Mimesis: Filosofie
La disintegrazione del simbolico. Studi sulla struttura neurologica della mente
Marco De Paoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 790
L’analisi dei disturbi neurologici del linguaggio, della visione, della prassia, conosciuti con il nome di afasia, agnosia, aprassia e spesso connessi a patologie della memoria, ha costituito un importante banco di prova per le teorie del cervello e della mente che si sono susseguite dal localizionismo e dall’associazionismo fino alla teoria della Gestalt, prima dell’irrompere con il cognitivismo dei modelli computazionali, connessionistici e cibernetici in seguito rapidamente accantonati dallo sviluppo delle neuroscienze e dei modelli biologici. Quale ultima propaggine del sistema nervoso il cervello, strutturalmente diviso in due emisferi a loro volta settorialmente parcellizzati, può dirsi un’unità olistica solo grazie alla fitta e intricata trama di associazioni neuronali che fungono da collegamento. Ma questa trama, tanto complessa quanto fragile, come si sviluppa a livello embriologico e post-natale così può essere incompiuta o può sfaldarsi rivelando il suo rovescio speculare e regressivo nella destrutturazione della Gestalt e nei disturbi dei nessi connettivi. In questo senso le patologie della connessione neurologica, nelle forme della dissociazione o della mancata associazione o anche dell’iperassociazione, predispongono il terreno alle dissociazioni e alterazioni psicopatologiche con cui rivelano insospettate “simmetrie”. Il cervello diviso e settorializzato si riflette allora nella mente divisa e moltiplicata di cui prendono possesso l’Ombra, il Doppio, le voci allucinatorie, la narrazione delirante e psicotica: nella mutazione antropologica, determinatasi nella storia neurologica dell’uomo con la diffusione dell’alfabeto e l’eclisse del pensiero visivo quale originaria modalità primaria, riemerge l’automatismo inconscio e sonnambulico della mente che, non più volto all’arcaico ascolto delle voci degli dèi, rimane potente fattore predisponente la patologica suggestione ipnotica dell’individuo e delle masse.
Indagando la realtà. Tra ricerca scientifica, filosofica e teologica
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 114
Che cos’è la realtà? Quanto davvero possiamo conoscerla? Un viaggio tra filosofia, scienza e teologia affronta questi interrogativi non banali. Alle spalle ci sono le difficoltà di dialogo tra i tre ambiti, tuttavia, la volontà di provare a confrontarsi ha portato un gruppo di docenti del Politecnico di Torino e della sezione torinese della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale ad aprire nuove piste di indagine. Non conosciamo tutto della realtà, ma la viviamo e la osserviamo. Necessariamente tentiamo di interpretarla o piegarla a nostro vantaggio. Nessuno sguardo è sufficiente da solo a capire una realtà che ci supera, ma l’insieme di sguardi diversi che la indagano apre nuovi pensieri, pur rendendoci un po’ meno sicuri che il nostro sia l’unico giusto o possibile. Dubbi e incertezze appartengono alla scienza come alla fede; ma anche la scienza ha bisogno di fiducia e bellezza per lavorare. Perché non provare a guardare insieme la realtà?
Oltre il soggetto. Dalla definizione di sé all'incontro dell'altro
Tiziano Acciavatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 152
La scienza sperimentale moderna sembra aver determinato uno strappo non rammendabile con il mondo antico. Se essa ha infatti prodotto dei cambiamenti epocali in termini di miglioramento delle condizioni materiali di vita, ha però anche determinato un arretramento del mondo in quanto realtà, cioè come luogo in grado di ospitarci e custodirci. Da qui la percezione di un costante stato di “derealizzazione” da parte dell’uomo contemporaneo. Tale stato di mancato coinvolgimento con il mondo viene spesso fatto risalire alla ripartizione tra res cogitans e res extensa. Più che in tale distinzione, però, l’autore individua nel soggettivismo il tratto caratteristico della modernità, soggettivismo a un tempo conoscitivo e morale. Per divincolarsi da esso si impone un passo indietro da parte del soggetto, al fine di rintracciare e ristabilire i reali confini tra soggetto e oggetto. Solo così si aprirà nuovamente un mondo oltre il soggetto, di cui egli possa dirsi un entusiasta scopritore.
Arie e luoghi. Fenomeni meteo-climatici e atmosfere
Sara Borriello
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 258
Mai prima d’ora la questione climatica ha ricevuto tanta attenzione da parte sia della comunità scientifica sia dell’opinione pubblica. Andando oltre il tema dell’emergenza climatica, questo libro presenta un contributo trasversale al dibattito odierno, indagando in chiave estetologica la relazione sussistente tra l’uomo e l’ambiente e concependo il clima non più come un elemento di contorno subordinato al nostro dominio teoretico e pratico, bensì come una dimensione imprescindibile e massimamente pervasiva dell’esistenza umana, in grado di influenzare il nostro modo di relazionarci ai luoghi, nonché le nostre propensioni, attitudini e disposizioni d’animo. Con uno sguardo retrospettivo alle teorie climatologiche del passato, nonché alla tradizione fenomenologico-gestaltica sulle qualità espressive, l’autrice propone una fenomenologia meteo-climatica basata sul concetto schmitziano di “atmosfera”, in cui è centrale il focus sulla sfera affettiva, concepita però all’interno di un orizzonte patico e anti-introiezionista.
