Il Mulino: Quaderni Piancastelli
Fra realtà e rappresentazione. Il paesaggio romagnolo nelle raccolte Piancastelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 167
La collezione che Carlo Piancastelli realizzò fra fine Ottocento e inizio Novecento ha come fulcro tematico un territorio, la Romagna, intesa come un insieme policentrico di luoghi omogenei dal punto di vista etnografico, linguistico, sociale e culturale. Un territorio che il collezionista ha documentato attraverso la raccolta di fonti diverse - 55.000 volumi, archivi di grandi famiglie, carteggi, mappe e cabrei, dipinti, incisioni e disegni, spartiti musicali -, espressioni di un processo formativo, costitutivo e organizzativo della realtà culturale e ambientale. I saggi qui pubblicati, frutto di ricerche originali sui materiali e sulle fonti conservate nelle Raccolte Piancastelli, descrivono questo spazio nei suoi tratti geografico-economici, nei suoi profili antropici e nella sua evoluzione storica, attraverso testimonianze cartografiche, artistiche e fotografiche che sono espressione dell'umanesimo concreto e pratico tipico dell'area padana, sempre all'avanguardia nella storia dell'agricoltura e nell'attenzione per le descrizioni del paese reale. I temi presi in esame riguardano l'organizzazione dello spazio rurale, la lotta per strappare la terra alle acque, le bonifiche e la creazione di infrastrutture, le trasformazioni urbanistiche dei paesi e delle città e la loro trasfigurazione sentimentale nelle opere degli artisti e dei fotografi, che ci hanno restituito il senso affettivo e concettuale di un luogo consegnandolo alla memoria collettiva.
I territori del patrimonio. Dinamiche della patrimonializzazione e culture locali (secoli XVIII-XX)
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 260
Molti e complicati sono i processi che riguardano la patrimonializzazione di un bene culturale a livello locale. Questo volume cerca di offrirne una rassegna ragionata, mettendo a fuoco gli aspetti principali: la rilevanza culturale dell'oggetto prescelto; l'opera di tutela messa in campo; la narrazione prodotta a giustificazione delle energie e delle risorse spese nello sforzo di valorizzazione. Tutti questi processi si rivelano inevitabilmente complessi e mai pacifici, perché la necessità di un impegno finanziario non può non produrre discussioni e contrasti. Nelle varie vicende prese a modello, sono evidenziate la persistenza o la fatuità delle dinamiche avviate: a prescindere dal valore intrinseco della "cosa", per riuscire nell'impresa è infatti necessario coinvolgere diversi attori e per un periodo in genere non breve. Infine, naturalmente, occorre valutare il "feedback": qual è stato il destino del bene? La patrimonializzazione ha provocato effetti permanenti o si è limitata a una valorizzazione effimera? Lo studio comparato di questi fenomeni, di cui l'Italia abbonda, rappresenta un approccio innovativo assai utile per analizzare preventivamente, e in senso qualitativo, gli investimenti materiali e simbolici sui beni culturali. I successi e i fallimenti disseminati nel nostro paese rappresentano una miniera che attende di essere scavata con sistematicità. Questo libro vuole essere un esempio e un incoraggiamento in tal senso.
Immagini e memoria. Raffigurazioni emblematiche tra passato e presente dalla collezione numismatica Piancastelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 267
Immagini attentamente strutturate, destinate a diffondere un messaggio di ambito religioso e/o politico, grazie alla continuità di utilizzo in ambito artistico hanno mantenuto comprensibilità e validità attraverso i secoli. L'affermazione dell'arte informale, connessa ai mutamenti ideologici che hanno fatto seguito alla seconda guerra mondiale, ha creato una cesura che, insieme alle modifiche della preparazione scolastica, rende difficile ai non addetti ai lavori la loro comprensione. Alcune di esse, in particolare la figura femminile turrita che identifica la nazione italiana, rivestono ancora una forte valenza emblematica. Prendendo spunto da un saggio che Carlo Piancastelli intendeva dedicare a "Spes", il volume vuole ricostruire, attraverso alcuni esempi tratti dalla documentazione fornita dalla moneta, oggetto di forte valenza simbolica, il ruolo e il significato di divinità e personificazioni intese come raffigurazioni sotto forma umana di concetti astratti di natura morale o di entità territoriali. Gli splendidi esemplari della sua collezione illustrano nei saggi qui raccolti la funzione di elementi caratterizzanti: corone, armi, oggetti del culto, animali, gesti, abbigliamento, che trasformano una figura generica in personificazione simbolica. In questo contesto si colloca l'origine dell'iconografia dell'Italia, fatta propria anche dalle emissioni successive all'Unità.
