Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi. Big
La guerra dell'informazione. Gli stati alla conquista delle nostre menti
David Colon
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 384
Con la fine della Guerra fredda, il mondo pensava che la democrazia liberale e la libera informazione avessero vinto. La globalizzazione dei media, resa possibile dalle nuove tecnologie, prometteva un accesso universale alle informazioni che doveva demolire gli ultimi stati autoritari e favorire l’emancipazione dei popoli. I media avrebbero dato un contributo decisivo alla pace, avvicinando le culture e favorendo la comprensione reciproca. Ma televisione satellitare e web hanno sconvolto l’ordine geopolitico mondiale, conferendo all’informazione una dimensione più strategica che mai e trasformando la natura del potere. L’informazione è diventata una leva fondamentale nelle relazioni internazionali. La guerra dell’informazione, che contrappone gli Stati autoritari ai regimi democratici, moltiplica i campi di battaglia e fa di ogni cittadino un potenziale soldato. Più che mai la potenza degli Stati dipende ormai dalla loro capacità di controllare i mezzi di comunicazione, ricorrendo strategicamente alla cyberguerra, alla disinformazione o alle varie teorie complottiste. Nell’era dell’intelligenza artificiale e della guerra cognitiva, i social sono il teatro di un conflitto senza esclusione di colpi, che ha come posta in gioco le nostre menti. In questo saggio, David Colon descrive trent’anni di una guerra rimasta a lungo segreta svelando le strategie dei committenti e le logiche dei protagonisti: agenti segreti, diplomatici, giornalisti o hacker.
Storia naturale dell'estetica
Lorenzo Bartalesi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 240
Davvero la capacità di apprezzare la bellezza del mondo è riservata esclusivamente alla nostra specie? Se così fosse, come spiegare la straordinaria varietà degli ornamenti animali apparentemente privi di una funzione di sopravvivenza? Questo enigma è al centro del pensiero di Charles Darwin che, parlando per la prima volta di senso estetico animale, scuote dalle fondamenta la filosofia dell’arte tradizionale. L’estetica tocca in Darwin un punto di non ritorno: non più filosofia del bello e delle arti, ma una capacità di cruciale importanza nella storia evolutiva degli esseri viventi. Dalla celebre spedizione darwiniana intorno al mondo alle più recenti acquisizioni delle scienze cognitive, dell’archeologia preistorica, dell’antropologia, della psicologia sperimentale e persino dell’ornitologia, questo libro si interroga sul passaggio dal senso estetico animale alla nascita dell’arte, e rivela il ruolo decisivo della bellezza nella nostra stessa evoluzione. Sovvertendo le teorie classiche sul rapporto tra arte e attitudine estetica e tra linguaggio e cultura, Lorenzo Bartalesi offre una narrazione inedita e appassionante del cammino evolutivo della nostra specie, e getta così le basi di una storia naturale dell’estetica ricca di sorprese e nuove prospettive.
L'Italia contemporanea (1918-1948)
Federico Chabod
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: XXXII-226
Questo classico della storiografia offre una sintesi ricca e partecipe di trent'anni di vita italiana. Il libro si apre sul dopoguerra della cosiddetta «vittoria mutilata», considerando gli effetti psicologici, economici e sociali della guerra sulle classi italiane. Muovendo dalla crisi che immobilizzò gli ultimi governi costituzionali, Chabod giunge al tema centrale del libro: il fascismo, le ragioni del consenso alla dittatura, il suo istituzionalizzarsi a regime, l’atteggiamento della Chiesa e della Corona. Dalla guerra d’Etiopia all’intervento nella guerra civile spagnola a fianco della Germania nazista, alle leggi razziali, il libro ricostruisce il precipitare degli eventi verso il secondo conflitto mondiale. Illuminanti sono, nella loro agile essenzialità, le pagine dedicate alla Resistenza, considerata di là da ogni intento celebrativo. Attraverso le dinamiche della lotta partigiana e le sue contraddizioni Chabod giunge all’ultimo tema della trattazione: la nascita della Repubblica italiana, investigandone questioni tutt’ora aperte di ordine economico-politico, così come culturale e sociale. Il rigore dell’autore, la vivacità di una scrittura mai didascalica fanno di quest’opera, più che un utile compendio di anni cruciali, una lettura cui fare costantemente riferimento.
