Mimesis: Filosofie
La struttura del tempo. Tentativo di una fondazione metafisica della temporalità
Aldo Biondo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 134
Prendendo spunto dalle aporie (significativamente analoghe) evidenziate da Husserl nelle sue Lezioni sulla coscienza interna del tempo e da Platone nella sua analisi dell’exaifnes nel Parmenide, l’autore tenta una fondazione metafisica del tempo prescindendo da ogni “contaminazione” ontologica. Il tempo nell’atto del suo temporalizzarsi possiede caratteristiche peculiari (negatività, atto del determinare, pura differenza, limite, principium individuationis, libertà, eternità, discrezione). Questo puro tempo si distingue essenzialmente dal tempo coniugato con l’essere, il tempo temporalizzato, entificato. Il puro tempo si determina ulteriormente come logos, pensiero, e, in quanto tale, si contrappone all’essere. L’ultima parte del saggio è dedicata all’analisi del tempo della modernità come tempo prodotto e quindi in qualche modo addomesticato, asservito al mondo della produzione. Al tempo prodotto si contrappone il tempo di Cristo, indisponibile proprio perché deposto nelle mani del Padre.
Dal mondo chiuso all'universo infinito
Alexandre Koyré
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 220
Uno studio di Alexandre Koyré sullo sviluppo della nuova cosmologia, dalla concezione dei greci e degli antichi sino a quello di Newton e dei moderni. Per quanto curioso, questo passaggio da mondo “chiuso” a mondo “aperto” è avvenuto in un arco di tempo relativamente breve: dal De revolutionibus orbium coelestium di Copernico ai Principia philosophiae di Descartes corre infatti poco più di un secolo. Eppure, il percorso fu assai accidentato e non privo di ostacoli. Dal mondo chiuso all’universo infinito affronta le grandi domande legate all’infinitizzazione dell’Universo e alle questioni che furono predominanti nelle menti dei protagonisti di questa meravigliosa avventura.
Noologia e ideologia. Contributi a una critica del «momento ideale»
Alberto Destasio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 102
L’indagine qui proposta si concentra su alcuni momenti della teoria critico-dialettica dell’ideologia a partire da Hegel (Marx, Lukács, la Scuola di Francoforte). Gli autori e le correnti in questione sono accomunati da una medesima ipotesi, che qui viene assunta e che rappresenta un punto di forza epistemico: l’ideologia e la noologia sono strutture oggettive, reali e necessarie dell’essere sociale moderno, la cui cifra essenziale è la pervasività, in posizione dominante, dell’astrazione e del sapere. L’obiettivo della presente ricerca è individuare i lineamenti generali di una critica dialettica dell’ideologia, la quale va intesa come critica dell’auto-movimento delle forme sociali predominanti e delle forme di pensiero (filosofiche e scientifiche) dotate di un potenziale giustificativo.
La mente preistorica. Indagine epistemologica sulla psicologia evoluzionistica
Matteo Bedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 274
Qual è l’origine delle nostre preferenze nella ricerca di un partner, della nostra naturale paura dei serpenti o dei conflitti che emergono tra genitori e figli? A queste e ad altre domande sulle origini dei nostri meccanismi mentali cerca di rispondere la psicologia evoluzionistica. Il saggio ripercorre i precedenti storici di questo programma di ricerca, i suoi presupposti teorici, i metodi e i casi studio più celebri, analizzandone la solidità epistemologica alla luce della biologia e della filosofia della scienza. Si approfondiscono anche temi come la complessa epistemologia dello studio degli adattamenti, l’importanza delle evidenze paleoantropologiche e gli intricati processi che legano tra loro geni e cultura. In ultima analisi, il volume cerca di rispondere alla domanda circa la possibilità di sviluppare un’autentica psicologia evoluzionistica e, in caso di risposta affermativa, quale forma quest’ultima dovrebbe assumere per essere all’altezza del suo scopo.
La filosofia del denaro
Georg Simmel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 754
"La filosofia del denaro" è un “classico”, che rappresenta per noi un passe-partout essenziale a capire il presente. Si tratta di un’opera monumentale, “un’analisi filosofica del denaro” che “dopo Hegel e Marx è stata compiuta soltanto da Georg Simmel”. Simmel si rivela un prismatico analista e interprete del denaro in relazione ai valori. Traccia il complicato passaggio da “mezzo” a “fine”, da bisogno individuale a livellatore universale, che comporta un’evidente metamorfosi della vita. Il denaro non solo assume un valore economico, ma diventa il codice fondamentale della Modernität. L’opera, pubblicata nel 1900, dimostra come il denaro abbia modificato qualitativamente le relazioni, i sentimenti, la cultura. Esso ha determinato le tendenze fino a limitare la libertà di essere ed esserci in una Berlino, luogo simbolo di questo mutamento, che, come la metropoli, ha alienato l’umano e svuotato di significato l’esistenza.
