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Francesco D'Amato: Orsa maggiore

Violenze e fascismo nel napoletano. Il caso di Castellammare di Stabia: piazza Spartaco (1921-2021)

Violenze e fascismo nel napoletano. Il caso di Castellammare di Stabia: piazza Spartaco (1921-2021)

Antonio Ferrara

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il manifestarsi della violenza squadrista e la vittoria elettorale dei socialisti in alcune città del Napoletano alla fine del primo decennio del XX secolo segnarono una delle pagine più drammatiche dell'affermazione del fascismo in Italia, con l'assalto ad alcuni municipi. I fatti di Piazza Spartaco (Castellammare di Stabia, 20 gennaio 1921), riletti a cento anni di distanza grazie a documenti inediti, rappresentano bene la concezione fascista dello Stato che di lì a poco avrebbe invaso le istituzioni, distruggendo e minando alla base lo Stato liberale, che era entrato in crisi nell'immediato dopoguerra anche per le divisioni tra le forze politiche di massa, che non compresero a pieno la portata dei Fasci di combattimento voluti da Mussolini sin dal 1919. Come accadde a Bologna o a Ferrara, in Puglia e in altre regioni da Nord a Sud, il blocco di potere costituito da ceti borghesi, reduci della prima guerra mondiale, giovani studenti, proprietari terrieri, benestanti, commercianti spazzò via la giovane amministrazione comunale socialista, provocando la morte di sei persone: una storia dimenticata che val la pena riscoprire in un'Italia che sta perdendo la memoria democratica.
16,00

C'era una volta storybrooke. Quattro lezioni di Semiotica del testo

C'era una volta storybrooke. Quattro lezioni di Semiotica del testo

Anna Cicalese

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2021

pagine: 172

Pensato per la didattica dei corsi di Semiotica e Semiotica del testo, il volume sviluppa alcune nozioni teoriche utili a descrivere un testo narrativo audiovisivo. Per esemplificare la trattazione sarà presa in esame la serie televisiva Once upon a time (C'era una volta). Nelle quattro lezioni verranno introdotti i principi base della narrazione e della verosimiglianza, il “Viaggio dell'Eroe”, la traduzione intersemiotica, il “quadrato semiotico” e gli archetipi dei personaggi.
14,00

Grand Central dream. Viaggio nella stazione di New York tra arte, cinema e letteratura

Grand Central dream. Viaggio nella stazione di New York tra arte, cinema e letteratura

Stella Cervasio, Alessandro Vaccaro

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2021

pagine: 172

Grand Central Terminal, a New York, è la stazione con più binari al mondo. Un luogo della mente, un riferimento per l'immaginario collettivo. Lo incontriamo nei best seller e nei romanzi di autori esordienti, nei capolavori del cinema e nelle pellicole meno note. Come in un gioco di specchi, libri e film rinviano a una realtà diversa da quella che conosciamo: un portale, che immette nel cuore di un sogno. Ogni parte dell'edificio, inaugurato nel 1913 come struttura erede di Grand Central Depot, nato nel 1871, e di Grand Central Station, nel 1900, oltre a essere un richiamo alla storia e alle storie dell'arte, rimanda a racconti di vite sospese tra la quotidianità e una visione larger than life. È il primo monumento che ha aperto gli occhi agli americani sul problema della tutela dei beni culturali. Grand Central Terminal è una cosa e il suo contrario. È micro e macro: uno dei pochi luoghi di Manhattan dove, date le dimensioni, ci si potrebbe perdere. Il segreto del suo successo? È il viaggio: la chiave di volta per l'irrazionale, l'elemento che muove la mitologia a stelle e strisce, che da un viaggio ha origine e verso l'infinito oltrefrontiera tende e va.
14,00

