Salerno Editrice
La figlia della Vittoria. Vita, corte e relazioni di Giovanna d'Austria
Silvia D'Agata
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 208
Quella di Giovanna d'Austria non è una storia unica, ma una moltitudine di storie che si dispiegano a cavallo di due secoli. La sua vicenda si intreccia con quella dei maggiori protagonisti del Seicento attraversando luoghi e memorie differenti. Giovanna fu un'illegittima di sangue reale - nacque a Napoli all'indomani della battaglia di Lepanto, la grande vittoria della monarchia contro il Turco - che portava il nome di suo padre, Giovanni d'Austria, figlio illegittimo dell'imperatore Carlo V. Fu allevata da principessa ma all'interno di una complicata geografia di luoghi: prima all'Aquila e dopo nel monastero napoletano di Santa Chiara, simbolo di un destino che Giovanna rifiutò fermamente allo scopo di affermare il proprio status di principessa di casa d'Austria. Fu tale capacità di autodeterminazione a farle guadagnare la possibilità di una vita diversa. Giunse così in Sicilia per sposare un membro dell'aristocrazia dell'isola, dove creò una delle corti più apprezzate per le magnifiche imprese culturali. Ma dopo poco più di vent'anni, complice il destino avverso, ritornò definitivamente all'ombra del Vesuvio, divenendo punto di congiunzione di tante storie e di molte traiettorie ideali che congiunsero Napoli alla Sicilia, e la Sicilia a Madrid.
Classici alla gogna. I Romani, il razzismo e la cancel culture
Mario Lentano
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 136
I Romani hanno conquistato territori, sottomesso popoli, sradicato culture e condotto guerre quasi ogni anno di una piú che millenaria avventura. Eppure, in nessun momento della loro storia l’appartenenza etnica e il colore della pelle sono stati motivo di discriminazione o di esclusione dai privilegi della cittadinanza, che vennero anzi estesi nel corso del tempo a tutti gli abitanti dell’impero. Oggi, invece, la cosiddetta cancel culture punta sempre più spesso il dito contro gli antichi, accusandoli di complicità nei crimini perpetrati dall’Occidente – dal colonialismo all’emarginazione femminile fino alla supremazia dei “bianchi” – e chiedendo la rimozione dei testi greci e latini dai programmi di scuole e università, dai cataloghi delle case editrici, dall’immaginario stesso delle nostre società. Una deriva pericolosa e inquietante, che rischia di eliminare uno degli interlocutori fondamentali della nostra tradizione culturale e di promuovere un nuovo conformismo, fondato sulla censura di qualsiasi opinione dissenziente.
Rime
Panuccio del Bagno
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 300
Uno sparuto manipolo di rime, volutamente oscure e artificiose, incentrate sulla riproposizione di topoi della lirica amorosa medievale o sulla generica trattazione di temi moraleggianti e civili, alla maniera di Guittone d’Arezzo. Così è stato sinora visto, di norma, il piccolo corpus poetico di Panuccio del Bagno († entro il 307), i cui ventidue componimenti superstiti – dodici canzoni, una stanza di canzone e nove sonetti – rappresentano nondimeno la più cospicua e significativa testimonianza della lirica pisana duecentesca. Benché all’edizione curata più di quarant’anni fa da Franca Brambilla Ageno per l’Accademia della Crusca vada sempre riconosciuto il merito di aver garantito all’opera di Panuccio una complessiva fruibilità che prima non aveva, molti sono rimasti, dal 977, i luoghi dubbi del testo e dell’interpretazione delle Rime che hanno sino ad oggi ostacolato una piena e soddisfacente comprensione del dettato poetico dell’autore. Sulla scorta dei molteplici strumenti di indagine testuale attualmente disponibili, è ora possibile constatare invece come buona parte dell’oscurità e artificiosità tradizionalmente attribuite a Panuccio del Bagno non fosse da ascriversi a un suo contrassegno stilistico, bensì agli inevitabili difetti di lettura in cui sono incorsi, specie nell’arco del Novecento, editori e commentatori. Attraverso quindi un riesame impregiudicato delle testimonianze manoscritte – quelle, sempre uniche, dei noti codici Laurenziano Redi 9 e Vaticano Latino 3793 –, l’edizione delle Rime qui presentata intende offrire una nuova base testuale filologicamente vagliata e un commento puntuale ai versi di Panuccio da cui possano prendere le mosse una migliore comprensione del suo, certo non facile, discorso poetico, una più completa valutazione dei tratti di originalità che informano il suo ristretto e non definito canzoniere, e una riconsiderazione generale del contributo dato dall’autore nel quadro della nostra lirica antica.
