Libri di Gustavo Zagrebelsky
Tempi difficili per la Costituzione. Gli smarrimenti dei costituzionalisti
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 144
Parlare dei costituzionalisti è come parlare di costituzione. Se essere costituzionalisti significa sfornare ‘pareri’, la costituzione anch’essa diventa un parere, anzi una somma di pareri. E diventa un parere persino che ci sia questa Costituzione e non un’altra. Un tempo, almeno su questo i costituzionalisti erano uniti: quella Costituzione alla quale hanno promesso di dedicare studi ed energie deve essere difesa e promossa. Oggi, un’epoca sembra tramontata e molti lavorano allo scopo opposto: cambiarla, renderla irriconoscibile. Naturalmente, si dice, lo scopo è sempre quello di migliorarla. Sono ancora costituzionalisti? La domanda è lecita. Talora sembrano ideologhi, altre volte politici, se non anche politicanti che usano la Costituzione come un mezzo e non come il fine, il fine ultimo che è la convivenza senza sopraffazione e senza violenza. «Che cosa stiamo diventando?» si chiede un costituzionalista che viene da tempi ormai lontani. È un destino finire tra gli ‘opinionisti’ da cui si pescano quelli più congeniali a questa o quella area politica, a questa o quella tesi? C’è un’Associazione dei costituzionalisti che riunisce circa 500 persone con il compito di «promuovere e difendere le peculiarità della cultura costituzionalistica». Che cosa sono queste peculiarità? Se c’erano, dove sono finite? Forse un tempo si sarebbe potuto rispondere. Oggi è difficile. «Sia chiaro – si dice in questo libro –, questa non è una critica, ma una constatazione e, insieme, una delusione, un dispiacere e, forse, un rimorso».
A scuola di democrazia. Competenze e Cittadinanza. Vol. unico. Con Costituzione attiva. Per il 1° biennio degli Ist. tecnici e professionali
Gustavo Zagrebelsky, Cristina Trucco, Giuseppe Bacceli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
A scuola di democrazia. Competenze e Cittadinanza. Vol. unico. Con Costituzione attiva, Storia del Diritto e dell'Economia. Per il 1° biennio degli Ist. tecnici e professionali
Gustavo Zagrebelsky, Cristina Trucco, Giuseppe Bacceli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
Loro dicono, noi diciamo. Su premierato, giustizia e regioni
Gustavo Zagrebelsky, Armando Spataro, Francesco Pallante
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 212
Nonostante il fallimento dei tentativi di revisione costituzionale del 2006 e del 2016, l’ossessione per la modifica della Costituzione torna a occupare la scena politica italiana. Contro la democrazia partecipata si pone il premierato proposto da Fratelli d’Italia: una visione nella quale la democrazia si riduce alla scelta, tramite plebiscito, del capo cui sottomettersi una volta ogni cinque anni, senza che, tra una votazione e l’altra, possano operare contropoteri o i cittadini far sentire la propria voce. Sarebbe la negazione del costituzionalismo e della democrazia. Contro l’indipendenza e l’autonomia della magistratura si pone una riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri e la creazione di due Csm separati e di una Alta Corte per i procedimenti disciplinari, composti tramite sorteggio di tutti i membri. Misure che manifestano soltanto la volontà di controllo della magistratura da parte della politica, ottenuta per svuotamento e indebolimento del suo ruolo. Contro il principio di uguaglianza opera l’autonomia regionale differenziata voluta dalla Lega: un progetto volto ad aumentare poteri e risorse economiche a favore delle regioni più forti e più ricche, con il conseguente abbandono a sé stesso del resto del Paese. L’esatto contrario di ciò di cui l’Italia avrebbe bisogno perché segnerebbe la fine della solidarietà sociale e dell’unità della Repubblica. Se l’Italia soffre una crisi trentennale, la soluzione non è acuirne le cause, annichilendo il Parlamento, il potere giudiziario e l’idea della cittadinanza nazionale, ma difendere sopra ogni cosa l’equilibrio dei poteri e il valore di un’appartenenza comune nel pieno rispetto delle differenze alimentate dal pluralismo delle idee.
