Luni Editrice: Tradizioni
Trattato dell’amore
Muhyî-d-Dîn Ibn Arabî
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 240
Quante facce, quanti aspetti ha l’amore? L’autore, come altri maestri del Sufismo, ritiene che l’amore non sia definibile ma che ciascuno porti in sé le possibilità dell’amore. Questo amore viene esplorato a diversi livelli: divino, spirituale, naturale o fisico. L’amore naturale è quell’attrazione che spinge gli esseri umani a riconoscersi l’uno nell’altro e ad arrivare a un’unione che superi le differenze di ciascuno. È il caso dell’amore materno, di quello coniugale e della carità. Da questo amore concreto si arriva a quello più elevato per Dio stesso, origine, vita intima e finalità dell’amore universale al quale nessuno può sfuggire. L’aspetto caritatevole dell’amore è raccomandato dal Libro sacro dell’Islam, il Corano, che insiste sulla compassione e il reciproco affetto fra i membri della comunità, non solamente umana, ma di tutti gli esseri creati da Dio. La Bellezza è il fine più alto dell’Amore universale, Dio essendo bello e amando la Bellezza, dice il Profeta. Bellezza che si rivela in ogni cosa da Lui creata. La creatura plasmata da Dio non fa che riportare verso il suo Creatore questo amore che è stato deposto potenzialmente in lei, e i germi che in essa sono contenuti devono essere sviluppati solo verso Dio, l’Amato vero e supremo. Ibn ‘Arabì associa sempre i diversi generi d’amore di cui è capace l’essere umano il quale, composto di un corpo, di un’anima e dello Spirito, non può far altro che partecipare ai tre modi principali con i quali l’amore si impone: fisico, spirituale e divino, per poterli realizzare in un equilibrio armonioso di tutto l’essere, arrivando a padroneggiare ciascuno di essi. Nel Trattato dell’amore l’autore include poesie, aneddoti di sante e santi musulmani, descrivendo i diversi attributi degli amanti veritieri. Riporta inoltre le diverse prospettive sull’amore che sono state presentate prima di lui da altri maestri e poeti.
Memorie storiche
Sima Qian
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 2256
Lo Shiji, in italiano Memorie storiche, del grande storico cinese Sima Qian, scritto a cavallo tra il II e il I secolo a.C., opera monumentale della storiografia e della letteratura mondiali, sovente accostata alle Storie del sommo Erodoto, ha incontrato in Occidente una singolare, se non unica, certamente rara sorte: è stato ed è oggetto di innumerevoli studi critici, i cui titoli coprono moltissime pagine di bibliografie, ma finora, non era stata pubblicata un’edizione unitaria completa in lingua occidentale dei 130 capitoli che lo compongono. Oggi questa mancanza è finalmente superata dalla presente Opera: presentiamo ai lettori di lingua italiana l’unica edizione integrale unitaria in lingua occidentale, in quattro volumi, con trascrizione fonetica in Pinyin, del testo fondamentale della storiografia dell’antica Cina. Nelle Memorie storiche l’uomo, con le sue qualità e i suoi difetti, è sempre il protagonista della narrazione: lo si coglie nei momenti di eventi leggendari, in quelli dello scontro serrato tra princìpi etici contrastanti, in quelli in cui mostra attenzione e affetto verso la donna e quelli in cui la ignora, quelli in cui mette in evidenza grandi doti di strategia militare, o grande cinismo verso gli altri. Sima Qian ci fa sapere quanto apprezzata fosse in quei tempi la musica, sia come momento ludico, che come strumento di governo; quanta importanza fosse attribuita all’assetto dei territori e allo sviluppo delle vie di comunicazione, alla conoscenza del cielo e alla costruzione del calendario. In tutte le narrazioni ed eventi l’uomo è sempre presente anche perché è molto usata la tecnica del dialogo: aperto, sottile, crudele, aggressivo, perfino disastroso in alcuni casi. Le Memorie storiche sono la summa di tutte le conoscenze dell’antica Cina, la carta di identità di un Paese descritto e definito nei dettagli più di 2000 anni fa, narrata dal più grande storico di quello straordinario Paese.
