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Neri Pozza: I narratori delle tavole

Angelica

Angelica

Silvana La Spina

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 304

Sono molti i romanzi che approfondiscono un personaggio letterario, raccontando una parte rimasta segreta che l’autore aveva deciso di tralasciare. Così Silvana La Spina torna a visitare Il Gattopardo, romanzo iconico e intoccabile della tradizione letteraria italiana, e va alla ricerca di Angelica: narrandone la vita, le passioni, i fallimenti. La figlia di don Calogero Sedara, amministratore dei feudi del principe di Salina, è una ragazzina come tante. Ma il padre, arrivista senza scrupoli, che fa affari loschi anche con i banditi locali pur di arricchirsi, la avvia a conoscere la buona società. Angelica diviene amica di Concetta, la primogenita del principe di Salina, va a studiare in un collegio raffinato di Firenze, incontra il giovane Tancredi, al momento garibaldino. Angelica è bella, Tancredi ha bisogno di soldi per fare carriera, così deciderà di sposarla, abbandonando la cugina Concetta con cui era vagamente fidanzato. A quel punto Angelica cambierà posizione nel mondo, divenendo principessa, una dama alla moda, bellissima, che legge, suona, si intende di arte. La sua vita si svolgerà a Palermo, a Roma, dove il marito fa di tutto per diventare deputato, anche con l’aiuto mafioso del suocero. Fino a Vienna, dove Angelica finirà per infilarsi nelle maglie della politica, aiutando l’imperatrice Sissi a risolvere un grave problema del figlio Rodolfo. Angelica è un romanzo moderno. Per Silvana La Spina, la Sicilia non è mai un pretesto, una maniera, una moda: è un cantiere aperto, un laboratorio di passioni scritte in una mappa letteraria originale e spiazzante.
19,00

L'ufficio degli affari occulti

L'ufficio degli affari occulti

Éric Fouassier

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 336

Un bambino corre, a piedi nudi, nella notte. Corre senza meta nelle viuzze buie e strette della Parigi cenciosa che festeggia l’ascesa al trono di Luigi Filippo. Il suo cuore è un tamburo impazzito. La mente, occupata da un solo pensiero: sfuggire agli artigli del Vicario, che è lì da qualche parte, nell’oscurità, pronto a dargli la caccia tutta la notte. In un vicoletto, il bambino scorge un coccio di bottiglia tra le immondizie. Lo afferra per tagliare il tendone più vicino. Un taglio discreto, giusto per entrare. Una volta dentro, lo accolgono visi da incubo, emersi dal nulla, in un terrificante labirinto di specchi da cui è impossibile uscire… Dall’altra parte della città, in uno dei quartieri ricchi della capitale, nella residenza di Charles-Marie Dauvergne, deputato alla Camera di fresca nomina, si festeggia il fidanzamento di Lucien Dauvergne con la figlia di un industriale normanno. Lucien è un giovane frivolo, un dandy elegante e bohémien. Nel corso della serata, sale al piano superiore della casa e scompare letteralmente dalla festa. Temendo un capriccio del suo incorreggibile rampollo, Madame Dauvergne si avventura anche lei al primo piano, e vede il figlio inginocchiato dinanzi a un grande specchio di Venezia con la cornice dorata. Il giovane si alza, abbozza un saluto, poi avanza con passo risoluto verso la finestra e si getta serenamente nel vuoto. L’inchiesta su una tragica, illogica morte del figlio di un personaggio illustre suscita sempre non pochi timori nelle alte sfere del potere. Alla Süreté viene perciò convocato e istruito in tutta fretta Valentin Verne, giovane ispettore della Buon costume, il servizio di protezione della morale. A Valentin, che sotto la sua apparenza eterea cela una durezza, una determinazione tagliente quanto il filo di una lama, non resta che accettare il nuovo incarico, anche se comporta, per il momento, la rinuncia a venire in aiuto di Damien, un orfano indifeso caduto nelle grinfie del mostro che si fa chiamare il Vicario. Accolto in Francia da uno straordinario successo di critica e di pubblico, L’ufficio degli affari occulti è un romanzo irresistibile in cui i generi si uniscono in un intrico fatto di esoterismo e scienza, di misteri e codici da decifrare insieme al protagonista delle sue pagine: Valentin Verne, responsabile dell’Ufficio degli affari occulti della Süreté di Parigi.
20,00

