Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Tracce

Galand Harrison è un uomo di mezza età, ha un legame speciale con le sue figlie, avute dal fallimentare matrimonio contratto con la sua ex moglie Kate Dickerson. Il passato ha lasciato dei segni che hanno inciso negativamente sulla sua serenità e che lo hanno indotto a fare delle scelte per il prosieguo della propria quotidianità. A peggiorare il suo stato emotivo è una pesante accusa di femminicidio. Il corpo di una donna viene ritrovato privo di vita. I segni sulla vittima dimostrano che si tratta di un'azione efferata in cui non è stata risparmiata la barbarie. L'uomo proclama la propria innocenza, messa a dura prova dagli indizi che trasformeranno la sua vita in un incubo. Gli eventi che si susseguono in rapida sequenza, tra indagini, perquisizioni e interrogatori, intervallati da relazioni passionali e colpi di scena, generano un thriller mozzafiato in cui i vari personaggi sono chiamati a mettere insieme i pezzi del puzzle. Galand Harrison, principale protagonista de L'unica verità, ha la fedina penale pulita e una buona reputazione, ma saranno sufficienti questi due elementi a scagionarlo? O l'uomo ha semplicemente indossato una maschera, tolta la quale si trasforma nell'autore di un feroce crimine?

«Non voglio che i nostri incontri siano intesi come una costrizione» disse l'uomo. «Eppure…» la donna lo interruppe. «Faremo in modo di renderli più lievi» le promise. «Crede di esserne in grado?» domandò, guardandolo negli occhi. «Presumo di sì. Ma lei mi deve aiutare» fece l'uomo. L'iniziale ritrosia di lei pian piano va sgretolandosi, sotto il tocco leggero ed esperto del dottore; è un dialogo sempre più onesto e serrato, che nascosto da polvere e macerie rivela un complesso mosaico di emozioni. L'uomo, al pari di un sapiente archeologo, scava nel passato della donna. Lei si lascia esplorare, mansueta, fino a rivelare quell'immagine che a ventuno anni ha cambiato per sempre la sua vita, imprimendosi con forza nella sua anima. Un libro in cui redenzione e dannazione camminano per mano, nemici e complici di una donna in cerca di riscatto. A tutti i costi.

Sono il guardiano implacabile che protegge la perfezione dall'ingiustizia del tempo. Sono il vigilante della purezza estetica, colui che preserva l'incanto del mondo. Sono l'ombra che protegge il fulgore della bellezza, il sorvegliante che presidia sul suo splendore senza tempo, il plasmatore e modellatore della forma perfetta. Sono l'ultimo baluardo contro la decadenza. Io sono il custode della bellezza eterna.

Il commissario di Polizia, Santopaoli, è alle prese con un caso molto singolare. All'hotel Mariotti di Santiago, in Cile, vengono rinvenuti quattro cadaveri in una suite. A Santiago il poker sportivo è praticato assiduamente e in quell'hotel sistematicamente vengono organizzati tornei ai quali partecipano numerosi giocatori. Nella stanza del rinvenimento dei cadaveri la dinamica dei fatti appare poco chiara e complessa agli occhi del commissario. Il ritrovamento dei corpi dei quattro pokeristi dà adito a molte perplessità: si tratta di un suicidio collettivo oppure di un omicidio efferato? Attraverso il ragionamento e l'esamina degli indizi, il commissario, dotato di ottima capacità logica-deduttiva, risolverà il mistero grazie a un percorso investigativo notevole. Focalizzato sul senso dell'enigma, gli elementi in esso contenuti man mano si incastreranno perfettamente fino alla risoluzione completa del caso. Appartenente alla narrativa giallistica, L'enigma del Mariotti, di Maurizio Orsini, rappresenta il primo volume di una vasta produzione dedicata all'intraprendente commissario Santopaoli.

Odisseo, frutto acerbo di una pianta malata, sin da piccolo impara a nutrire la propria malvagità e l'oscurità che si trascina dietro in una escalation di violenza e perdizione. Un male di vivere con cui fare i conti, un dono da tener segreto e un furore da contemplare illuminano il suo cammino. "Se stai recluso in una stanza ad implodere, nessuno, se non chi ti sta vicino, è toccato dal tuo dolore. Ma se ti accomodi sull'altalena che ti porta in alto, spinta violentemente dalle braccia dell'insania, e da lì ti confronti col mondo, allora l'impatto di te sugli altri può essere devastante."

"La tragica fine di Jenny", di Roberto Ticozzi, è un viaggio emozionante e coinvolgente attraverso continui cambi di scenario e frasi enigmatiche che mantengono viva l'attenzione del lettore. L'artificio della narrazione giallistica frammentata rende la lettura avvincente, trasformandola in una vera e propria caccia al tesoro per scoprire la verità nascosta dietro le ambiguità presentate. All'interno della trama, gli avvenimenti si susseguono incalzanti: le uccisioni di Jenny e di Ben Foster occupano la polizia di New York che per mesi brancola nel buio, trovandosi ad affrontare elementi contraddittori e in apparenza insignificanti. L'autore riesce magistralmente a creare un'atmosfera di tensione e mistero, che rimane alta fino alla fine del libro. Inoltre, il messaggio insito, reso con maestria attraverso un linguaggio ricco di suggestioni e simbologie che fanno riflettere sulle complesse congetture della mente umana, suggerisce che la verità non è mai scontata e che gli atteggiamenti oscuri e perversi possono nascondersi anche nelle persone insospettabili.