Il libro dell'unicità divina
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 176
Gli uomini, dice Ghazàlì, possono credere o non credere; quelli che credono, sono di due tipi: alle origini per gli uni e per gli altri è un giudizio di veridicità su colui che ha trasmesso loro le nozioni religiose fondamentali. Poi accade che gli uni restano fermi in quel giudizio. La loro fede è sufficiente per ottenere la salvezza: consiste nel comprendere il senso letterale delle formulazioni insegnate; è però come “un nodo” stretto sul cuore. Altri si propongono di rafforzare la loro fede. Per sciogliere il “nodo” si può ricorrere ai mezzi tradizionali: lettura assidua del Corano, studio delle tradizioni, osservanza delle pratiche cultuali. Per accedere a un livello di conoscenza ideale la chiave è la lotta spirituale, la resistenza alle passioni, la piena dedizione al ricordo di Dio. Sciolto con questi mezzi il nodo che è sul cuore, il fedele viene a trovarsi nel mondo dello “svelamento”. Il cuore, dice Ghazàlì, ha due porte: una si apre sul mondo del “regno” dell’uomo, quello visibile, percepibile coi sensi, l’altro sul mondo del “reame” di Dio, quello soprasensibile. Come si apre la porta data ai sensi è cosa nota. L’altra porta si apre al credente che, concentrandosi nel ricordo di Dio, guarda in fondo a se stesso. Alla luce della facoltà interna di chiaroveggenza il cuore rivela il suo tesoro. La confessione dell’Unicità induce la certezza che la Potenza divina è all’origine di tutto, di qui nasce la fiducia in Lui e il totale abbandono alla Sua volontà. Applicando abilmente versetti coranici alla materia che va esponendo, Ghazàlì presenta similitudini, parabole, massime e aneddoti per alleggerire una materia spesso ardua e metterla così alla portata di tutti.
Il ramo d'oro. Studio della magia e della religione. Volume Vol. 3
James George Frazer
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 464
Studiato e discusso da oltre un secolo come uno dei maggiori contributi all’antropologia culturale e alla storia del mito e della religione, il Ramo d’oro viene finalmente presentato in una traduzione dell’edizione inglese completa in 12 volumi, mai finora disponibile in italiano. Conclusa l’indagine sui maghi e i re primitivi, in questo volume Frazer affronta il complesso argomento della formazione, della natura e dello sviluppo dei tabù nelle comunità umane dalle origini ai tempi più recenti. L’assunto di Frazer è che i tabù nascono dalla convinzione che tutto abbia un’anima e rappresentano complessi sistemi di originaria superstizione sorti proprio in difesa del principio vitale. I tabù si sono sviluppati, nelle prime forme sociali, soprattutto per la tutela dei capi e delle persone di rango elevato. Lentamente, si sono poi estesi a tutti e hanno finito per regolare ogni minimo aspetto della vita, del modo di affrontare la morte e finanche del linguaggio quotidiano. Benché allo studio dell’etnologo e dell’antropologo le complesse dinamiche dei tabù possano apparire bizzarre o talvolta inspiegabili, la loro persistenza ha contribuito in maniera decisiva al formarsi delle regole di vita civile, a plasmare e a dirigere le pratiche morali dell’umanità. Grazie a una carrellata ineguagliabile di esempi e casistiche, Frazer completa un’ulteriore basilare tappa lungo quel complicato percorso verso una conoscenza della religiosità primitiva che gli consentirà di arrivare alla spiegazione del mito del bosco aricino da cui aveva preso le mosse.
