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Istituto Poligrafico Europeo: Passaggi di tempo

Fascisti a Palermo. Istituzioni e ceti dirigenti in una provincia del regime 1922-1943

Fascisti a Palermo. Istituzioni e ceti dirigenti in una provincia del regime 1922-1943

Matteo Di Figlia

Libro: Libro in brossura

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2024

pagine: 140

Palermo giunse tardi al fascismo. Come nel resto del Paese, al netto della decantata fine dell'elettoralismo, ci si chiese chi potesse rappresentare al meglio, nel capoluogo e nella provincia, la rivoluzione in camicia nera. In parte si affermarono fascisti della prima ora; più spesso emersero individui sedotti dalla nuova politica dopo che questa aveva conquistato il potere, e ritrovatisi a operare in istituzioni preesistenti o in ruoli creati dal governo Mussolini. I vertici del partito, i prefetti e i questori sovraintesero a questo processo, anche interagendo con i gruppi mafiosi, ora per tenerli lontani dai gangli del potere locale, ora cooptandoli come parte di un notabilato del quale si cercava l’appoggio. Vecchie e nuove élite contrattarono, a volte confliggendo, con chi rappresentava la tendenza centralizzatrice del regime, e sfruttarono gli spazi di manovra apertisi dopo la marcia su Roma. Il libro indaga questi meccanismi di selezione. Ne esce un quadro complesso e dinamico, con una periodizzazione interna, specie per l’accelerazione totalitaria degli anni Trenta.
14,00

La memoria impedita

La memoria impedita

Rino Messina

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2021

pagine: 272

Il 1° gennaio del 1862, a Castellammare del Golfo (Trapani), un violento rigurgito borbonico provocò morti e distruzioni nelle file dei Cutrara in quel momento al potere. Il libro ricostruisce i fatti e la reazione statale che ne seguì anche sul piano giudiziario, cercando di districarsi in una selva di silenzi, imprecisioni e fraintendimenti che, intenzionalmente o no, hanno nel tempo reso la vicenda di difficile lettura.
15,00

Contra haereticos. L'Inquisizione spagnola in Sicilia

Contra haereticos. L'Inquisizione spagnola in Sicilia

Valeria La Motta

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2019

pagine: 208

L'Inquisizione spagnola di Sicilia sottopose a giudizio ebrei, rinnegati, negromanti, streghe, protestanti ed eretici provenienti da tutta Europa; tramite uno strutturato sistema di ufficiali, familiari e collaboratori, mantenne il controllo del dissenso politico e religioso dalla fine del Quattrocento fino al 1782, condizionando la vita sociale e istituzionale del viceregno. Attraverso una ricca congerie di fonti provenienti dagli archivi di Palermo, Madrid e Simancas, il libro ricostruisce le vicende legate alla fondazione del tribunale in Spagna e in Sicilia, descrivendone la struttura, le sedi e il funzionamento. L'analisi della documentazione suggerisce l'ipotesi per cui il modello medievale siciliano costituì il precedente storico a cui si ispirarono Ferdinando e Isabella per la fondazione dell'Inquisizione in Spagna. Le carte contabili dell'amministrazione inquisitoriale, solitamente sottovalutate dagli studiosi, rivelano aspetti poco noti della vita all'interno della sede inquisitoriale: frodi, furti e conflitti giurisdizionali che caratterizzarono lungo tutto il Cinquecento la storia dell'Inquisizione in Sicilia.
15,00

Parole prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo

Parole prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo

Libro: Libro in brossura

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2018

pagine: 312

Riscoperti e studiati nei primi anni del Novecento da Giuseppe Pitrè, graffiti, disegni e iscrizioni delle carceri segrete del Santo Uffizio spagnolo in Sicilia, collocati all'interno del complesso monumentale dello Steri, rappresentano un unicum nel loro genere e una fonte storica straordinaria e imprevista. Le immagini sacre, le preghiere e le citazioni di salmi e testi biblici costituiscono un vero e proprio inventario delle devozioni di età moderna nel XVII secolo. La flotta schierata nella battaglia di Lepanto ci parla di uomini in movimento tra luoghi geografici di cui attraversano frontiere politiche, linguistiche, religiose. Abbondano le scritte in siciliano, latino, italiano, inglese, ebraico, preghiere, citazioni di testi biblici e di salmi, notazioni sulla vita in carcere, composizioni poetiche in siciliano o italiano. Soprattutto sulle pareti del carcere si leggono nomi e cognomi, accompagnati spesso da una data: essi ci consentono di risalire alle storie giudiziarie degli autori, conservate negli archivi madrileni, aiutandoci a contestualizzare e decodificare le “urla senza suono” dei reclusi per cause di fede. Con un dossier di 65 fotografie a colori delle carceri.
17,00