Parisio, Ariberto, Tristano e Alasia sono quattro giovani che, riunitisi in una compagnia itinerante, portano in giro per le strade i loro spettacoli. Quando, nel 1360, si ritrovano nella contea di Melfi, Tristano si ammala. I suoi compagni, preoccupati che si possa trattare di qualcosa di grave, si mettono alla ricerca di un posto caldo in cui far guarire l'amico… e si ritrovano al castello di Melfi, alla presenza del signore Nicolò Acciaiuoli, che dà loro ospitalità. Ma nel castello, proprio durante il soggiorno della compagnia, un mistero sconvolge la vita della corte, e sarà compito dei quattro giovani venirne a capo…

Saverio vive a Milano da diversi anni, ma le sue radici sono in Calabria, dove torna almeno due volte all'anno per rivedere i genitori, gli amici e i luoghi della sua infanzia. Quando le condizioni di salute di suo padre Luigi peggiorano, decide di lasciare la grande metropoli, il lavoro e Ida, con cui ha da poco intrecciato una relazione, per tornare al paesino d'origine con l'unico obiettivo di prendersi cura dei suoi affetti. Una volta a casa, ben presto conosce Rita, di cui s'innamora perdutamente e con la quale decide di coronare finalmente il suo più grande sogno: quello di mettere su famiglia. Rita condivide gli stessi valori di Saverio, ha una bellissima famiglia, i genitori sono due grandi lavoratori e la sorella più piccola, Lina, è un'incantevole e diligente studentessa, ma è anche una ragazza estremamente fragile che nasconde un segreto: una relazione con un uomo molto più grande che distruggerà la sua vita e quella dei suoi cari.

Dino Dazzani in Diciassette ottobre descrive i dilemmi dell'anima, e ci conduce attraverso un viaggio all'interno dei sentimenti contrastanti. In questo intricato labirinto di emozioni, ogni personaggio si trova costantemente a navigare le acque agitate dell'esistenza: talvolta avvolto nell'abbraccio dell'amore, altre volte gettato nell'abisso della solitudine e della disperazione. Ma forse proprio in questa eterna lotta tra bene e male, luce e ombra, amore e odio risiede la vera essenza dell'umanità, questo, Davide Liveri lo ha capito da molto tempo, la sua spiritualità fervida lo accompagna da molti anni. Come esperto satanista è chiamato ad assistere alle indagini di tre efferati delitti. Rivede il suo amico Sandro, che da molti anni lavora in polizia, e con lui ritrova il senso goliardico della gioventù. Tra macabri scenari e amori nascenti, si articola un giallo del filone noir degno di nota, nel quale Dazzani tratteggia, con dovizia di particolari, i vari personaggi e le peculiarità che li contraddistinguono.

Jane ha quindici anni, due amiche del cuore e gode di una certa popolarità nella scuola, soprattutto perché è caporedattore dell'ufficio stampa incaricato di comunicare agli studenti le notizie più importanti del giorno. Una vita, la sua, fatta di studio, uscite pomeridiane e pigiama party, qualche buon film sul divano e abbondanti chiacchiere in compagnia; una vita tranquilla, esattamente come Stamford, la cittadina dove si è trasferita da poco... e che, esattamente come Stamford, sta per essere sconvolta da una serie di eventi inspiegabili. Grazie all'aiuto e alla complicità di Henry, il suo nuovo vicino di casa, Jane inizierà un'indagine volta a scoprire l'identità del misterioso autore degli efferati delitti che minano la comunità locale; tra colpi di scena continui, unendo all'astuzia un pizzico di fortuna, sulla fumosa scia di un atroce sospetto, le si rivelerà una realtà tutt'altro che prevedibile...

Marcel è un bretone che vive a Pechino, dove gestisce la sua agenzia di trasporti internazionali. Un'affascinante e misteriosa cliente lo coinvolgerà suo malgrado in un intrigo internazionale che si dipanerà su più frontiere, non solo geografiche, ma anche umane. Tra servizi segreti, traffico d'armi, rivolte indipendentiste, amori e amicizie, ci lasciamo condurre da Mario Tettamanti attraverso un'Europa e un'Asia tutte da scoprire.

Ginevra Altieri, giovane ricercatrice di Letteratura greca, non riesce a stare lontana dalle indagini su un duplice omicidio. Un suo collega, docente di Glottologia, è ucciso insieme a una nota cartomante. Sulla scena dei delitti, una carta dei Tarocchi, La Torre, attira subito l'attenzione degli inquirenti e anche di Ginevra, che, in quanto filologa, è incline alle congetture. Non è da meno, per il fiuto investigativo, la gatta Nerina. Intanto, tre carmi molto lacunosi, attribuiti in modo non unanime ad Archiloco di Paro, costituiscono per Ginevra un altro giallo da risolvere. Tra le indagini filologico-letterarie e quelle poliziesche si dispiegano storie d'amore e la passione per la barca a vela. Sullo sfondo la città pittoresca di Messina, dove Mariarita Sorrenti è nata e ha vissuto fino al suo recente trasferimento.