La pianta filosofale. Un erbario intellettuale
Michael Marder
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 344
In questo libro, Michael Marder esamina le specie vegetali ed estrae i principi che hanno alimentato il discorso filosofico per secoli. Scegliendo dodici specie botaniche che corrispondono a dodici filosofi significativi, traccia la storia della filosofia attraverso l’evoluzione del rapporto tra uomo e piante. Utilizzando immagini e metafore vegetali, questo libro apre un percorso attraverso il fitto sottobosco e le intricate radici della filosofia. Dal platano di Platone alle ninfee di Luce Irigaray, dalle pere di Sant’Agostino ai meli di Heidegger, dai tulipani di Kant ai girasoli di Derrida, ci invita a un viaggio accessibile a ogni lettore: un erbario intellettuale che illumina di nuova luce il rapporto tra piante ed esseri umani, offrendo una nuova visione di entrambe le parti coinvolte.
Il sacrificio di Hegel
Joseph Cohen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 214
È nel cuore del movimento del destino tragico che si rivela l’“alba” del cristianesimo, la sua possibilità e il suo divenire, la sua condizione e il suo futuro. E questo movimento non può e non deve essere del tutto estraneo alla bella totalità greca. Infatti, secondo Hegel, non si può dire che ci sia stata una “nascita” del cristianesimo. Il cristianesimo è sempre stato in divenire, ed è nel e attraverso il suo divenire che diventa. Tale è la forza della sua eventualità. Il cristianesimo non è un fulmine a ciel sereno che cambia tutto. Al contrario, il suo evento, ciò che rende il cristianesimo l’unico evento autentico, è che quando accade, riconosciamo che, in realtà, c’è sempre stato. Ma come è possibile? Come comprendere la “doppiezza” insita nel cristianesimo, cioè il fatto che esso sia giunto alla filosofia come una rivelazione, ma, allo stesso tempo e simultaneamente, il fatto che questa rivelazione fosse già da sempre a fondamento onto-teo-teleo-logico del filosofare? La risposta di Hegel è che l’identità filosofico-cristiana è sempre già alla prova del proprio auto-spostamento. E c’è qualcosa di unico in questo che non può essere estraneo alla questione della Storia. Prefazione di Bensussan Gérard.
Soggetti di diritto. Il discorso filosofico-giuridico di Jurgen Habermas
Antonio De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 660
Perché, nelle morfologie del Moderno, il filosofo e sociologo tedesco Jürgen Habermas ha individuato nel diritto sia il medium formale, procedurale e istituzionale dell’integrazione sociale sia uno strumento di emancipazione dell’umano nel conflitto ontologico-politico e sociale che lo conforma? Per Habermas, nei mondi sociali degli interessi, dell’agire strategico, dei rapporti di dominio pervasi dai media funzionali del denaro e del potere, dall’antropologia degli schermi digitali e dell’intelligenza artificiale, attraverso il diritto, cercando di connettere nella logica discorsiva dell’intesa i sistemi al mondo della vita, è possibile coniugare la coesione sociale con il particolarismo delle identità individuali e di gruppo, nel quadro di uno “Stato democratico di diritto” che includa i soggetti senza attentare alle loro diversità. Habermas legge il diritto e il sistema giuridico come dimensioni dell’interazione sociale nella difficile distinzione/mediazione tra discorso giuridico, morale e politico, tra sociologia del diritto e filosofia della giustizia. Il diritto, nella sua componente di “fatticità”, è capace di imporre il rispetto delle norme. Il problema è: come legittimarlo implicando la tutela della libertà e degli individui dopo la secolarizzazione della giustizia tra nuove forme oligarchiche di potere e incognite dei destini democratici nella cifra del presente? Con Soggetti di diritto, un’originale e completa monografia sul discorso filosofico-giuridico di Habermas, Antonio De Simone illumina il tratto habermasiano che ha “trasformato” la teoria critica della modernità, della intersoggettività, della ragione comunicativa e della normatività. Una lezione habermasiana, quella di De Simone, necessaria per comprendere la dialettica normativa contemporanea entro e oltre il destino dell’Occidente, nel divenire del mondo.