Splendori degli insegnamenti Sufi
Ibn al-'Arif
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 64
Splendori degli insegnamenti sufi che qui presentiamo è l'opera più importante di Ibn al-‘Arìf. Scrive Ibn al-‘Arìf nell'introduzione: «Ho chiesto a Dio il Suo aiuto per riunire differenti capitoli composti di sentenze magnifiche che sono state pronunciate da persone ispirate da Dio. Questi insegnamenti faciliteranno il cammino per il discepolo sulla Via spirituale. Consolideranno la sua sincerità e la sua certezza che ne sono il fondamento, e inciteranno colui che le intende a raddoppiare lo sforzo davanti alle prove nella ricerca di Dio. Ho raccolto alcune di queste sentenze direttamente dai loro autori, e altre mi sono state rivelate da Dio, venendo dai Suoi tesori. Queste sentenze esprimono degli insegnamenti sottili che attirano il cuore degli aspiranti verso i tesori spirituali e i misteri invisibili». Questa raccolta presenta, in uno stile raffinato ed eloquente, una sintesi dei profondi insegnamenti dei maestri dell'esoterismo islamico sulla dottrina, sulla mèta suprema e sulle stazioni del cammino spirituale: gnosi, volontà, ascesi, fiducia in Dio, pazienza, gratitudine, paura, speranza, amore… Tutte queste nozioni chiave vengono qui esposte in modo sintetico e diretto, consentendo di chiarire le sottili ma fondamentali distinzioni da operare nella spiritualità tra i livelli ordinari cui mirano i comuni credenti e i gradi più alti raggiunti dagli eletti nella realizzazione spirituale. Il progressivo annullamento dell'io porta all'amore con il quale iniziano gli stati mistici veri e propri: si tratta di un amore che rapisce, che annulla l'individualità e porta al desiderio ininterrotto della Presenza divina. Ibn al-‘Arif correda ogni capitolo con versetti tratti dal Corano, aneddoti dei grandi Maestri e testi poetici.
Manuale di astrologia dell'India antica
Varahamihira
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 496
Il Manuale di astrologia dell’India antica, qui proposto per la prima volta in traduzione italiana, ci trasporta nell’ambiente di corte dell’India del V-VI secolo, consentendoci un’immersione nella sapienza ancestrale e nel clima culturale della raffinata corte dell’Impero Gupta (320-510 d.C.). La Brihat Samhita o “Grande Raccolta”, manuale di astrologia dell’India antica, venne composta da Varahamihira, uno dei massimi astronomi-astrologi del suo tempo. Nell’opera confluirono, insieme agli studi dell’autore, le conoscenze tradizionali attribuite ai saggi del passato ordinate e sistemate in 106 capitoli e 2790 strofe, così divise per poter essere consultate dagli astrologi e studiate da chi si apprestava a diventarlo, come un vero e proprio manuale d’uso quotidiano. Il Manuale di astrologia dell’India antica, benché noto agli indologi dalla seconda metà del XIX secolo ma praticamente sconosciuto al lettore italiano, viene proposto in questa versione curata da Annamaria Dallaporta e Lucio Marcato sulla scia di altri trattati e manuali del catalogo Luni, considerati imprescindibili per la conoscenza dell’India antica. In Occidente, nonostante la diffidenza di stampo post-illuminista riservata all’astrologia, molti studiosi di prim’ordine dalla fine del XIX secolo hanno indagato la natura, la struttura e la stratificazione dei significati dell’astrologia antica, che consideravano come il tentativo essenziale dell’umanità di elaborare un rapporto con il Cosmo. Questo libro, se da un lato è un vero e proprio manuale di astrologia per comprendere le vicissitudini quotidiane spesso oscure che capitano a tutti gli uomini, dall’altro lato è una “finestra” aperta sulla vita di corte dell’India dell’Impero Gupta.