Futuro anteriore. Alla ricerca di nuovi paradigmi

Futuro anteriore. Alla ricerca di nuovi paradigmi

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2021

pagine: 152

«Sono le idee, non gli interessi costituiti, che sono pericolose nel bene o nel male» così Keynes. Abbiamo cominciato a comunicarci idee, progetti, esperienze positive e negative, in un dialogo che è divenuto via via più profondo, sincero, intenso. Il gruppo “Futuro Anteriore” è nato così, dalla voglia di alcuni/e semplici cittadini/e di riflettere, sperimentare, partecipare, alzando lo sguardo verso un orizzonte, oltre la cronaca spicciola, senza cedere alla rassegnazione, allo scoraggiamento. Ci accomunano passione, impegno, ma tante sono le differenze tra noi, che si colgono facilmente anche dal taglio dei vari contributi, molti dei quali scritti durante il primo lockdown. La diversità può essere un limite. Noi vi abbiamo scoperto soprattutto una grande bellezza e l’abbiamo vissuta come un vero arricchimento reciproco. Idee, pensieri, qualche progetto, piccole esperienze, alla ricerca di nuovi paradigmi per una ripartenza: l’inizio, senza pretese, di un libro incompiuto. Le pagine finali, bianche, sono un invito al lettore ad andare avanti nella scrittura...
15,00

Heinrich Schliemann a Napoli

Heinrich Schliemann a Napoli

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2021

pagine: 262

Tutti conoscono il nome di Heinrich Schliemann, il mitico scopritore di Troia e poi di Micene, Tirinto e Orcomeno. Al pensiero di Micene i nostri ricordi vanno alla "maschera d'oro di Agamennone", raffigurata nel libro di storia della terza elementare. Il nome di Troia ci riporta invece al liceo, all'Iliade e alll'Odissea, alla questione omerica, dove ci si domandava: ma Omero sarà mai esistito? E come era possibile che un cantore della fine dell'VIII secolo (la scrittura fu introdotta intorno al 750 a.C.) potesse descrivere con tanti dettagli una città messa a ferro e fuoco intorno al 1250 a.C., ovvero 500 anni dopo? Tanti interrogativi Schliemann non se li pose, guidato dalla fede assoluta nella veridicità di Omero e bene armato di zappa e pala (come lui stesso scrive), scavò sulla collina di Hissarlik, in Turchia, e trovò Troia. Ma Schliemann è stato anche lo scopritore della "civiltà micenea", restituendo all'umanità ben mille anni di storia dei quali, prima di lui, non si conoscevano – al di fuori dei racconti omerici – le testimonianze concrete. Questo valore di Schliemann quale "artefice" o "restitutor" della storia è ben delineato nel primo saggio di Sybille Galka, cuore e anima della Società e del Museo "Heinrich Schliemann" di Ankerhagen, che fu la città dove egli trascorse la sua prima infanzia. Seguono un saggio del celebre archeologo Amedeo Maiuri, che fu soprintendente di Pompei ed Ercolano (e non solo) e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e uno di Umberto Pappalardo sulla sua intensa attività di viaggiatore: infatti Schliemann fece scorrerie per il mondo immaginabili per un uomo di quell'epoca, giungendo in America (dove prese la cittadinanza), Africa, India, Cina e Giappone. Venne anche almeno dieci volte a Napoli, non solo perché da qui prendeva la nave per raggiungere la sua casa ad Atene, ma anche perché amava questa città. Nonostante Napoli non fosse più la splendida capitale europea del secolo XVIII ma fosse divenuta nell'Ottocento socialmente molto problematica, c'erano tante cose da vedere: Pompei, Ercolano, il Museo Archeologico, il Teatro San Carlo e poi il Vesuvio, Sorrento, Capri e tanto altro ancora! Non è quindi un caso che morì proprio a Napoli, a Natale del 1890, prima di imbarcarsi per Atene... voleva ancora rivedere le nuove scoperte di Pompei e le nuove acquisizioni del Museo Archeologico Nazionale. In Italia aveva conosciuto dapprima a Pompei il giovane ispettore Giuseppe Fiorelli, che avrebbe poi rivisto a Napoli come direttore del Museo Nazionale e nuovamente a Roma in qualità di Direttore Generale delle Antichità del nuovo Regno d'Italia. Con Fiorelli ebbe dunque un lungo sodalizio, testimoniato da un frequente scambio epistolare. Carlo Knight spiega perché alcune di queste lettere, proprio alcune fra le più importanti, non ci sono pervenute. Possedute dal napoletano Domenico Bassi che nel 1927 le pubblicò nell'ormai raro libro Il carteggio di Giuseppe Fiorelli. In Italia ne sono custoditi solo due esemplari, uno a Milano e uno a Venezia, qui riprodotto in appendice insieme alle trascrizioni dei diari di viaggio napoletani, i cui originali sono custoditi oggi presso l'American Academy di Atene.
16,00

