Narrativa erotica

«“Una bella donna è un’ascia che tronca la vita” dicevano gli antichi. È naturale che prima o poi il corpo sfiorisca e diventi secco come legna da ardere. Molti sono però gli stolti che si lasciano travolgere dal turbine delle passioni e si consumano anzitempo fino a morirne. Questa specie di uomini, purtroppo, è dura a estinguersi». Così inizia Vita di una donna licenziosa, uno dei più celebrati romanzi galanti (i kōshokubon) di Ihara Saikaku (1642-1693). «In questo testo kōshoku indica erotismo e sensualità,» scrive Ivan Morris «del tutto privi degli aspetti romantici o sentimentali dell’amore. Il libro descrive infatti la progressiva degradazione della protagonista nella sua ricerca del piacere sessuale e per vivere dal punto di vista economico come donna sola nella dura società feudale del suo tempo. Oltre a una natura altamente erotica, l’eroina è dotata di notevole bellezza fisica, e il suo ambiente naturale è rappresentato dai quartieri di piacere, all’interno dei quali si svolge la maggior parte della vicenda. La vita della cortigiana è descritta con perfetto realismo, e si rivela come un’esistenza dura, spietata, dominata dalla ricerca del denaro, in cui il desiderio sensuale raramente lascia il posto alla tenerezza. Quando, con l’avanzare dell’età, la bellezza comincia a sfiorire, la protagonista sprofonda nelle zone più sordide del commercio sessuale, per diventare alla fine una comune prostituta di strada. In questo romanzo Saikaku evoca dunque l’aspetto oscuro e nefasto del kōshoku». E il finale del romanzo è implicito nel suo inizio, essendo la stessa eroina, ormai vecchia e isolata dal mondo, a narrare la sua storia straordinaria, con indomita e non spenta passione, ai due giovani recatisi nel suo romitaggio per apprendere le arti dell’amore. E così si congeda da loro: «Sono una donna sola, perché dovrei nascondervi qualcosa? Questo mio corpo durerà il tempo sufficiente perché il loto del mio cuore si schiuda e appassisca. Mi sono abbandonata alla corrente, ma il mio cuore non ne è stato intorbidato».

“Il giardino delle ninfee” è una raccolta di storie che Shara racconta ad Harun, due personaggi che appaiono all'inizio del libro. Ogni storia fonde spirito e corpo, raggiungendo l'estasi, il vero amore. Riferimenti erotici avvolgono i personaggi nei loro incontri, già dal primo racconto, dove al protagonista viene insegnato a soddisfare la donna nell'atto sessuale, trovare la persona giusta, non illudere, non fare del male. Il racconto di Hemingway è un viaggio tra isole da sogno; alcune storie sono terribili, come quella dell'Iraq e di Fabrizio, che si toglie la vita. Quando le storie finiscono, al lettore arrivano Eros e Thanatos, due facce della stessa medaglia. Harun è pieno di passione alla fine dei racconti e, nonostante intorno ci sia una situazione difficile, c'è desiderio di amare in una notte di stelle.

Sarah gioca a fare la sexy lolita con Mauro, il padre della sua migliore amica. Con lui scopre il piacere del sesso, tra perversione ed erotismo. Incurante del giudizio della gente si vende agli uomini che la desiderano, decisa a godere della vita. Diventa però succube di Mauro, e quello che lei crede amore, sfocia invece in un sentimento malsano e violento. Sesso, passione, erotismo, seduzione, tutto alla disperata ricerca dell'amore. Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.

Eros è, nella religione greca, il dio dell’amore fisico e del desiderio, quella forza che spinge l’uomo alle azioni più nobili ma anche a quelle più miserabili. Georges Bataille, nel suo saggio “L’erotismo” afferma: “Ho tentato di fornire un quadro coerente di un insieme complesso di atteggiamenti umani. E questa ricerca di un insieme coerente che differenzia il mio tentativo da quelli della scienza. La scienza studia un problema isolato. Accumula lavori specialistici. Io ritengo che l’erotismo abbia per gli uomini un senso che la metodologia scientifica non è in grado di cogliere. L’erotismo può essere fatto oggetto di indagine solo a patto che, indagando su di esso, si indaghi sull’uomo”. Senza alcuna pretesa sistemica o psicanalitica, questo è il tema conduttore dei dieci racconti che compongono questa antologia nata quasi per caso. Indagare, dal “buco della serratura” il rapporto dell’uomo con l’eros, la forza principale che modella i fili della nostra esistenza. Un’opera per chi ama un erotismo elegante e leggero.

Questo libro racconta quattro storie frutto di un'immaginazione che a volte ci vorrebbe protagonisti. Un viaggio nella quotidianità dell'erotismo. Ambientato in posti diversi ma con personaggi legati da un unico filo che si chiama per alcuni Sesso per altri Amore.

Dieses Buch läuft in die gleiche Richtung wie Fanny Hill, ist aber viel expliziter. Arabella ist die Geschichte einer stolzen und willensstarken Frau der viktorianischen Ära. In ihren eigenen Worten beschreibt sie die erotischen Eskapaden und perversen Liebschaften, die hinter den verschlossenen Türen der Gesellschaft der 1890er Jahre stattfanden.

Ce livre est dans la même veine que Fanny Hill, mais il est beaucoup plus explicite. Arabella est l'histoire d'une femme fière et volontaire de l'ère victorienne. Dans ses propres mots, elle décrit les escapades érotiques et les amours perverses qui ont eu lieu derrière les portes closes de la société des années 1890.

Este libro sigue la misma línea que Fanny Hill, pero es mucho más explícito. Arabella es la historia de una mujer orgullosa y de fuerte carácter de la época victoriana. En sus propias palabras describe las escapadas eróticas y los amores pervertidos que tuvieron lugar tras las puertas cerradas de la sociedad de 1890.

Questo libro segue lo stesso filone di Fanny Hill, ma è molto più esplicito. Arabella è la storia di una donna orgogliosa e volitiva dell'epoca vittoriana. Nelle sue stesse parole descrive le scappatelle erotiche e gli amori perversi che hanno avuto luogo dietro le porte chiuse della società del 1890.

Helena, una prostituta carioca, si racconta mentre fa sesso online con un cliente, parlando degli innumerevoli amanti, uomini e donne, del suicidio della madre, del padre che cercò di salvarla dalla perdizione, del quartiere di classe medio-alta in cui è cresciuta a Rio de Janeiro, di una vacanza a Búzios... La scoperta di un universo umano sorprendente, lontano dagli stereotipi e dai pregiudizi. "Helena è il personaggio attraverso cui Gennari mostra le piaghe e le pieghe di un pornocapitalismo che ci è entrato oramai nel sangue" (dalla prefazione di Ettore Fobo). Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.

Sono socia nella azienda familiare ereditata dai miei, una ragazza agiata e posso permettermi il lusso di godere il massimo della vita, indipendente e single per scelta essendo un bel tipo, posso scegliere e fare quello che voglio per soddisfare le voglie inesaurabili di sesso di cuì non posso proprio farne a meno, basta che siano capaci di esaudire le mie esigenze biologiche, sempre alla ricerca di sensazioni spasmodiche, non disdegno rapporti occasionali con persone sconosciute, consapevole di tutto ciò che faccio, non mi interessa quello che di me la gente possa pensare, dopo varie peripezie passando da parecchi uomini, a cui non ho negato niente di me stessa, il meglio l'ho forse trovato in una ristretta cerchia con alcuni miei parenti, la mia vita non voglio cambiarla per nulla al mondo, compresa la mia bramosia riguardo al sesso libero per essere sempre me stessa e sopratutto felice.