Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Tracce

Ivo Brivio è il comandante dei vigili urbani di una piccola cittadina sul mare, un paesino tutto sommato tranquillo, se non fosse per i misteriosi crimini che vi avvengono e in cui Ivo, suo malgrado, si trova coinvolto. Sarebbe compito dei carabinieri indagare su misfatti e responsabili, ma il fiuto investigativo del vigile gli impedisce di starsene con le mani in mano ed è proprio grazie al suo spirito di osservazione e ai suoi rapidi interventi che i colpevoli non restano impuniti.

Nella pianura del nord Italia, all'alba di una fredda mattina autunnale, una gazzella dei carabinieri si avvicina alla Maserati quattroporte del noto industriale Malaspina. La vettura è ferma sul ciglio della strada, e al suo interno viene rinvenuto il cadavere dell'uomo. A occuparsi del caso è Santo Secuto, il miglior investigatore d'Italia, detto "il segugio". Ironico, laconico detective con un grande istinto, si muove senza paura tra i paesaggi agresti e le ricche ville, alla ricerca dell'assassino.

Una vita normale in una città qualsiasi, un ragazzo al suo primo impiego che si fa strada nel mondo del lavoro, uno sul quale nessuno avrebbe mai puntato e che dimostra invece la grinta necessaria per emergere. Massimo Frenzi, il protagonista di queste pagine, suscita nel lettore un'immediata simpatia; le serate al pub con gli amici, le cene coi genitori e poi c'è lei, Emma, che gli sconvolge la vita. L'amore lo travolge, lo inebria, gli fa scoprire aspetti di sé mai conosciuti ma è un vento che pian piano si placa e Massimo si ritrova solo, disperatamente solo. E qui la storia prende una piega del tutto inattesa. Il casuale investimento di un gatto fa scattare qualcosa in lui, l'animale agonizzante che invoca suo malgrado la morte suscita in Massimo un appetito mai provato, trasfigurando il suo volto in una maschera sadica e crudele. "Listen to me. Ascoltami" è un potente thriller-noir che ci racconta i lati più oscuri dell'animo umano, un'opera di grande impatto emotivo, una trama alla quale è impossibile sottrarsi, coinvolti da un'insana complicità e, insieme, da una massiccia dose di autentica paura.

Ricaldone è un piccolo borgo dove non succede mai nulla di particolarmente rilevante. Un giorno però viene arrestata una donna con l'accusa di essere una strega. A svolgere le indagini e a condurre il processo ecclesiastico è chiamato il padre domenicano Iacopo Bellingeri, un uomo di chiesa umile e non pratico delle dure procedure dell'Inquisizione. Per l'imputata la condanna pare inevitabile: una donna sospettata di magia nera, malefici, ratto d'infanti e finanche di eresia ha scarse probabilità di uscire viva da un tribunale della Chiesa. Ma le cose assumono una piega diversa quando padre Bellingeri scopre che su quelle tranquille colline è in atto una insidiosa contesa tra il papato di Avignone e il marchese del Monferrato. Non solo. L'accusata, che si fa chiamare Freja, sembra avere alle spalle una storia più grande di quanto si racconti in giro. Una storia che affonda le sue radici in un passato spirituale diverso da quello della Chiesa ufficiale. E il bosco in cui vive, detto "della comunità", in realtà non è semplicemente un bosco… Sotto gli occhi vigili di padre Bellingeri, colpevolmente turbato dalla personalità dell'enigmatica "strega", Ricaldone diventa il centro di una trama religiosa e politica che dura da secoli e che non intende avere fine.

Un uomo si allontana. Torna. Poi scompare. E, in mezzo, c'è un paese che ha imparato a non vedere. Qui, la vita sembra scorrere immutabile: le solite facce, le stesse abitudini, le estati sospese, i pettegolezzi da bar, le tensioni sentimentali... i segreti famigliari custoditi nel silenzio. Finché un ritorno inatteso non incrina la quiete. Vecchi rancori riaffiorano, le versioni non coincidono, i sussurri diventano indecifrabili. C'è chi ricorda, chi finge, chi preferisce non sapere. In Sei solo, Kamala Bra scava nel cuore della provincia italiana, tra case troppo vicine ed enigmi intricati. Ogni gesto pesa, ogni omissione lascia un'ombra. Il confine tra amore e ossessione si fa sottile, e la verità, quando emerge, non redime nessuno. Secondo capitolo del percorso iniziato con Sei bipolare, questo romanzo ricompone la storia da un'altra prospettiva, fino a un epilogo che sorprende con le sue rivelazioni. Un noir lucido e spietato, dove la colpa non è mai di uno solo, dove ogni parola non detta pesa come un fardello e ogni legame può diventare una condanna.

