Giuntina: Fuori collana
L'albero del ghetto. Repertorio ragionato dello stato civile nella Comunità ebraica veneziana negli anni difficili dalla Grande Guerra alla Shoah. Volume Vol. 2
Edoardo Gesuà sive Salvadori
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 504
Il doveroso seguito di un resoconto anagrafico della Fraterna Israelitica iniziato con l'Unità d'Italia e che in questo libro raccoglie i dati dalla Grande Guerra alla Shoah. Anni difficili e dolorosi che hanno visto sconvolgimenti profondi per gli ebrei italiani. Il repertorio è inserito nel flusso della grande Storia e si snoda attraverso le generazioni in sincronia con il silenzioso susseguirsi di drammatici eventi, ma nel contempo anche di epocali avvenimenti nell'ambito della scienza. Vengono richiamate le problematiche che hanno condotto una fiorente e vitale Comunità a un irreversibile declino, ma anche curiosità e notizie poco note al grande pubblico. Completa il volume una raccolta di immagini che oltre a rappresentare una preziosa eredità culturale contribuisce in modo determinante a condurre il lettore in una realtà unica che fornisce talvolta spunti di ampio respiro emozionale.
L'espulsione e il ritorno degli ebrei a Mantova nel 1630. Nuove fonti di storia e poesia
Alessia Fontanella
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 276
Attraverso la scoperta e lo studio di manoscritti inediti di grande importanza, il presente volume intende arricchire le informazioni storiche sino ad ora note riguardanti l’unica espulsione degli ebrei da Mantova, avvenuta nell’anno 1630 a seguito di una serie di tragici eventi. Dopo aver ripercorso gli sviluppi che hanno portato alla formazione della ricca e fiorente comunità ebraica, vengono analizzati gli antefatti e gli episodi che hanno caratterizzato la Guerra di Successione, il Sacco della città e le personalità coinvolte. Seguendo la cronaca coeva di Abramo Massarani e altre fonti archivistiche di rilievo, si ricostruiscono poi tutti gli avvenimenti alla base dell’esilio e si delineano le dinamiche e i protagonisti che consentirono ai superstiti il ritorno a Mantova, grazie anche all’intercessione di Ferdinando II, imperatore del Sacro Romano Impero. L’opera analizza infine il ricollocamento degli ebrei all’interno degli spazi del ghetto e la ripartenza delle attività, dovuta in special modo alle cospicue donazioni ricevute da comunità ebraiche vicine e lontane. Tra le nuove e preziose fonti si pubblicano, per la prima volta tradotti in italiano, i poemi e le elegie composte da Massarani, sconvolto dalla tragedia che colpì il suo popolo. Si documentano inoltre le missive originali inviate da Ferdinando II e il manoscritto inerente agli aiuti elargiti da decine di comunità ebraiche, conservati presso la Collezione Fornasa. Si menziona, infine, il registro del Talmud Torah della Comunità ebraica di Mantova per gli anni 1631-1633, prodotto nel periodo immediatamente successivo al ritorno e riguardante le difficoltà legate alla ripresa. Con la collaborazione di Mauro Perani.
Presenza-assenza. L’identità ebraico-biblica femminile nelle letterature moderne di lingua spagnola e tedesca
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 214
Quando si avvicinano a temi o motivi religiosi, gli scrittori e le scrittrici non sono legati ad alcuna dottrina e non obbediscono a nessun dogma. Se ad esempio leggono le storie della Bibbia, sono liberi di interpretarle a loro piacimento, possono lasciare spazio alla loro fantasia e creatività. Per questo, le loro riscritture di episodi e di figure bibliche suscitano da sempre la curiosità non solo di altri scrittori e altre scrittrici, della critica letteraria e della teologia, ma anche del grande pubblico. Basti solo citare capolavori come "Giuseppe e i suoi fratelli" di Thomas Mann o Giobbe di Joseph Roth, o ancora i testi di Laura Papo "Bohoreta", Max Aub, Rafael Cansinos Assens, Salvador Espriu e Myriam Moscona. Ma come vedono autori e autrici di origine ebraica i personaggi femminili dell'Antico Testamento, che per tanto tempo sono stati messi in ombra da profeti ed eroi maschili? Il presente volume cerca di dare una risposta a questo interrogativo attingendo a due ambiti fondamentali della cultura europea come la letteratura tedesca e la letteratura spagnola moderna.
