Einaudi: Supercoralli
Formichità
Charlie Kaufman
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 736
Dallo sceneggiatore di “Essere John Malkovich” e “Se mi lasci ti cancello”. B. Rosenberger Rosenberg non è razzista – ha persino una fidanzata di colore! – e non è ebreo. Non che sia importante, certo, ma la gente tende a sbagliarsi e lui ci tiene a specificarlo. Finissimo critico cinematografico, non è famoso come dovrebbe perché, con il coraggio delle sue opinioni, si è messo contro la camarilla di teorici del cinema che manipola l’industria. Quando si imbatte nel capolavoro di uno sconosciuto e ultracentenario regista afroamericano (o era svedese?), ha finalmente un’occasione di riscatto: per farlo conoscere al mondo, è disposto persino a gettarsi nel fuoco. B. Rosenberger Rosenberg, critico cinematografico newyorkese prossimo ai sessant’anni, ha la testa pelata, una grossa voglia color vino in faccia e una barba rigogliosa che, per puro caso, la copre completamente. È divorziato e ha una figlia che lo odia, ma pazienza: in compenso ha una bellissima fidanzata afroamericana che lo ama, anche se ogni tanto non gli risponde al telefono. Andato in Florida a fare ricerche per uno dei suoi dotti saggi, fa conoscenza con Ingo Cutbirth, un ignoto regista afroamericano che ha passato novant’anni a lavorare a un film d’animazione in stop-motion. Risultato: un capolavoro lungo tre mesi, comprensivi di pause per andare in bagno, mangiare e dormire. Con questa clamorosa scoperta B. ha finalmente l’occasione di soddisfare i propri inappagati sogni di gloria. Ma la sfortuna ci mette lo zampino e, nel posteggio di un inquietante fast food, i suoi piani vanno in fumo. Mentre B. tenta di recuperare il recuperabile con l’aiuto di Barassini, ipnotizzatore stizzoso ma qualificato, la sua vita da formica prende pieghe via via più bizzarre e umilianti. Non c’è abisso troppo profondo in cui B. non riesca a scendere, anche perché continua a cadere nei tombini. Che qualcuno ce l’abbia con lui? Non è forse un qualcuno dall’aria familiare? Charlie Kaufman, nota figura di Hollywood, ha creato una storia all’altezza dei suoi originalissimi film. Nel romanzo, attraverso la voce del nevrotico protagonista, si mescolano riferimenti veri, storpiati e gustosamente inventati al mondo del cinema e non solo. Pagina dopo pagina, quasi senza rendersene conto, il lettore si addentra in un’esilarante galleria dell’assurdo in cui trovano posto anche Donald J. Trunk, fiero sul suo piedistallo, e Calcium, una geniale formica del futuro che, forse, oltre al film di Ingo chiude anche il cerchio della storia.
La vita è breve, eccetera
Veronica Raimo
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il nuovo libro dell’autrice di “Niente di vero”. Durante una scossa di terremoto una donna si trova a letto con un uomo, ma quello non è il suo letto e lui non è il suo fidanzato. Inizia così uno di questi undici racconti irriverenti, comici e amari insieme, in cui le relazioni sono piene di spigoli, e le donne, a volte impulsive o semplicemente buffe, traditrici eppure ancora pronte a fidarsi, sono esperte nel lasciarsi ma non nel lasciarsi andare. E soprattutto sanno prendersi molto sul serio o molto in giro, perché in fondo la vita è breve, eccetera. «Non avrebbe mai immaginato che il desiderio di vendetta fosse un sentimento comico». Una scrittrice in crisi cede alle richieste via via più insidiose dell’anziana vicina, con inaspettate ricadute sul suo romanzo. Una promessa della danza scopre con il suo maestro le possibilità del proprio corpo, e del proprio piacere. Mentre un aereo si schianta contro un grattacielo, una ragazza di «bella presenza» ma dai denti strani progetta la fuga dalla villa degli zii, ben difesa da una schiera di nani da giardino, e da un arsenale di armi nell’armadio. E poi, una donna si sveglia dopo la prima notte nella sua nuova casa e trova sullo zerbino un ortaggio minaccioso. E ancora, due studentesse universitarie finiscono per non capirsi più quando una si taglia i capelli. Eccetera. In questi racconti dissacranti, a volte più malinconici a volte più divertenti, c’è un filo fortissimo a unire le storie: uno sguardo libero sulle donne e le loro relazioni. Donne troppo pigre per essere ribelli, razionali eppure scaramantiche, capaci di inventare mondi immaginari solo per mandarli in frantumi. Fanno sesso, disinibito o goffo, hanno le idee chiare oppure mentono, molto spesso. Hanno tanti progetti ma gli impegni sono gabbie. Sanno cosa significa bramare qualcosa ma non cosa significa averla a cuore. Eccola qui di nuovo la scrittura graffiante e sensuale di Veronica Raimo, che ci fa ridere e subito dopo ci sferra un colpo durissimo, demolendo sempre le nostre rassicuranti convenzioni.
