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Libri di Gigetta Dalli Regoli

Una pergamena pisana del Trecento. «Falso d'autore», fra invenzione teatrale e storia

Una pergamena pisana del Trecento. «Falso d'autore», fra invenzione teatrale e storia

Gigetta Dalli Regoli

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 48

La Pergamena della Pia casa di Misericordia è una testimonianza rara, per certi aspetti unica, nell'ambito della falsificazione di documenti. Elaborata per collocare l'origine di un'associazione benefica nell'epoca gloriosa della Pisa repubblica marinara cioè nei secoli XI-XII, appartiene invece al Trecento, ovvero un'epoca in cui il fenomeno della falsificazione, pur già affermato, non presentava quei caratteri di peculiare finezza che si riscontrano nel manufatto pisano. L'iniziativa di dodici cittadini pisani, che avrebbero offerto altrettanti contributi destinati a compiti assistenziali, è celebrata con una immagine ben articolata, nella quale sono presenti i soci, gli amministratori del patrimonio, i testimoni, il notaio redattore dell'atto di fondazione, riuniti in gruppi attorno alla immagine di una grandiosa Trinità, sotto il cui patrocinio è posta l'associazione: un sole sfavillante, esplicito emblema cristologico, i quattro simboli degli Evangelisti, e una catena di serafini evocano il momento dell'offerta attraverso una vivace gamma cromatica dove il rosso è dominante. Il compito di evocare e valorizzare l'evento fu affidato a un maestro, che, con l'ausilio di una bottega assai attiva, intervenne in vari luoghi della città, ovvero Francesco Traini, impegnato fra l'altro, in connessione con Buffalmacco, nei potenti dipinti murali del Camposanto. Un'affascinante rete di relazioni stilistiche e morfologiche sottolinea i dettagli della pergamena con la produzione del Traini pittore e miniatore, protagonista di una recente e positiva opera di valorizzazione.
12,00

L'attribuzione dell'opera d'arte. Itinerari di ricerca fra dubbi e certezze

L'attribuzione dell'opera d'arte. Itinerari di ricerca fra dubbi e certezze

Gigetta Dalli Regoli

Libro: Libro in brossura

editore: Plus

anno edizione: 2003

pagine: 144

L'attribuzione è una componente determinante nell'ambito degli studi storico-artistici, ed è anche un nodo della ricerca attorno al quale si sono svolte in passato, e sorgono ancora oggi, discussioni prolungate nel tempo. L'autrice si è proposta di richiamare l'attenzione sul mondo delle immagini e del rapporto fra arte e storia, sui rischi di una considerazione prioritaria del problema attributivo: quando ci si propone come obiettivo preminente ed esclusivo il riconoscimento dell'autore, può succedere che qualche tratto essenziale del problema non venga adeguatamente considerato, e che si sopravvaluti tutto ciò che può condurre alla identificazione di un "nome".
20,00

Omaggio a Timpanaro. Opere dal Gabinetto di Studi dell'Università di Pisa

Omaggio a Timpanaro. Opere dal Gabinetto di Studi dell'Università di Pisa

Gigetta Dalli Regoli, Lucia Tongiorgi Tomasi, Alessandro Tosi

Libro: Libro in brossura

editore: Plus

anno edizione: 2002

pagine: 128

Si tratta del catalogo della mostra con cui l'Università di Pisa, in collaborazione con il Comune, intende ricordare l'illustre figura di studioso. A Sebastiano Timpanaro e a Maria Timpanaro Cardini si deve infatti, nel 1957, la donazione all'Università di Pisa della collezione di grafica formata dal padre di Sebastiano, lo scienziato e storico della scienza Sebastiano Timpanaro senior, comprendente pezzi antichi e moderni di altissima qualità e rappresentativa di un collezionismo raffinato e partecipe, frutto di una passione per l'arte coltivata a stretto contatto con letterati, poeti, critici ed artisti nella Firenze degli anni Trenta.
33,57

Mito e scienza nella Leda di Leonardo. XXX lettura vinciana
10,33

Al centro del disegno. Ricerche ed esperienze in fogli fiorentini del secondo Quattrocento

Al centro del disegno. Ricerche ed esperienze in fogli fiorentini del secondo Quattrocento

Gigetta Dalli Regoli

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2010

pagine: 134

I tre saggi riuniti nel libro sono dedicati alla cultura artistica fiorentina del Quattrocento e ad alcune problematiche appartenenti alla storia dello stile e all'iconografia: la raffigurazione del nudo, i modelli, le pose, la visione da tergo, tendenzialmente trascurata rispetto alla visione frontale. La casistica che si presenta, sostenuta da una fitta rete di immagini, comprende dipinti e sculture, ma si fonda anche sulle testimonianze di un'attività largamente praticata nelle botteghe, cioè il disegno. Figure finemente delineate con la punta d'argento e la biacca, o con la penna e il bistro, consentono di ricostruire qualche tratto significativo di una complessa rete di itinerari nei quali compaiono molti nomi di maestri noti e meno noti: Donatello, il Pollaiolo, il Verrocchio, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Leonardo, Michelangelo, e anche qualche ignoto collaboratore che la critica ha individuato ma di cui la ricerca d'archivio non ha ancora restituito il nome. Una trama fitta di affinità e divergenze illumina il tema del lavoro che si svolgeva negli atéliers, la progettazione, l'affollarsi delle proposte, la sovrapposizione degli interventi, e la costante dialettica fra impegno intellettuale e necessità pratica, fra l'originalità della ricerca e l'urgenza del compimento e della consegna dell'opera.
19,00

Verrocchio, Lorenzo di Credi, Francesco di Simone Ferrucci. Ediz. francese
14,00

Verrocchio, Lorenzo di Credi, Francesco di Simone Ferrucci

Verrocchio, Lorenzo di Credi, Francesco di Simone Ferrucci

Gigetta Dalli Regoli

Libro: Copertina morbida

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2003

pagine: 92

Il secondo volume della collana "Galleria del disegno", è dedicato ai disegni, conservati nel museo parigino, di Andrea del Verrocchio (1435-1488) e a due artisti a lui legati, Lorenzo di Credi (1458/60-1536) e Francesco di Simone Ferrucci (1437 ca.-1493). Verrocchio sapeva affrontare tecniche diverse (dalla modellazione nella terra e nel marmo alla fusione di metalli, alla pittura) e, buon organizzatore, diresse una bottega molto attiva. Lorenzo di Credi, allievo e fiduciario di Andrea, fu soprattutto disegnatore e pittore, specializzato nei dipinti su tavola. Nel decennio 1480-1490 Francesco di Simone Ferrucci finì alcune opere lasciate incompiute alla partenza di Andrea per Venezia.
14,00

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