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Libri di Zygmunt Bauman

Vita liquida

Vita liquida

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2008

pagine: XXIII-188

Stress, consumismo ossessivo, paura sociale e individuale, città alienanti, legami fragili e mutevoli: il mondo in cui viviamo sfoggia una fisionomia sempre più effimera e incerta. È liquido. Una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo. Sospinta dall'orrore della scadenza, la società liquida deve modernizzarsi o soccombere. E chi la abita deve correre con tutte le proprie forze per restare nella stessa posizione. La posta in gioco di questa gara contro il tempo è la salvezza (temporanea) dall'esclusione.
12,00

Modernità e olocausto

Modernità e olocausto

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 280

Sia la memoria collettiva sia la letteratura scientifica hanno tentato di eludere il significato più profondo dell'olocausto, riducendolo a un episodio della storia millenaria dell'antisemitismo o considerandolo un incidente di percorso, una barbara ma temporanea deviazione dalla via maestra della civilizzazione. A queste rassicuranti interpretazioni l'autore contrappone una spietata analisi di quanto accadde nei campi di sterminio non come una sorta di "malattia" sociale, ma come fenomeno legato alla condizione "normale" della società. Secondo Bauman l'olocausto è inestricabilmente connesso alla logica della modernità così come si è sviluppata in Occidente. La razionalizzazione e la burocratizzazione tipiche della civiltà occidentale sono state condizione necessaria del genocidio nazista: esso fu l'esito dell'incontro fra lo sconvolgimento sociale causato dalla modernizzazione, con il suo portato di angosciose insicurezze, e i poderosi strumenti di ingegneria sociale creati dalla modernità stessa. La lezione dell'olocausto va dunque appresa nella sua radicalità, specie in un mondo ancora una volta travagliato da concitate trasformazioni e rinnovati problemi di convivenza fra culture ed etnie.
13,00

Le sfide dell'etica

Le sfide dell'etica

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 288

La perdita di una concezione del mondo ha determinato nell'etica e nella pratica politica contemporanea la spinta ad affrontare i problemi morali seguendo criteri diversi da quelli imposti dalla modernità, dettati dalla scelta di riempire il vuoto lasciato dalla supervisione morale della Chiesa con un codice di regole razionali che gli uomini potessero apprendere e rispettare. Attraverso la reinterpretazione di quelli che presenta come i contrassegni della condizione morale (l'ambivalenza, la non-razionalità, l'incertezza, la non-universalità), Bauman perviene a una visione dell'etica basata sul riconoscimento del carattere incondizionato e illuminato della responsabilità morale. "Questo saggio è guidato dalla speranza che le fonti della forza morale, che nell'etica e nella pratica politica moderne erano nascoste alla vista, possano essere rese visibili, e al tempo stesso le ragioni della loro passata invisibilità possano essere meglio comprese; e che alla fine le opportunità di 'rendere morale' la vita sociale possano - chissà? - aumentare. Resta da vedere se l'epoca postmoderna passerà alla storia come crepuscolo o come rinascita della morale."
12,00

Retrotopia

Retrotopia

Zygmunt Bauman

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2020

pagine: 180

La direzione del pendolo della mentalità e degli atteggiamenti pubblici è cambiata: le speranze di miglioramento, che erano state riposte in un futuro incerto e palesemente inaffidabile, sono state nuovamente reimpiegate nel vago ricordo di un passato apprezzato per la sua presunta stabilità e affidabilità. Con un simile dietrofront il futuro, da habitat naturale di speranze e aspettative legittime, si trasforma in sede di incubi: dal terrore di perdere il lavoro e lo status sociale a quello di vedersi riprendere le cose di una vita, di rimanere impotenti a guardare mentre i propri figli scivolano giù per il pendio del binomio benessere-prestigio, di ritrovarsi con abilità che, sebbene faticosamente apprese e assimilate, hanno perso qualsiasi valore di mercato. La via del futuro somiglia stranamente a un percorso di corruzione e degenerazione. Il cammino a ritroso, verso il passato, potrebbe trasformarsi in un itinerario di purificazione dai danni che il futuro ha prodotto ogni qual volta si è fatto presente.
11,00

Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative

Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative

Zygmunt Bauman, Leonidas Donskis

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2022

pagine: 240

In un dialogo serrato con il filosofo Leonidas Donskis, Zygmunt Bauman affronta il tema del male nella contemporaneità. Perché se da una parte è indubitabilmente un compagno permanente e inalienabile della condizione umana, dall’altra sono inedite le forme e i modi in cui opera nella sua odierna versione liquefatta. Il male liquido ha una stupefacente capacità di camuffarsi e reclutare al proprio servizio ogni sorta di interesse e desiderio umano, profondamente umano. Lo fa con motivazioni tanto pretestuose quanto difficili da sfatare e confutare. Il più delle volte il male liquefatto riesce ad apparire non come un mostro, ma come un amico che non vede l’ora di dare una mano. Utilizza come strategia di fondo la tentazione anziché la coercizione. Ha l’impressionante capacità, tipica dei liquidi, di scorrere attorno agli ostacoli che si trovano sul suo cammino. Come ogni liquido, li impregna e li macera fino a eroderli per poi assimilarli nel suo organismo in modo da nutrirlo e accrescerlo ulteriormente. È questa sua capacità, accanto alla elusività, a rendere così arduo lo sforzo di resistergli efficacemente.
20,00

La costruzione del sé nella modernità liquida

La costruzione del sé nella modernità liquida

Zygmunt Bauman, Rein Raud

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 192

In che modo un individuo interpreta la propria posizione nel mondo? È illusorio credere che possiamo decidere chi essere o a definirci sono il patrimonio genetico, le condizioni sociali e altri fattori da noi incontrollabili? Oppure abbiamo uno spazio di autodeterminazione che ci permette di indirizzare il nostro destino? E ancora: come nasce il sé? Si sviluppa secondo un unico schema in tutte le persone, culture ed epoche, oppure è un costrutto socioculturale? Le forme del sé stanno cambiando? La tecnologia di cui disponiamo ci rende più autonomi o ci espone alla tentazione di rinunciare alle libertà che abbiamo? Si tratta di domande ineludibili per qualsiasi riflessione sul mondo attuale. Per affrontarle, Bauman e Raud rivisitano le teorie del sé proposte in vari contesti e tradizioni culturali, esaminandone le potenzialità più promettenti o deludenti, evidenziandone in qualche caso i tratti meno esplorati e indicando percorsi nuovi e ancora ignoti su cui valga forse la pena incamminarsi.
18,00

Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative

Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative

Zygmunt Bauman, Leonidas Donskis

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2024

pagine: 240

Esiste una modalità specificamente liquido-moderna del male. È ancora più insidiosa e pericolosa delle sue precedenti manifestazioni storiche perché il male oggi appare frammentato, polverizzato, disarticolato e disperso. Il male liquefatto si cela alla vista e, anziché essere riconosciuto per ciò che è, riesce a passare inosservato. Il male liquido ha una stupefacente capacità di camuffarsi e reclutare al proprio servizio ogni sorta di interesse e desiderio umano, profondamente umano. Lo fa con motivazioni tanto pretestuose quanto difficili da sfatare e confutare. Il più delle volte il male liquefatto riesce ad apparire non come un mostro, ma come un amico che non vede l’ora di dare una mano. Utilizza come strategia di fondo la tentazione anziché la coercizione. Zygmunt Bauman affronta il tema del male nella contemporaneità in un dialogo serrato con il filosofo Leonidas Donskis.
11,00

Intellettuali

Intellettuali

Zygmunt Bauman, Bruno Bongiovanni

Libro: Libro in brossura

editore: Treccani

anno edizione: 2024

pagine: 144

Era il 1898 quando l'editorialista Georges Clemenceau definì "intellettuali" un composito e nutrito gruppo di illustri personalità, accademici, artisti, architetti, giuristi, medici, scrittori - del calibro di Émile Zola, Anatole France, Marcel Proust - che sulle pagine del quotidiano "L'Aurore" animò una discussione intorno all'“affaire Dreyfus" e alla necessità di difendere pubblicamente i valori della giustizia e della verità. Nonostante la figura dell'intellettuale non fosse certo nuova, Clemenceau consacrò in qualche modo la nascita di un termine poi entrato nel linguaggio comune, identificando una forza sociale e politica che con la sua militanza ha caratterizzato innegabilmente tutto il corso della cultura occidentale. Introdotti dalla riflessione filosofica di Emanuele Coccia, Bauman e Bongiovanni ne ricostruiscono la storia, i tratti, le trasformazioni, i complessi intrecci con il potere.
10,00