Siciliani al fronte. Lettere dalla Grande Guerra

Siciliani al fronte. Lettere dalla Grande Guerra

Elena Riccio, Carlo Verri

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2017

pagine: 272

La Prima guerra mondiale è l'evento epocale che segna l'inizio del Novecento. Questo volume si pone l'obiettivo di indagare l'impatto del conflitto sulla Sicilia nell'ambito di una rinnovata linea di ricerca. Cento anni fa, nel 1917, dopo Caporetto, prese corpo una raccolta di lettere e altri testi di e su 23 militari siciliani, mai pubblicata e qui presentata in edizione critica e accompagnata da un saggio di storia. Il libro dà conto di come la cosiddetta borghesia patriottica dell'isola visse e percepì l'inedita e sconvolgente esperienza bellica.
15,00

Giudici e corsari nel Mediterraneo. Il Tribunale delle prede di Sicilia 1808-1813

Giudici e corsari nel Mediterraneo. Il Tribunale delle prede di Sicilia 1808-1813

Rita Loredana Foti

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2016

pagine: 320

In età napoleonica, durante il blocco continentale-negli anni del protettorato inglese sulla Sicilia-il Mediterraneo è lo scenario di un'indiscriminata guerra di corsa sotto tutte le bandiere che impone restrizioni agli scambi mercantili. Navigli nemici o persino neutrali sono una buona preda anche per i corsari di Sicilia, che corrono dal Tirreno all'Adriatico ai mari della Barberia a caccia di ricchi bottini di merci e uomini. La corsa sotto bandiera di Sua Maestà siciliana, assecondata da una legislazione favorevole e sorretta da una specifica magistratura, il Tribunale delle prede, si dispiega dal 1808 al 1813. I corsari della regina e di armatori privati, il capo di Alta polizia e il console ottomano, grandi armatori, il giudice coscienzioso e gli altri protagonisti, scambiandosi posizioni e ruoli, ci restituiscono un frammento di storia sinora inesplorata. Prendendo in esame le interazioni tra corsari e giudici e analizzando l'intreccio tra i principi giuridico-normativi di giusta preda, gli accordi diplomatici, l'interesse commerciale e la volontà nazionale e patriottica, il libro indaga alcuni aspetti cruciali della guerra di corsa alla vigilia della sua abolizione.
15,00

La mafia alla sbarra. I processi fascisti a Palermo

La mafia alla sbarra. I processi fascisti a Palermo

Manoela Patti

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2014

pagine: 272

L'hinterland palermitano costituisce uno dei principali luoghi di genesi del fenomeno mafioso. Già nel 1900, il questore di Palermo denunciava l'"Alta maffia dei Ciaculli". Da allora, per oltre un secolo, le cosche di Santa Maria di Gesù e Ciaculli avrebbero saldamente mantenuto il potere criminale, continuando a "funestare" Palermo con "i molti gravi delitti di sangue". È in questa parte della Conca d'oro che hanno imperato blasonate famiglie mafiose, come quella dei Greco o dei Bontate, capeggiate negli anni Settanta-Ottanta del Novecento da Michele Greco, "il papa", e da Stefano Bontate, "il principe di Villagrazia". La repressione fascista degli anni Venti colpì per qualche tempo queste consorterie criminali, condannando in maxiprocessi ante litteram centinaia di mafiosi. La portata effettiva dell'operazione Mori si rivelò, però, meno incisiva di quanto propagandato dal regime. I processi che ne scaturirono restano, invece, una fonte di grande valore per ricostruire l'intreccio mafioso nella sua complessità, poiché aprono uno squarcio sulla storia ultrasecolare di sodalizi criminali che - con impressionante continuità - ritroviamo da oltre un secolo nelle cronache di mafia.
15,00

La città che non c'era. Lo sviluppo urbano di Palermo nel secondo dopoguerra

La città che non c'era. Lo sviluppo urbano di Palermo nel secondo dopoguerra

Fabrizio Pedone

Libro: Copertina morbida

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2019

pagine: 296

Tra il 1943 e il 1971 l'area urbanizzata di Palermo si amplia da 600 a 5.000 ettari. È il cosiddetto "sacco di Palermo", un'espansione edilizia incontrollata, che porta il capoluogo siciliano a essere la città italiana con più vani inabitati in relazione a quelli edificati, mentre nei catoi del suo centro storico migliaia di persone rimangono relegate a una vita di stenti. Una storia diventata un topos nel racconto della città, con i suoi momenti di climax, rappresentati dalla distruzione delle ville della Palermo del Liberty. Il lavoro di ricerca dell'autore porta a un racconto a più voci che, pur senza sminuire le gravi responsabilità della politica e il pesante intervento di Cosa Nostra nella sistematica cementificazione dei giardini della Conca d'Oro, inserisce questa vicenda nel suo contesto storico, quello di una generale e corale corsa verso la modernità, che passa, qui come altrove in Italia, dalla separazione fisica dei ceti, che da verticale si fa orizzontale, creando zone che siano prova e certificazione dello status sociale acquisito o conquistato. Una storia che, depurata dal rimpianto per ciò che è stato perso, determina ancora l'identità contemporanea della città. Prefazione di Lidia Piccioni.
15,00

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