A Racalmici, nell'entroterra siciliano, è la notte di San Martino, una delle più attese dalla comunità, quella in cui "il mosto diventa vino" e in cui accadano cose magiche. Per il Maresciallo Luigi Pino, comandante della stazione locale dei Carabinieri, diventa però all'improvviso una notte di sangue: un cadavere è stato ritrovato in una contrada poco distante, con in testa il segno di una calibro 12. Per lui, traghettato in Sicilia dal Nord Italia, non è facile venire a capo della faccenda. Il Capitano Curati, col quale non corre buon sangue, sembra perfino ostacolare le indagini mentre i suoi sottoposti non se la sentono di rischiare troppo per indagare su un morto ammazzato come tanti. Ciò che dice in giro la gente andrebbe preso per buono, anche se non è proprio la verità. Eppure nella testa del Maresciallo risuona una parola sconosciuta ai più, "mafia", di cui ancora si sa poco, ma che sembra far paura e suscitare reazioni contraddittorie. È questa la pista da seguire, anche se i personaggi implicati nella vicenda sembrano avere dalla loro potere e protezioni da più parti…

Roma, 1591. Sotto la luce di una luna piena che si riflette sul Tevere, Michele attende un ladruncolo. Sembra una sera come tante, ma l'apparenza inganna. Lui non è un semplice mercenario: ex soldato di ventura, nobile decaduto, fine conoscitore dell'arte e della geometria sacra, Michele è un uomo in bilico tra il mondo visibile e quello invisibile, chiamato a recuperare un misterioso manoscritto dalle mani di un mugnaio arricchito. Un incarico all'apparenza semplice, ma destinato a svelare verità ben più profonde. Il manoscritto, oggetto del desiderio di potenti e sapienti, cela segreti antichi che parlano di armonie perdute, conoscenze dimenticate e di un'umanità chiamata a ricordare la propria origine divina. Intorno a esso si intrecciano destini e inganni, in un'epoca in cui la conoscenza è pericolosa e la fede può condurre al rogo. Tra spie, ladri, precettori illuminati, figure storiche come Giordano Bruno e Santa Ildegarda di Bingen, e una Roma ricostruita con straordinaria fedeltà, il lettore viene trascinato in un affresco storico carico di mistero e tensione. Il protagonista non combatte solo con la spada, ma con la mente e lo spirito, guidato dagli insegnamenti di un Maestro fuori dal tempo e da intuizioni che sfiorano il soprannaturale. E, quando il tradimento giunge inaspettato, Michele dovrà decidere se affidarsi all'istinto o alla legge del cuore. Il romanzo di Attilio Castelnuovo fonde storia e invenzione, spiritualità e avventura, per riflettere sul potere della conoscenza e sulla missione eterna di alcuni uomini: custodire la luce nei secoli dell'oscurità.

In una città dove l’illegalità è consuetudine e ogni sguardo pesa, Juan Marques, ex randagio diventato poliziotto, non è visto come un eroe, ma come un traditore. Quando, alla vigilia del compleanno della moglie, Sybille, si avventura nella bottega dell’enigmatico antiquario Mendes per cercare un dono, non immagina che la collana acquistata – un oggetto splendido ma carico di ombre – cambierà tutto. Quel gioiello, troppo bello per essere innocente, riporta a galla storie sepolte, desideri pericolosi e un’attenzione indesiderata. La sua improvvisa sparizione scatena un’indagine che presto diventa personale, costringendo Juan a confrontarsi con la parte più oscura di sé stesso e con un passato che non ha mai smesso di osservarlo. Panama è un noir avvolgente e suggestivo, dove ogni dettaglio ha un doppio fondo e ogni silenzio pesa come una verità taciuta. Con uno stile ricco e incisivo, Aldo Fabiani ci guida in un labirinto di mistero e tensione, offrendo una lettura intensa, capace di soddisfare anche il lettore più esigente.