I perpetratori della Shoah nella letteratura, nel cinema e in altri media
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 220
Almeno a partire dall’inizio degli anni Sessanta, la riflessione e le indagini sulla Shoah si sono giustamente concentrate soprattutto sulle vittime e quindi sui testimoni delle persecuzioni e dello sterminio. L’ottantesima ricorrenza il 20 gennaio 2022 del famoso e famigerato incontro presso la villa sul Wannsee, a sud-ovest di Berlino, in cui venne deliberata la Soluzione finale, suggerisce tuttavia un cambio almeno parziale di prospettiva, che metta a fuoco anche gli autori, vale a dire i perpetratori di quel crimine. Nella storiografia, un simile mutamento di paradigma ha avuto inizio già a partire dagli anni Novanta, quando una serie di importanti ricerche hanno cominciato a indagare non solo o non tanto le figure dei principali gerarchi e criminali nazisti, bensì anche le centinaia di migliaia di ‘uomini qualunque’, di giuristi, funzionari, burocrati, di semplici cittadini, studenti, lavoratori e buoni padri di famiglia che in diversi ruoli e con diverse modalità hanno preso parte attiva al più grande crimine dell’umanità. I contributi contenuti in questo volume intendono portare avanti queste ricerche e approfondire, in particolare, le diverse rappresentazioni dei perpetratori presenti nella letteratura, nel cinema o in altri media, per interrogarsi anche sull’evoluzione di tali raffigurazioni, che costituiscono l’espressione più immediata di quell’immaginario collettivo che esse stesse contribuiscono a formare. Saggi di G. Corni, La biografia di Hitler: una lunga storia; A. Goggio, Ridere del male? Rappresentazioni parodistiche e satiriche del Führer fra ieri e oggi; N. Brazzelli, “Things are never as they seem”: il giovane Adolf secondo Beryl Bainbridge; L. Fontana Fourel, Schöne Zeiten (Bei tempi): Sobibór e Auschwitz negli album ricordo di Johann Niemann e Karl Höcker; A. Costazza, Il paradosso del mentitore: Rudolf Höss in letteratura e al cinema; L. Bernardini, Un boia loquace: Jürgen Stroop nella cultura polacca; C. Flinz, Il discorso di Goebbels allo Sportpalast di Berlino: Un’analisi linguistica; V. Pobbe, “In piedi! Entra la Corte”. La rappresentazione dei criminali nazisti all’interno delle aule di tribunale; D. Manera, Francisco Boix e El triángulo azul; F. Haas, Il peso della Storia tedesca: carnefici e vittime della Shoah nel romanzo Jahrestage di Uwe Johnson; S. Apostolo, Tra ‘Täterforschung’ e ‘Familienforschung’. Christian Kracht, il nazismo e l’analisi della colpa in Eurotrash; F. Prina, L’enigma della Shoah in Fatherland di Robert Harris; G. Franczak, L’irrappresentabile. I perpetratori polacchi, Jedwabne e il caso di Aftermath (2012), un “Holocaust horror film”.
Memorie di famiglia. Piccole storie all’interno della grande Storia
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 232
I testi qui raccolti sono frutto delle narrazioni sulle vicende degli ebrei italiani dal 1938 al 1945 realizzate da undici anni dai figli e nipoti dei protagonisti al Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani di Roma, in occasione del Giorno della Memoria. Importante mezzo di trasmissione della memoria famigliare, esse sono anche un pezzo della grande storia, e aprono finestre spesso inedite sui fatti drammatici di quegli anni e sul modo con cui questi fatti sono stati percepiti, vissuti e trasformati in memoria collettiva. Il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, inaugurato il 29 giugno 1902, nasce come orfanotrofio per accogliere bambini ebrei e offrire sostegno alle famiglie disagiate; funzione svolta massicciamente dopo le due guerre mondiali. Nel corso della sua storia è diventato anche un centro di prima accoglienza e dimora temporanea per gli ebrei profughi dalla Libia nel 1967 e dall’Iran nel 1979-80. Dal 1987 al 1997 il Pitigliani è diventato Bait Bet, una “seconda casa”, dove crescere all’insegna dell’educazione ebraica. Oggi, il Centro è un Ente Ebraico civilmente riconosciuto in base alla Legge n. 101 dell’8 marzo 1989 e svolge principalmente attività educative e assistenziali per i giovani della Comunità, con particolare riguardo alle famiglie più bisognose. L’assistenza, l’educazione, la diffusione della storia, delle tradizioni e dei principi dell’etica ebraica sono gli obiettivi che motivano l’opera quotidiana del Pitigliani. L’attività educativa è ispirata al Metodo Feuerstein per la cui formazione il Centro è accreditato presso il MIUR. Il Centro è aperto al pubblico e dedica un ampio spazio alle attività culturali organizzando, nel corso dell’anno, numerosi eventi finalizzati a diffondere la conoscenza della cultura ebraica, a promuovere il confronto su tematiche culturali e sociali nella convinzione che la conoscenza sia lo strumento attraverso il quale abbattere le barriere, superare i pregiudizi, promuovere la convivenza e il dialogo interculturale. La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali. Prefazione di Mario Venezia. Introduzione di Nando Tagliacozzo.
