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Einaudi: Einaudi. Passaggi

Costituzione incompiuta. Arte, paesaggio, ambiente

Costituzione incompiuta. Arte, paesaggio, ambiente

Paolo Maddalena, Alice Leone, Tomaso Montanari, Salvatore Settis

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 185

Nel 1948 la Repubblica ha risposto all'invocazione lanciata quattro secoli prima da Raffaello: la Costituzione ha spaccato in due la storia dell'arte italiana, assegnando al patrimonio storico e artistico della nazione una missione nuova al servizio del nuovo sovrano, il popolo. La storia dell'arte è in gran parte la storia dell'autorappresentazione delle classi dominanti. Ma la Costituzione le ha dato un senso di lettura radicalmente nuovo. Il patrimonio artistico è divenuto un luogo dei diritti della persona, una leva di costruzione dell'eguaglianza, un mezzo per includere coloro che erano sempre stati sottomessi ed espropriati. L'articolo 9 ha fatto di più: ha sancito solennemente l'unione indissolubile del patrimonio storico e artistico e del paesaggio, e ha trasformato in progetto il ruolo etico e politico che questa unione ha giocato nella storia d'Italia. Le interpretazioni della Corte costituzionale hanno ampliato ancora questa visione originalissima, prendendo coscienza che il primo e più essenziale bene comune è l'ambiente, la cui tutela in nome dell'interesse pubblico è condizione essenziale per la stessa esistenza di una democrazia moderna. Il progetto della Costituzione sull'ambiente, sul paesaggio e sul patrimonio artistico è la promessa di una rivoluzione: sta a noi mantenerla.
16,50

Il prezzo della disuguaglianza. Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro

Il prezzo della disuguaglianza. Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro

Joseph E. Stiglitz

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 474

Il livello di disuguaglianza del reddito in America raggiunge oggi picchi mai visti da prima della Grande depressione. Negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l'1 per cento dei cittadini si è impadronito di più del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. E tuttavia, mentre il Pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita. Nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l'1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta "ripresa". Mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che, come sottolinea l'autore, "il loro destino è collegato a quello dell'altro 99 per cento". In questo volume Stiglitz unisce la sua formidabile visione economica a un appassionato richiamo affinché l'America torni agli ideali economici e politici che l'hanno resa grande. La disuguaglianza infatti non nasce nel vuoto. E il risultato dell'interazione di forze di mercato e di manovre della politica. Grazie a essa l'America è sempre meno la terra delle grandi opportunità e sempre meno è in grado di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei suoi cittadini. Ma non deve necessariamente essere cosi.
23,00

Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro

Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro

Antonella Tarpino

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 250

"Spaesati" racconta le storie di un'Italia al contrario, dal basso e ai margini, che però resiste, reclamando per sé una cittadinanza piena, estesa a tutte le latitudini. Sono territori in sofferenza, quelli che emergono da un narrare in presa diretta, eppure mandano segnali autentici di cambiamento: lì, fra le rovine di un passato ancora attivo (con il suo carico inevaso di domande rivolte all'oggi) mentre crescono, tutto intorno, le macerie di un presente in pesante ripiegamento. Sembra indicarlo la sequela dei capannoni industriali inerti e delle aree dismesse che si allargano nel cuore delle città: simboli, queste "nuove rovine", di una promessa tradita di futuro. Un ritorno al paese che non c'è: dalle catene alpine del cuneese che hanno ospitato, nella vecchia borgata di Paraloup, le prime formazioni partigiane, alle cascine diroccate del cremonese, fondali antichi delle battaglie dei braccianti tra Otto e Novecento, sostituiti sempre più da mungitori indiani; dall'Aquila dolente del dopo terremoto alle comunità in movimento dell'Irpinia solcata dalle pale eoliche. Fino, procedendo ancora verso sud, ai paesi in abbandono dalla Locride, laboratori virtuosi come Riace e Caulonia, che hanno saputo accogliere i nuovi profughi dal Mediterraneo in guerra.
18,00

Azione popolare. Cittadini per il bene comune

Azione popolare. Cittadini per il bene comune

Salvatore Settis

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 228

Indignarsi non basta. Contro l'indifferenza che uccide la democrazia, contro la tirannia antipolitica dei mercati dobbiamo rilanciare l'etica della cittadinanza. Puntare su mete necessarie: giustizia sociale, tutela dell'ambiente, priorità del bene comune sul profitto del singolo. Far leva sui beni comuni come garanzia delle libertà pubbliche e dei diritti civili. Recuperare spirito comunitario, sapere che non vi sono diritti senza doveri, pensare anche in nome delle generazioni future. Ambiente, patrimonio culturale, salute, ricerca, educazione incarnano valori di cui la Costituzione è il manifesto: libertà, eguaglianza, diritto al lavoro. La comunità dei cittadini è fonte delle leggi e titolare dei diritti. Deve riguadagnare sovranità cercando nei movimenti civici il meccanismo-base della democrazia, il serbatoio delle idee per una nuova agenda della politica. Dare nuova legittimazione alla democrazia rappresentativa facendo esplodere le contraddizioni fra i diritti costituzionali e le pratiche di governo che li calpestano in obbedienza ai mercati. Ricreare la cultura che muove le norme, ripristina la legalità, progetta il futuro. Serve oggi una nuova consapevolezza, una nuova responsabilità. Una forte azione popolare in difesa del bene comune.
18,00