Tempi difficili per la Costituzione. Gli smarrimenti dei costituzionalisti
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 144
Parlare dei costituzionalisti è come parlare di costituzione. Se essere costituzionalisti significa sfornare ‘pareri’, la costituzione anch’essa diventa un parere, anzi una somma di pareri. E diventa un parere persino che ci sia questa Costituzione e non un’altra. Un tempo, almeno su questo i costituzionalisti erano uniti: quella Costituzione alla quale hanno promesso di dedicare studi ed energie deve essere difesa e promossa. Oggi, un’epoca sembra tramontata e molti lavorano allo scopo opposto: cambiarla, renderla irriconoscibile. Naturalmente, si dice, lo scopo è sempre quello di migliorarla. Sono ancora costituzionalisti? La domanda è lecita. Talora sembrano ideologhi, altre volte politici, se non anche politicanti che usano la Costituzione come un mezzo e non come il fine, il fine ultimo che è la convivenza senza sopraffazione e senza violenza. «Che cosa stiamo diventando?» si chiede un costituzionalista che viene da tempi ormai lontani. È un destino finire tra gli ‘opinionisti’ da cui si pescano quelli più congeniali a questa o quella area politica, a questa o quella tesi? C’è un’Associazione dei costituzionalisti che riunisce circa 500 persone con il compito di «promuovere e difendere le peculiarità della cultura costituzionalistica». Che cosa sono queste peculiarità? Se c’erano, dove sono finite? Forse un tempo si sarebbe potuto rispondere. Oggi è difficile. «Sia chiaro – si dice in questo libro –, questa non è una critica, ma una constatazione e, insieme, una delusione, un dispiacere e, forse, un rimorso».
Il dubbio e il dialogo. Il labirinto di Norberto Bobbio
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 96
Gustavo Zagrebelsky, in occasione della ricorrenza dei vent’anni dalla morte di Norberto Bobbio, ha scritto un libro breve e appassionato che coglie il cuore del pensiero del grande filosofo, giurista, politologo e storico italiano, di statura internazionale. Bobbio è stato «uomo del dubbio», espressione che ha usato più volte in unione al suo essere «uomo del dialogo». Il dubbio che Bobbio nomina come caratteristica di se stesso è, per così dire, l’omaggio alla verità che è stimolo della domanda: ciò che penso, ciò in cui credo, eccetera, sarà “davvero vero”? Ma Bobbio è stato anche «uomo del dialogo», e l’etica del dialogo è la convivenza tra soggetti che muovono da posizioni diverse. E le posizioni non sono ferme e granitiche, ma si modificano e trasformano. Bobbio sapeva di essere «nel labirinto» delle idee: il suo intento non fu di raggiungere la verità. Il suo intendimento, invece, fu di aiutare le intelligenze a districarsi «per quanto possibile» tra le reciproche incomprensioni.
Giustizia costituzionale. Volume Vol. 2
Gustavo Zagrebelsky, Valeria Marcenò
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 394
Il manuale offre un panorama completo della giustizia costituzionale. Nel primo volume se ne ricostruisce la storia concettuale e politica, si descrive l'uso giudiziario della costituzione e si fornisce una interpretazione della attuale fase critica del diritto costituzionale e delle sue prospettive. Il secondo volume è dedicato al sistema di giustizia costituzionale vigente in Italia e tratta della struttura e del funzionamento della Corte, nonché delle sue singole competenze: oggetti, procedimenti e decisioni.
Fondata sulla cultura. Arte, scienza e Costituzione
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 109
La società non è la somma di rapporti bilaterali concreti, tra persone che si conoscono reciprocamente. È un insieme di rapporti astratti di persone che si riconoscono come appartenenti a una medesima cerchia umana, senza che gli uni nemmeno sappiano chi sono gli altri. Come può esserci vita comune, cioè società, tra perfetti sconosciuti? Qui entra in gioco la cultura. Dopo "Fondata sul lavoro", Gustavo Zagrebelsky prosegue la sua riflessione sui principi della Costituzione: al centro di questa riflessione stanno le idee, la loro importanza nella nostra esistenza, la gioia che possono procurare e i pericoli che ne insidiano l'autenticità. Senza idee, non c'è cultura; senza cultura non c'è società. E, senza libertà della cultura non c'è libertà della società.
Mai più senza maestri
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 154
"Mai più maestri!" si leggeva nel '68 sui muri di Parigi; un motto antiautoritario ed egualitario che riassumeva il sogno di una società più libera. E oggi, esistono ancora i maestri? Nella nostra democrazia, che appiattisce l'alto sul basso, sembra esserci posto solo per influencer, comunicatori e tutor che rassicurano e consolano, e non per guide dello spirito capaci di risvegliare le coscienze. Ma senza maestri si è condannati al pensiero unico e all'omologazione. Senza di loro chi susciterà l'inquietudine del dubbio, chi ci indicherà "l'altrimenti", chi smuoverà energie vitali e liberatorie verso il nuovo? Figure anacronistiche allora, ma necessarie ovunque rinascano una domanda di senso e una esigenza di ethos.