Le schegge
Bret Easton Ellis
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 752
Nell’autunno del 1981, la vita di un gruppo di diciassettenni californiani che frequentano l’elitaria Buckley School viene sconvolta dall’arrivo di un ragazzo tanto affascinante quanto disturbato e perverso. Cosa nasconde Robert Mallory, e qual è il suo legame con il serial killer che sta imperversando in città? In una Los Angeles sensuale e violenta, fatta di feste in piscina e musica new wave, vodka e cocaina, Bret Easton Ellis racconta la sua storia più personale, emozionante e oscura. Nel 1981 Bret ha diciassette anni e frequenta l’ultimo anno alla Buckley, la scuola della gioventù dorata di Los Angeles: feste in piscina, amori promiscui, Bmw, coca, vodka e succo di pompelmo, nell’autoradio cassette piene di Ultravox, Blondie e Duran Duran. Un mondo falso e perfetto, ma tutto sommato piacevole, di certo eccitante. Almeno finché in classe non arriva uno studente nuovo: «se la primavera e l’estate del 1981 erano state il sogno, qualcosa di paradisiaco, allora il mese di settembre rappresentò la fine di quel sogno con l’arrivo di Robert Mallory». Robert è intelligente, bello, carismatico e presto entra a far parte della ristretta cerchia di amici di Bret. Robert però nasconde un segreto, indecifrabile anche per le persone che gli sono più vicine. Ammaliato dal fascino ambiguo di Robert, Bret sviluppa una vera e propria ossessione nei confronti del nuovo compagno. Ma Bret non può assecondare fino in fondo quell’attrazione perché c’è qualcosa, anzi qualcuno, il cui pensiero lo sconvolge più di ogni altro: il Pescatore. È questo il nome con cui è stato ribattezzato un pericoloso serial killer che sta mietendo vittime a Los Angeles in quegli anni, e che sembra deciso a colpire il gruppo di amici di Bret, e Bret stesso… Minacce terrificanti, atti di violenza casuali, inquietanti coincidenze: questa serie di eventi va a comporre un quadro che viene continuamente interpretato da Bret attraverso il filtro della sua immaginazione di adolescente dalle grandi doti narrative, in un momento in cui sta scoprendo la sua vocazione letteraria e la sua omosessualità. Bret si può fidare degli amici? E con la sua capacità di leggere la realtà riuscirà a trovare un senso al pericolo che sembra incombere su di lui? “Le schegge” è il primo romanzo di Ellis dopo tredici anni: valeva la pena aspettare. Non solo ha scritto il suo libro più bello dagli anni Novanta – sexy, inquietante, ambiguo, violento: è Ellis in purezza – ma anche una delle più lucide riflessioni su memoria e desiderio, verità e narrazione di questi nostri tempi paranoici e puritani.