Come il vento

Come il vento

Geraldine Brooks

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 400

Lexington, Kentucky, 1850. Il primo giaciglio che Jarret ricordi è in una scuderia. Sua madre dormiva nella villa in cui faceva da balia al figlio del padrone. Sul suo letto di paglia tra due castroni, Jarret impara cosí presto a comprendere i versi dei cavalli, il loro umore, le simpatie, i loro timori. La prima cosa che apprende è che i cavalli vivono nella paura, e che basta sapere questo per capire come trattarli. Quando sua madre si ammala e muore, Jarret ha soltanto tre anni, inerme come un puledro senza piú una giumenta a proteggerlo. Valente addestratore di cavalli, Harry, il padre, spende ogni risparmio per fare quello che ogni nero del Kentucky nella metà dell’Ottocento sogna di fare: riscattarsi dalla schiavitú. Non potendo, però, liberare il figlio, chiede al suo datore di lavoro, il dottor Warfield, ricco signore animato da irrefrenabile passione per i cavalli, fondatore, tra gli altri, dell’ippodromo di Lexington, di comprare Jarret. Un giorno, nelle scuderie di Warfield, viene alla luce un magnifico puledro baio con una stella bianca e una chiazza sul muso e tutti e quattro i piedi bianchi. Warfield lo cede a Harry in cambio del compenso di un anno. Affidato alle cure di Jarret, con il nome di Lexington il cavallo non tarda ad affermarsi come un campione. Sbaraglia gli avversari nelle corse nazionali di galoppo e viene celebrato come il primo, grande purosangue d’America. Indossando sempre, tuttavia, i colori di scuderie diverse, poiché nell’America schiavista per legge un uomo dalla pelle nera non può possedere un cavallo. Occorrerà aspettare piú di un secolo perché la storia e il ruolo dei black horsemen nella creazione di una delle piú note leggende americane vengano pienamente alla luce, grazie a una gallerista che si imbatte in un quadro che raffigura Lexington e all’accidentale ritrovamento ai giorni nostri del suo scheletro in una soffitta.
20,00

Il canto di Mr Dickens

Il canto di Mr Dickens

Samantha Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 288

Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti. Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista. E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo. Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre. Con Il canto di Mr Dickens, Samantha Silva riporta in vita l’intero universo dickensiano, regalandoci una favola di Natale ambientata per le strade di una Londra fumosa e gelida, ma anche luminosa e piena di fascino, come un grande circo galleggiante pieno di prodigi e misteri. Una lettera d’amore a Charles Dickens e alla sua opera; un romanzo allegro e commovente al tempo stesso, infuso di intelligenza e calore.
19,00

Mary

Mary

Anne Eekhout

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 366

Ginevra, maggio 1816. Una giovane donna si sveglia nel cuore della notte, assediata dagli incubi del suo passato e dalla gelosia per la sorellastra, Claire, che sembra cogliere qualsiasi occasione per insidiare suo marito Percy. Lei è Mary Shelley, née Wollstonecraft, e suo marito è Percy Shelley, poeta inglese celebrato e amatissimo, che Mary ha seguito per tutta Europa fino a giungere, insieme a Claire, in quel luogo di villeggiatura sulle sponde del lago di Ginevra. Sono in cinque in vacanza a Villa Diodati, compresi John Polidori e Lord Byron detto Albe, e il 1816 è l’«anno senza estate», quando l’eruzione di un vulcano in Indonesia ha oscurato il cielo in tutto il mondo e impedito al calore del sole di allietare le loro giornate. Così, la compagnia trascorre tutte le sere di pioggia di fronte al fuoco, a bere vino e laudano e a raccontarsi storie di fantasmi. Ma i fantasmi dei racconti non sono gli unici ad abitare quella grande casa. Mary ha solo diciannove anni ma alle spalle tutta una vita vissuta, di sentimenti e avventure. E, nonostante il piccolo William sia la sua gioia, non riesce a dimenticare la figlioletta morta che ogni notte, all’ora delle streghe, la sveglia con l’eco remota di un pianto disperato. Ma soprattutto Mary non riesce a dimenticare gli eventi di quattro anni prima, in Scozia, quando a Dundee ha conosciuto Isabella Baxter e l’affascinante ma sinistro Mr Booth. Isabella, riccioli scuri e pelle chiarissima, un’adorabile fossetta sul mento, è per Mary una creatura di irresistibile fascino; Mr Booth è untuoso, e dei pomeriggi passati in casa sua con Isabella spesso Mary non ha alcuna memoria. Quegli enigmatici eventi monteranno nell’immaginazione della futura scrittrice, fino a esplodere in un vortice in cui verità e finzione si mescolano senza soluzione di continuità. Ed è da quei ricordi misteriosi che, nelle lunghe sere ginevrine, Mary partorisce un incubo che abiterà le notti del mondo per i secoli a venire: il mostro di Frankenstein. Con un romanzo capace di illuminare gli abissi dell’inconscio come le vette della creatività, Anne Eekhout ridà voce a una grande donna della letteratura e al suo tormento artistico e umano.
19,00

