La Vita Felice: Contemporanea
Il quaderno Sengopoulos. Alessandria 1896-1910. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2014
pagine: 100
Poema cosmogonico
Edoardo Boncinelli
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 292
Un poema che tratta di amore e conoscenza, anzi dell'amore della conoscenza e della conoscenza dell'amore. La cosmogonia che Dado mette in versi è al tempo stesso la storia della vita su questa Terra e di noi che ne facciamo parte con l'ambizione titanica di volerla comprendere e controllare, anche se "siamo la bestemmia del cosmo,/ il virus nel computer dell'universo", come scrive nel Canto 3, I. Tutto allora sarebbe solipsistico delirio, prodotto da tante piccole "rotture di simmetria" che hanno dato origine alle umane creature, piccoli "io", preda ciascuno del suo stesso egoismo? Non esattamente: formiamo piuttosto una sorta di "costellazione di fuocherelli che silenziosi e furtivi/ hanno collettivamente cominciato a contemplare il tutto e a commentarlo", sperimentando "l'essere e il nulla/ il divenire e il perire, le alterne vicende/ del vivere e del morire fino alle vie del pensiero" (3, XIX). È la presenza dell'altro, il passaggio dall'Io dell'"egoista" al Noi del "collettivo umano" che dischiude infine le porte del carcere in cui il solipsismo rischia sempre di imprigionarci. E dovrei dire soprattutto la presenza dell'altra! Poiché nella dialettica di amore e conoscenza del Poema compare Angela, per Dado la compagna di una vita: "Sei.../ la trama/ infinita/ della mia esistenza/ e il suo prezioso ricamo/ che tengo tra le dita,/ il profumo delle ore/ che mi accompagna/ per le strade del mondo".
La morte di Lighea
Angelo Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 143
Anno 1979. Un professore di liceo classico comincia a dare lezioni private di greco a una sua studentessa e quella che a prima vista le era sembrata soltanto una ragazza bella e giovane, piano piano si svela essere un'anima sensibile dall'intelligenza acuta e penetrante che si manifesta di lettura in lettura dei testi classici. Questo aspetto unito alla presa di coscienza di una certa disinvoltura della giovane nel suo privato e nei suoi rapporti sentimentali lasciano l'uomo turbato e confuso, preda di desideri inespressi.
Parlare a Gwinda
Claudia Azzola
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 132
Sette voci femminili della storia, sette saperi di epoche diverse. Esse si narrano in prima persona. A esse si aggiunge - nell'ottavo racconto - il pensiero di un uomo misterioso, dei nostri giorni, un banchiere ricchissimo e occulto. Gli otto racconti sono legati da un oggetto, lo specchio, ricco di simbologia e di aspettative, e dal canone comune: la ricerca della comprensione del mondo e, attraverso la narrazione, infondere nelle persone civiltà e la ricerca dentro di sé.
La pietra della felicità. Dodici racconti
Giovanna Pesapane
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 152
Un libro, per alcuni versi anche più coinvolgente del primo, che come sottotitolo recita "I dieci anni che hanno cambiato il mondo". Ricorderemo quel decennio e come uccisero il mondo, tra furti e spreco di danaro pubblico, inquinamenti radioattivi sui fondi marini, guerre di religione e politici inadeguati. Chiesa di peccatori, la società occidentale sta piegandosi come una nave in avaria. Approfittiamo di queste fiabe che vanno lette una al giorno, tutti i giorni, prima di coricarci. Come fece Sharazad, in questo caso la nostra Giovanna, ricevendone la speranza che tutto potrà tornare come una volta.
Brama di dipinto (di spazio) desiderio di pittura
Gianni Madella
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 132
"Guardare in faccia l'orizzonte significa guardare i bordi di un cerchio. Come può l'occhio esserne capace?" Che ne può vedere? Solo spicchi, frammenti. Niente altro. Un cerchio - dice Kandinskij - è una superficie, la struttura formata dalla velocità su cui tutto scorre senza intoppi e dove tutto, scorrendo, produce rumore. È dunque naturale che qui l'occhio non ce la faccia a fissare il suo punto di vista pieno, immobile, silenzioso, e che sia invece l'orecchio ad allestirvi i suoi mobilissimi centri d'ascolto; come capitò a Ulisse quella volta che si legò a un palo perché l'orizzonte del mare, per bocca delle sirene, lo tirava da tutte le parti.