Il ramo d'oro. Studio sulla magia e sulla religione. Volume Vol. 1
James George Frazer
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 496
Studiato e discusso da oltre un secolo come uno dei maggiori contributi all’antropologia culturale e alla storia del mito e della religione, il Ramo d’oro viene finalmente presentato in una traduzione dell’edizione completa in 12 volumi, per la prima volta disponibile in italiano. Prendendo le mosse dalla regola latina del sacerdozio legata al bosco di Diana a Nemi e indagandone le complesse origini per analizzarne i risvolti simbolici, Frazer ricostruisce il lungo e sfaccettato passaggio che, nella storia dell’umanità, ha portato dall’esercizio della magia primitiva fino alla formazione di un’idea compiuta di religione e di divinità. Raccogliendo con straordinaria cura e pazienza un’enorme mole di documentazione etno-antropologica basata su fonti classiche e ricerche sul campo, Frazer elabora una monumentale e imprescindibile enciclopedia culturale del sacro, che spazia in ogni angolo del mondo e in ogni epoca, partendo dalle primitive forme di magia per arrivare fino ai miti religiosi che hanno caratterizzato le epoche a noi più vicine. I primi volumi dell’opera definiscono e documentano il campo della magia in ambito primitivo, con le sue originarie implicazioni legate alla lotta quotidiana per la sopravvivenza fra ricerca di cibo e cura delle malattie. L’evoluzione della figura dei primi “uomini–medicina” in “stregoni”, poi in “maghi” e per finire in “re sacerdoti” e “re sacri”, porta Frazer a delineare nei successivi volumi una teoria del mito e del rituale del “Dio morente” che è ricca di infinite implicazioni e suggestioni conoscitive. Il ramo d’oro di Frazer ha ispirato e continua a stimolare generazioni di antropologi ed etnologi, di storici dei simboli e delle religioni, di psicologi e anche di autori della letteratura.
Canto dell'anima, alchimia del Sé. Il Jap(u) Jī di Gurū Nānak e la poetica dell’estasi
Guru Nanak
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 112
Espressione di una sintesi semantica e musicale tra lingue diverse del tutto eccezionale nella letteratura mondiale, la poesia di Gurū Nānak si può comprendere attraverso l’esperienza diretta della sua armonia e la contemplazione delle visioni, tanto cosmiche quanto intime e personali, che dischiude. Maestro conosciuto e ampiamente studiato nei paesi anglofoni, sebbene sia uno dei mistici più importanti mai vissuti Gurū Nānak in Italia è ancora poco noto e il suo messaggio quasi sconosciuto. Prefazione di Shiv Charan Singh.
Sussurrale ai cammelli. Vita e detti di un grande maestro sufi
al-Bistami Abu Yazid
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 336
Quattro libri sulle proporzioni umane
Albrecht Dürer
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 400
I Quattro libri sulle proporzioni umane qui presentati e tradotti integralmente dal tedesco da Giuditta Moly Feo sono, per Albrecht Dürer, protagonista dell'arte rinascimentale tedesca, il punto di arrivo della ricerca e del lavoro di tutta una vita. «Se ne avesse avuto il tempo», scrivono gli amici nel colophon del libro, pubblicato postumo, «Albrecht avrebbe continuato a pubblicare molti altri studi sui colori, sulla prospettiva, sulla luce». Ma la morte, in età ancora giovane, interrompe bruscamente il suo lavoro di Wiedererwachsung (letteralmente rinascita) dell'arte: l'affermato maestro di Norimberga, mentre la bottega fiorisce e sforna capolavori come i cicli della Passione e dell'Apocalisse o la celebre Melencolia I, lavora alla stesura di un grande “libro dell'arte” che illustri la disciplina sia dal punto di vista pedagogico, trattando diffusamente l'educazione e la formazione dell'apprendista pittore, sia gli aspetti propri e specifici della materia, dagli elementi di geometria e prospettiva, al trattamento dei colori e della luce, alla figura ideale dell'uomo e del cavallo, alle buone proporzioni. Col tempo, il progetto iniziale si sfalda e nell'arco di venti anni porta alla pubblicazione di tre distinti trattati, l'ultimo dei quali dedicato alle proporzioni della figura umana. L'opera letteraria di Dürer, e in particolar modo il libro sulle proporzioni, pietra miliare nella storia della lingua tedesca e della letteratura artistica europea, rappresenta il primo momento di riflessione estetica da parte di un artista e di analisi del proprio ruolo culturale e del significato del lavoro e dell'attività artistica.