L'arte della persuasione. Marketing della politica e retorica greca

L'arte della persuasione. Marketing della politica e retorica greca

Michele Rosco

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2020

pagine: 241

Esiste un’arte della persuasione per il demos contemporaneo? Tra i tanti motivi di crisi della democrazia, c’è anche quello della costruzione del consenso in epoca di disintermediazione, di comunicazione sulla rete e sui social, di diffusione inquietante di fake news e di odio. Eppure in Grecia, duemilacinquecento anni fa, era nata una teoria della persuasione politica basata sul logos, sulla conoscenza, ma anche sulle emozioni e sulle virtù del politico: la retorica. Il testo esamina, con un approccio innovativo, il tema del marketing della politica – cioè la retorica moderna – confrontandolo con il pensiero dei sofisti, di Platone, di Aristotele. L’obiettivo è quello di costruire una nuova teoria della persuasione che abbia nel logos, nella ragione, il suo centro e il suo obiettivo.
16,00

Coco optimo. Cuochi, briganti e brigate di cucina nell'antica Roma

Coco optimo. Cuochi, briganti e brigate di cucina nell'antica Roma

Laura Del Verme

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2020

pagine: 126

È allegro, indefinito e caotico, il mondo dei cuochi nella Roma Imperiale. Furfanti geniali e creativi, controllati a vista dai ricchi patrizi che li prendevano ‘a nolo’ al mercato, erano ricercati e temuti e, nell’arco dei secoli, sono stati gli artefici invisibili di quelle celebrate bontà che noi oggi consideriamo ardite mescole. Quello dei Romani è un gusto per palati assai diversi dal nostro: noi siamo troppo abituati a cibi sorprendentemente estranei alla nostra terra, per apprezzare gli intingoli che mandavano in visibilio i Romani, per cui anche la sola capacità di versare la giusta quantità di garum nelle vivande, era un’arte. Per gli storici sembra quasi che i romani passassero la loro vita a tavola: li rappresentano come ghiottoni insaziabili, ma in realtà fino a sera facevano quasi a meno di mangiare e, per secoli, apparecchiarono le mense solo a giornata finita. Va chiarito che protagonista di queste pagine è una categoria professionale, anche se il nostro racconto inevitabilmente attingerà informazioni dalle fonti che si soffermano sui grandi mercati dell’Impero, dove era possibile reperire i cuochi più ricercati e in grado di lavorare i generi alimentari più rari.
13,00

La filosofia del tressette. Sulle regole del gioco del mediatore, del tressette e dello scopone

La filosofia del tressette. Sulle regole del gioco del mediatore, del tressette e dello scopone

Giuseppe Cacciatore

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2020

pagine: 144

Dopo una nota del filosofo Giuseppe Cacciatore, accademico dei Lincei e giocatore da sempre di tressette, sulla filosofia alla base del gioco del tressette si riportano in appendice gli scritti di chi da sempre è evocato come “maestro” del gioco del tressette, dello scopone e del gioco del mediatore, il misterioso Chitarrella con il suo "De regulis ludendi ac solvendi in mediatore et tresseptem", in latino maccheronico, e la traduzione ottocentesca in napoletano di Luigi Chiurazzi "Rèvole de jocare e pavare lo mediatore e lo tressette de llo sio chitarrella". Il volume contiene numerose tavole fuori testo sulle carte da gioco napoletane dell'Ottocento.
16,00

