Laterza: Opere varie
Oltre le nazioni. L'Europa tra sovranità e solidarietà
Zygmunt Bauman
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 43
Di fronte alle forze incontrollate dei mercati globali, dobbiamo rivendicare la sovranità nazionale perduta o investire sull'Europa come spazio di convivenza e solidarietà?
5 cose che tutti dovremmo sapere sull'immigrazione (e una da fare)
Stefano Allievi
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2018
pagine: 50
Perché ci muoviamo. Perché si muovono loro. Perché arrivano in questo modo. Perché proprio qui? E per fare cosa? Perché la diversità ci fa paura. E ci attrae. Una cosa da fare (da cui discendono tutte le altre).
L'ignoto ignoto. Le librerie e il piacere di non trovare quello che cercavi
Mark Forsyth
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 28
Il libro perfetto è sullo scaffale in alto, nell'angolo, a portata della tua mano. L'ignoto ignoto, ciò che non sapevi di non sapere, è lì che ti aspetta in fondo alla libreria.
L'utilita' della storia
Vincenzo Cuoco
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 124
La riflessione sull'utilità della storia è quasi la filigrana dell'intero pensiero culturale e civile dell'Ottocento europeo: basti pensare alla grande prolusione napoletana "La scienza e la vita "(1872) di Francesco De Sanctis, o alla celebre "seconda Inattuale" di Friedrich Nietzsche, intitolata appunto "Sull'utilità e il danno della storia per la vita" (1874). Erede e superatore, per tanti versi, del tardo Illuminismo napoletano, Vincenzo Cuoco affronta il tema nella prospettiva della frattura epocale della Rivoluzione francese, che pone prepotentemente il problema della continuità o rottura nella storia, arena di brutture o campo di libertà e responsabilità dell'uomo. Conoscitore di Vico, intelligenza prensile delle novità culturali, italiane e non solo italiane, dei suoi anni, nelle pagine raccolte in questo volume Cuoco analizza le vicende dell'Italia rivoluzionaria e del riformismo napoleonico, convinto che i grandi fatti della vita sono indecifrabili qualora se ne trascurino le ragioni culturali; le stesse rivoluzioni 'attive' (definizione da lui stesso coniata) sono tali solo se rispondono alla cultura di un popolo, ossia alla conoscenza delle sue strutture intellettuali e sociali. In tal senso Cuoco, che Manzoni considera suo 'maestro in politica', è uno dei pensatori fondamentali del Neoclassicismo europeo, tra tardo Illuminismo e Romanticismo.
Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli
Vincenzo Cuoco
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 375
Il saggio storico sulla rivoluzione di Napoli di Vincenzo Cuoco rappresenta un elemento per cogliere la nervatura profonda dell'identità politica italiana. Le riflessioni dell'autore sulla rivoluzione e sul rapporto tra élites e popolo hanno infatti profondamente segnato il movimento risorgimentale e sono poi state, lungo tutto il XX secolo, di riferimento nel dibattito intellettuale circa la irregolare modernità della penisola. Le grandi fortune dell'opera nella cultura politica italiana hanno però finito per celare gli intenti di Cuoco, che si proponeva con la prima edizione del 1801, come con l'altra molto riveduta del 1806, di informare il dibattito politico nell'Italia di Bonaparte. Questa edizione, che tiene fermo sulla prima redazione per collocare a pie' di pagina le varianti apportate nella seconda edizione, vorrebbe restituire l'opera al proprio tempo, collocandola all'interno di quella cultura politica rivoluzionaria, uscita dalla tenaglia del Terrore, che in Francia - come presto in Italia - avrebbe tentato di legittimare il nuovo ordine di libertà per la via della conquista di un largo consenso sociale.