Spilli
Greta Olivo
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 216
Livia cattura il vento: a correre è la più veloce, almeno fino al giorno in cui cade. Ha una famiglia allegra, una migliore amica, due occhi bellissimi, e tutti – proprio tutti – i desideri della sua età. Ma nel suo sguardo esiste un angolo cieco, un buio che la sera può diventare impenetrabile: piccole come spilli, le cose spariscono all’improvviso. Allora non le rimane che giocare d’anticipo, e prendersi tutto quello che può. Certo, ci vuole un po’ di incoscienza (e molta attenzione) per imparare a vivere senza guardare. Ma possiamo sempre scegliere di non arrenderci, da adolescenti come da adulti. Un romanzo d’esordio trascinante, commovente, acceso a ogni pagina da una forza profonda e viva. La nostra vita è costellata di linee d’ombra. Alcune le superiamo quasi senza accorgercene, altre invece rimangono lì per sempre, invalicabili, a ricordarci che abbiamo paura. E se c’è un’età in cui la paura spinge più forte, piena di desiderio, rivoluzioni e soglie da attraversare, è l’adolescenza. Questo vale anche per Livia, che vuole arrivare prima alle gare di atletica, occupare il liceo, andare alle feste, uscire con i ragazzi più grandi: insomma, vuole essere identica alle sue coetanee, e soprattutto vuole essere vista. Ma la sera, quando ogni cosa sprofonda nel buio, a non vedere più niente è lei. Se crescere significa imparare ad accettare i propri punti deboli, la partita per Livia è un po’ più dura che per gli altri. Per prepararla a ciò che le succederà – a ciò che le sta già succedendo – suo padre ha un’idea coraggiosa: ci sarà pure qualcuno che possa mostrarle i passi di questa danza nuova. Emilio è il tutor del centro che l’accoglie, e a un’occhiata distratta sembra vederci benissimo. Sarà lui a insegnarle a vivere senza guardare. Facendole capire che ogni ora è preziosa, la aiuta a muoversi in quel buio e ad ascoltare i suoni, ma soprattutto le scrolla di dosso la paura. Insieme a Livia scopriamo che da qualche parte c’è sempre un punto di luce. Basta trovarlo, prendere un bel respiro e fare il primo passo per raggiungerlo.
Stella Maris
Cormac McCarthy
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 200
Ottobre 1972, struttura psichiatrica Stella Maris. Tra le mura di una stanza un uomo e una donna si scambiano parole di matematica e desiderio, di musica e visioni. Lei si chiama Alicia Western ed è lì per cercare di sfuggire ai suoi demoni. Lui è lo psichiatra che l’ha in cura ed è lì per tentare di salvarle la vita. Falliranno entrambi, ma le parole che si scambiano tra quelle mura resteranno dopo di loro. Nella seconda metà della dilogia cominciata con “Il passeggero”, Cormac McCarthy chiude il cerchio delle vicende dei fratelli Western – e della sua intera opera – con un romanzo di diamantina intelligenza e strabiliante vis drammatica: l’ultima degna parola di un autore di genio. Quando bussa alla porta della clinica psichiatrica Stella Maris, con quarantamila dollari in contanti in una busta e poca carne addosso, Alicia Western ha vent’anni e altri due ricoveri alle spalle. Il compito che attende il dottor Cohen, che la prende in cura, è di quelli che possono far vacillare la fiducia di un medico nella propria professione. Con diagnosi plurime di sociopatia deviante, anoressia, probabile autismo, tendenze suicide e schizofrenia paranoide, Alicia è accompagnata fin dalla pubertà da uno stuolo di personaggi allucinatori capeggiati dall’individuo pinnuto e astruso che lei chiama Talidomide Kid. Ma accanto alle sue molte patologie psichiatriche, la giovane Western è anche una matematica di genio con un QI non testabile, nonché una virtuosa del violino troppo assorbita dalla teoria dei topoi per raggiungere nella musica un’eccellenza a lei accettabile. Ardua missione, per un terapeuta, cercare di strappare i brandelli di un’anima lacerata alle spire di una mente tanto vorace: nella danza di parole che i due ingaggiano, a ogni passo del medico corrisponde un nuovo imprendibile exploit della paziente, intriso di beckettiana ironia e puntellato di autorevoli teorie. Grothendieck e Gödel, Maxwell e Feynman. Kant, Schopenhauer e Wittgenstein. Bach. Il sapere moderno distillato in un lasciapassare per il nichilismo. Nel parterre di riferimenti di Alicia un solo nome compare con sospetta parsimonia, ed è quello di suo fratello Bobby, lasciato in coma in Italia dopo un incidente automobilistico, e dato per morto. Di Bobby Alicia non vuole parlare. Ed è proprio in quell’eloquente silenzio che lo psichiatra incunea il suo grimaldello. Perché ora sa che solo di Bobby, solo a Bobby, Alicia vorrebbe parlare. Seduta dopo seduta, il tempo a disposizione si fa sempre più breve. E nel ticchettio ora sommesso ora impetuoso di quell’orologio che lei sa leggere anche al contrario, Alicia si prepara a dimostrare l’estrema verità che ha appreso su questa esistenza: che «il mondo non ha creato un solo essere vivente che non intenda distruggere».