A lezione da Socrate. Prontuario di critical thinking
Andrea Gilardoni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 300
Nella storia del pensiero liberale classico la democrazia ha sempre rappresentato non la garanzia dei diritti ma la dittatura di una maggioranza ignorante e incapace di governare nell’interesse della collettività in quanto guidata da emozioni e desideri, più che dalla razionalità. In tal senso, i vari modelli di divisione dei poteri (checks and balances) non sono stati efficaci sino in fondo, anche se hanno rappresentato un utile di strumento di tutela e di limitazione della sovranità (non solo popolare, ovviamente), in particolare se in presenza di un controllo giurisdizionale delle leggi. La proposta di un governo guidato da persone competenti, e a prescindere dal diritto di voto, è invece la classica soluzione epistocratica, da Platone a oggi, ed è fondata su argomenti difficili da confutare. Si propone qui un’altra via: la democrazia epistemica. I cittadini, gli elettori, possono e devono diventare competenti, non solo dal punto di vista dei contenuti (e come potrebbe essere diversamente?) bensì, e innanzi tutto, dal punto di vista metodologico. Come si prova una posizione? Prima di deliberare, dobbiamo imparare a pensare in modo critico, cioè a essere consapevoli degli errori sistematici che potremmo commettere e lavorare per renderli inefficaci, cercando di confutare, in primo luogo, le nostre stesse posizioni, fornendo e richiedendo l’onere della prova. In questo Prontuario, aiutati da Socrate, raccogliamo la sfida di insegnare a farlo.
Scrittura, vocazione, vita. Il problema-Socrate e il sistema enciclopedico di fronte a macchine intelligenti
Gian Paolo Faella
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 120
Può una macchina produrre (buona) cultura? L’ostacolo più grande affinché questo accada sembra risiedere nella caratteristica parzialità dello sguardo umano, associato, com’è, al timbro morale della vocazione dell’intellettuale. Ciascun convocato allo scrivere seleziona infatti soltanto una parte del sé e la sviluppa, secondo una peculiare rinuncia che è estranea all’etica macchinica. Il libro presenta un’analisi morale di otto vocazioni della scrittura (Economia, Politica, Diplomazia, Narrativa, Filosofia, Teatro, Storia, Poesia) che risultano dalla combinazione di archetipi più semplici rappresentanti modalità elementari di interazione umana (Inoltrare, Guidare, Nascondere, Confessare, Emulare, Imitare, Descrivere, Evocare). Sullo sfondo, il tema già platonico del rapporto tra oralità e tecnologie della conoscenza, con particolare riferimento alla prima di esse, la scrittura, e con uno sguardo su quella più attuale: l’intelligenza artificiale.
Istruito dagli dei. «Poeti», «Muse» e «autorità» nella Grecia arcaica
Erminia Di Iulio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 118
Che cosa c’entra l’attualissima epistemologia sociale con la poesia greca arcaica? Che cosa ha a che fare Omero con le inquietudini (e le urgenze!) di una società, quale è quella contemporanea, caratterizzata dal sovraccarico delle informazioni e, quindi, dalla necessità di individuare le fonti affidabili? Se il fenomeno della “dipendenza epistemica” (quella relazione, cioè, che lega un soggetto epistemicamente subordinato a un soggetto epistemicamente più esperto e autorevole) è diventato oggetto di uno studio sistematico e consapevole solo nell’ultimo cinquantennio, esso, in verità, preoccupa il pensiero occidentale sin dalle sue origini. L’autrice ripercorre questa “protostoria dell’epistemologia sociale” tramite la lettura di alcuni dei passi più significativi ed emozionanti della letteratura greca arcaica – protagonista indiscusso il rapporto fragile e misterioso che lega il poeta alle sue Muse.
La preparazione del romanzo. Corsi (I e II) e seminari al Collège de France (1978-1979 e 1979-1980)
Roland Barthes
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 534
La preparazione del romanzo contiene gli ultimi due corsi tenuti da Roland Barthes al Collège de France: l’ultima lezione del secondo corso risale a pochi giorni prima della sua morte. A queste lezioni, perciò, si potrebbe attribuire un carattere conclusivo nella biografia intellettuale di Barthes. Eppure, a tale carattere esse si sottraggono: non sono affatto riassuntive di una carriera intellettuale, ma, al contrario, pongono un progetto nuovo, sono una preparazione: la preparazione del romanzo. Giunti “nel mezzo del cammin di nostra vita”, afferma Barthes nell’introduzione al primo corso, ci si trova in quel momento complesso in cui si scontrano il desiderio di afferrare il tempo che corre e l’incubo di essere condannati alla ripetizione del già vissuto e del già detto, come se il tempo che resta non potesse aggiungere nulla a ciò che si è già vissuto. Barthes si chiede come sia possibile, in questa situazione, “arrivare vivi alla morte”, come sia possibile realizzare quella che, ancora con Dante, egli chiama una “vita nova” e “seguire l’Opera dal suo progetto al suo compimento: altrimenti detto, dal Volere-Scrivere al Potere-Scrivere, dal desiderio di Scrivere al fatto di Scrivere”.