Nel silenzio del Padre. Cristianesimo e storia da Paolo a Gesù
Vincenzo Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 212
La crisi del nostro tempo è tanto profonda che neppure ne vediamo i confini. Né la filosofia, la scienza, la politica, e la religione appaiono capaci di frenare la corsa verso l’abisso del nulla – guerra, disuguaglianze, catastrofe climatica – se, piuttosto, contribuiscono ad essa. Lo stesso Cristianesimo, la religione del Dio che è morto sulla Croce per “salvare” l’uomo, è al centro di questa crisi. Per comprenderne la portata bisogna risalire all’origine della sua storia: a Paolo di Tarso, il persecutore dei cristiani, che divenne Apostolo di Cristo. In un serrato corpo a corpo con i testi della tradizione filosofica occidentale, l’autore mette in luce l’irriducibilità della predicazione paolina a quel cristianesimo storico che pure contribuì a fondare, da Agostino a Hegel. Emerge così il grido di dolore dell’uomo per la distanza incolmabile che lo separa da Dio. « Perché mi hai abbandonato? », chiede il Figlio di fronte al silenzio del Padre: ed è la domanda che dobbiamo porci oggi, quella che sola testimonia i limiti dell’uomo e della sua ambizione di potere tutto. Affinché, nella consapevolezza della propria finitezza, l’uomo scopra il primato del dovere morale sulla potenza, perché solo là dove è il male, è dato fare esperienza nel e del “possibile”, ovvero è possibile sperare.
L'età di Luigi XIV
François Bluche
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 1996
pagine: XIV-972
Richelieu
Stefano Tabacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 424
Spirito religioso, politico a tratti spietato, ma tutt’altro che privo di ispirazioni ideali, Richelieu fu il protagonista della fase storica in cui si affermarono gli Stati assoluti e il moderno sistema delle relazioni internazionali, divenendo rapidamente una figura quasi mitica, che ancora affascina la cultura europea. Cadetto di una famiglia di piccola nobiltà, divenne poco più che ventenne l’attivo vescovo riformatore della piccola diocesi di Luçon. Legatosi alla regina madre Maria de’ Medici, iniziò una carriera politica che fu bruscamente interrotta, nel 1617, dalla disgrazia della sua protettrice, allontanata dal potere dal figlio, Luigi XIII. Richelieu tornò al potere solo nel 1624, insieme a Maria de’ Medici, e divenne l’uomo di punta di un vasto progetto di rafforzamento del potere monarchico e di affermazione della Francia sul piano internazionale. I successi conseguiti con la sconfitta dei protestanti francesi e l’intervento militare in Italia nella guerra di successione di Mantova gli portarono la completa fiducia di Luigi XIII, ma il suo crescente potere e le sue scelte di politica estera determinarono una rottura insanabile con il partito cattolico e con Maria de’ Medici, che nel 1631 fu costretta a fuggire dalla Francia. Da questo momento e fino alla morte, Richelieu fu un primo ministro quasi onnipotente, il centro di una estesissima rete di potere e il bersaglio di una serie infinita di congiure. Lontano da ogni forma di machiavellismo, Richelieu espresse una concezione del potere come una forma di razionalità, ispirata da Dio, chiamata a imporsi su una società conflittuale e lacerata. Da questa ispirazione derivarono una politica fortemente assolutista e l’intervento nella guerra dei Trent’anni (1635), che avviò la costruzione di una nuova struttura delle relazioni internazionali in Europa.
Sudditi di un altro Dio. Cristiani sotto la Mezzaluna, musulmani sotto la Croce
Luigi Andrea Berto
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 232
Tra il settimo e il sedicesimo secolo i musulmani conquistarono vaste aree delle regioni mediterranee e dell’Europa centro-orientale abitate prevalentemente da cristiani. Alcuni di quei territori, la cui popolazione nel frattempo era divenuta in maggioranza musulmana, furono riconquistati dai cristiani tra l’undicesimo e il quindicesimo secolo. Sovrani e sudditi si sono dunque trovati spesso a professare fedi diverse, ma quali sono state le strategie elaborate dalle élite nel corso dei secoli per governare questo avvicendamento di fedi e popoli? E cosa avvenne quando cambiarono gli equilibri e le genti “infedeli” divennero minoranza? Questo libro esamina i complessi rapporti tra dominatori e sudditi di religioni diverse, osservandone l’evoluzione nell’ampio arco cronologico che va dalle prime conquiste degli Arabi nel Vicino Oriente nel settimo secolo, allo scambio nel 1923 tra Turchia e Grecia dei cristiani e musulmani residenti nei loro territori. Quanto emerge da uno sguardo così ampio, gettato sulla storia di un intreccio di culture tanto prossime, smonta molti pregiudizi ponendo domande che ci riguardano ancora.
Boccaccio e l'invenzione della letteratura italiana. Dante, Petrarca, Cavalcanti e l'autorità del volgare
Martin Eisner
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 264
Il più grande scrittore in prosa fra Medioevo e Modernità, Giovanni Boccaccio, fu l'"inventore" della letteratura italiana. Con una grande intuizione filologico-editoriale ed ermeneutica realizzò la prima antologia d'autore della letteratura volgare, affidandola a uno straordinario manoscritto che costituisce l'atto di fondazione di una lunga linea storiografica. Martin Eisner introduce il lettore nell'officina boccacciana, studiando in dettaglio il progetto che anima la composizione di questo "libro totale", in cui "Vita nuova", "Commedia "e rime dantesche vengono accostate al "Canzoniere": Dante e Petrarca sono ormai i due grandi classici moderni, e Boccaccio il mediatore della nuova tradizione. Sulla linea di Curtius, Eisner ambisce a «combinare pariteticamente il "microscopico" e il "macroscopico"», concentrando lo sguardo sull'attività filologica di Boccaccio e raccogliendo le sue riflessioni sulla poesia disseminate in opere come il "Decameron" o le "Genealogie". Ne emerge un ritratto che integra con equilibrio le dimensioni della sua attività di copista-editore e di creatore di capolavori letterari in lingua latina e volgare.
