Edizioni ETS: Parvae Mousai
La collinetta del cimitero degli inglesi e le altre. Relitti di tumuli etruschi a Firenze?
Luigi Donati, Alessandra Parrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 92
Ai lati della medievale Borgo Pinti che ricalca l’antico percorso fra la piana di Firenze etrusca e Fiesole, spicca un piccolo gruppo di collinette artificiali di forme e dimensioni diverse, alcune simili a tumuli. La loro origine viene ricondotta alla moda dei giardini romantici del primo Ottocento. Il presente studio la sposta molto più avanti nel tempo, aprendo la possibilità che siano relitti di tumuli etruschi. Si tratterebbe quindi di sopravvivenze di una necropoli monumentale appartenente a quelle figure di aristoi, ben note dalle tombe principesche del comprensorio fiorentino, che dovevano avere il controllo dei traffici sulla direttrice fra la valle del fiume ed i percorsi transappenninici.
Dalla lavra a Loreto. Inseguendo una parola travisata. Acqua, pietra, sacralità diffusa
Franca Bellucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 124
Da un sasso può generarsi una frana: per azione di forze naturali, di cui l'acqua, nei suoi vari stati, è visibilmente protagonista. Certo, l'esperienza di disastri subíti ha dato modelli alla tecnica. Il concetto di «lavoro» - labor come sostantivo latino, che i comparatisti confrontano in altre lingue - ha attraversato fasi, fino alla dignità sancita a metà del XX secolo. È stato l'«attrito che consuma», a partire dall'acqua, che labitur, «scivola», ma anche «corrode»; e «ravaneti» sono i canaloni, naturali ma alimentati dagli scarti del "cavar pietra". Da questo antefatto, il saggio si affissa su una rosa di termini, al cui centro sta «Loreto», denominazione diffusa, in cui gli esperti vedono l'omaggio al culto mariano praticato nel noto santuario delle Marche. E certo quel culto ha molto influito: l'apice coincise con il 1683, alla liberazione di Vienna, cresciuto intorno all'agiografia di San Nicola da Tolentino, morto nel 1305, santificato nel 1446. Ma se un toponimo risulta anteriore? Tale è il «Loretino» di San Miniato: punto di partenza del saggio. L'ipotesi proposta è che un sistema di assettare per la collettività luoghi, da presumere come «lavra» o sue variazioni, sia stato impiegato dall'antichità, finché superato dalle tecniche moderne. Quell'impiego valse solo per l'Occidente? Il termine «lavra», o «laura» esibito dal monachesimo assicura di no: e fa meditare su come sacro e umano si tocchino. Qui comunque l'autrice sospende lo scavo.
Una pergamena pisana del Trecento. «Falso d'autore», fra invenzione teatrale e storia
Gigetta Dalli Regoli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 48
La Pergamena della Pia casa di Misericordia è una testimonianza rara, per certi aspetti unica, nell'ambito della falsificazione di documenti. Elaborata per collocare l'origine di un'associazione benefica nell'epoca gloriosa della Pisa repubblica marinara cioè nei secoli XI-XII, appartiene invece al Trecento, ovvero un'epoca in cui il fenomeno della falsificazione, pur già affermato, non presentava quei caratteri di peculiare finezza che si riscontrano nel manufatto pisano. L'iniziativa di dodici cittadini pisani, che avrebbero offerto altrettanti contributi destinati a compiti assistenziali, è celebrata con una immagine ben articolata, nella quale sono presenti i soci, gli amministratori del patrimonio, i testimoni, il notaio redattore dell'atto di fondazione, riuniti in gruppi attorno alla immagine di una grandiosa Trinità, sotto il cui patrocinio è posta l'associazione: un sole sfavillante, esplicito emblema cristologico, i quattro simboli degli Evangelisti, e una catena di serafini evocano il momento dell'offerta attraverso una vivace gamma cromatica dove il rosso è dominante. Il compito di evocare e valorizzare l'evento fu affidato a un maestro, che, con l'ausilio di una bottega assai attiva, intervenne in vari luoghi della città, ovvero Francesco Traini, impegnato fra l'altro, in connessione con Buffalmacco, nei potenti dipinti murali del Camposanto. Un'affascinante rete di relazioni stilistiche e morfologiche sottolinea i dettagli della pergamena con la produzione del Traini pittore e miniatore, protagonista di una recente e positiva opera di valorizzazione.
Street art tra estetica e legge
Andrea Lorenzo Baldini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 152
Qual è la relazione tra la street art e la legge? La tesi di questo scritto è che la street art ha una relazione costitutiva con la legge. Un aspetto cruciale dell’identità di questo genere d’arte urbana dipende dalla sua capacità di rovesciare gli usi dominanti degli spazi pubblici. Gli artisti di street art sovvertono quelle leggi e norme sociali che regolano la città. La street art non solo ha trasformato gli spazi pubblici e le loro funzioni in materiale artistico, ma ha anche fatto diventare la propria attitudine ribelle nei confronti della legge una risorsa creativa. Questo saggio vuole chiarire e argomentare quest’idea, traendo allo stesso momento importanti conseguenze per quanto riguarda la metafisica della street art, il suo valore e la sua relazione con la proprietà intellettuale, in particolare col diritto d’autore e i diritti morali. All’estremo opposto rispetto all’arte contrattuale, la street art è arte fuorilegge.