Mjm Editore: Narrativa

Certe indagini chiedono non solo l'intervento della ragione ma anche quello del cuore.

Francesco Boletti ha passato i periodi estivi della sua infanzia e la sua fanciullezza nella casa del nonno paterno in quel dei Frè, frazione di Groppallo. Queste vacanze segnano nel suo animo un forte amore per la collina di Groppallo e per il piccolo paese dei Frè. In questo piccolo borgo, composto da solo una dozzina di case, egli conosce la vera amicizia, le prime avventure, la frequentazione dei pascoli con cugini e cugine, la conoscenza della campagna nonché nell'agricoltura ma soprattutto ascolta attentamente tutte le storie dei vecchi del paese. Storie che si tramandano, episodi successi attorno o nel paese, fatti che nella testa del piccolo Francesco, diventano fantasie ma che, raccontate attorno alle stufe e camini dai più anziani con tanta serietà, impressionano e provocano paure; nello stesso modo affascinano e soprattutto, dopo tanti anni, restano come ricordi indelebili e raccontabili.

Attraverso la narrazione delle vicende di un gruppo di immigrati clandestini albanesi ho voluto rendere omaggio alla Beata Madre Teresa di Calcutta, albanese di Skopje attuale capitale della Macedonia, umile servitrice di Dio, espressione più pura della carità cristiana, nel cui cuore ha albergato amore e generosità verso ogni fratello in Cristo, anche il più derelitto, senza pregiudizi di razza o di religione.

Napoli, fine anni '70. Pia è una giovane ricercatrice, madre di un bambino di pochi anni, che attraversa una fase particolarmente delicata della sua vita personale e professionale. Colpita all'improvviso da un ictus cerebrale, perde l'uso della parola. In questa nuova condizione di forzato silenzio, affronta in primo luogo l'impatto con una realtà socio-sanitaria strutturalmente incapace di dare una risposta ai problemi della disabilità. In questa fase predominano in lei sentimenti di rabbia, disperazione e angoscia per il futuro; e tuttavia affiora la sensazione che l'ictus non corrisponda semplicemente a un'esperienza di malattia, ma segnali un vero e proprio cambiamento di pelle. Pia intuisce, sia pure in modo ancora confuso, che l'obiettivo non può essere quello di "tornare a essere come prima", ma, al contrario, quello di un cambiamento multiplo di coscienza. Rivisitando il suo vissuto personale e familiare, risale alle origini del proprio disagio. Evoca la sua infanzia negata, la sua inquieta adolescenza, il contraddittorio rapporto con la religione, le dolorose esperienze della prima gioventù.

Un gruppo di persone, legate da vincoli di vario genere, attraverso amori, gioie, delusioni e altri avvenimenti prenderà coscienza di sé in un intreccio quasi karmico fra scelte di vita prese o subite. Un'analisi divertente e ottimista, seppur piena di spunti di riflessione psicologica, sulle relazioni umane, in particolare sulle coppie gay e sulla loro vita sociale.

Elischeva, una professoressa di lettere classiche di origini ebraiche, sperimenta gli orrori della deportazione nazista. Dopo la morte di una sua studentessa costretta sulla sedia a rotelle a causa della folle ideologia nazista che si prepone lo sterminio dei minorati, Elischeva inizia a provare sulla propria pelle la persecuzione del regime che in un primo momento si manifesta come discriminazione sociale: sarà interdetta dai pubblici uffici, non potrà frequentare liberamente cinema, teatri e locali pubblici, l'ironia gratuita dei suoi studenti non punita dai suoi superiori, ma la cosa più disgustosa sarà la deportazione in ospedale di una sua nipotina ammalata di tubercolosi.

Lo stai sfiorando, ora. E lui già ti parla. Ne senti peso e consistenza tra le mani, e ti accorgi di quanto sia leggero. Ed infinito. Avvicinandolo al viso, solo un attimo, un attimo solo, l'odore di carta e inchiostro diviene promessa di un altro mondo. Ed è esattamente così. Adesso, puoi iniziare a leggerlo, adesso, è già parte di te. Sfoglia le pagine e apri le porte dell'anima.

"Questo libro nasce dopo un aver superato il più brutto periodo della mia vita. Come potrete leggere più avanti, sono sopravvissuto "per miracolo" a una brutta malattia. I postumi sono stati molto invalidanti, ex atleta professionista, nato per lo sport, in pochi giorni tutto è svanito. Costretto ad affrontare una vita a me completamente sconosciuta. Niente è più come prima, né fisicamente né psicologicamente, ho dovuto abbandonare il lavoro, (ero un artigiano), ho lottato contro la depressione per mesi, finalmente una mattina il risveglio, prendo il mio portatile e comincio a scrivere. Le prime cose che ho buttato giù sono state le sensazioni e i rancori che avevo dentro, però mi sono reso conto che la mia rabbia non sarebbe stata una buona causa per scrivere un libro."

Dalla collina del Vomero, un vecchio cipresso imperioso osserva lo scorrere tumultuoso della vita di una famiglia, custode affidabile di segreti, censore rigido di comportamenti devianti, magico maestro di poteri occulti, l'albero sembra il protagonista fuori fuoco del racconto, in cui, le vite dei componenti di una ricca famiglia milanese, si intrecciano a quella di Livia, bambina e poi adulta in cerca di radici, sprofondando tutte in un labirinto di sensazioni, sentimenti, paure ed ossessioni vissute senza possibilità di mediazione. L'enorme potere delle emozioni dell'uomo, esplode improvviso, senza ordine e logica, lasciando i protagonisti inermi davanti all'indicibile del lato occulto della propria vita, incapaci di dargli un nome, di viverlo senza colpa, né paura, di renderlo vitale come la chioma del grande cipresso.

Leonardo Leone ha 14 anni ma non si comporta come i suoi coetanei. Dal cognome che porta lo si potrebbe credere un tipo forte, tenace e coraggioso appunto come il re della Savana, ma non è così. Leonardo è l'opposto. Lui è un tipo solitario che ama stare chiuso in camera sua a leggere, ad ascoltare musica e a riflettere. Lui è timido e teme quasi tutto e tutti. Leonardo non ha amici. Lui vorrebbe averli ma soffre di agorafobia, e per paura di essere preso in giro o di svenire da un momento all'altro per via di attacchi di panico frequenti, preferisce leggere. Leggere per cacciare la tristezza. Come se non bastasse, il suo passato lo tormenta di continuo non permettendogli quasi di dormire, e tutto in vista del nuovo anno scolastico. Luca Lombardi ha 15 anni e come tutti ha un sogno. Diventare il re del rock. Lui è un tipo solare e ama stare accanto al suo fratellino Alessandro che adora e ammira nonostante la madre non lo sopporti per via del suo carattere chiuso e particolare. Luca è l'unico con il quale riesce ad avere dialogo, ma non è sufficiente quando ci sono circostanze che ti portano a sentirti solo e incompreso. Lo stesso accade quando credi che niente abbia più un senso e che tutto stia per crollarti addosso definitivamente. Eppure, anche in questi momenti si può aprire gli occhi per riscoprire una realtà che non pensavamo potesse esistere. Due storie, due amici, una ragazza, un amore fraterno, la musica, la speranza, la vita.