Buccinasco. La 'ndrangheta al nord

Buccinasco. La 'ndrangheta al nord

Nando Dalla Chiesa, Martina Panzarasa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: IX-246

La mafia al Nord. L'espansione della 'ndrangheta alle porte di Milano. Come è potuto accadere? L'indagine sull'hinterland sud della città, Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Rozzano e Trezzano sul Naviglio, ha al suo centro Buccinasco, niente più che un piccolo gruppo di cascine, diventato, negli anni delle grandi emigrazioni, culla dei clan calabresi. Fino a guadagnarsi il soprannome di "Platì del Nord" - il centro dell'Aspromonte da cui proviene il nucleo più significativo di immigrati. Buccinasco è stato uno degli epicentri della terribile stagione dei sequestri di persona degli anni Settanta, poi uno dei fortini strategici dello spaccio di stupefacenti, quindi il regno del boss Antonio Papalia, a lungo considerato il più potente esponente della 'ndrangheta in Lombardia. Proprio li dove la sinistra allestiva efficienti servizi sociali - e moltiplicava vie dedicate agli eroi dell'antifascismo - i gruppi calabresi lavoravano per il monopolio del ciclo del cemento, contando sul silenzio degli imprenditori e su complicità crescenti. Eppure nulla accade per caso. Cosi la storia di Buccinasco è ricostruita in stretto rapporto con i cicli delle migrazioni, lo sviluppo e il declino delle grandi fabbriche e con l'occhio sempre rivolto a ciò che accade ai piani alti dell'economia e della politica milanese e alla crisi morale di una classe dirigente.
18,00

Come crollano i mercati. La logica delle catastrofi economiche

Come crollano i mercati. La logica delle catastrofi economiche

John Cassidy

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 466

Dietro gli allarmanti titoli dei giornali sulla perdita di posti di lavoro, sul fallimento delle banche e sull'avidità delle multinazionali vi è in realtà una storia, poco nota ai più, di pessime idee. Per oltre cinquant'anni gli economisti si sono affannati a sviluppare eleganti teorie sul modo in cui i mercati funzionano - come essi facilitino l'innovazione, la creazione di ricchezza, l'allocazione efficiente delle risorse. In questo libro John Cassidy descrive l'influenza crescente di quella che egli chiama "l'economia utopistica": essa ignora come la gente reale agisce nella vita quotidiana e nega gli svariati modi in cui un libero mercato privo di regole può produrre conseguenze disastrose e impreviste. Cassidy getta poi uno sguardo sulle teorie economiche di punta, per offrire una comprensione nuova dell'economia che metta da parte le assunzioni passate secondo cui le persone e le imprese prenderebbero le loro decisioni soltanto in base al proprio interesse razionale. Partendo dall'attuale crisi finanziaria globale, Cassidy esplora un mondo interconnesso in cui il contagio sociale è ormai la regola. In un tale ambiente, egli mostra come pregiudizi e deviazioni individuali del comportamento - presunzione, invidia, emulazione e miopia -spesso diano luogo a crescenti fenomeni macroeconomici, come i picchi del prezzo del petrolio, e i cicli alimentati dal credito immobiliare. Risultati inevitabili di ciò che Cassidy chiama "l'irrazionalità razionale".
24,00

Involontaria. Avventure umane e umanitarie

Involontaria. Avventure umane e umanitarie

Susanna Fioretti

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 292

Pescatori in un arcipelago dello Yemen colpito dallo tsunami, donne analfabete che tentano di lasciarsi alle spalle i burqa nell'Afghanistan post talebano, famiglie sopravvissute a un devastante terremoto in India, bambini minacciati dalla carestia nel deserto della Mauritania, piccole storie fra le capanne di un villaggio del Mozambico, guerriglia in Sud Sudan e, sullo sfondo, il Mediterraneo. Susanna Fioretti racconta missioni umanitarie intrecciate a vicende personali, facendo emergere tra le righe le differenze tra il "nostro" mondo e quello islamico. C'è passione e una vena d'ironia nel modo in cui descrive il lavoro che, per oltre dieci anni, l'ha tenuta lontana da amici e parenti, soprattutto dai figli le cui mail entrano ed escono dalle pagine del libro, insieme a ricordi di un'agiata vita romana e avventure ecologico-sentimentali in un'isola greca alla Durrell. Spesso le rinfacciano: "tutti bravi a occuparsi dei bambini indiani ma ai nostri vecchi chi ci pensa", e lei stessa s'interroga sulla sua scelta, le sconfitte subite, i limiti della burocrazia umanitaria. Perché "cooperando" si diventa responsabili di vite molto fragili, eppure dotate di una forza esemplare. È nello scambio che sta uno dei sensi dell'azione umanitaria, in cui a volte si prende più di quanto si dà.
19,00