Mercanti di sangue

Mercanti di sangue

Laura Shepherd-Robinson

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 448

Deptford, 1781. Gli alberi delle navi negriere ancorate nel porto a sud di Londra sbucano, spettrali, tra la fetida nebbia che sale dal Tamigi. Le voci dei pescatori si mescolano nel grigiore al fumo delle pipe, mentre il giudice Peregrine Child si avvicina allo spettacolo macabro che lo aspetta, appeso al gancio dei trofei di pesca piú ambiti. È il corpo di un uomo, con lunghi capelli corvini, che porta i segni di orribili torture e soprattutto un marchio, impresso a fuoco nella carne: quello degli schiavi. Anche se la sua pelle è bianca. In città, qualche giorno piú tardi, il capitano Harry Corsham, flagello dei ribelli americani, eroe di guerra con una promettente carriera parlamentare davanti a sé, riceve la visita della sorella di un caro amico, Thaddeus Archer. Nei giorni della loro giovinezza, Harry e Tad avevano abbracciato la causa per l’abolizione della schiavitú. Per Tad era diventata una vera e propria ragione di vita, tanto che si era spinto ad accusare pubblicamente le autorità di connivenza coi negrieri e a minacciare vendetta contro i mercanti di schiavi. O almeno questo è ciò che sostiene la sorella Amelia, nel riferire a Harry la tragica novità: Tad è scomparso, e Amelia teme per la sua sorte. Comincia cosí per Harry Corsham un pellegrinaggio per le strade di Deptford, borgo malfamato alle porte della città cresciuto grazie al commercio di schiavi. Tra banchi dei pegni, negozi di stracci e infimi bordelli, il capitano si rende presto conto che la sua indagine rischia di portare allo scoperto particolari atroci e disturbanti verità su quell’abominevole commercio di sangue. E che a trovarsi sulla linea di tiro saranno la sua carriera, la sua famiglia, la sua felicità e, probabilmente, anche la sua stessa vita. Raccontato con una prosa vivida e potente, "Mercanti di sangue" è il ritratto di una Londra settecentesca oscura e brutale, che non fa sconti a un’epoca in cui ipocrisia e violenza sono inestricabilmente legate, coperte solo da un sottile velo di mistero.
20,00

