Italic: Rive
Lingua lengua. Poeti in dialetto e in italiano
Jacopo Curi, Gianluca D'Annibali, Francesco Gemini, Fabio Maria Serpilli
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 190
L'antologia "Lingua lengua. Poeti in dialetto e in italiano" è un progetto che nasce dall'incontro di quattro voci differenti per ovvie ragioni tematiche e stilistiche, ma anche per età e provenienza geo-culturale. Quattro punti di vista legati però dalla riflessione sulla lingua, in cui i vari codici si intersecano e si allontanano come deittici, in un'osmosi in cui i dialetti anconetano (Serpilli), elpidiense (D'Annibali) e appignanese (Curi), sono solcati trasversalmente dall'italiano di Gemini, che si avvicina alla lingua parlata anziché all'italiano classico. Si tratta di autori neodialettali che scrivono nel loro idioma locale con gusto e sensibilità moderna, evitando i facili compiacimenti vernacolari e i vizi del bozzettismo a buon mercato. Serpilli, D'Annibali e Curi intendono fare poesia autentica e il dialetto non è che una lingua come un'altra per comunicare con intensità lirica in maniera completa e profonda. E chiaro che il dialetto si aggiorna per esprimere le mutazioni socio-economico-culturali. Lo stesso fenomeno riguarda la lingua cosiddetta ufficiale che, proprio perché funzione umana, non può vantare il dogma dell'immobilità. Sulla scia e l'esempio di maestri del Novecento quali Guerra, Pierro, Marin, Pasolini, Scataglini, Baldini, antologizzati in momenti diversi da Pasolini, Contini, Mengaldo e Brevini, si tenta dunque l' ennesimo esperimento che mira a conferire pari dignità ai dialetti rispetto all'italiano, attraverso la sensibilità dell'uomo contemporaneo. Una breccia aperta, a livello critico, dai lavori e dalle riflessioni pasoliniane sui neodialettali, nell'idea di farli convivere con i poeti in lingua. Il comune denominatore della ricerca di un ritmo personale del pensiero lungo il raggio della poesia, filtrato dal prisma linguistico, scinde la sostanza del discorso lirico, per creare un confronto dialettico tra diversi esempi di identità parlanti.
La meraviglia inconsolabile
Gian Maria Bartolucci
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 115
"Seduto al centro di questa carreggiata che chiami vita prendi appunti e lasci che ti piova questa pioggia sulla faccia sul cuore sugli anelli che indossi e che sei. Solo una delle tue solite maschere solo un'altra poltrona di dentista l'ennesimo abbagliato personaggio di Wes Anderson."
Argot diossina
Davide Albanese
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 42
Brancolando da un ipermercato cannibale alle marcescenti stazioni di servizio incastonate come carie nella notte, questa silloge d'esordio si prefigge di scandagliare il sistema nervoso di una provincia tanto sfinita quanto universale, alla ricerca del suo scabroso genius loci. Una lingua aspra e tortuosa accompagna, claudicante, le visioni dell'autore attraverso i detriti di un tempo che, nonostante (o in forza di) tutto, conserva barlumi mitici
Strappando rododendri
Sarah Di Piero
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 90
Raccolta di poesie di Sarah Di Piero, nata e cresciuta ad Ancona, laurea in ingegneria, impiegata come programmatrice di software in ambito industriale. L'autrice ha già pubblicato una raccolta di componimenti poetici con l'editore Italic dal titolo Minestra alla cannella.
Disarmare il nome
Roberto Ariagno
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 104
La raccolta poetica "Disarmare il nome" è un tentativo di rappresentare la difficoltà di conoscere e di comprendere, di mostrare i limiti della parola e del nostro sguardo sulla realtà. Di fronte alle cose e al mondo che non tornano, che sfuggono alla conoscenza e al possesso, c'è un soggetto incerto dal quale queste poesie vogliono partire, con gli strumenti del dubbio e dello spaesamento, per cercare le tracce di una condizione etica, di un atteggiamento che nella mancanza di punti di riferimento (o di soluzioni) possa ancora considerarsi consapevole, autonomo, responsabile. Nelle poesie di Roberto Ariagno entrano in gioco la memoria, i ricordi, le sensazioni dell'autore ma anche dipinti di "nature morte" che evocano invece un qualcosa di ben preciso, ovvero i sentimenti che scaturiscono da esperienze di vita, o da ciò che ancora si deve vivere.
