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Fascisti a Palermo. Istituzioni e ceti dirigenti in una provincia del regime 1922-1943

Fascisti a Palermo. Istituzioni e ceti dirigenti in una provincia del regime 1922-1943
Titolo Fascisti a Palermo. Istituzioni e ceti dirigenti in una provincia del regime 1922-1943
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Passaggi di tempo, 8
Editore Istituto Poligrafico Europeo
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 140
Pubblicazione 12/2024
ISBN 9791281250154
 
14,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Palermo giunse tardi al fascismo. Come nel resto del Paese, al netto della decantata fine dell'elettoralismo, ci si chiese chi potesse rappresentare al meglio, nel capoluogo e nella provincia, la rivoluzione in camicia nera. In parte si affermarono fascisti della prima ora; più spesso emersero individui sedotti dalla nuova politica dopo che questa aveva conquistato il potere, e ritrovatisi a operare in istituzioni preesistenti o in ruoli creati dal governo Mussolini. I vertici del partito, i prefetti e i questori sovraintesero a questo processo, anche interagendo con i gruppi mafiosi, ora per tenerli lontani dai gangli del potere locale, ora cooptandoli come parte di un notabilato del quale si cercava l’appoggio. Vecchie e nuove élite contrattarono, a volte confliggendo, con chi rappresentava la tendenza centralizzatrice del regime, e sfruttarono gli spazi di manovra apertisi dopo la marcia su Roma. Il libro indaga questi meccanismi di selezione. Ne esce un quadro complesso e dinamico, con una periodizzazione interna, specie per l’accelerazione totalitaria degli anni Trenta.
 
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