresta del Nord
Daniel Mason
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 384
New England, XVII secolo. In principio ci sono un uomo e una donna, in fuga dalla Colonia puritana cui appartengono, braccati da uomini con archibugi e sciabole che vorrebbero trascinarli davanti al giudizio della comunità. Si nascondono, si amano cullati nel verde abbraccio della grande foresta del Nord, nuotano nudi nei torrenti, finché il giovane fuggiasco sceglie una pietra bianca e liscia per posarla in una radura in cui sorgerà una casupola in pietra e legno, il nuovo inizio. Non possono sapere, quei giovani amanti, che la casa nata dalla passione illecita e da un selvaggio ottimismo sarà abitata nei quattrocento anni a venire. Da un soldato inglese destinato alla gloria che abbandona i campi di battaglia del Nuovo Mondo per dedicarsi alla coltivazione delle mele. Da due gemelle nubili che insieme affrontano guerra e carestia, invidia e desiderio. Da un cronista di nera che porta alla luce una fossa comune, solo per scoprire che la terra si rifiuta di svelare i propri segreti. Da un pittore innamorato, un sinistro truffatore e, ancora, un puma famelico e uno scarabeo lussurioso. In quattro secoli, i protagonisti di questa grande storia dell’America si confrontano con la meraviglia e il mistero che li circonda, piccole esistenze lineari rispetto al perenne ciclo della Natura che si rigenera, eppure dirompenti al loro passaggio. La foresta del Nord ne porta i segni indelebili, con i boschi maestosi che si tramutano in radure, coltivi, prati pettinati. Tuttavia, all’ombra di quegli alberi antichi, si sente il passo cadenzato del tempo che avanza, al cui paragone ambizioni, trasgressioni, amori, tradimenti, rimpianti umani appaiono di una vanità struggente, insignificanti contro l’immensità.
L'ultimo viaggio di Lenin
Francesco Pala
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 256
Autunno 1942, Siberia. Il sergente Dorotov ha pianificato il viaggio in ogni dettaglio. L’automezzo, un camion di fabbricazione sovietica ZIS-6, abbandonato dall’Armata Rossa per una falla nel radiatore, partirà da Tjumen’ e attraverserà una serie di centri urbani per sottrarsi alle insidie delle campagne che potrebbero celare agenti della controrivoluzione. In ogni città dovrebbe esserci un manipolo di uomini scelti, pronto a contenere i rischi. L’uso della violenza non è stato escluso a priori. Lo scopo, uno solo: sottrarre al controllo delle autorità sovietiche il corpo imbalsamato di Vladimir Il’ič Ul’janov, anche noto come Lenin, che è stato spostato in fretta e furia dalla capitale minacciata dall’invasione nazista. Insieme al sergente Dorotov ci sono il soldato semplice Antonov, reduce da una lobotomia per aver notato una certa mobilità nel venerabile cadavere, e Olga, una donna dagli occhi verdi e ostinati che sembrano suggerire a chi le sta intorno l’urgenza di un matrimonio per spegnere quell’impudenza nel suo sguardo. Dietro di loro, l’impetuosa avanzata della 4ª armata corazzata tedesca del generale Hoth. Alla fine del percorso, sulla mappa, una sola scritta: Itinerarium mentis in Lenin. È così che l’ascetica determinazione del sergente Dorotov conduce i suoi compagni in un pellegrinaggio fisico e mentale attraverso la Grande Russia, un’avventura del pensiero alla ricerca della moralità incorrotta, della totale integrità ideologica, dell’assenza dei guasti che hanno rovinato il socialismo. In altre parole, di un mondo utopico e perfetto. Uno in cui nemmeno la morte esista più. La Repubblica popolare di Leninesia.
L'ultima candela di Kruje
Stefano Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 240
Krujë, Albania, 1450. È l’ora del vespro quando nel bianco castello dalle torri circolari si ode, forte, il tonfo della prima cannonata dei turchi contro la cinta muraria. La città è sotto assedio, le guardie corrono alle feritoie, pronte a rispondere al fuoco nemico e Gjergj Kastriota Skanderbeg, il principe guerriero, impugna la spada per difendere il suo regno. In quegli stessi attimi, in una delle case del borgo, Dashmíra dà alla luce la piccola Hënëza, prima di abbandonarsi all’abbraccio della morte. Tratta in salvo dal fidato consigliere del principe, la bambina verrà affidata alle cure della serva Ninína e crescerà a corte come dama di compagnia della signora del castello. A fare da sfondo alla sua infanzia c’è il cruento scontro tra l’Impero ottomano e la Lega di Lezhë, l’armata cristiana guidata da Skanderbeg per sottrarre l’Epiro al giogo turco. Quando Hënëza, ormai cresciuta, conosce il giovane e ambizioso Isaia, è subito amore. Un amore bruciante, che però è breve come tutti gli amori in tempo di guerra: dopo la rovinosa presa di Krujë, Hënëza fugge con Ninína dalla furia ottomana. Rifugiatasi in Italia dopo la morte del grande Skanderbeg, la giovane si finge nobile, sposa un marchese e si trasferisce nella provincia di Calabria Citra, dove inizia una nuova vita. Fino a quando, anni dopo, il suo antico innamorato ricompare all’improvviso nella sua esistenza, mettendo a repentaglio ogni cosa… Stefano Amato si misura con il mito fondativo del Paese delle Aquile, narrando del principe Skanderbeg che guidò la ribellione contro il gigante ottomano, in un romanzo storico che riporta in vita un’epoca di eroi: un omaggio alla tradizione e all’orgoglio del popolo albanese.