La verità e la biro
Tiziano Scarpa
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 232
«Tutto quello che non si può dire perché ferirebbe chi ci vuole bene, perché ci metterebbe in cattiva luce, perché non è il caso, perché chi me lo fa fare, perché la vita è già pesante così, perché non occorre complicarla, perché sì, perché no, perché…» Difficile trovare qualcuno che ci dica la verità, visto che siamo noi stessi i primi a evitarla. Eppure non fa che inseguirci: ce l’abbiamo scritta sulla pelle, indelebile e spontanea come la penna biro su un taccuino. Quello che avete per le mani è un libro che non assomiglia a nessun altro. Un romanzo, una confessione, un saggio, un memoir, una meditazione brillante e appassionata sui nostri desideri, e su quest’epoca che ci vuole trasformare in esibizionisti e gladiatori. Provate a pensare a chi, nella vita, vi ha detto davvero come stavano le cose. Tiziano Scarpa, per esempio, non potrà mai dimenticare la Studentessa di Filosofia: quella compagna di università così sincera da raccontargli ogni suo tormento d’amore a letto – nel senso che glieli raccontava proprio mentre era a letto con lui. A questa campionessa mondiale di sincerità si affiancano vari personaggi e diversi modi di vivere la schiettezza: fra i tanti, la Ragazza dagli Occhi Spiritati, il Vecchio Amico di Famiglia, la Storica dell’Arte, il Depresso Misterioso. Sono momenti rivelatori dei rapporti con gli altri, che, guardando indietro, fanno ridere, soffrire e a volte disperare. L’occasione per ricordare questi episodi è una vacanza in Grecia: giorni luminosi costellati di piccoli incidenti, imbarazzi, intimità impreviste. Seduto sotto l’ombrellone, lo scrittore mette a confronto la naturalezza dei corpi nudi con l’abito stretto delle parole. Così, tra resoconti imperdibili e aneddoti bene invecchiati in cantina, si apre un’altra pista, quella più riflessiva, per difendersi da quest’epoca che ci vorrebbe tutti esibizionisti e gladiatori sociali. Setacciando le interviste di attrici ottantenni impudiche, la fantascienza distopica e le fotografie iconiche del Novecento, l’autore cerca le sue risposte dappertutto. Per poi trovarle nel teatro greco: che ha inventato un modo tutto suo di fabbricare la verità, producendo la massima intensità attraverso il massimo dell’artificio. Questo libro resterà scolpito nell’animo di chi ha sete di verità, ma subisce il contagio delle sue malattie croniche: l’ipocrisia e la reticenza.