Piccola antologia di anonimi contemporanei
Daniele Barni
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 152
“La poesia è come il sale, l'alcol o lo zucchero: non è indispensabile per vivere, eppure l'uomo continua in vari modi ad abusarne.” (Anonimo III)
Frammenti lunari e solari
Lucia Nardi
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 47
"Il discorso poetico di questi "Frammenti lunari e solari" di Lucia Nardi propone una scommessa: aderire a un registro piano, quasi prosastico, lineare, descrittivo, lontano sia dalle guglie liriche, sia da forzosi sperimentalismi. In questo caso l'effetto o la conseguenza di tale "linearità" consiste in una facile, palmare accessibilità e lettura. Il che non significa affatto "piattezza espressiva", semmai un tentato gioco (in alcune parti ambizioso e riuscito) capace di far emergere come un eros scalpitante che si agita al fondo. Il corpo è il soggetto più o meno occulto di questa raccolta. Il corpo e le sue molteplici vicende." (Dalla Prefazione di Guido Garufi)
Dimenticanze
Federico Corrado Camporeale
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 129
Molte vite ci sono dovute. Chi crede nella metempsicosi dice che sì, è la verità, sostenendo in alcuni casi di ricordare le precedenti. Poi c'è chi altre vite le crea con il linguaggio, in particolare con quello della scrittura in versi, consentendo a ogni lettura di farle rivivere, riascoltare, anche dimenticare. Questo intendo per poesia, e in questi testi che appartengono a vari momenti della mia esperienza e ad anni diversi della mia vita, molteplici registri sono stati toccati, ho interpretato svariate parti, aspirazioni, personaggi, a volte in chiave grottesca e ironica, in un continuo viaggio attorno all'immaginazione, con echi sfumati o potenti, quale necessario appoggio per chi finora è rimasto tra i "loggionisti della letteratura". Ecco allora l'uomo dei trampoli, il venditore di zufoli, nei ricordi d'infanzia miei e altrui, paesaggi urbani e di provincia, campi, treni, stazioni, atmosfere da fiera, ricostruzioni visionarie di pur comuni vicende, e l'alternarsi delle stagioni, la neve, l'esistenza, i suoi simboli e le sue delusioni.
Non di fortuna
Davide Castiglione
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 70
Raccolta di poesie.
Avvincente storia dell'oblio
Antonio De Mitri
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 63
Una lucidissima certezza e una matematica inquietudine percorrono i versi di Antonio De Mitri, nei quali la parola poetica si fa veicolo di realtà amare, molto amare, e nello stesso tempo appare come l'unica possibilità di tener testa all'oblio, girandogli intorno, cercando, se possibile, di definirlo, e forse anche di sfidarlo. E allora, la fragilità per un istante si fa forza (un'ora / solo / un'ora. / e sarò solo. / il nulla / a contemplarmi. / dal pensiero assente / e dal presente. / un'aura / divagante. // solo / un varco / di luce prepotente / a orientare le mie forze / nel vano / un coro / di animelle / a salutare l'ascendente / e non sarò / solo), una dignità coraggiosa e commovente rivendica la sua umanissima presenza [come un'arida pellicola (senza spessore e senza farmi del male) aderire all'efferato destino del mio corpo], e infine al soverchiante avanzare dell'inesorabile, un assedio dall'esito scontato, si oppone una fermezza intellettuale con una logica interiore inoppugnabile, del tutto inutile, purtroppo, ma necessaria e dovuta, sicuramente dovuta. Ed è questa perseveranza che, probabilmente, riesce a essere, anche solo per un brevissimo istante, "avvincente".
Fuori forma
Fabrizio Sgroi
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 108
Un matrimonio forse finito male, un autolavaggio alla fine di una strada, una periferia di città, un fonico che dimentica di spegnere il microfono della radio, un rovistatore di rifiuti all'alba, un venerdì mattina sotto casa, l'incontro con il tempo perduto in un giorno di fine estate, l'incontro con uno scrittore, un viaggio in treno, il senso del dovere, un colloquio telefonico per un nuovo lavoro e altri racconti e altre poesie. Ecco che cos'è "Fuori forma": un insieme di attimi, storie brevi disconnesse e diverse tra loro. Apparentemente. Spiare, ascoltare e osservare con occhi muti ma attenti, giorno dopo giorno e notte dopo notte, passanti, conoscenti e sconosciuti, luoghi mai visiti e altri ben noti; il tutto attraverso le immagini riflesse di uno specchio rotto dove l'insieme dei frammenti dalle forme più diverse di attimi di vita (vita vissuta o perduta o sognata) assumono la forma di una quotidianità complessa all'interno di un'unica cornice, il tempo. Questo è "Fuori forma".