Inafferrabile. Desiderio e distanza nelle relazioni amorose
Salvatore Piromalli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 254
«Sogno di unione totale: tutti considerano impossibile questo sogno, e tuttavia non desistono». In uno dei frammenti più appassionati del suo discursus amoroso, Roland Barthes ci pone lapidariamente di fronte l’assillo dell’amore, la sua ossessione insistente e indomita, in cui ragione e passione collidono in una guerra perpetua, e l’impossibilità saputa e considerata (dunque oggetto di una qualche forma di consapevolezza) non ha alcuna presa sull’incalzare del desiderio e sulla sua ostinata determinazione. Il libro è un tentativo di insinuarsi in questa ossessione degli amanti per insidiarla nelle sue fondamenta, per rivelarne l’inconsistenza ontologica. Prendendo a pretesto alcuni passaggi del Simposio di Platone, Eros verrà inseguito nelle sue ambivalenze e nei suoi enigmi, alla ricerca di ciò che muove l’esperienza del desiderio, dei suoi vortici e dei suoi fantasmi, delle sue sfide all’impossibile e dei suoi necessari disastri che aprono alla relazione con l’Altro: con il suo corpo intoccabile, con il suo godimento inaccessibile, con la sua inafferrabilità. L’Altro è atopos, si dà sempre nella distanza, e la cura della distanza è ciò che disinnesca ogni pretesa appropriativa, ogni tentazione unaria, ogni violenza, per avviare la relazione tra gli amanti alla sua costitutiva contingenza e all’evento fecondo del suo kairòs.
Serietà della musica. Saggio musicologico-politico
Carlo Migliaccio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 222
Si parla spesso di musica seria, distinguendola dalla leggera, dal pop, dal jazz: ma sul significato di questo termine non c’è molta chiarezza. La serietà, più che una categoria estetica, è un’esigenza che si è affermata nella modernità, quando la musica si è sempre più emancipata rispetto alle proprie tradizionali funzioni, rituali, sociali o di mero intrattenimento, ha preso coscienza del proprio ruolo etico, civile e filosofico, rivendicando il diritto di avere voce in capitolo sulle questioni fondamentali dell’esistenza, sul senso della vita, sulla sofferenza degli uomini e le contraddizioni della realtà. Pur rimanendo fedele alla propria autonomia formale e linguistica, la musica si apre così alla dimensione intersoggettiva, ovvero alla politica, non nel senso di una presa di posizione ideologica, ma in quanto impegno attivo e responsabile per migliorare il mondo. Entrambe ritrovano quindi nel comune concetto di serietà la loro più fondata giustificazione.
L'esperienza, l’insieme totale e il profilo del mondo
Paolo Landi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 364
Il disegno elaborato in questo scritto mette in gioco la figura di un circolo: dal tutto si procede alla nostra coscienza e alla nostra esperienza, e da queste si passa alla dimensione del mondo, quale versione ideale del tutto medesimo nella coscienza, pervenendo così nuovamente a quest’ultimo, nel dominio di tale versione. Ma questo circolo, per quanto possiamo affermare in modo legittimo, non risulta un qualcosa che sia determinato da un principio di tipo assoluto, ed è solo una disposizione formale che può venire percorsa dalle nostre rappresentazioni, le quali possono anche procedere nel senso inverso; e tuttavia questo aspetto formale, se deve essere distinto da un processo messo in azione dal tutto medesimo, è un requisito che appartiene comunque a esso. Così la logica delle affermazioni legittime sviluppate nei confini della nostra esperienza si distingue da quella dei punti di vista metafisico-teologici, che si fondano sull’assunzione di un principio assoluto, mettendolo in gioco secondo criteri assertori o apodittici i quali non riconoscono il limite ipotetico dell’introduzione di tale principio, e la sua appartenenza al dominio delle supposizioni; perciò, il compito di questa ricerca fenomenologica, che segna un passo ulteriore nel sistema elaborato dall’autore, è quello di indagare sia il circolo delineato nei limiti delle nostre possibilità di rappresentazione, sia il rapporto fra la logica di queste affermazioni e quella di queste supposizioni.