Gli ebrei a Padova dal Medioevo ai giorni nostri. Il valore di una presenza
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 312
"Gli ebrei a Padova dal Medioevo ai giorni nostri. Il valore di una presenza" raccoglie una serie di saggi che raccontano e approfondiscono il rapporto, antico e prezioso, tra la città veneta e il mondo ebraico. La pubblicazione è stata coordinata da un Comitato scientifico composto dal dott. Gadi Luzzato Voghera, direttore del CDEC di Milano, dal dott. Adolfo Locci, rabbino capo della Comunità ebraica di Padova, dalla prof. Maddalena Del Bianco Cotrozzi, ordinaria di Storia dell’ebraismo nell’Università di Udine, e dal prof. Pier Cesare Ioly Zorattini, già ordinario di Storia delle Religioni nell’Università di Udine. Il testo presenta contributi di: Mariuccia Bevilacqua Krasner, Alessia Fontanella e Mauro Perani, Daniele Nissim, Antonio Spagnuolo, Pia Settimi, Ariel Viterbo, Rebecca Locci, Stefano Zaggia, Natascia Danieli, Adolfo Locci, Riccardo Di Segni, Maddalena Del Bianco Cotrozzi, Pietro Ioly Zorattini, Martina Massaro, Pier Cesare Ioly Zorattini, Giuliano Tamani, Giulia Simone, Mariarosa Davi, Gadi Luzzatto Voghera.
Lezioni di Torà. Riflessioni e insegnamenti di vita. Discorsi adattati da Jonathan Sacks
Menachem Mendel Schneerson
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 432
Rabbi Menachem Mendel Schneerson è stato uno dei Maestri più autorevoli e seguiti della storia religiosa ebraica. Pensatore raffinato e abile interprete delle esigenze più urgenti della contemporaneità, Schneerson è diventato famoso in tutto il mondo semplicemente come “il Rebbe”. Con la sua leadership carismatica ha guidato una parte del mondo chassidico attraverso un secolo, il Novecento, costellato di tragedie ma anche di nuove sfide. Le sue riflessioni sulla Torà coniugano la tradizione rabbinica con quella mistica dello Zohar e i testi fondamentali del chassidismo. Prendendo le mosse da versetti biblici e accompagnati dalla millenaria sapienza ebraica, i discorsi del Rebbe scendono nelle profondità della parola e, con sensibilità e pazienza, riescono a dilatare ogni singolo punto fino a farne un insegnamento di vita. “Lezioni di Torà” raccoglie i frutti di questo instancabile lavoro ermeneutico. Ne nasce un testo unico e prezioso, e non solo per il mondo ebraico, ma per tutti coloro che, confusi o spaventati dalle tortuosità del presente, incedono coraggiosamente verso una più ampia comprensione spirituale.
Il libro di Ester. Ediz. ebraica e italiana
Libro
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 58
La Meghillat Estèr (Rotolo di Ester) è un libro della Bibbia ebraica e fa parte dei Ketuvìm (Agiografi). Nella Meghillat Ester si narra un episodio avvenuto tra il V e il IV secolo a.e.v. nell’impero persiano, dove viveva gran parte del popolo ebraico. La Meghillà descrive l’ascesa politica di Hamàn, primo ministro del re Assuero, che voleva sterminare la comunità ebraica il giorno 13 del mese di Adàr. Ester, una giovane ebrea scelta dal sovrano come sua regina in seguito al ripudio della prima moglie Vashtì, riuscì con l’aiuto del cugino Mordekhài a scongiurare la minaccia di sterminio. Alla fine del racconto Hamàn viene giustiziato, e il giorno che doveva essere di tristezza si trasforma in un giorno di gioia per il popolo ebraico.
Materia giudaica. Rivista dell'Associazione italiana per lo studio del giudaismo. Volume Vol. 26/2
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 438
L'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo è un’istituzione culturale che ha lo scopo di promuovere la ricerca scientifica nel campo del Giudaismo dalle sue origini ai nostri giorni.