La vita decente. Una morale per tutti noi
Todd May
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 224
In un mondo pieno di sofferenza e ingiustizia, è facile farsi sopraffare da un senso di disperazione e impotenza, o sentirsi in colpa per non avere fatto abbastanza per modificare tale situazione. Perfino se avessimo donato ad altri tutto ciò che avevamo dedicandoci solo a opere di bene, saremmo ben lungi dal risolvere tutti i problemi del mondo. Eppure in qualche misura li avremmo alleviati. E allora, che cosa dobbiamo fare? Davvero ogni azione meno estrema di questa equivarrebbe a un fallimento morale? Possiamo vivere una vita decente senza abbracciare scelte così drastiche? Questo libro prova a rispondere a tali dilemmi mettendoci di fronte a fatti e situazioni della vita quotidiana in cui ognuno di noi può facilmente riconoscersi. May non è il tipo di filosofo che ci ordina di essere cittadini modello che applichino una forma di etica a ogni decisione che devono prendere. Al contrario, è realistico, e capisce benissimo che vivere all’altezza degli ideali comporta una lotta continua e logorante. Nella Vita decente l’autore guida i lettori attraverso i tradizionali fondamenti filosofici di tanti argomenti relativi a ciò che l’etica vuole da noi, per poi sviluppare un modo più ragionevole e praticabile di pensarli che tiene conto dei nostri limiti, sottolinea, accanto agli aspetti positivi di ogni teoria, anche quelli contraddittori o poco praticabili e soprattutto ci consente di comprendere che uso possiamo fare delle interpretazioni filosofiche per partecipare adeguatamente al complicato mondo che ci circonda.
Il seminario. Libro XIV. La logica del fantasma 1966-1967
Jacques Lacan
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 392
«Un bambino viene picchiato» è, a dire di Freud, «la rappresentazione fantastica» che si ritrova con sorprendente frequenza in chi ricorre al trattamento analitico, mettendo così in luce quello che nel linguaggio attuale viene chiamato fantasma inconscio. Lacan si era occupato di questo aspetto già da tempo poiché aveva notato che la costituzione del desiderio del soggetto trova il suo supporto, il suo sostrato immaginario nel fantasma, nella cui formula è indicato, con la lettera a, l’oggetto in cui prende posto ciò di cui il soggetto è privo simbolicamente. In questo “Seminario” Lacan fa un passo in più: per il soggetto non c’è altra entrata nel reale se non attraverso il fantasma. Per questo motivo il fantasma svolge, in un’analisi, la funzione di un assioma e vi figura in modo costante. Cosa che permette a un analista di trovare il bandolo per una corretta direzione della cura. Per illustrare tutto ciò Lacan ricorre al gruppo matematico di Felix Klein sul quale applica il cogito cartesiano, appositamente modificato per il tramite delle leggi del logico-matematico De Morgan.
Il mondo di Hegel
Jürgen Kaube
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 512
La vita e l'opera di uno dei massimi filosofi di ogni tempo, al centro di un'epoca in vertiginosa trasformazione storica, politica, scientifica, economica e culturale, in procinto di divenire il nostro mondo. Per Georg Wilhelm Friedrich Hegel, la filosofia era il proprio tempo appreso in concetti. Un progetto di così alte ambizioni che al cospetto dello spaesamento e delle polarizzazioni tipiche dell’età contemporanea non può non destare stupore e ammirazione.