Ardore. Romain Gary e Jean Seberg, una storia d'amore

Ardore. Romain Gary e Jean Seberg, una storia d'amore

Anna Folli

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 400

Il suo nome era Romain Gary, ma anche Roman Kacev, Shatan Bogat, Émile Ajar. Voleva vivere mille esistenze, ognuna con una delle sue tante personalità. Prima di diventare uno dei piú grandi scrittori del Novecento, è stato un bambino ebreo scappato dalla Lituania, un eroe della Seconda guerra mondiale e un diplomatico. È stato l’unico scrittore nella storia della letteratura a vincere due volte il Premio Goncourt grazie a una finzione che l’ha fatto entrare nel mito. Ha vissuto tutta la sua vita come fosse un romanzo. Jean Seberg era bellissima, fragile e piena di sogni. Veniva da una sperduta cittadina dello Iowa dove i giorni scorrevano tutti uguali e la vita era una lunga strada dritta e monotona. Ma lei sentiva di essere diversa, anche se ancora non sapeva come. Lo scoprí una sera quando, nel buio della sala, apparve un giovane Marlon Brando ne Il mio corpo ti appartiene. Da quel momento Jean seppe che solo recitare poteva renderla felice. E come in una fiaba, a diciassette anni un grande regista di Hollywood la scelse tra migliaia di ragazze e la rese una star. A ventidue, con À bout de souffle di Godard, diventò l’indimenticabile musa della Nouvelle Vague. Ma a Jean ancora non bastava. La sua anima era vicina agli ultimi della terra e le sue lotte per l’uguaglianza la resero una diva scomoda, perseguitata dall’FBI. Jean e Romain erano diversi in tutto e appartenevano a mondi lontani, eppure a entrambi è bastato uno sguardo per capire che volevano passare insieme il resto della loro esistenza. Per vivere fino in fondo la loro passione hanno messo in gioco tutto e per dieci anni sono stati la coppia piú invidiata e piú ammirata di Parigi. Poi la depressione, la paura, il declino. Si suicidano entrambi a distanza di un anno l’una dall’altro. Prima Jean, poi Romain. Non erano fatti per la felicità, anche se insieme hanno conosciuto momenti luminosi e perfetti e il loro amore, che ha segnato un’epoca, è andato oltre i tradimenti, le separazioni, la malattia, i disinganni. Ed è andato persino oltre la morte. Questo libro, a metà tra biografia e romanzo, montato come un film, è il racconto della loro storia. Una storia profonda e irresistibile.
20,00

Un fiore senza paura

Un fiore senza paura

Amina Damerdji

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 240

È il 26 luglio 1980 a Cuba, il giorno in cui la Repubblica socialista celebra il ventunesimo anniversario della Rivoluzione. Decine di migliaia di cubani si assiepano in piazza, piangono e applaudono, quando Fidel racconta al microfono, ancora una volta, l'assalto alla Moncada, l'inizio dell'insurrezione contro il regime di Fulgencio Batista. Seduta in uniforme tra gli alti dirigenti, Haydée Santamaría, un'istituzione vivente, la madre della Rivoluzione e della cultura cubana, non lascia trasparire i suoi sentimenti. Le grida di giubilo non la emozionano più. Guarda la piazza, osserva i vecchi, commossi, e dietro i giovani, già stanchi. Mentre si susseguono parole che sa a memoria, Haydée pensa al passato e a tutti coloro che se ne sono andati. Ad Abel, suo fratello, e a Boris, il fidanzato, torturati a morte. Alla lunga prigionia insieme con Melba Hernández. Al Che, che ha attraversato la sua vita come una cometa. Agli anni che si sono succeduti, dilaniati dal dolore delle perdite ma infuocati dalla Causa del socialismo. Infine, ai giorni in cui al tempo degli eroi è subentrato il disincanto, e l'utopia non ha retto l'impatto con la realtà. Dalla Rivoluzione e dai suoi miti ci si separa ormai a Cuba, come quel bimbo che, in piazza, scalpita, tira per la mano sua madre perché vuole andarsene. Come quei quattro uomini che, giorni dopo, Haydée vede sgusciare dentro una barca per raggiungere la terra americana. Lei, l'unica donna nel Comitato centrale, non avverte il capo della polizia perché ordini di acciuffarli. Non si trattiene qualcuno deciso ad andarsene. Non soltanto da Cuba, ma da tutto, anche dalla vita. Non si trattiene nemmeno una donna indomita come Haydée dal compiere la sua ultima, estrema scelta di libertà. Con questo romanzo d'esordio, Amina Damerdji ripercorre un capitolo decisivo della storia del Novecento, costellato da figure leggendarie, attraverso lo sguardo di una grande donna della Rivoluzione cubana.
18,00