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 86/2-3
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 341
A Villa Emma di Nonantola, nei pressi di Modena, vissero, per oltre un anno, da luglio 1942 al settembre 1943, 73 ragazzi ebrei, fuggiti dalla Germania, dall'Austria, dalla Jugoslavia e dalla Polonia, oltre a diciotto adulti loro accompagnatori. I ragazzi in fuga dall'Europa in fiamme furono accolti, protetti, nascosti in un abbraccio solidale che si estese all'intera comunità. I saggi qui raccolti analizzano la vicenda sul versante storico, architettonico, artistico, politico e sociologico. Adachiara Zevi ripercorre la vicenda del concorso "Davanti a Villa Emma", dedicato alla creazione di un memoriale per la comunità dei salvatori. Guido Pisi mette in luce la peculiarità di questa accoglienza: non semplicemente una buona azione, ma la costruzione di una relazione attiva tra ragazzi e abitanti. Sul tema dei Giusti è centrato il complesso e profondo intervento di Stefano Levi Della Torre. Bruno Maida allarga l'obiettivo sul salvataggio dell'infanzia ebraica dalla deportazione e dallo sterminio. Con l'intervento di Fausto Ciuffi si entra nel vivo di questo secolo, quando, nel 2004, prende corpo la Fondazione Villa Emma, di cui è da allora Direttore. Una delle poche tracce materiali di questa vicenda è costituita dai 96 libri appartenuti ai ragazzi: ne riferisce con cura Elena Pirazzoli. Un nodo significativo è quello raccontato da Maria Bacchi: come costruire una sinergia tra un luogo di memoria del passato e un luogo di riflessione e azione per il futuro. In questo volume si trovano altri importanti saggi che richiamano il tema della cura dell'altro. Silvano Longhi ricostruisce l'attività assistenziale messa in atto in Svizzera dall'ebreo milanese Eugenio Mortara; Liliana Picciotto parla di tentativi andati a vuoto volti a far raggiungere Eretz Israel a bambini e adolescenti, figli di profughi stranieri internati in Italia o nelle zone annesse della ex Jugoslavia. Un altro saggio, a firma di Giulio Disegni, è dedicato all'iter legislativo per il riconoscimento di perseguitati dal regime fascista agli ebrei d'Italia, durato, con fasi alterne, per ben 78 anni: dal 1952 al 2020. Gli articoli terminano con un breve testo di Michele Sarfatti intitolato "Nuovi documenti sulla consegna ai tedeschi di rifugiati ebrei nel Kosovo italiano nel marzo 1942". A seguire una ampia "Rassegna di libri, convegni, mostre e riviste" curata da Myriam Silvera.
Scrivimi sempre. La vita di Tina Bassani
Gemma Moldi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 141
"Signorina cara, sopporti tutto finché ha la libertà!" scrive Tina Bassani alla sua insegnante di pianoforte. È prigioniera a Fossoli con la famiglia, ha quattordici anni e i suoi sogni stanno svanendo. Era stata ammessa al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia a soli otto anni per "le speciali attitudini musicali". Espulsa in quanto ebrea a causa delle leggi razziste del 1938, ha continuato a coltivare la passione per la musica ma poi non è riuscita a salvarsi dalla deportazione. Muore ad Auschwitz insieme ai genitori e al fratello. Questo libro racconta la storia di Tina e della sua famiglia, nel contesto della comunità ebraica veneziana, attraverso testimonianze e documenti venuti alla luce solo recentemente, grazie alla volontà di prestare ascolto a quell'invito "Scrivimi sempre", posto alla fine di una lettera spedita da Fossoli nel 1944.
L'orologio di papà e altri ricordi
Daniel Vogelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2022
pagine: 120
«Mio padre era solito dire: “Io non voglio vincere la Lotteria di Tripoli, ma voglio vincere la lotteria quotidiana”. E in cosa consisteva la lotteria quotidiana? “Quando esco di casa trovare subito l’autobus; quando si mette a piovere avere l’ombrello; quando faccio una telefonata importante trovare subito libero...”. A me, allora, sembravano aspirazioni modeste. Ora so che è più facile vincere la Lotteria di Tripoli». Alcuni ricordi si fissano nella memoria, altri svaniscono. Quelli che rimangono sono spesso marginali, ma sono anche le tessere con cui è forse possibile fare un bilancio della propria vita o quantomeno ripercorrerla. Con i suoi ricordi, raccontati poeticamente, Daniel Vogelmann condivide con il lettore una visione compassionevole dell’esistenza.