I ventimila. Balilla
Francesco Mennuni
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 220
L'infinito sono io
Oriel Pozzoli
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 272
Filippo Traversi ha tredici anni. È nato con un occhio semichiuso: qualcuno, per questo, lo chiama ciclope, ma sottovoce, perché la sua fidanzata è bella e lui è un tipo che non ha paura di nessuno. Certe volte però gli manca il fiato, perciò ha bisogno di aprire una finestra, per respirare meglio. A un certo punto la corsa di Filippo s'interrompe. Allora ci sono le voci dei suoi amici, che continuano a raccontare, riempiendo di storie il suo silenzio. Parlano del mestiere di vivere sulla linea d'ombra, da vecchi bambini, innamorati delle loro compagne. Ragazze con le mollette tra i capelli e corpi improvvisamente insidiosi. Intorno ci sono il quartiere, la scuola, l'accampamento degli zingari, l'ospedale che sembra un paese. La metropolitana per andare in discoteca il sabato pomeriggio. Ci sono padri che giocano alla guerra travestiti da soldati, figli che devastano alberghi in rovina, e organizzano pedinamenti dei fratelli maggiori. Ci sono lutti veri, e prove di dolore, epidemie di febbre e mali dell'anima. Tagli nascosti. Bisogna dimostrare di valere qualcosa. I ragazzi osservano gli adulti con occhi puliti. Curiosi e spaventati, spiano le loro debolezze. Gli adulti sanno che non c'è niente che conservi la sua prima bellezza. In tanti hanno qualcosa da dire a Filippo, anche se lui non sembra in grado di rispondere. Martina la cicciona, però, non si accontenta delle parole: vuole vedere un miracolo ed essere la più brava di tutte.
Angelici delitti. Incubi in azzurro e nero
Silvio Raffo
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 144
Se è vero che il delitto è la più raffinata delle arti, difficilmente si potranno trovare nella letteratura contemporanea resoconti di delitti più sofisticati e aristocratici di quelli illustrati nelle short stories degli "Angelici delitti" di Silvio Raffio. Il filo rosso che unisce questi racconti è la totale assenza di responsabilità o senso di colpa degli assassini: che si tratti di bambini prodigio abbandonati dalle madri, di artisti o attori del cinema, zitelle sessuofobe o giovani aspiranti vedove, tutti sono determinati nel portare a termine i loro piani criminosi come un'opera d'arte ma ancor di più di risanamento, compensazione di una qualche nefanda iniquità per cui non sono previste punizioni nel codice penale. L'altra assenza che si riscontra è quella dell'istituzione: non troverete mai un'uniforme di poliziotto o un pedante commissario. I conti si regolano tutti 'en famille', quanto più cruenta la modalità dell'esecuzione, tanto più beve il tocco della scrittura, anche per conferire alle vicende quel senso di straniamento dalla realtà che manca alla produzione letteraria odierna. Todorov, nel saggio La 'letteratura fantastica', esalta il particolare status dell'"esitazione" in cui un certo genere di scrittori pone il lettore, inducendolo a chiedersi in quale specie di anomalo universo è stato trasportato: è questo che si prova leggendo Silvio Raffio, e alla fine della lettura la realtà sembra un susseguirsi di banali nessi pretestuosamente logici.
Paul. La fuga di Paul Gauguin
Francesco Gallavresi
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 256
Barche contro corrente
Luca Della Bianca
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 208
Una musica ascoltata per caso riporta fantasie del passato e sembra indicare all'artista la via da seguire: così ha inizio il racconto che per una notte intera impegna Sergio Delfosco, scapolo quasi in età da pensione e pittore sconosciuto, custode delle memorie di famiglia, e i suoi giovani ascoltatori, i nipoti Stefano e Milena. La vicenda principale è l'amore vissuto trent'anni prima, nel 1978, per la diciottenne Adriana; intorno a essa il gioco di altre voci narranti costruisce una storia su diversi piani, spostando l'ambientazione da una romantica villa sopra il lago di Como alla Croazia nei giorni più drammatici della guerra mondiale, dall'Eritrea italiana alla spiaggia di Alassio, crocevia di passioni e di occasioni perdute. Il risultato è un intreccio di sorprendente scorrevolezza, dove i collegamenti gradualmente si saldano fino alla rivelazione conclusiva sul valore morale e cristiano dell'eredità di Sergio.