Pronostici ed almanacchi. Studio di blbliografia romagnola
Carlo Piancastelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 180
La figura di Carlo Piancastelli si inquadra in un momento speciale della storia del collezionismo librario e degli studi bibliografici, che potrebbe essere definito una sorta di "primavera bibliografica romagnola". Gli anni che precedono la pubblicazione del saggio "Pronostici ed almanacchi" (1913) sono contrassegnati da un crescente interesse, sia sotto il profilo filologico che sotto quello bibliografico, per la letteratura popolare e il folclore; anni di ricerche che si concentrano intorno al "Giornale storico della letteratura italiana" e producono i primi strumenti bibliografici. Il saggio qui riproposto rappresenta uno tra i contributi più significativi di Piancastelli. A cent'anni di distanza dalla prima edizione si è scelto di ripubblicarlo in una versione che dia conto dei tanti aggiornamenti fatti nel tempo dall'autore in vista di una nuova versione che però non vide mai la luce. Il discorso di Piancastelli percorre un arco di 6-7 secoli, da Guido Bonatti (XIII secolo) al "Luneri di smembar". Se il percorso è prevalentemente bibliografico, non si può tuttavia ignorare che le competenze di Piancastelli non erano illimitate e che qualche lacuna, dovuta allo stato generale della ricognizione del patrimonio bibliografico nazionale di un secolo fa, è sicuramente presente: ciononostante non si può non apprezzare la qualità delle ricerche di Piancastelli, ancora oggi preziose e talvolta insuperate. Presentazione di Elide Casali.
Un percorso attraverso la traduzione. Autori e traduttori della Romagna dal XVI al XIX secolo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 164
Due sono gli aspetti analizzati in questo volume: da un lato l'"esportazione" di cultura dalla Romagna, cioè le traduzioni di opere di autori locali; dall'altro, l'"importazione" avvenuta attraverso i traduttori attivi nel territorio, fra i quali non può non ricordarsi, in apertura, Fausto da Longiano, autore del "Dialogo del modo de lo tradurre", il primo trattato italiano interamente dedicato alla traduzione, del 1556. Ancora, si segnala lo studio sul faentino Dionigi Strocchi (1762-1850), splendido traduttore di testi classici, appartenente alla "scuola classica romagnola" che ebbe a capofila Vincenzo Monti. Trovano poi ampio spazio nel testo uno studio sulle traduzioni spagnole del romagnolo Tommaso Garzoni - autore, nel XVI secolo, di fantasmagoriche opere di taglio bizzarramente enciclopedico, e di grande successo -, un'indagine sulle traduzioni italiane di Byron, un contributo su alcuni autografi di Heinrich Heine. Il tema della traduzione è affrontato nel volume sotto diversi profili: storico, critico, con riguardo al ruolo nell'importazione del lessico e nello sviluppo del linguaggio specialistico e scientifico. La maggior parte delle opere di cui nel libro si tratta è conservata presso il Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale Saffi di Forlì, fondo della cui ricchezza questo volume offre dunque nuova testimonianza.
Belle vergini. «Le Grazie» tra Canova e Foscolo
Arnaldo Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 194
Canova e Foscolo. L'abbinamento che riunisce i nomi di due protagonisti della cultura italiana del primo Ottocento è destinato a fare subito epoca in Europa. Perché al gruppo scultoreo delle "Grazie" è agganciata l'ultima impresa del poeta, la pubblicazione cioè dei 184 versi del suo secondo carme, apparsi a Londra come intermezzi di un catalogo descrittivo londinese pubblicato nel 1822. Questo volume intende ricostruire occasioni, interferenze, momenti ispirativi di una vicenda poco conosciuta e che pure propiziò l'esito di una delle più alte liriche del tempo. Il punto di vista privilegiato, l'immanenza della figura dello scultore entro l'opera di Foscolo, sollecita lo studio del soggiorno fiorentino del poeta, il dialogo intrattenuto con geniali interlocutori vicini e lontani (fra i quali figura Alessandro Manzoni), le suggestioni derivate dalle opportunità dell'esilio come la riflessione sulla storia e l'impegno del saggista.
Sculture di carta e alchimie di parole. Scienza e cultura nell'età moderna: voci dalla Romagna
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 230
Nascono da "sculture di carta" - documenti e testi relativi ad alcuni dei principali esponenti della tradizione scientifica della Romagna (Marcelle Palingenio Stellato, Gerolamo Mercuriale e Tomaso Tomai, Tomaso Garzoni e Giuseppe Passi, Giovan Battista Morgagni e Cesare Majoli) - le inedite "alchimie di parole" di Franco Bacchelli, Giancarlo Cerasoli, Lara Michelacci, Francesca Gatta, Alberto Natale, Maria Carreras, Germana Ernst, Emanuele Zinato, Giuseppe Olmi e Michele Prandi. "Alchimie" che evocano lo sfaccettato e complesso panorama della scienza nell'età moderna, dove l'oscillazione tra vecchio e nuovo, tra cultura ufficiale e produzione divulgativa, si modella su generi letterari e su forme linguistiche e retoriche; si declina con l'enciclopedismo e la senescente imago mundi, ritma le pulsazioni di saperi in fase di sgretolamento e di renovatio: cosmologia e teratologia, astrologia e magia, medicina e storia naturale.