L'industria degli influencer. La ricerca dell'autenticità sui social media
Emily Hund
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 248
Perché gli influencer possono ottenere una propria linea di abbigliamento, una trasmissione televisiva o una rubrica su un settimanale senza apparenti meriti né competenze? Perché le loro opinioni vengono riprese dai media come fossero una notizia? Perché possono convincerci di fare beneficenza mentre invece fanno profitto? Alla base di queste domande ce n’è una che le regge tutte: perché ci fidiamo di loro? Il fenomeno degli influencer non è nato dal nulla. È il risultato di specifiche decisioni, prese da determinate persone in determinate circostanze economiche, culturali, industriali e tecnologiche. Emily Hund ci rivela gli inquietanti chiaroscuri di un mondo su cui spesso si fa della facile ironia, e che invece andrebbe preso molto sul serio. Quella degli influencer infatti è una vera e propria industria, che muove miliardi di dollari, attorno alla quale ruotano centinaia di migliaia di persone; in grado di plasmare il nostro immaginario o persino di cercare di influenzare il risultato di un’elezione presidenziale. E tutto si fonda sul nostro bisogno di autenticità. Un’autenticità che però di reale non ha ormai più nulla, ma è attentamente costruita e ricostruita da professionisti del marketing: a essere venduta ai follower, insieme ai prodotti, è l’illusione che la tecnologia sia democratica, che un giorno toccherà a loro essere dall’altra parte. Un’illusione che rischia di trasformare ogni vita in una merce senza mercato.
Democrazia e anarchia. Il potere nella polis
Donatella Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 288
La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l'anarchia. Nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis. La storia monumentale viene così decostruita grazie a un'originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari. Pronunciata con trepido entusiasmo o con attonito disprezzo, la parola demokratía, di cui viene ripercorsa sia la storia semantica sia quella politica, indica due eventi collegati: l'ingresso del popolo alla ribalta della storia e la revoca di ogni potere che presume di essere originario. Lo spettro dell'anarchia turba la città. Lo paventano i tragici, lo registrano gli storici, lo denunciano i filosofi. L'arché di padri, proprietari, autoctoni, eredi viene profondamente minata e destituita di legittimità, mentre si inaugura lo spazio della politica. «Né comandare, né essere comandati» è il sigillo della democrazia, lo stendardo della libertà an-archica. Protagoniste di questo racconto sono le donne. È una rivolta di straniere, in fuga da violenza familiare, a far emergere, in un verso di Eschilo, il composto che indica la capacità del popolo di affermarsi. La democrazia nasce con l'accoglienza. E il dêmos non potrà mai né regredire a éthnos, fondandosi su legami di sangue e di suolo, né tanto meno soffocare il conflitto e la divisione. In un confronto serrato tra gli altri con Hannah Arendt, Claude Lefort, Cornelius Castoriadis, Reiner Schürmann, Miguel Abensour, pensatori della democrazia dopo la deriva totalitaria, Donatella Di Cesare riporta alla luce un rimosso di secoli e apre un'inedita prospettiva di ricerca sul nuovo anarchismo.
Sulle origini della vita, del significato e dell'universo. Il quadro d'insieme
Sean Carroll
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: XVI-504
Dove siamo? E perché siamo proprio qui? Le nostre credenze, speranze e sogni hanno qualche significato là fuori nel vuoto? Il pensiero e le intenzioni degli uomini potranno mai accordarsi con una visione scientifica del mondo? Sean Carroll è considerato uno dei più importanti fisici teorici della sua generazione, in grado di affrontare la questione del bosone di Higgs e delle dimensioni alternative dell’universo insieme ai problemi fondamentali dell’esistenza dell’uomo. In questo libro mette a frutto i suoi studi scientifici per confrontarsi con il mondo della conoscenza, le leggi della natura e le domande più profonde sulla vita, la morte e il nostro posto all’interno del tutto.