La strada per Chevreuse
Patrick Modiano
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 128
Un tardo pomeriggio d’estate degli anni Sessanta Jean Bosmans si ritrova per caso nella valle di Chevreuse. Qui Jean ha la sensazione di riconoscere strade, paesi, edifici. E una casa, che sembra appartenere alla geografia della sua anima... Oltre le frontiere lineari del tempo, tra ricordi risvegliati e sogni a occhi aperti, Jean si addentra nel labirinto della memoria per interrogare i fantasmi di una vita e svelare il mistero di quella casa: le sue mura custodiscono solo le ombre dell’infanzia, oppure nascondono la verità su un crimine commesso in un giorno lontano? Chevreuse: a Jean torna in mente questa parola a distanza di più di cinquant’anni. Poi, come di colpo liberati dalle catene dell’oblio, riaffiorano i versi di una canzone che passava spesso alla radio, le immagini di una serata parigina, e ancora visi, poesie, altri nomi legati a un certo periodo della sua giovinezza, negli anni Sessanta. Così, annotando su un quaderno azzurro ogni particolare all’apparenza insignificante, Jean spera di trovare un filo conduttore che unisca quelle immagini sfocate per poter finalmente, forse, far luce sui fatti del passato. Riemerge allora Camille, che si faceva chiamare «Teschio»: era stata lei a parlare a Jean della «rete», un numero di telefono disattivato al quale rispondevano voci oscure. E sempre lei lo aveva portato per la prima volta nell’appartamento di Auteuil, ritrovo di enigmatici frequentatori. Proprio da Auteuil, un tardo pomeriggio d’estate, per una serie di casualità, Jean era partito con Camille e un’amica di lei, Martine Hayward, per la valle di Chevreuse. Durante il tragitto, e una volta a destinazione, a Jean era sembrato di aver già percorso quelle strade, e di distinguere luoghi familiari che lo riportavano a ricordi d’infanzia a lungo dimenticati. Una casa, in particolare, lo aveva colpito, quasi appartenesse alla geografia della sua anima… Ora, nel labirinto della memoria, dove tempi e spazi si confondono, Jean si propone di decifrare gli indizi lasciati da eventi e coincidenze, interrogare i fantasmi di una vita e svelare il mistero di quella casa. Era davvero un caso oppure le due donne lo avevano condotto lì con uno scopo preciso? E cosa cercavano le figure dalle molteplici identità che lo inseguivano, incalzandolo tra le strade di Parigi, scortandolo nella valle di Chevreuse, braccandolo nel Sud della Francia – forse una verità nascosta tra le mura, per l’eternità?
L'ombra del vulcano
Marco Rossari
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 176
«Dopo tanti anni ci siamo lasciati. Un giorno di marzo. È accaduto per gradi, e poi tutto d’un colpo». È un’estate torrida e alcolica, dopo la fine di un grande amore. Mentre intorno a lui la città si svuota, il traduttore combatte con un romanzo esplosivo e maledetto: “Sotto il vulcano” di Malcolm Lowry. In quei giorni immobili di agosto Milano sconfina nel Messico, e per non morire di ricordi il traduttore si perde tra le pagine a caccia del Console, il protagonista del libro, per incontrarlo, parlare e bere con lui. Perché tradurre, in fondo, è il modo migliore per non restare mai soli. Marco Rossari prende la sua estate del disamore e ne fa un racconto sentimentale, ossessivo e incandescente, in cui autobiografia e finzione si mescolano come la vita e l’alcol, di notte, in un bar di periferia. Nell’estate in cui ha perso un grande amore, al protagonista di questo libro – che assomiglia molto da vicino a Marco Rossari – viene affidata l’impresa più colossale e impossibile della sua carriera: trovare nuove parole per l’edizione italiana della «Divina Commedia ubriaca», il romanzo fatale sul Messico, «uno dei capolavori illeggibili del Novecento». “Sotto il vulcano” di Malcolm Lowry è un libro di culto, soprattutto per gli scrittori. Una storia esotica di autodistruzione, di alcol, di addii: da un lavoro così, in un momento così, sarebbe saggio tenersi alla larga. Con una voce comica, ma capace di farsi grottesca e struggente, Rossari traccia i rimandi tra la storia disperata del Console e la sua. E poi, lasciandosi andare alla dolcezza dei ricordi, ci dice di quando stava con lei: dei viaggi in capo al mondo, del loro modo sghembo di vivere la relazione, delle consuetudini e delle piccole felicità; infine della crisi senza fondo, i pianti e il non poter stare più insieme. Tradurre significa ripercorrere i passi di qualcun altro. Calcare le orme, seguire ostinatamente. E nel deserto della città vuota, mentre i giorni trascorsi alla scrivania senza quasi mangiare si alternano alle notti interminabili passate a bere, la vicinanza del protagonista alla figura di Malcolm Lowry diventa una vera e propria possessione. Così la Milano d’agosto si fa sempre più simile a quell’innominabile cittadina messicana nel giorno dei morti, e il Console rivive in un vortice di tristezza, alcol, nostalgia. Perché letteratura e vita, alle volte, sono una cosa sola.