Collezioni, musei, identità tra XVIII e XIX secolo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 202
Collezioni, musei, identità costituiscono tre facce del prisma del patrimonio culturale, colto nella sua fase di formazione, fra Settecento e Novecento: non un complesso di manufatti dato una volta per tutte, ma il prodotto dell'incontro fra un "bene" (storico-artistico, archeologico, paesaggistico) e un particolare investimento simbolico compiuto da una comunità. Una volta illuminati da un nuovo senso sociale, i beni acquisiscono una luce diversa, vengono protetti e valorizzati, escono dall'oblio per entrare all'interno di un perimetro, quello della conservazione, che da privato spesso si fa pubblico. I casi di studio presi in esame in questo volume - dagli scavi di Velleia alla collezione Campori di Modena; dalle riflessioni di Ruskin sui musei alla "rinascita" della ceramica faentina - si muovono proprio lungo il crinale del passaggio da una condizione all'altra: ora l'invenzione del patrimonio s'inserisce all'interno di processi più generali, come la riscoperta dell'antico nel XVIII secolo; ora la rivisitazione moderna di una tradizione pare il prodotto di un'identità già avvitata sul territorio; ora ci s'interroga sul destino dei beni museificati (deposito, archivio del passato, o ponte fra il passato e il futuro?). In ogni modo, l'interazione fra urgenze tutte contemporanee ed eredità trasmesse fortunosamente funge da chiave di lettura comune, sollecitando interrogativi sulla "verità" degli oggetti valorizzati, sulle retoriche allestite intorno al patrimonio.
Carteggi ritrovati
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 266
Il volume presenta due carteggi ritrovati fortunosamente in tempi recenti, che aiutano a colmare lacune significative della nostra storia politica, letteraria e artistica. Il primo riguarda le lettere indirizzate da François-Xavier Fabre (pittore neoclassico di Montpellier vissuto a Firenze in enigmatica intimità con Vittorio Alfieri e la contessa d'Albany) allo scultore Emilio Santarelli, suo probabile figlio naturale. Il secondo carteggio concerne le centinaia di missive che si sapevano scambiate fra Paride Zaiotti, il fedele amico di Monti, e il suo sodale Antonio Salvotti, giudice istruttore dei primi processi del Risorgimento. Quel che rimane di questi carteggi, dispersi fra biblioteche pubbliche e archivi familiari, viene per la prima volta sistemato e illustrato in questo volume.
I Promessi Sposi nella Romagna e la Romagna nei Promessi Sposi
Carlo Piancastelli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 244
Se a guidare gli acquisti di Carlo Piancastelli collezionista e bibliofilo era la sua competenza di bibliografo, di erudito, di esperto del folklore, a orientare la sua attività di studioso era poi, inevitabilmente, la variegata ricchezza del materiale a sua disposizione. Un'attività che per la messe dei documenti e per l'originalità del metodo, aperto a una visione "orizzontale" degli eventi, merita di essere tenuta presente ancor oggi. È il caso del saggio "I Promessi Sposi nella Romagna e la Romagna nei Promessi Sposi" (1924), che si ripropone integrato delle postille che Piancastelli vi aggiunse in varie date e occasioni, a tutt'oggi la fonte più attendibile per la conoscenza del classicismo romagnolo di primo Ottocento.
Carlo Piancastelli e il collezionismo in Italia tra Ottocento e Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 246
Il fenomeno del collezioniamo sul finire dell'Ottocento contribuì, direttamente o indirettamente, al salvataggio e al recupero di una parte consistente del patrimonio archivistico, bibliografico, archeologico e storico del nostro Paese. In questo ambito l'opera di Carlo Piancastelli rappresenta un punto di riferimento per le sue ricche raccolte in diversi campi, tra cui si distinguono la biblioteca romagnola e la raccolta di preziosi autografi di tutte le epoche. Questo volume, frutto del convegno dallo stesso titolo tenutosi a Forti nel novembre del 1998, non solo traccia un approfondito profilo della vita e dell'opera di Carlo Piancastelli, ma descrive gli ambienti commerciali e culturali nei quali Piancastelli si mosse.