Il Formichiere: Biblioteca umbro-sabina
Rieti e il suo contado nel Cinquecento nella descrizione di Innocenzo Malvasia
Libro: Libro rilegato
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2022
pagine: 132
Sul finire del XVI secolo papa Sisto V, intenzionato a riformare gli organi di governo dello Stato della Chiesa per accelerare il processo di accentramento del potere, con breve del 15 settembre 1587 incarica vari commissari di redigere indagini conoscitive sui diversi territori con particolare attenzione alla loro situazione economico-finanziaria e alle magistrature municipali. Monsignor Innocenzo Malvasia viene nominato visitatore apostolico in Tota Provincia Umbriae, Ducato Camerini, Prefectura Nursie, Ducato Spoletano e al temine del suo incarico consegna una dettagliata relazione con molte informazioni sulle realtà locali dell’epoca. Di quella relazione sono conservate più versioni, ma quella del fondo Chigi della Biblioteca apostolica vaticana, riproposta in questo volume, è la più completa.
Ribalte e vicoli
Aimone Filiberto Milli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2022
pagine: 188
«Questo libro parla di teatro dialettale reatino ma, pur con il massimo rispetto per questa nobile arte, sarebbe un’offesa considerarlo solo per questo. Racconta di certo il vasto e articolato orizzonte dei gruppi teatrali che operavano nella Rieti del Novecento, con la serietà con cui al tempo si ponevano nei confronti di questa attività, e l’irrinunciabile qualità che si pretendeva dal prodotto finale, un aspetto questo oggi forse un po’ troppo trascurato. Ma man mano che le pagine scorrono ci si rende conto che in questo libro c’è molto di più. Aimone usa il teatro come osservatorio, quasi una metafora, della Rieti di quegli anni, soprattutto quelli a cavallo tra il fascismo e il dopoguerra. Anni difficili caratterizzati da rigide appartenenze che trovavano un punto di mediazione sui palcoscenici dei gruppi teatrali locali. Il teatro come spazio metastorico, capace di essere esso stesso momento di tregua tra storie di vita e credi politici inconciliabili tra loro. […] (dalla Prefazione di Roberto Lorenzetti)
Canneto Sabino. 10 dicembre 1920. Storia e memoria di un eccidio
Anna Maria Formichetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2022
pagine: 122
L’Eccidio di Canneto Sabino troppo a lungo è passato inosservato agli storici e rimosso dalla memoria popolare. Solo nel 2004 è stata posta, sulla piazza del paese, una lapide a ricordo delle vittime e nel 2007 un cippo sul luogo della strage.Partendo da una descrizione del territorio e del clima storico dell’epoca, il “Biennio rosso”, il libro ricostruisce, grazie a un’ampia documentazione e fonti orali dirette, la tragica vicenda accaduta il 10 dicembre 1920 in un piccolo borgo agricolo della Sabina, Canneto (Fara Sabina). Qui, durante uno sciopero di braccianti, i reali carabinieri, probabilmente sobillati dai proprietari terrieri, sparano sulla folla. I militi responsabili saranno sottoposti a un breve e alquanto intrigante iter giudiziario. Emozionanti le narrazioni, integralmente riportate, dei testimoni oculari dell’evento, le ultime e uniche voci che la memoria storica ci ha consegnato. Una ricca rassegna di foto d’epoca completa il testo mostrando immagini di vita quotidiana, di quei padroni e di quei contadini, in quell’angolo di Sabina nei primi decenni del Novecento.
Narni una città
Francesco Bussetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 209
Uno straordinario viaggio negli angoli e nelle bellezze più nascoste e poco conosciute della città di Narni.
