Einaudi: Supercoralli
Autoritratto. Lettere 1945-1984
François Truffaut
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1989
pagine: LXIV-299
Giovane ribelle, critico cinematografico, disertore, innamorato, regista, amico fedele, produttore accorto: i numerosi personaggi della vita di Truffaut affollano le lettere scritte, giorno dopo giorno, per quarant'anni esatti. Sono come le figure di un romanzo, come gli eroi di tanti suoi film. Troviamo gli amici di sempre, Rohmer, Helen Scott, Godard. E Hitchcock, Malle, Paul Newman. Le lettere si infittiscono di nomi e fatti che sono quelli della nostra vita recente: il manifesto contro la guerra d'Algeria, il maggio '68, Alain Peyrefitte ministro gollista della cultura, Sartre. Ma anche "un giovane sceneggiatore", "uno studente", "un giornalista gastronomo"; Truffaut guarda il mondo senza il filtro delle ideologie e delle convenzioni sociali.
Cambiamento di prospettiva. Lettere 1923-29
Virginia Woolf
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1982
pagine: XVIII-762
Il volo della mente. Lettere 1888-1912
Virginia Woolf
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1980
pagine: XXIV-676
La facoltà delle cose inutili
Jurij Dombrovskij
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1979
pagine: 547
Sonnenallee
Thomas Brussig
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 144
Micha e Mario, Cespo, il Talpa e Miriam – un’adolescenza, la loro, consumata a pochi passi dal Muro di Berlino. L’Ovest è proprio dietro l’angolo, con le sue promesse di libertà, eppure sembra irraggiungibile. E c’è sempre il rischio di morire, sí, ma un doppio vinile dei Rolling Stones nascosto sotto la giacca può anche salvare la vita, mentre una folata di vento può trasportare oltrecortina una lettera d’amore. «Un romanzo ordinario, – osserva Jonathan Franzen nella sua postfazione, – potrebbe mettere in luce la tristezza della loro condizione. Un romanzo straordinario, pur riconoscendo il lato triste di quella condizione, ne mette in luce il lato comico». E “Sonnenallee”, scanzonato e imprevedibile com’è, ha dato voce a un’intera generazione.
La gioia di ieri
Elena Stancanelli
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 184
Siamo davvero sicuri che la gioia di ieri sia l’unica possibile? Dopo la fine della storia con Davide, Anna vuole cambiare tutto. Odia le coppie, la monogamia, i tradimenti, la gelosia. Giura che non ci cascherà più. Ma non sa bene con cosa sostituire il modello sentimentale dentro il quale è cresciuta. L’amore potrebbe non riguardare due persone ma una piccola comunità, in cui si è liberi di entrare e uscire senza scacciare gli altri? E questo basterebbe a far sparire il dolore delle separazioni? Un raffinato romanzo in tre atti, sensuale e divertito, che racconta il cammino di una donna alla ricerca di una nuova felicità. La solitudine di Anna è una casa sempre aperta e piuttosto affollata. C’è la coinquilina Micol, vent’anni più giovane di lei, irresistibile, votata all’artificio, dotata di un’intelligenza da volpe e di una fiducia entusiasta nella monogamia. E poi gli amanti e le amanti, gli indispensabili amici, una specie di foresta che resiste a tutte le tempeste. Ma soprattutto i cani: la sua adorata Mina, sdegnosa e vibrante, sette cuccioli rosa, i cani incontrati per strada e nei parchi, e un certo Frodo, dallo sguardo troppo umano, che un giorno d’inverno si lancia da una terrazza. È un prodigio? Un messaggio? Forse è solo il modo in cui un tempo nuovo si manifesta. Un tempo sfocato nel quale regna l’irrazionale, e le regole del desiderio, che hanno sempre salvato Anna dalla tristezza, non valgono più. Proprio quando gli eventi del mondo impongono l’isolamento, a cinquant’anni Anna si trasforma. E si inoltra in questa sua nuova condizione, passeggiando con Mina nella città semideserta, schivando gli agguati della nostalgia, salutando chi ci lascia e aspettando chi torna sempre. Perché anche quando la vita sembra secca e immobile, è ancora possibile che qualcosa, qualcuno, accada. Con “La gioia di ieri”, Elena Stancanelli dà voce a una donna irriverente, autoironica, che si sforza di accogliere tutto quello che c’è. E racconta dell’età adulta una versione affettuosa e strampalata.
La ballerina
Patrick Modiano
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 96
Dare l’illusione di prendere il volo: è alla ricerca di questa leggerezza che la ballerina prova i suoi passi instancabilmente. In una Parigi invernale di anni lontani, la giovane donna, affrancata da una nebulosa vita in provincia, insegue il sogno sul palcoscenico senza abbandonare il ruolo di madre del piccolo Pierre. Ma non si può sempre sfuggire ai fantasmi del passato. Quegli stessi fantasmi che oggi, in una Parigi molto diversa ostaggio dei turisti, riportano il narratore ai tempi dell’incontro con la ballerina, quando lui iniziava a librarsi nel mondo della letteratura… «Una disciplina che ti permette di sopravvivere»: alla ballerina lo ripeteva sempre il suo insegnante Boris Kniaseff. Poi, altre parole. La diagonale, la variazione, il déboulé, la sbarra a terra. Qualcuno ora le sussurra. È il narratore senza nome che custodisce i frammenti della storia della ballerina. I loro destini si erano incrociati in un’epoca lontana, quando entrambi cercavano di spiccare il volo, lei sul palcoscenico, lui nel mondo della letteratura. Insieme, l’aspirante scrittore e la ballerina camminavano tra le strade di una Parigi invernale, rischiarata da quella luce che a volte si ritrova nei sogni, per rincasare quando lei finiva le lezioni di danza allo Studio Wacker, per raggiungere appartamenti in cui si tenevano misteriose riunioni, o semplicemente per passeggiare, tra confidenze taciute e fitti silenzi. La ballerina non parlava mai della nebulosa vita precedente, quando abitava in provincia, né tantomeno del padre di suo figlio, il piccolo Pierre. Il narratore badava spesso a quel bambino schivo con cui aveva un legame speciale, forse per via della sua stessa infanzia solitaria. Il volto di Pierre è l’unico che il tempo non ha offuscato. Il resto, solo «tessere di un puzzle, separate le une dalle altre per sempre». A distanza di anni, in una Parigi molto cambiata, estranea, chiassosa, un grande parco divertimenti per turisti, al narratore tornano in mente quegli istanti: diventa l’inizio di un viaggio a ritroso nelle nebbie della memoria, tra indirizzi perduti, luoghi clandestini, incontri con i fantasmi. Perché, ieri come oggi, non sempre si sfugge ai fantasmi del passato… In questa nuova indagine al cuore dei ricordi, Patrick Modiano si muove tra le pieghe di un presente vago e le profondità indecifrabili di ciò che è stato. Mentre tutto si cancella, l’amore, inafferrabile, resiste.