Gli amanti di Coyoacan

Gli amanti di Coyoacan

Gérard Roero di Cortanze

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 256

Buganvillee, aranci, cactus, gatti dal lungo pelo grigio e cani di uno strano colore: agli occhi di Natal'ja Sedova e Lev Trockij il patio di casa Azul, la casa di Frida Kahlo e Diego Rivera, sembra un'arca di Noè sulla quale potere finalmente scampare alla morte. Natal'ja non può trattenere le lacrime, mentre la pittrice le parla di quell'edificio dalle mura blu in cui lei e Diego hanno trascorso larga parte della loro tumultuosa relazione. Natal'ja e suo marito, invece, sono in esilio da anni, sballottati da un paese all'altro, braccati dai sicari di Stalin, alla ricerca incessante di un luogo senza ombre sospette, senza sguardi minacciosi attorno. È un giorno del 1937. Un giorno indimenticabile per Frida. Non è da tutti accogliere Lev Trockij, colui che, a ventotto anni, nel 1905, ha presieduto il primo soviet di Pietrogrado, l'uomo che ha creato l'Armata rossa con cinque milioni di soldati ai suoi ordini, il delfino scelto da Lenin per dirigere il gigante sovietico, il dirigente bolscevico che Diego ammira di piú al mondo, al punto tale da dipingerlo nei suoi affreschi come il «capo della classe rivoluzionaria mondiale». Trockij ha cinquantotto anni, soffre di perdita della memoria e ha bisogno di sonniferi per dormire. Ma non è certo insensibile alla bellezza femminile. Nel tragitto in macchina verso casa Azul ha riconosciuto il profumo di Frida, lo Shocking di Schiaparelli, celebre per il flacone disegnato da Leonor Fini. Con il suo sguardo magnetico, il rossetto sulle labbra e lo smalto sulle unghie, le lunghe trecce inframmezzate da nastrini, gli enormi orecchini d'oro, la gonna ricamata con seta colorata, Frida irradia una luce irresistibile. Nei giorni seguenti il suo riso, le sue provocazioni, la sua assoluta libertà saranno fatali per l'ex comandante dell'Armata rossa. Trockij ne sarà irrimediabilmente sedotto. Tra sotterfugi e gelosie, una passione inaspettata e divorante lo spingerà tra le braccia dell'artista trentenne. Una passione che Frida ricorderà come una delle “cose migliori” della sua vita e che si tradurrà anche in una delle fasi piú feconde della sua pittura. Con Gli amanti di Coyoacán, Gérard Roero di Cortanze conduce il lettore in una «trepidante epopea d'amore e politica» (L'Obs), in anni in cui il sogno di liberare il mondo e il desiderio da ogni costrizione alimentava e univa arte e politica.
19,00

Shock

Shock

Carlo Patriarca

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 160

Chi era Ugo Cerletti? La scarna biografia di quest’uomo dice che nacque a Conegliano nel 1877 e che morí nel 1963. Di professione era uno psichiatra, formato nel tempo in cui la psicoanalisi freudiana si imponeva in tutta Europa. Ma Cerletti inseguiva altre idee e altre terapie: soprattutto una, quella che lui stesso chiamò con il termine di elettroshock. Inventare e sostenere una pratica che in pochi decenni è diventata sinonimo di brutalità, di sofferenza e persino di tortura è stato per Cerletti una sciagura. Un uomo che ebbe un ruolo fondamentale nella storia della medicina diventò, agli occhi di molti, il carnefice dei pazzi. Un’onta che investí lui e la sua invenzione, di cui si mise in dubbio l’efficacia. Carlo Patriarca, medico, scrittore, ma soprattutto uomo abituato a leggere tra le righe di documenti d’archivio, capace di muoversi tra le pieghe della storia con rigore e precisione, in una sorta di romanzo-biografia prova a raccontare questa storia dal punto di vista di un ipotetico assistente di Cerletti. Un assistente che ha avuto la sfortuna di avere un fratello pazzo. Ne esce un romanzo suggestivo, vertiginoso, dove è in gioco il progresso della medicina ma anche l’orrore sociale verso la malattia mentale. Ne esce la storia drammatica di uno scienziato che pagò il suo modo di trattare e curare la follia. Il paradosso è che molti anni dopo la sua morte Cerletti sarebbe stato riabilitato, per quanto parzialmente. Quella macchina per curare i pazzi è stata riconsiderata. Ma questo l’inventore dell’elettroshock non avrebbe mai potuto immaginarlo. Pochi come Carlo Patriarca sono stati capaci di raccontarci la medicina con questa nitidezza: non solo come progresso, e non solo come scienza, ma anche come una strada frastagliata, imprecisa, spesso interrotta, persino insensata alle volte. Una strada controversa e ambigua assai piú vicina alla letteratura di quanto si possa immaginare.
17,00