Storie di donne. Stupri in tempi di guerra caduti nell’oblio
Vincenzo De Lucia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 126
La violenza sessualizzata, arma indistruttibile, è parte integrante delle strategie militari. Il suo uso sistematico e spregiudicato terrorizza il nemico, lo umilia, lo distrugge; tuttavia, non è un fenomeno esclusivamente legato a eventi bellici, ma la sua ragione di esistere è profondamente radicata nelle culture maschiliste, nei rapporti discriminatori di potere, che in tempo di pace regolano le relazioni di genere. I mass media mostrano quotidianamente il suo uso brutale nei recenti conflitti in Africa, in Medio Oriente, nell’Est europeo, ma la violenza sessualizzata di massa scatenatasi in Germania, negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale e subito dopo la capitolazione del Terzo Reich, non ha avuto eguali nella storia europea. Le donne abusate sono state lasciate sole, socialmente stigmatizzate e discriminate, e gli stupri hanno provocato dolorosi traumi transgenerazionali.
Alla prova dei fatti. Educazione, complessità, umanità
Claudio Crivellari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 212
L’educazione alla prova dei fatti, l’educazione di fronte alle sfide della complessità e della modernità. Una modernità che, però, non è sempre luminosa e scintillante, che sottopone ancora all’educazione interrogativi spesso irrisolti o problemi talvolta insuperabili, di fronte ai quali le scienze educative talvolta annaspano, talvolta risolvono, talvolta osservano e spesso, troppo spesso, condannano. Ma piuttosto che condannare o prendere semplicemente atto delle trasformazioni e di ciò che non riusciamo a dominare, appare necessario che i sistemi educativi facciano proprio l’obbligo di promuovere nei cittadini una comprensione critica dei fenomeni antichi e moderni che attraversano la nostra esistenza. Educare, formare, istruire al tempo della complessità sono attività che pongono una serie di problemi sia nel mondo a economia avanzata sia nei paesi in via di sviluppo, nei quali persino l’accesso all’istruzione primaria è ancora molto lontano dal coprire le intere popolazioni. Eppure, assicurare educazione, istruzione e formazione è, nel mondo globale, un diritto che va garantito e impartito in base a criteri che consentano alle giovani generazioni di impadronirsi di nozioni e competenze orientate all’autonomia e alla cittadinanza pienamente consapevole.
Derrida e l’immagine. Introduzione alla Teoria del Loop
Luca Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 194
Il volume esamina il legame tra Jacques Derrida e la fotografia, estendendo l’analisi anche al concetto più ampio di immagine da idea mentale a opera d’arte, mostrandola sempre attraverso un filo interpretativo. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, il percorso filosofico di Derrida ha subito una svolta dovuta proprio alla presa di coscienza del rapporto tra immagine e traccia. Le date non sono casuali, sono accaduti eventi pubblici in cui Derrida non ha più potuto esercitare il controllo sulla sua immagine fotografica, c’è stata la pubblicazione de La verità in pittura ma anche la morte del suo amico Roland Barthes. Derrida è stato il filosofo della différance e della decostruzione, alla fine della sua carriera filosofo politico e pensatore dell’animalità; da oggi, a questo percorso, si aggiunge un altro tassello fondamentale: con l’immagine come chiave interpretativa della sua opera. In ultimo, si introduce per la prima volta, a partire dai problemi dell’immagine, la questione teorico-filosofica del Loop, con le sue aperture e molteplici possibilità.
Dio e la nascita dell’Occidente. Una lettura di Aristotele nella prospettiva severiniana
Samuele Ialenti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 198
Il punto di riferimento necessario per comprendere il senso della tradizione filosofica è il contenuto dei libri I, II e XII della Metafisica di Aristotele. Escludendo qualsiasi intento di curatela del testo aristotelico, queste pagine cercano di mostrare come i citati brani aristotelici espongano in maniera chiara la forza con cui nasce la filosofia, motivo per cui si rende necessaria una traduzione rivisitata e ragionata. Analizzando la differenza fra le narrazioni mitiche e la filosofia, emerge la natura pienamente ontologica del lógos filosofico fin dai suoi albori. L’ontologia consente l’evocazione di un Dio eterno, principio che non si genera e non si corrompe, sovrastante il divenire. Questo è il contenuto dell’epistéme, quel sapere che è in grado di rendere sopportabile l’angoscia che il mortale prova dinanzi al divenire del mondo. La parola “metafisica” nasconde in sé una complessità di significati con cui è necessario confrontarsi definitivamente.
Tra scultori e architetti. L’opera d’arte in Martin Heidegger
Giorgio Rizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 114
Se vogliamo comprendere fino in fondo la concezione heideggeriana dell’opera d’arte, dobbiamo chiederci, fin dall’inizio, che cosa fa dell’opera d’arte un’opera d’arte. In via preliminare, si può rispondere che sarebbe insensato e inappropriato pensare a un’opera d’arte senza pensare, allo stesso tempo, al luogo in cui questa è posta, collocata, esibita. Senza il topos in cui è eretta, l’opera d’arte non è. Mancandole il suo fondamento, la sua raison d’être. Ogni forma genuina d’arte, tuttavia, è sempre abitata dall’impossibilità di una rappresentazione adeguata, corretta. Così per il tempio greco che non rappresenta nulla, così per le scarpe da contadina di Van Gogh, così per le sculture di Eduardo Chillida, così per le opere architettoniche di Alvar Aalto.