La filosofia come orientamento. Un nuovo senso da assegnare alla terra
Emilio Carlo Corriero
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 240
La filosofia non è una disciplina come le altre. Diversamente da queste che hanno un oggetto definito, l'oggetto della filosofia è l'essere stesso senza ulteriori determinazioni. E non c'è autentica filosofia che non s'interroghi sulla propria definizione e sulle proprie condizioni di esistenza. In quanto infinita tensione alla Sapienza, in cui convergono il sapere teorico e il sapere pratico, la filosofia più che come scienza si presenta, infatti, quale co-scienza che deve poter accompagnare ogni forma di sapere e ogni nostra scelta. In questo senso essa si rivela essere anzitutto orientamento, in accordo con un bisogno di adattamento e determinazione che accompagna l'essere umano, sempre in cerca della ridefinizione del proprio posto nel mondo. Se già con la crisi dei fondamenti di inizio Novecento la filosofia avvertiva nella sua infondatezza la propria radicale differenza, è soprattutto con l'avvento dell'Antropocene e il riconoscimento dell'essere umano come "forza naturale" che la filosofia può riscoprire appieno la propria funzione, realizzando come la sua infondatezza – la sua "atopia" – dipenda dal suo radicamento naturale e dalla sua capacità di prendere la giusta distanza da ogni forma stabile di sapere. È a partire da qui, lungo un percorso critico che attraversa le principali posizioni teoretiche del pensiero occidentale, che questo libro riafferma tutto il potenziale rivoluzionario e ricreativo della filosofia volto alla determinazione di un nuovo possibile orientamento.
Maestri erranti. Il rinnovamento della cultura ebraica dopo la Shoah
Marcello Massenzio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 168
Questo libro ha come sfondo la città di Parigi dopo la Liberazione, eletta al rango di «nuova Gerusalemme» in quanto centro d’irradiazione della cultura ebraica dopo la catastrofe della Shoah. Una cultura rinnovata nel segno di una rafforzata integrazione nel cuore della civiltà europea e di una partecipe attenzione al mondo contemporaneo. In questo contesto si staglia la figura misteriosa e affascinante di Mordechai Chouchani, un personaggio reale, circonfuso, al contempo, di un’aura mitica. Maestro venerato di Emmanuel Lévinas e di Elie Wiesel, Chouchani avvolse la sua esistenza nel più fitto dei misteri: i soli dati inconfutabili al suo riguardo sono la prodigiosa conoscenza delle Scritture e il suo indefesso peregrinare per il mondo al fine di porre il proprio sapere al servizio di chi avesse smarrito il senso dell’esistere. Wiesel, passato attraverso l’esperienza di Auschwitz, poté scorgere in lui la reincarnazione dell’Ebreo errante, divenuto maestro errante nel solco di un’antica, nobile tradizione. Come tale, egli si consacrò alla missione di riaccendere la fiducia nella Torah, nella vita e nel futuro negli animi devastati dei sopravvissuti ai campi di sterminio. Marc Chagall ebbe il merito d’infondere nuova linfa vitale in tale archetipo, trasformato nel suo alter ego e nel salvatore della cultura ebraica dalla furia distruttrice del nazismo in vista di una sua possibile resurrezione. Un filo sottile ma tenace lega il pittore di Vitebsk a Lévinas, nei testi del quale prende forma una penetrante «filosofia dell’erranza», ricca di stimoli preziosi ai fini di un inquadramento critico dei problemi del nostro presente.
Il diritto mite. Legge, diritti, giustizia
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 224
La prima edizione di questo libro risale a trent'anni fa. Oggi si propone una nuova edizione corredata da un'Introduzione dove si cerca di rispondere alle critiche suscitate dalla novità controcorrente della tesi sostenuta. Questa è la tesi: chi maneggia il diritto sa che ciò che è davvero fondamentale sta non nella Babele dei codici, delle leggi, dei regolamenti, ma nelle concezioni della giustizia, in cui il diritto è immerso. I giuristi consapevoli della funzione sociale del diritto non possono ignorare queste radici complicate della loro professione. Il «diritto mite» è una proposta di apertura culturale indirizzata a loro. Ripercorrendo la storia europea fino allo Stato costituzionale di oggi, il libro mostra come le norme di diritto non possano più essere espressione di interessi di parte né formule imposte e subite. L'autorità della legge, infatti, come mostrano tanti esempi in materie che toccano la vita di tutti, entra in contatto con i casi della vita, illuminati dai principî di libertà e di giustizia. L'applicazione della legge da parte dei giudici è oggi ben altro compito che quello di semplici «bocche della legge».