Il Circo delle Meraviglie
Elizabeth Macneal
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 408
Nell'Inghilterra di metà Ottocento la febbre del circo travolge la nazione. Fiumane di gente accorrono nelle piazze per ammirare i domatori di leoni, le acrobazie dei trapezisti e, soprattutto, le cosiddette «meraviglie umane»: nani, giganti, donne barbute e uomini farfalla. Quando in un povero villaggio costiero del sud compare il tendone del Circo delle Meraviglie di Jasper Jupiter, la vita della giovane Nell cambia per sempre. Nelle voglie che le costellano il corpo rendendola diversa dagli altri, e dunque emarginata dalla comunità, l'esperto impresario vede la promessa di lauti guadagni. Perciò, strappata la ragazza all'affetto del fratello e all'anonimato di una vita da raccoglitrice di violette, la porta in tournée per tutto il Paese. L'ambizione di Jasper Jupiter non conosce limite. Come un novello dottor Frankenstein o un moderno Dedalo, è deciso a costruirsi con le proprie mani la chiave per la notorietà: per questo si circonda di una collezione di inediti «mostri», meraviglie per gli occhi e per il cuore, in quanto portatori di storie avventurose e commoventi. Comincia così la scalata al successo della protagonista che, da povera e reietta ragazza di provincia, nel giro di pochissimo tempo diventa la grande Nellie Moon, stella indiscussa dello spettacolo. A Londra viene descritta come l'ottava meraviglia del mondo, tutti desiderano una statuetta a sua immagine e somiglianza e persino la Regina Vittoria vuole vederla esibirsi. Purtroppo fama non è sinonimo di libertà, e quando il successo di Nell minaccia di oscurare quello del suo impresario, la storia cambia: nessuno può mettersi tra Jasper Jupiter e i suoi sogni di gloria.
Clara legge Proust
Stéphane Carlier
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 168
Cindy Coiffure: in questo minuscolo salone, quasi nascosto in una traversa del centro di Chalon-sur-Saône, lavora Clara. A soli ventitre anni è una parrucchiera apprezzata dalla clientela, ristretta ma affezionata, e dalla malinconica signora Habib, la sua elegantissima principale, con il culto di Chirac e la passione per Parigi, dove ha vissuto da giovane. Proprio a una vivace attività della capitale la signora Habib vorrebbe far assomigliare Cindy Coiffure, che invece resta felicemente accoccolato nella sua realtà di provincia, tra le hit di radio Nostalgie, i puntuali caffè di Lorraine del bar-tabacchi all'angolo e il ciarliero viavai di clienti la cui età media sfiora la settantina. Nolwenn, tanto apatica nelle espressioni facciali quanto avventurosa in quelle linguistiche, e Patrick, genio ribelle dell'acconciatura, completano la squadra di Cindy Coiffure. È in questo piccolo universo, al ritmo di sforbiciate, colpi di phon e chiacchiere, che Clara trascorre tranquilla le sue giornate sempre uguali. Poi la sera torna a casa dal bel pompiere JB, un principe azzurro ammirato apertamente da genitori, amici, colleghi (e dalla signora Habib spudoratamente), che però a Clara non fa più l'effetto esplosivo di prima, e da un morbido gattone bianco, che però disdegna gli umani e le loro carezze. Così il tempo passa per Clara, al riparo dai dispiaceri ma anche da ogni tipo di slancio. Fino a quando un evento inaspettato cambia tutto. Un misterioso cliente lascia un libro al salone. Clara lo porta a casa, lo sistema nella libreria e se ne dimentica. Poi, un giorno, per caso, comincia a leggerlo. Il libro è Dalla parte di Swann: Clara ha appena incontrato Marcel Proust. Sarà grazie alle sue parole e alla magia della lettura che Clara troverà il coraggio di scegliere la strada giusta per sé.
