Maria Pacini Fazzi Editore: I classici della cultura lucchese
La Resistenza in Lucchesia. Racconti e cronache della lotta antifascista e partigiana
Mario Tobino, Felice Del Beccaro, Arrigo Benedetti, Guglielmo Petroni, Leone Sbrana, Carlo Ludovico Ragghianti
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 248
Non è una semplice antologia né un’ opera puramente commemorativa. È un libro doppio: da una parte la letteratura, con quindici racconti firmati da scrittori che della Lucchesia sono figli per nascita o per scelta; dall’altra la cronaca storica, concreta e puntuale, dei fatti accaduti tra il 1921 e il 1945 nelle diverse aree della provincia [...] La lettrice e il lettore troveranno in queste pagine non solo il resoconto delle battaglie e delle persecuzioni, ma anche il senso profondo di una comunità che seppe scegliere, pur nel dolore, da che parte stare. Ancora oggi, in tempi che reclamano nuove forme di vigilanza democratica, quella scelta resta un punto di riferimento e un’eredità morale. Questo volume è un atto di gratitudine verso chi ha resistito. Ma è anche un invito, forte e necessario, a continuare a resistere: all’indifferenza, all’oblio, alla manipolazione della storia e del presente. Leggerlo oggi è un gesto di impegno civile. Ricordare, capire, tramandare: questo è il compito di chiunque voglia essere una sentinella della democrazia.
Lo sconcertante duca di Lucca. Carlo Luduvico di Borbone Parma
Giuliano Lucarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 312
Carlo Ludovico di Borbone, Duca di Lucca, fu l'artefice della cessione dell'antico stato lucchese, nel 1847. Morì a Nizza il 16 aprile 1883 a 84 anni. Arco di tempo corrispondente all'epopea napoleonica, alla restaurazione post-napoleonica e al Risorgemento italiano al cui svolgimento inziale egli fu in vario modo personalmente implicato. Fu con Carlo Ludovico che Lucca perse la sua indipendenza e la sua figura è stata quindi l'ultima in ordine di tempo ad incarnare l'indipendenza cittadina. Uno studio, questo di Lucarelli, di larga documentazione e appassionata interpretazione dei tempi e della personalità del personaggio il cui comportamento ha avuto riflessi non solo a Lucca e in Parma, ma anche nelle Cancellerie e nelle Corti europee di allora.
Lucca nel Milleduecento
Giuseppe Matraia
Libro: Libro in brossura
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 114
Era il 1843 quando usciva la prima edizione di questo volumetto. Da allora, il volume è stato sempre ritenuto uno studio fondamentale della Lucca medievale. Ed il Matraia uno dei primi a compiere un serio lavoro di archivio al fine di ricostruire l'architettura cittadina nel XIII secolo, in pieno medioevo. Quaranta anni fa poi una nuova anastatica del volume fu arricchita dalla prefazione di Isa Belli Barsali, che ben descrive l'importanza del saggio di Matraia. Oggi il libro viene riproposto, ancora in anastatica e quindi con la veste grafica del XIX secolo ma in questa seconda versione, cioè con la prefazione di I. B. Barsali che rende il libro più leggibile e lo colloca nella giusta prospettiva. Il volume, come per l'originale, contiene la pianta della città di Lucca disegnata da Matraia e allegata fin dalla prima stampa... Matraia è il primo che con un metodo moderno, quello di seguire la traccia delle strutture pervenute, ha rivolto l'attenzione alle fortificazioni precedenti al Cinquecento (di cui rinvenne i brani superstiti e del cui presunto allargamento dette indicazioni) e la seconda cinta comunale rilevata in base ai resti pervenuti. è il primo a capire, estendendo l'indagine alle case e alle torri esistenti nel secolo XIII, che una città è fatta di case e il solo che abbia indagato in questo settore fino agli anni 1950, quando si risveglia l'attenzione per l'edilizia civile lucchese.
