Europa Edizioni: Tracciare spazi

Il libro "Contemporanea" di Ida Testa, come già ben spiega il sottotitolo, è una raccolta di Racconti, Poesie, Fiaba e Filastrocche che si alternano in diverse sezioni tematiche: Ambiente, Cibo, Costume e società, Cuore, Fantasie, Fiaba e filastrocche. Con una scrittura metaforica e musicale, l'autrice affronta temi diversi e dà spazio ad una creatività e ad una fantasia particolarmente spiccate e luminose.

Mario Colucci non lo nasconde e anzi se ne fa quasi un vanto: ... e nun so' manco romano ci dice, eppure riesce a farsi interprete della romanità, di quella scrittura ironica, dissacrante, distaccata che rappresenta lo spirito della Capitale e in particolare del suo popolino. Per chi non l'avesse giù intuito infatti, la presente è una raccolta di poesie in romanesco e perciò, in quanto tale, si fa carico non solo di riportare pensieri ed emozioni del suo autore, ma rappresenta una intera città, che pur non essendo quella che ha dato i natali all'autore, gli ha dato molto, tanto da farsi tributare questo omaggio.

"Con la raccolta di poesie di Fabrizio Borghese ci troviamo di fronte un'opera assai originale e particolare, una sorta di canzoniere di medievale memoria rivisitato, tuttavia, attraverso una sensibilità moderna ricca di immagini allegoriche. In molti punti, la poetica dell'autore richiama il viaggio metaforico di Dante, con sostanziali differenze. In quest'opera moderna, infatti, l'Io predominante di una sorta di anonimo protagonista poetico viaggia alla ricerca di sé attraverso perdizione e redenzione, in un continuo scontro con i suoi istinti più primordiali e profondi e ciò che emotivamente lo circonda." (dalla prefazione)

Sono le parole di Enipio, il protagonista di questo poemetto, a darci il benvenuto e a portarci immediatamente all'interno del testo di Gennaro Cuozzo, "Al posto loro", un testo agile, che trae però ispirazione dalla ricchezza delle contaminazioni e da un passato letterario fatto soprattutto di teatro e teatro greco in particolare. Ma "Al posto loro" è anche uno strumento di denuncia sociale forte e vibrante, perché, come dice l'autore in apertura del testo, "La verità è un monologo recitato di fronte alla nostra coscienza".

La silloge di Monica Bottin è un canto alla semplicità. Le sue poesie danzano delicate fra le pagine, lasciando al lettore una carezzevole sensazione di pace. Sono versi che cantano la vita e l'esistenza con una leggerezza che si posa lieve sulle cose, partendo dalle piccole emozioni quotidiane. Quelle che non cambiano il mondo tutto in una volta, ma che scavano, goccia dopo goccia, gallerie e solchi in grado di lasciare impresso qualcosa di importante, destinato a rimanere. Testimonianze di una mente vibrante e aperta alla vita. Sono riflessioni, atti d'amore, emozioni inconfessate e oniriche ricerche.