La conquista normanna del meridione d'Italia. Dall'arrivo dei primi conquistatori alla fondazione del regno. Conquiste, tipologie di insediamenti e strutture politiche

La conquista normanna del meridione d'Italia. Dall'arrivo dei primi conquistatori alla fondazione del regno. Conquiste, tipologie di insediamenti e strutture politiche

Tommaso Indelli

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2020

pagine: 160

Il volume si propone di essere una sintesi di facile consultazione dei principali avvenimenti politici e militari, che ebbero come protagonisti i cavalieri normanni nel Mezzogiorno d'Italia tra l'XI e il XII secolo. Molta attenzione è stata riposta nell'inquadramento cronologico degli eventi, talvolta complessi, indispensabile per un'esatta e puntuale ricostruzione dei fatti accaduti. Le numerose note al testo intendono svolgere non solo la consueta funzione bibliografica, ma anche una funzione chiarificatrice ed esplicativa di molti problemi affrontati. Completa il volume un'appendice molto dettagliata, riservata ai lettori più esperti ed interessati all'argomento.
12,00

Quid est veritas? Il dramma della passione e morte di Cristo

Quid est veritas? Il dramma della passione e morte di Cristo

Matteo Claudio Zarrella

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2019

pagine: 200

Il dramma della passione e morte di Cristo soffre a star chiuso in un libro. È un dramma destinato a ripetersi. Ma perché Dio ha voluto farsi processare e condannare alla Croce? Una domanda che, come scagliata nell'acqua, avrebbe dovuto suscitare giri concentrici di nuove, impreviste, riflessioni. Il processo ingiusto, fondato su una accusa ingiusta, con una condanna ingiusta, una pena ingiusta alla flagellazione, alla gogna dello scherno e alla straziante crocifissione, tutto doveva servire ad amplificare, dal pulpito di un patibolo, dalla vetta del Calvario, il messaggio dell'innocente crocifisso.
13,00

La geopolitica di Francesco. Missione per l'ecumene cristiano

La geopolitica di Francesco. Missione per l'ecumene cristiano

Luigi Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2019

pagine: 305

Durante il silenzio sollecitato dal balcone di san Pietro la sera della presentazione all'Urbe e all'Orbe del nuovo Pontefice, è iniziata la nota lunga della sinfonia di Francesco, un papa che inneggia alla carità auspicando misericordia per tutto il genere umano. Nell'accettare l'investitura egli accoglie anche una pesante eredità, quella di dover gestire due orientamenti presenti all'interno della Chiesa: il rigorista che pone verità e norma sempre prima della misericordia e della persona; il riformista che, nel pur legittimo desiderio di rinnovamento, deve aver la pazienza che ogni novità sia gradualmente accettata, condivisa e realizzata.
18,00

Il chirone d'Achille. Kissinger, un realista tedesco nella città sulla collina

Il chirone d'Achille. Kissinger, un realista tedesco nella città sulla collina

Luigi Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2019

pagine: 346

Chirone, famoso educatore di eroi, è il più sapiente dei centauri. Per la sua duplice natura, egli ben rappresenta un intellettuale come Kissinger, impegnato a far conoscere i suoi orientamenti di matrice europea alla cultura politica statunitense. La reazione d'intellettuali tendenzialmente orgogliosi del contesto eccezionale nel quale ritengono di operare non è stata di sostanziale accettazione di un'analisi delle relazioni internazionali che invita a non fare eccessivo e unico affidamento sull'intensità della luce proveniente dall'esperienza storica. Un Paese che pretende d'imporre un modello ritenuto vincente, perché illuminato dalla pretesa unicità della propria esperienza rischia di precipitare in una condizione di debilitante hybris. Kissinger invita a scendere dal piedistallo e fare dell'accettazione della normalità il presupposto per esercitare nel modo migliore il proprio ruolo, vissuto in una prospettiva di equilibrata multipolarità.
18,00

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