Storia della Cassa depositi e prestiti. Un nuovo corso: la società per azioni
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: XVI-292
Fin dalla sua fondazione, avvenuta oltre centosessanta anni fa, la Cassa depositi e prestiti ha occupato un ruolo centrale, unico nel suo genere, nella finanza italiana. Tale ruolo è basato su un'intuizione molto semplice: utilizzare la rete capillare degli uffici postali e la copiosa raccolta di risparmio che ne deriva per finanziare lo sviluppo dell'economia italiana. Risparmio privato, quindi, al servizio di un pubblico interesse. In particolare, nell'ultimo decennio, la Cassa ha allargato il suo raggio d'azione. Accanto al tradizionale finanziamento delle opere pubbliche realizzate dalle amministrazioni locali, si è aggiunta un'attività di investimento nelle infrastrutture e di sostegno alle imprese, alla loro crescita dimensionale e all'internazionalizzazione. Fin dai primi anni di vita, e a maggior ragione oggi, la Cassa ha suscitato un intenso dibattito sui suoi compiti, i suoi obiettivi, le sue modalità d'azione. Una discussione che tocca questioni politiche ed economiche fondamentali, quali i limiti dell'intervento pubblico in economia, i rapporti tra i diversi livelli di governo, la scelta degli strumenti di politica industriale. Attraverso la storia della Cassa depositi e prestiti - che si articola in due "blocchi" fondamentali: il primo, dalle origini alla fine del Novecento; il secondo, dedicato al "nuovo corso" della Società per Azioni - è possibile così analizzare questioni centrali della storia economica e politica italiana.
Apulia. A film tourism guide
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 302
Il cinema ha modificato l'occhio di chi guarda la Puglia. È accaduto negli ultimi anni quando intere sequenze di una terra dove ogni cosa è generosamente illuminata, hanno corteggiato il buio delle sale cinematografiche di mezzo mondo. Luce barocca per "Mine vaganti" di Ferzan Ozpetek che come hanno affermato i giurati del Tribeca Film Festival di New York premiando il film: "fa venir voglia di prenotare subito un viaggio nel Sud dell'Italia". Bianchi faraglioni sorgenti dal cristallo acquatico del Gargano, dove danzano le star di Bollywood per "Housefull" di Sajid Khan, film visto da oltre quattrocento milioni di Indiani. Trulli scanzonati per il duo Zalone-Caparezza in "Che bella giornata" di Gennaro Nunziante, film italiano campione d'incassi di tutti i tempi. Centinaia i set che negli ultimi anni hanno attraversato la Puglia, altrettanti gli autori in un catalogo che comprende Olmi, Ozpetek, Martone, Paskaljevlc, Cipri, Vicari, Gaglianone, di Robilant, Rubini, Placido, Wertmuller, Winspeare e, nei decenni passati, anche Pasolini, Bene, Monicelli, Taviani, Sordi, Zeffirelli, Moretti, Amelio, Salvatores, Soldini, Avati. Un invito al viaggio, dunque, per constatare che in Puglia la parola cinema esiste, attraverso dieci itinerari che aiutano a svelarla, sorprendente e mutevole, incredibilmente ricca di storia, fascino, miti, pietre scolpite dal genio e dal vento, mari color cristallo e cieli rosso ferro. Prefazione di Antonello Gaeta.
Effetto Puglia. Guida cineturistica a una regione tutta da girare
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 300
Il cinema ha modificato l'occhio di chi guarda la Puglia. È accaduto negli ultimi anni quando intere sequenze di una terra dove ogni cosa è generosamente illuminata, hanno corteggiato il buio delle sale cinematografiche di mezzo mondo. Luce barocca per "Mine vaganti" di Ferzan Ozpetek che - come hanno affermato i giurati del Tribeca Film Festival di New York premiando il film "fa venir voglia di prenotare subito un viaggio nel Sud dell'Italia". Bianchi faraglioni sorgenti dal cristallo acquatico del Gargano, dove danzano le star di Bollywood per "Housefull" di Sajid Khan, film visto da oltre quattrocento milioni di Indiani. Trulli scanzonati per il duo Zalone-Caparezza in "Che bella giornata" di Gennaro Nunziante, film italiano campione d'incassi di tutti i tempi. Centinaia i set che negli ultimi anni hanno attraversato la Puglia, altrettanti gli autori in un catalogo che comprende Olmi, Martone, Paskaljevic, Ciprì, Vicari, Gaglianone, di Robilant, Rubini, Placido, Wertmuller, Winspeare. E che, nei decenni passati, è stato impreziosito - tra gli altri - da Pasolini, Bene, Monicelli, Taviani, Sordi, Zeffirelli, Moretti, Amelio, Salvatores, Soldini, Avati. Un invito al viaggio, dunque, per constatare che in Puglia la parola 'cinema' esiste, attraverso dieci itinerari che aiutano a svelarla, sorprendente e mutevole, incredibilmente ricca di storia,fascino, miti, pietre scolpite dal genio e dal vento, mari color cristallo e cieli rosso ferro. Prefazione di Antonello Gaeta.