A volte il silenzio della montagna si fa improvvisamente assordante. Viola Bardo ha scelto la solitudine di una baita sperduta nell'altopiano: una vita scandita dal fruscio degli alberi, dal calore del caminetto, dal sospiro misterioso del bosco. Ma qualcosa la sta osservando, un'ombra silenziosa tra i pini: un lupo dallo sguardo antico e un canto notturno che rievoca antiche leggende di madri disperse, di voci spettrali e di presenze impossibili da ignorare. Mentre la comunità montana è dilaniata da un'ondata di attacchi ai greggi, Viola scopre che quel lupo solitario potrebbe essere il filo che intreccia realtà e mito, follia e riscatto. In un crescendo di sospetti, indagini e rivelazioni, si troverà a confrontarsi con i silenzi dei vicini, le antiche urne di un crudo destino e il coraggio di sfidare il vuoto più profondo del proprio cuore. Con uno stile avvolgente e una prosa che cattura i rumori del vento e l'eco degli ululati, "Il canto del lupo" di Lorena Cavallini è un affascinante thriller psicologico, una favola nera dove la natura si fa testimone e protagonista di un segreto capace di scuotere le certezze più salde.

Victor era solo un bambino quando ha capito che il vuoto può essere un compagno fedele. Segnato da un passato complesso e conflitti interiori, è particolarmente sensibile ai dettagli e ai simbolismi della vita. Da adulto è diventato un investigatore, attualmente sulle tracce di Vera, una bambina scomparsa misteriosamente. Victor si ritrova immerso in un percorso fatto di indagini e incontri che intrecciano realtà, sogni e ricordi. Freddo e calcolatore sul lavoro, Victor si apre lentamente al trasporto emotivo che ogni pista e ogni testimonianza fanno riaffiorare, trasformando la sua ricerca in un profondo viaggio interiore. Ogni ambiente - dal grigiore della quotidianità agli spazi suggestivi del teatro - assume il ruolo di palcoscenico per una rappresentazione emblematica dell'esistenza. La storia investigativa si estende all'indagine sul senso della vita, con protagonisti complessi e sfaccettati. Chiara Pambianchi affronta i temi del dolore, della vendetta e della rinascita in un racconto intenso che sorprende con rivelazioni inaspettate.

Pino, Aldo, Marco e Sergio sono quattro amici di giovane età accomunati dalla passione per le auto sportive e da qualche bravata di troppo. In occasione del nuovo acquisto di Sergio, l’affiatata combriccola è riunita insieme per testarne alla guida le proprietà, ma quando è il turno di Aldo quest’ultimo, con una manovra un po’ avventata, ingenera un po’ di panico nei compagni di viaggio. A provare a dare una spiegazione sull’accaduto è Pino, trovando conferme dal diretto interessato: l’amico è seriamente preoccupato per la misteriosa scomparsa della sua ex, Stefania. E una lettera anonima arrivata alla caserma dei carabinieri non fa che contribuire ad alimentare i sospetti…

Un frantoio nella campagna ciociara, un enigma dal sapore antico e un omicidio offuscato dalle ombre. Quando il brillante commissario Bruto Corvisieri viene chiamato d'urgenza a Frosinone, ad attenderlo c'è uno dei casi più intriganti della sua carriera. Un vecchio monastero trasformato in grancia, un saio ridotto a brandelli e uno scheletro nascosto tra le olive. Chi era l'uomo ucciso trent'anni prima? E perché il suo corpo è riemerso proprio ora? Tra le mura secolari della Grancia, un tempo abitata dai certosini, riecheggiano storie remote di violenza e peccato. Leggende di monaci assassinati, scritture che forse celano il nome dell'omicida, un movente che si perde tra sospetti e sussurri di un'epoca lontana. Fra' Arcangelo era una vittima o un carnefice? Il suo segreto è stato sepolto con lui? Bruto Corvisieri naviga tra superstizioni locali e misteri custoditi per generazioni, mentre il paesaggio suggestivo della campagna laziale fa da cornice all'indagine. Con una scrittura avvincente e ricca di dettagli, Renato Corsini ci regala un giallo suggestivo dove il passato torna a galla insieme ai suoi spettri.