Il fiore inverso. I poeti del trobar clus
Francesco Zambon
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 48
In quello incunabolo della lirica moderna che è la poesia dei trovatori, uno dei capitoli più singolari e fascinosi è costituito dal cosiddetto trobar clus (“poetare chiuso, oscuro”), cioè da quella corrente stilistica che praticò una scrittura deliberatamente oscura, ermetica, difficile, sia sotto il profilo formale sia sotto quello espressivo: da questa grande esperienza medioevale nascerà l’obscurisme dei Góngora, dei Mallarmé, dei Benn, dei poeti ermetici italiani. Ispirata ai suoi inizi, con l’opera di Marcabru e dei suoi seguaci, alla riflessione cristiana sulla presenza di luoghi intenzionalmente oscuri nella Sacra Scrittura e caratterizzata da contenuti religiosi o morali, tale poetica subì una progressiva evoluzione verso i temi amorosi tipici di questa esperienza poetica e verso una ricerca formale sempre più vertiginosa, che approdò all’invenzione di strutture metriche come la sestina di Arnaut Daniel, destinata – a partire da Dante e da Petrarca – a una immensa fortuna in tutte le letterature europee. Questo volume contiene la traduzione in versi, rispettosa per quanto è possibile della metrica originale, ma anche scrupolosamente fedele ai testi, del corpus di componimenti (una quarantina circa) che formano la “costellazione” del trobar clus. I nomi principali, oltre a Marcabru e Arnaut Daniel, sono quelli di Peire d’Alvernhe, Guiraut de Borneil, Raimbaut d’Aurenga. Tutti i testi sono accompagnati dall’originale occitanico, da ampi commenti e da una esauriente introduzione storico-letteraria.
Canone buddhista. Discorsi brevi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 768
La coincidenza di «essere» e di «pensare» forma uno dei caratteri più evidenti della filosofia buddhista e giustifica la sua disciplina ascetica, fondata sull’approfondimento dell’elemento cosciente e sull’ampliamento della sua sfera di azione. Ciò conferisce al Buddhismo un tono continuo di distacco, di freddo realismo, di chiarezza astratta, e in certo modo lo rende comprensibile all’uomo moderno, portato alla critica spietata di se stesso e dell’obiettiva valutazione del mondo dei fatti. L’uomo è quindi di per sé, senza saperlo, un Buddha, cioè la perenne attuazione della bodhi: il fatto di «svegliarsi» alla conoscenza di ciò, rappresenta la sua liberazione. I Sutta (propriamente “fili”) sono libri o testi autonomi che contengono i discorsi del Buddha; la caratteristica fondamentale dei sutta è quella di formare, ognuno di loro, un’unità indipendente sì che pur potendosi raggruppare per analogia di contenuto, restano l’un l’altro a sé stanti. Redatti in una prosa familiare, che rende la loro lettura piana e gradevole, intercalata di strofe che sono le formule mnemoniche per poterle trasmettere, permettono la comprensione di profondi significati della dottrina buddhista. Tra i vari testi qui tradotti spicca il Dhammapada (I versi della Legge) con il quale inizia questa raccolta, uno dei più fedeli specchi della morale buddhista, così chiamato perché nei suoi 26 capitoli sono enunciati i molteplici aspetti dell’insegnamento del Buddha, basato sul costante assoggettamento di se stessi alle sottili discipline dell’attenzione, della concentrazione mentale, della meditazione; il Dhammapada è una delle opere più venerate del mondo buddhista, di notevole valore letterario e artistico, tale da arrivare a “toccare” anche il lettore meno esperto e preparato sull’argomento.