Il mistero di Anna

Il mistero di Anna

Simona Lo Iacono

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 160

Siamo nel 1968. La piccola Anna Cannavò, di dieci anni, frequenta la quinta elementare a Siracusa. È una bambina poverissima. La famiglia vive ai margini della società. Eppure la piccola Anna non se ne accorge. È tutta protesa a carpire il mistero delle parole poetiche che sta imparando ad amare. Quando la maestra annuncia in classe che il ministero della Pubblica istruzione ha indetto un concorso e che il premio consiste nel trascorrere una intera settimana a Milano in compagnia di una famosa scrittrice, Anna Cannavò decide di partecipare. Il concorso consiste nello scrivere una lettera alla scrittrice raccontandole la propria giornata. La destinataria è Anna Maria Ortese. Con grande stupore di tutti la piccola Anna Cannavò viene selezionata e parte alla volta di Milano per trascorrere un’intera settimana con la «signora Anna». Arrivata a destinazione, però, la bambina avrà una grande sorpresa. Non c’è solo una signora Ortese, ma due: Anna e la sorella Maria. La piccola Anna si immette nel mondo delle due sorelle Ortese rompendo le solitudini di Anna Maria e accostandosi alla malattia degenerativa della sorella con tenerezza. Attraverso questa e altre storie intrecciate Simona Lo Iacono compie un altro viaggio dei suoi, di quelli che il pubblico in questi anni ha imparato ad amare: alla ricerca di un femminile che è talento e misura, forza e umiltà. Un romanzo che è soprattutto un ritratto nitido di una grandissima scrittrice, ma anche di una generazione e di un tempo perduto, malinconico e fiero. Con il suo stile ormai inconfondibile, denso e appassionato, Lo Iacono indaga la vita e i tormenti della Ortese. E al tempo stesso racconta una storia corale, una storia di donne che hanno con il culto della parola e con la dedizione al racconto un rapporto unico e commovente.
17,00

Il coraggio di Rachel DuPree

Il coraggio di Rachel DuPree

Ann Weisgarber

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 272

Manca l’acqua, nella terra che Isaac e Rachel DuPree hanno scelto per la loro famiglia, e un vento violento soffia sulla prateria sollevando sabbia ed erbacce. Siamo nelle Badlands, South Dakota, e l’anno è il 1917. Non piove da mesi e ogni cosa è secca, come le labbra screpolate di Rachel o gli occhi opachi dei suoi figli. Nonostante le asperità di quella vita, Isaac e Rachel non possono abbandonare la casa di legno e i duemilacinquecento acri che affacciano sulle colline, il loro avamposto sulla frontiera dove è così raro vedere, fra i coloni, un uomo che non sia bianco. Dopo anni vissuti in uno spazio scavato nel fianco di una collina, hanno finalmente una casa, e una casa è segno di rispetto, così come la terra, soprattutto se sei nero. La sete, tuttavia, continua a farsi sentire. Un giorno Isaac chiede alla piccola Liz di calarsi dentro il pozzo. La bambina potrebbe cadere e rimanere uccisa o essere morsa dal serpente con gli occhi rossi che tanto la terrorizza. Qualcosa allora si rompe dentro Rachel. La ribellione comincia a farsi strada nella sua testa. Nella sua città d’origine, Chicago, basterebbe aprire un rubinetto per avere dell’acqua. Perché, dunque, vivere di stenti al solo scopo di permettere a Isaac di coltivare il suo sogno di proprietario terriero? L’amore e il sacrificio sono davvero tali quando ne va della vita dei figli e della propria esistenza? E che cosa sono sottomissione e rassegnazione se non una forma di tradimento verso i suoi figli e verso se stessa? Aprendo uno squarcio sulla vita dei coloni neri nella prateria, Ann Weisgarber dà voce a un’eroina indimenticabile che, in una terra desolata, scopre la vacuità del sogno americano e dei suoi valori, illusori come una manciata di polvere.
18,00

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