Buio in sala. Rilevazione dei cine-teatri Lilli e Turreno di Perugia in attesa di un futuro
Matteo Pacini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 275
"Con le schede di catalogazione dedicate ai due cinema-teatro del centro storico di Perugia, Matteo Pacini offre uno strumento conoscitivo per affrontare «la questione della patrimonializzazione di quei beni (recupero, restauro, nuova fruizione) alle comunità che riconoscono il carattere di un edificio come elemento fondante della propria identità, alle amministrazioni pubbliche che ne individuano l’utilità, alle comunità scientifica e professionale […] il lavoro di Pacini può essere una delle possibili leve per riaccendere l’interesse intorno ai due siti […]. Può essere utile per comprendere non solo il valore dei beni, ma anche i possibili percorsi del recupero e le metodologie da adottare, le potenziali sinergie tra pubblico e privato, i meccanismi di controllo che le diverse articolazioni della comunità possono esercitare. La posta in gioco è naturalmente data dai caratteri che dovrà avere il centro storico di Perugia nel prossimo futuro, non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma soprattutto da quello delle funzioni e della sua vivibilità. Questione urgente ormai da tempo e non ancora risolta» (dalla Prefazione di Renato Covino)".
Maestranze straniere nel cantiere della cattedrale di Orvieto tra Trecento e Quattrocento
Laura Andreani
Libro: Libro rilegato
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 199
Tra il Trecento e il Quattrocento arrivano a Orvieto numerosi stranieri oltremontani nell’ambito del fenomeno della mobilità sociale e dell’immigrazione da Oltralpe che interessa l’Italia del periodo. Si tratta di tedeschi, slavi, ungari, bretoni, dei quali solo alcuni sono noti alla storiografia, che sono accolti in città e trovano occupazione come capomastri, mastri e semplici operai nelle attività in corso per la cattedrale in costruzione, confermando quel carattere “cosmopolita” che il cantiere ha avuto fin dall’inizio. Tra i nomi noti alla storiografia figurano gli artisti; Rainaldino di Francia, Pietro di Giovanni da Friburgo, Gualterio di Giovanni da Monaco, per il resto si tratta di maestranze sconosciute. Alcuni personaggi si stabiliscono a Orvieto, altri restano per il tempo del lavoro, soprattutto i tagliatori di pietre nelle cave. I registri contabili o Camerari conservati nell’archivio dell’Opera del Duomo hanno permesso di conoscere i loro nomi, fornendo al tempo stesso abbondanti informazioni circa il numero, le provenienze, le mansioni svolte, come si può leggere nell’ampia Appendice che raccoglie il repertorio dei documenti censiti.
Studi narnesi. Diciannove saggi dell’autore per orientarsi nella storia della città e una panoramica degli studi negli ultimi cinquant’anni
Roberto Stopponi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 304
Ho raccolto in questo volume saggi, appunti e riflessioni scritti in momenti e occasioni diverse […]. I saggi non hanno l’intenzione di un approfondimento monografico […], intendono invece offrire una ricognizione su eventi, personaggi e problemi poco conosciuti della città e del territorio e soprattutto indicare la direzione in cui si dovrebbe rivolgere la ricerca suffragata dai requisiti irrinunciabili della documentazione. [...] È questo il motivo per cui ho dedicato un’attenzione più vigile a quanto è stato scritto e pubblicato sulla città in questi ultimi cinquanta anni che hanno visto un promettente progredire di studi e approfondimenti rispetto al passato e che giustifica la terza parte di questo libro; si tratta di un’essenziale bibliografia ragionata in cui ho segnalato i lavori di alcuni studiosi sui quali ho anche espresso le mie considerazioni per il taglio dell’impostazione e i risultati acquisiti […].
Loreto Mattei. Devoto in lingua trasgressivo in dialetto (1622-1705). I Sonetti e gli Enigmi
Gianfranco Formichetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 325
La poetica ufficiale di Loreto Mattei (Rieti, 1622-1705) si inserisce nella cultura letteraria della riforma cattolica ed è ben rappresentata dal “Salmista toscano” (1671), prima traduzione in italiano dei Salmi davidici, dalla “Metamorfosi lirica d’Horatio parafrasato, e moralizzato” (Rieti, 1679), e ancora dall’“Hinnodia sacra”, gli inni del Breviario Romano messi in versi. Come grammatico ebbe un ruolo importante con la “Teorica del verso volgare, e prattica di retta pronuntia, con un problema della lingua latina, e toscana in bilancia”, nella quale teorizza la superiorità del toscano sul latino. Nel 1692 fu accolto in Arcadia con il nome di Laurindo Acidonio. Lasciò incompiuto l’“Erario reatino, historia dell’antichità, stato presente, e cose notabili della città di Rieti”. Una parte della sua produzione (inedita fino al XIX secolo) presenta un poeta stravagante e trasgressivo, nelle forme come nei contenuti. I suoi “Sonetti” in dialetto reatino sono un unicum pubblicati oltre un secolo dopo la sua morte. Probabilmente ebbero una circolazione non ufficiale, anche orale, come accadrà più tardi per il Belli, che lesse e tenne ben presenti i sonetti dialettali del reatino.