Il ladro di quaderni
Gianni Solla
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 256
Tora e Piccilli (a nord di Caserta), settembre 1942. Davide trascorre le giornate, a volte anche la notte, coi maiali ai quali fa la guardia: li conosce così bene da chiamarli per nome. Zoppica dalla nascita, e per questo è deriso dai coetanei e maltrattato dal padre. Solo Teresa, che lavora nella corderia di famiglia e passa tutto il tempo libero a leggere, ha il coraggio di prendere le sue difese. Davide non riesce a immaginare altra vita che quella a Tora. Teresa invece non fa che ripetere che un giorno se ne andrà lontano, e Davide sa che dice la verità. L'arrivo di trentasei ebrei di Napoli, inviati nel paesino dalle autorità fasciste, cambierà per sempre le loro vite. Nicolas, con la sua bellezza inquieta, si porta dietro un mondo sconosciuto e scombussola le loro giornate. Davide comincia a frequentare di nascosto le lezioni del padre di Nicolas, che ha messo su una scuola clandestina. E così l'analfabeta figlio di un fascista impara a leggere e scrivere grazie a un ebreo. Davide, Teresa e Nicolas esplorano insieme la campagna intorno al paese, fino alle Ciampate del Diavolo (la credenza popolare dice che sul versante del vulcano spento vi siano impresse le impronte del maligno), ma anche il mondo inespresso dei loro sentimenti. Il fantasma di Nicolas accompagnerà Davide negli anni a venire, a Napoli dopo la guerra. Quando lavorerà duramente in fabbrica, quando comincerà per caso a frequentare una compagnia teatrale, quando – ormai uomo, un altro uomo – calcherà il palco come attore acclamato. Sarà proprio Nicolas, vivo eppure così simile a un fantasma, a ricondurlo a Tora, là dove tutto è iniziato.
Il sentimento del mare
Evelina Santangelo
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il mare, lo sa chi lo ama, è un sentimento. Ma anche un serbatoio di memoria, una possibilità, un tesoro, un pericolo. Il mare è di tutti. Nessuno può raccontarlo senza finirci dentro, senza perdersi anche nella fragilità. E così, in questo libro al calor bianco, le storie di uomini e donne che hanno sfidato, amato o subìto il mare s’intrecciano con quella di chi racconta, mettendosi a nudo. Al punto che qualsiasi etichetta – romanzo, memoir, reportage narrativo – diventa inutile: questo è un testo vertiginoso, che inventa se stesso pagina dopo pagina. «Anche il mio è un viaggio di ritorno attraverso il mare, di ritorno a quanto mi sembrava irrimediabilmente perduto: la passione per qualcosa che ci fa sentire vivi». Il mare trabocca di storie: viste da terra, cercate fra le onde o luccicanti sul fondale. Vicende e avventure che hanno sempre qualcosa di epico, mitico ed estremo. E a raccontare questo mare corale è la voce della scrittrice colta in un momento di deriva della propria esistenza. È lei, ferita e stremata come dopo un naufragio, che ne raccoglie le tante storie con un’angolazione calda, narrativa, quasi investigativa: l’ostinazione di Carmelo, che ha cercato di dare una nuova esistenza a un capodoglio ucciso dall’uomo ricomponendone lo scheletro per anni; le parole di due apneisti, Fausto e Gaetano, che ci trasmettono con una concretezza visionaria cosa significa «sentirsi tutt’uno con l’acqua, sentirsi pesce, mare...»; la mattanza finita con la morte di un ragazzo pieno di vita; le gesta di chi – come Donald Crowhurst nel 1968 – il mare lo ha voluto sfidare in barca a vela, in un giro del mondo senza scali che lo ha portato alla follia; le disavventure di quanti hanno rischiato la vita tra pirati e banditi, o fronteggiato tempeste che nemmeno il coltello che taglia la coda di drago è riuscito a domare; le donne di Lipari, instancabili, che negli anni Cinquanta hanno affrontato fatiche immani per strappare magre risorse alla terra e alle onde. Il Mediterraneo è il mare tra le terre, il mare delle civiltà, e insieme il mare della vergogna, il mare dei migranti. Sulla sua superficie affiora pian piano anche la vita della donna che scrive: l’infanzia scatenata tra campagna e rocce, la passione matta per uno zio pescatore, la crisi che sta vivendo ora, mentre racconta da sopravvissuta anche lei, e si immerge d’inverno nell’acqua gelida alla ricerca di qualcosa che assomigli alla più sfrenata vitalità, a una ridefinizione liquida di sé, forse. Tanto da poter dire: «Così adesso ho raccolto i miei venti favorevoli nel bicchiere di vino che sorseggio lentamente e sto in ascolto di quel che accade intorno e dentro di me…»