Libri di Francesco Mennuni
I ventimila. Balilla
Francesco Mennuni
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2013
pagine: 220
I ventimila. La casa sul Gebel
Francesco Mennuni
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 290
"I Ventimila", tanti furono i colonizzatori della Libia che, nella "Casa sul Gebel" trovarono le prime basi per poi proseguire l'opera cui erano stati chiamati dal regime fascista. "La casa sul Gebel" è quindi la rievocazione lirica di vissuti di tutti quei coloni, soprattutto pugliesi, che sin dal 1932 erano andati a gettare le basi; è l'espressione lirico-romatica di dieci anni di vita operosa e felice, vissuti nel fascino di una Cirenaica dapprima selvatica, divenuta via via una seconda "Puglia" per usi e costumi riportati e rimescolati in una convivenza fra lingue, razze e religioni. Nelle suggestive descrizioni, l'autore fa vivere gli odori, i suoni e i colori di una terra arcana e affascinante e rivela lo spaccato di una società contadina legata alle proprie tradizioni.
I ventimila. Ritorno in Italia
Francesco Mennuni
Libro
editore: ARPANet
anno edizione: 2006
pagine: 384
Nell'Italia imperiale fascista, ventimila coloni abbandonarono il proprio paese per imbarcarsi nell'avventura coloniale libica. Dopo anni di duro lavoro e sogni di una prosperità duratura, la guerra distrusse le loro speranze, obbligandoli al ritorno in una patria ormai divenuta ostile. Contrapposti ad altri contadini in una contesa senza fine per la proprietà della terra, frustrati nelle aspirazioni ad una vita indipendente, sfruttati da chi cerca di arricchirsi a loro spese, i protagonisti di questo denso racconto gettano luce su una delle realtà meno note della nostra storia recente: il rimpatrio dei profughi dalla Libia. Un intreccio di famiglie, di rancori, di passioni, di separazioni, ma anche di perdono e di fiducia nell'operato della divina provvidenza, I Ventimila restituisce lo spaccato di una Puglia contadina, legata a tradizioni ormai scomparse, lontanissima dalla ventata di progresso che investe il paese negli anni Settanta. Una narrazione venata di lirismo, un passato che riaffiora con forza, uno stile profondamente evocativo, che restituisce appieno il sapore di tempi e luoghi lontani.