Le croniche di Giovanni Sercambi lucchese
Giovanni Sercambi
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 960
Anastatica dell'edizione del 1892 curata da Salvatore Bongi e illustrata da Angelo L. Ardinghi. L'edizione riproduce il testo in volgare dell'originale e le illustrazioni realizzate però dall'Ardinghi copiando quelle dipinte da Sercambi e incidendole su legno. "Era insomma serbato all'Istituto Storico Italiano dare questa sospirata edizione, che veniva deliberata nella seduta plenaria del 6 aprile 1886. E può dirsi francamente che l'indugio fu buona ventura per l'opera, che in altri tempi, anche assai vicini, non avrebbe potuto salvarsi dall'essere in qualche modo racconciata e alterata. L'istituto ebbe poi modo e animo di sobbarcarsi alla non lieve spesa delle figure; e non potendole dare coi colori (che del resto non sono nel codice di vera minuatura, ma di acquerello in molte quasi dileguato), ne fece ricavare il disegno mediante la fotogradia ed inciderle nel legno, nella esatta proporzione d'un terzo minore del vero. Il qual lavoro, affidato al prof. Angelo Ardinghi, fu condotto con mirabile precisione e fedeltà, essendogli riuscito di mantenere tutti i dettagli, talvolta pochissimo visibili anche nell'originale, ed in quelle che rappresentano persone fino le fisionomie e le espressioni. Perché non perdessero la loro significazione le bandiere e gli scudi, in mancanza dei colori veri, si supplì coll'ombreggiature convenzionali della scienza blasonica."
Guida di Lucca (rist. anast. Lucca, 1843)
Antonio Mazzarosa
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 200
La Guida di Lucca del marchese Antonio Mazzarosa, edita per la prima volta nel 1843, è solo una delle tante guide che nel corso degli anni sono state scritte su Lucca. Il libro è qui proposto in anastatica senza le immagini a corredo, ma con la stessa paginazione e caratteri dell'epoca; è una vera e propria guida turistica ante litteram. Una guida che il marchese scrisse nel solco di una tradizione ben affermata in Italia e non solo. Quasi come un catalogo del Ducato, troviamo descritta la città e il suo territorio, le sue meraviglie e i suoi luoghi notevoli. Non troviamo però unicamente la descrizione di edifici ed opere d'arte, di ville, palazzi e industrie, ma anche pesi e misure, censimenti e informazioni, quasi una fotografia dell'epoca che saprà trasportare il lettore nella Lucca del secolo XIX.
Elisa Bonaparte Baciocchi
Eugenio Lazzareschi
Libro: Libro in brossura
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 160
Da queste pagine emerge un ritratto equilibrato di Elisa Bonaparte, abile interprete della situazione politica, desiderosa delle redini del governo, prima artefice della propria ascesa al potere. Imposta ai Lucchesi come sovrana, accettata come unica possibilità al mantenimento in vita del piccolo Stato di Lucca, orgoglioso delle secolari tradizioni di indipendenza, Elisa governò con indubbia capacita l'epocale e definitivo passaggio della Lucchesia e poi di tutta la Toscana dall'Antico Regime al nuovo concetto di Stato moderno. Nonostante le dolorose soppressioni degli enti religiosi e di molte istituzioni antiche con la requisizione dei relativi beni, nonostante l'imposizione di un regime pressoché assoluto, già dall'epoca immediatamente successiva alla Restaurazione, gli storici riconobbero gli indubbi meriti della Principessa di Lucca e Piombino, in particolare l'impegno nelle opere pubbliche, nelle istituzioni assistenziali e di istruzione e nella committenza artistica. La popolazione lucchese mantenne a lungo memoria e gratitudine per essere stata esclusa grazie all'intervento di Elisa, dal prestare servizio militare sotto le gloriose ma sanguinose insegne di Napoleone.
Raccolta lucchese. Cento racconti popolari, usanze tradizionali, superstizioni e pregiudizi
Idelfonso Nieri
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 280
Tre classici della cultura lucchese in un unico imperdibile volume. Cento Racconti Popolari Lucchesi, Usanze Tradizionali Lucchesi e Superstizioni e Pregiudizi Lucchesi. Ci dice direttamente Idelfonso Nieri: "Queste sono le cose che ho trovato da dire sul tema delle Nostre Tradizioni Popolari, dopo aver cercato io molto in persona e frugato nella memoria e dimandato e fatto dimandare. Per verità non sono né molte né meravigliose, ma la colpa non è mia. Fra cinquantanni, se tu campi, lettore, vedrai che saranno anche più poche, se pur ve ne saranno. Dunque sappimi grato che ho fermato in carta almeno queste, mentre stavano lì per isvanire. Sarà più bello il mondo quando sarà tutto uguale? Il Leopardi direbbe di no, ma la risposta è meno facile di quello che pare."