Il disagio della postmodernità

Il disagio della postmodernità

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2024

pagine: 360

Non esistono guadagni senza perdite, e il sogno di una felicità per il guadagno, depurata del dispiacere per la perdita, è altrettanto vano della proverbiale speranza di un pranzo gratis. I guadagni e le perdite connessi a ognuno dei vari sistemi di convivenza umana vanno accuratamente conteggiati, per tentare di pareggiarli il più felicemente possibile. Ma non è mai esistito, e mai esisterà, un bilancio dove ci sia la voce dell''avere', ma non quella del 'dare'. La gioia della vita civile si ottiene solo insieme alla sofferenza, la soddisfazione va sottobraccio al disagio e l'obbedienza alla ribellione. La civiltà, quest'ordine artificiale imposto sul disordine naturale dell'umanità, è un baratto, un compromesso sempre rimesso in questione e volta a volta rinegoziato. "Il disagio della postmodernità" è uno dei libri fondamentali di Bauman. Una lettura imprescindibile per chiunque voglia capire il suo tempo in tutte le sue implicazioni e le sue contraddizioni.
15,00

Un mondo fuori asse

Un mondo fuori asse

Zygmunt Bauman

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2023

pagine: 208

Le grandi distopie immaginate da Orwell o da Huxley esprimevano la propria visione degli orrori del mondo solido-moderno abitato da produttori e soldati irreggimentati e ossessionati dall’ordine. Essi credevano nei sarti su misura, cioè nella possibilità di confezionare un futuro su ordinazione. Temevano gli errori di misurazione, i tagli scadenti o la corruzione dei sarti, ma non pensavano certo che le sartorie potessero fallire e scomparire. Le distopie del presente rappresentano un mondo in cui i sarti non ci sono più, in cui ci si crea da sé il proprio futuro che nessuno controlla, né vuole o sa controllare. In un mondo come questo non può che crescere lo scoramento e il disfattismo, l’incapacità di agire e la sensazione di essere condannati a soccombere. Eppure, secondo Bauman, questa è soltanto la descrizione di quello che stiamo vivendo. Non è vero che è «sempre la stessa storia»: il futuro non si deduce dal presente, il futuro non è un destino. Ancora una volta Zygmunt Bauman illumina, legge, interpreta e traduce ogni piega del tempo che viviamo.
18,00

Il mercato della terra

Il mercato della terra

Zygmunt Bauman

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1987

20,66

Stato di crisi

Stato di crisi

Zygmunt Bauman, Carlo Bordoni

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 198

Oggi la crisi è al centro del dibattito pubblico. Nel tentativo di analizzarne le cause e ipotizzarne le conseguenze sul lungo periodo, siamo portati a paragonarla alla Grande Depressione. Ma c'è una differenza cruciale che distingue il malessere attuale dalla crisi degli anni Trenta: non abbiamo più fiducia nella capacità dello Stato di risolvere la situazione e individuare una via d'uscita. Nel mondo sempre più globalizzato, agli Stati nazionali è stato sottratto gran parte del potere di agire. E, poiché molti dei problemi da fronteggiare nascono a livello sovranazionale, l'entità delle forze a disposizione degli stati-nazione non è sufficiente per venirne a capo. Questo divorzio tra potere e politica produce un nuovo tipo di paralisi: indebolisce l'attività d'intervento e riduce la fiducia collettiva nella capacità dei governi di mantenere le loro promesse. L'impotenza degli esecutivi accresce il cinismo e il sospetto dei cittadini, innescando una triplice crisi: della democrazia rappresentativa, della fiducia nella politica e della sovranità dello Stato.
18,00

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