Pane e dignità. Il lodo De Gasperi: le lotte contadine a Cannara e in Umbria (1944-1948)
Lorenzo Francisci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2020
pagine: 192
"[...] in quei tempi, quando venivano i contadini in paese, erano in molti e specialmente i fascisti a protestare. Non volevano vederci in piazza. Non avevamo diritto a entrare a Cannara, eravamo considerati dei pezzenti. Spesso venivamo rispediti a casa, a calci e spintoni. C’erano i “gorilla” prezzolati dai padroni che volevano ridurci al silenzio e al ghetto. Dovevamo soltanto badare al lavoro nei campi e alle bestie. E poi andava a loro il prodotto delle nostre fatiche! Lentamente ci organizzammo e, attraverso il nostro Sindacato, riuscimmo ad avere subito i primi confortanti risultati; con timidezza, eravamo riusciti a rimanere in paese, la domenica e nei giorni di festa, senza il rischio di essere calpestati e malmenati. Potevamo andare in giro con la cravatta e con le scarpe lucide. Questa è la verità! Prima di allora ci venivano vietati anche i diritti più elementari, e anche ai nostri figli che non potevano andare a scuola [...]". Introduzione di Renato Covino.
Orvieto nel Quattrocento
Antonio Santilli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2019
pagine: 295
Il XV secolo si dimostra per Orvieto, già tra i più potenti comuni dell’Italia centrale, un momento di transizione cruciale, perché proprio nel corso del Quattrocento si ebbe il ritorno della città sotto il papato e il suo inserimento, questa volta definitivo, nello Stato della Chiesa. Tale processo non fu né lineare né privo di contrasti: scopo principale dell’opera è proprio quello di capire i tempi, i modi e i risultati effettivamente raggiunti dal rafforzamento del potere pontificio sul comune. In questo contesto generale Orvieto, grazie all’amplissima documentazione disponibile, viene studiata sotto diversi aspetti istituzionali, economici e sociali, ponendo in rilievo episodi e avvenimenti appena accennati dalla storiografia precedente o del tutto inediti, quali la rivolta del 1430, la fine del predominio delle fazioni, la ricostruzione della rocca pontificia, la visita di un papa (Pio II), l’istituzione del Monte di Pietà nel 1463. Ne emerge il quadro di una città che si può dire sia sospesa, ancora alla fine del Quattrocento, tra il realismo della sua attuale situazione e il richiamo alla passata grandezza.
La fine di un modello. L'Umbria, la crisi e la sinistra
Micropolis
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2019
pagine: 114
"[...] il sistema politico che ruotava intorno al centrosinistra, e segnatamente intorno al Pd, non è oggi più riproducibile o riformabile, la cura – la vittoria del centro destra – si configura peggiore della malattia. Tutto depone, infatti, a favore di una persistenza del protagonismo delle forze della rendita, di quel blocco sociale rappresentato da imprenditori legati al ciclo edilizio e dei lavori pubblici, alle public utility, dalla burocrazia dello Stato, della Regione, degli Enti locali, della sanità, dall’Università, dalle cooperative sociali, ecc., ieri base di consenso del centro sinistra e nel futuro destinato a raccogliersi intorno alla destra. Contemporaneamente si diffondono i miasmi di una ideologia nazionalista e xenofoba che ripropone, senza vergogna, stereotipi autoritari e fascisti. Occorre, allora, per la sinistra cambiare strada, riprendendo a riflettere e a discutere..."
Le ragioni della poesia. Saggi sull'attività letteraria in Umbria dal Cinquecento al Novecento
Pasquale Tuscano
Libro
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2019
pagine: 340
Una raccolta di studi, saggi e ricerche che testimonia il profondo interesse dell’Autore per la letteratura e la civiltà dell’Umbria, con scritti scelti che, in questo libro, vanno dal Cinquecento a tutto il Novecento.