Mafie in movimento. Come il crimine organizzato conquista nuovi territori

Mafie in movimento. Come il crimine organizzato conquista nuovi territori

Federico Varese

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 298

In passato si pensava che la criminalità organizzata affondasse le sue radici, almeno in Italia, in un'entità immateriale, "la cultura del Meridione", e si immaginava che il soggiorno obbligato al Nord sarebbe bastato a redimere i mafiosi. Non era vero. In presenza di una combinazione di fattori economici e sociali qualunque zona si è rivelata a rischio (come dimostra il caso della 'ndrangheta a Bardonecchia, nel "civile" Piemonte). E una volta che un territorio viene minacciato dalla violenza mafiosa, la politica diventa decisiva, al Sud come al Nord. Il trapianto delle mafie, con la globalizzazione, è in forte espansione in tutto il mondo ed è proprio la struttura socioeconomica dei paesi in forte sviluppo, quando non siano governati da organi legittimi, che può favorire l'infiltrazione vincente delle mafie nei territori. Oppure al contrario, talvolta, la loro espulsione. Nel mondo globale le mafie sono appunto sempre più in movimento, ma non sono invincibili. Bisogna osservarle da vicino, ricostruire il loro operato, come fa il criminologo Federico Varese (sia con la 'ndrangheta o con le mafie cinesi o ancora con la Solncevo russa), traendo dalle storie dei loro successi e, tanto più, dei loro insuccessi, lezioni davvero cruciali.
19,00

Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l'anatomia del potere italiano

Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l'anatomia del potere italiano

Miguel Gotor

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 622

Scritto e riscritto a mano dal prigioniero, fotocopiato e battuto a macchina dai brigatisti, il memoriale che Aldo Moro produsse durante il suo rapimento per rispondere agli interrogatori delle BR è stato al centro di una rete di delitti, ricatti, conflitti tra poteri legittimi e non, che ha coinvolto alcuni tra i protagonisti della storia repubblicana e molti dei suoi snodi più inquietanti: dal generale Dalla Chiesa ad Andreotti, da Gladio alla P2, dai servizi segreti alla banda della Magliana, dall'omicidio del giornalista Pecorelli ai brigatisti Moretti, Gallinari, Senzani e Fenzi. Lo stesso memoriale è incompleto, lacerato, avvolto dal mistero: perché le BR non lo resero mai pubblico come invece avevano promesso? I dattiloscritti rinvenuti nel covo brigatista di via Monte Nevoso nel 1978 furono censurati e da chi? Perché dovettero passare dodici anni prima che nel medesimo covo fosse scoperto un nascondiglio da cui emersero numerose fotocopie degli autografi di Moro? E dove è finito il manoscritto originale? E cosa vi era scritto? Le risposte a tali domande si trovano in questo libro, dove Miguel Gotor dimostra, come già nella sua fortunata edizione delle lettere dalla prigionia, che è possibile sottrarre le carte di Aldo Moro alle dietrologie e ai sospetti, per consegnarli al rigore del metodo storico. Un enigma italiano, e la sua soluzione.
25,00

Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi

Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi

Luciano Gallino

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 324

Mega-macchine sociali: sono le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell'antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente (appunto come parti di una macchina) decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l'apparato amministrativo-militare dell'impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel Novecento, l'esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell'Urss. Come macchina sociale, il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona. Cosi da abbracciare ogni momento e aspetto dell'esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all'estinzione. Perché il finanzcapitalismo ha come motore non più la produzione di merci ma il sistema finanziario. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre più fuori controllo.
19,00

Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile

Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile

Salvatore Settis

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 326

I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L'ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante 'fuoco amico' fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l'apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. E necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell'uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.
19,00

Bancarotta. L'economia globale in caduta libera

Bancarotta. L'economia globale in caduta libera

Joseph E. Stiglitz

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 429

Se c'è un economista che ha sempre guardato ai mercati finanziari e alla globalizzazione con un occhio critico, questo è Joseph Stiglitz: premio Nobel per l'economia nel 2001, nello scatenarsi della crisi economica globale di questi anni Stiglitz ha trovato conferma di molti degli avvertimenti che, spesso inascoltato, ha per decenni rivolto alle istituzioni, ai politici e ai suoi colleghi economisti. Fino a poco tempo fa il mercato globale era considerato da molti ormai immune da instabilità e perfettamente in grado di gestire qualunque rischio finanziario: in questo contesto, la politica sbagliata del governo americano e il comportamento senza scrupoli di molti individui, ma anche di intere banche e società finanziarie, hanno determinato la crisi del credito negli Stati Uniti, che si è poi rapidamente estesa a tutto il mondo attraverso i canali della finanza globale, spedendo le economie di tutto il mondo in caduta libera. Con questa analisi sferzante Stiglitz interviene nel dibattito internazionale che si è aperto non solo sugli errori del governo americano, ma anche sulla solidità del sistema finanziario globale, se non sulla stabilità stessa del capitalismo come forma di organizzazione dell'economia.
21,00

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