Scritti sulla pubblica istruzione
Vincenzo Cuoco
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: LXII-204
Dall'analisi dell'esito tragicamente negativo della rivoluzione napoletana del 1799, una rivoluzione passiva, sostenuta da armi straniere e da un ristretto ceto intellettuale, peraltro di formazione culturale estranea alle esigenze degli strati popolari, Vincenzo Cuoco rileva la necessità di un nuovo progetto politico, in cui all'educazione popolare e all'istruzione pubblica è assegnata funzione primaria e determinante. Il tema, ripreso da Antonio Genovesi, dell'istruzione pubblica quale motore dello sviluppo economico e sociale si sviluppa nella riflessione di Cuoco in una compiuta proposta politico-pedagogica di un sistema di istruzione pubblica che, nella chiara definizione dei suoi fondamenti politici e organizzativi: la gratuità, l'obbligatorietà generale della scuola primaria, l'esercizio laico statale dell'insegnamento e si pone quale premessa e condizione necessaria per la formazione dello Stato nazionale, adeguato a risolvere e comporre esigenze e problemi della dinamica sociale.
Gente del Sud. Il Sud e l'unità
Michele Viterbo
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: XIX-607
"Uno dei tanti meriti che vanno riconosciuti a Michele Viterbo, storico appassionato e operoso meridionalista, è la tenacia con cui ha cercato di spiegare nelle sue feconde ricerche storiografiche, e fuori da ogni retorico preconcetto, quanto fosse abusata, contorta e contraddittoria l'idea di un Sud arretrato e sottosviluppato, un Sud piagnone, col cappello in mano, sempre dedito all'antico esercizio della questua. Per decenni, complice una rappresentazione mediatica interessata e fuorviante, la storia del Mezzogiorno d'Italia ha coinciso con la "questione meridionale", con il perdurante divario Nord-Sud, la sua endemica diversità e arretratezza. Per molto tempo, il Sud è stato raccontato non come un territorio ricco di articolazioni e differenze interne, non come una storia lunga e larga di genti e di borghi che con stenti e fatica seppero vestire la vita nuda di dignità e di virtù, non come un Mezzogiorno caleidoscopico e vitale; bensì come l'immutabile Sud legato al palo delle proprie malefatte, metafora rinsecchita e livida del degrado e del regresso, un male oscuro, la patria lussuriosa e indolente del Gattopardo. Se c'è, quindi, un filo rosso che lega tutta l'attività di ricerca e di studio di Michele Viterbo è proprio da rintracciare nella sua continua consapevolezza che la storia del Sud non è "una storia a sé", ma appartiene in tutto e per tutto all'esperienza storica del nostro paese, dell'Europa e dell'Occidente." (dalla postfazione di Nichi Vendola)
La fabbrica degli abiti. Cesare Contegiacomo e la sua impresa. 1905-1985
Marina Comei
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: VII-131
"Questo libro racconta, con la forza di una ricostruzione storica originale, molto approfondita e dettagliata, una storia di successo 'a sorpresa'. Del come, molto lontano dai grandi mercati di sbocco del Nord Italia e dell'Europa, in un territorio nel quale le condizioni produttive e infrastrutturali non erano certo ottimali, sia nata e cresciuta un'industria di grande successo, che è arrivata sino ai giorni nostri. Una di quelle eccezioni così importanti alle grandi leggi della geografia dello sviluppo. Uno di quei casi che mostrano come la storia non sia già scritta, e come uomini e comunità intraprendenti possano rovesciare destini ovvi e innescare percorsi sorprendenti." (Dalla Introduzione di Gianfranco Viesti)
Nel segno dell'acqua da Orazio a Ungaretti
Fabiano Amati, Graziana Brescia
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 119
Un coro polifonico in cui Orazio, Ariosto, Schiller, Virgilio, Shakespeare, Dante, Carducci, Borges, Palazzeschi, Petrarca, Esiodo, Poliziano, Omero, Leopardi, Montale, D'Annunzio, Tasso, Pascoli, Ungaretti, possono superare le barriere frapposte dal tempo, dallo spazio e dai generi letterari, per ritrovarsi a modulare insieme la stessa, "eterna canzone dell'acqua".