Rime
Gano da Colle
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il volume offre ai lettori la prima edizione critica e commentata del corpus di rime di Gano di Lapo Pasci, un poeta colligiano vissuto intorno alla metà del XIV secolo, non sfuggito all’erudizione settecentesca, ma presto caduto nell’oblio. La notizia di una sua presunta corrispondenza con Francesco Petrarca, lo scambio di sonetti con il più noto Antonio Beccari e i tasselli della Commedia che impreziosiscono i suoi versi ne giustificarono il recupero e soprattutto ne favorirono l’associazione alla schiera dei poeti ammiratori ed emuli del Dante “comico”. I sette componimenti attribuiti al Colligiano (quattro canzoni morali, un capitolo ternario e due sonetti), nel riprendere e rifunzionalizzare materiali dal poema sacro, confermano senz’altro l’ipotesi dell’imitazione dantesca come una delle principali linee interpretative della poesia del Trecento. Tuttavia questo esibito dantismo ha finora lasciato in ombra altre componenti della poesia di Gano, che a uno scavo piu profondo appare attraversata da una pluralità di modelli, dalla laudistica ai satirici latini, e centrata sulla radicale opposizione tra opulenza e povertà, potere e schiavitù, edonismo e mortificazione, in definitiva sui temi che maggiormente animavano il dibattito civile e religioso della società comunale trecentesca. L’edizione, arricchita da una proposta attributiva, ovvero un lungo volgarizzamento ovidiano in forma di serventese, si avvale di un nuovo censimento dei manoscritti, di cui viene fornita una descrizione analitica e una discussione dei rapporti nella Nota al testo. Apre il volume una Introduzione dove confluiscono da un lato significative novità biografiche emerse dallo studio di fonti d’archivio talvolta inedite, utili a definire con più precisione la personalità di un autore altrimenti del tutto ignoto, e dall’altro un’analisi storico-critica complessiva della produzione di Gano, funzionale a ridefinirne il valore e il significato nel contesto della poesia trecentesca alternativa al petrarchismo. Infine ciascun testo e corredato da note di commento tese a fare luce sulla lingua, lo stile e la cultura dell’autore.
Artemisia. La regina corsara
Lorenzo Braccesi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 120
Artemisia, signora di Alicarnasso, fu a capo della flotta caria che affrontò gli Ateniesi a Salamina; di lei Erodoto narra le gesta compiute sotto le insegne di Serse, il Re dei Re. Condusse le navi piú veloci che la flotta persiana potesse vantare dopo quelle dei Sidoni. Fu al fianco del re achemenide quale preziosa e scaltra alleata. I suoi consigli furono spesso decisivi: convinse Serse a desistere dall’intento di proseguire nella disperata conquista dell’Ellade. Secondo una leggenda, morí, per un amore non corrisposto, gettandosi dalla rupe di Leucade. Madre, sovrana, pirata, moglie e capitana di mare, Artemisia passerà alla storia come traditrice delle idealità greche per avere messo le proprie indiscutibili capacità navali al servizio dell’impero persiano. Questa è la prima biografia di Artemisia, che dal Re dei Persiani Dario ebbe in dono la potestà sull’isola di Cos e sull’arcipelago limitrofo, donde muoveva la propria implacabile attività corsara. Assistendo alla disfatta della sua flotta, ma ammirando il coraggio e la destrezza della sua condottiera in battaglia, Serse affermerà, con somma, quanto trita sprezzatura maschilista: « gli uomini mi son diventati donne e le donne uomini».
Immagine, figura, astrazione. Le geometrie del testo nella «Commedia» di Dante
Mira Veronica Mocan
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 260
La Commedia è un poema visionario, ricchissimo di potenti immagini mentali capaci di tradurre il pensiero poetante dantesco. Questo libro illumina le principali strategie testuali attraverso le quali prende corpo l’immaginazione visuale del poeta, a partire dalle simmetrie tematiche e lessicali fino all’impiego di metafore e similitudini dall’alto tenore allegorico, sulle quali si costruisce la dimensione figurale e figurativa del «sacrato poema», con attenzione anche alle fonti teologiche mediolatine che legittimano l’uso del linguaggio poetico per esprimere le realtà celesti. Viene messo a fuoco in particolare il ricorso a figure geometriche per dare visibilità a concetti di ordine astratto, dal valore universale. Si coglie così il grado più rarefatto della visualizzazione di puri rapporti formali fra le cose, secondo una modalità propria alla cultura diagrammatica medievale, la quale si esprime anche attraverso modelli iconografici che possono aver agito sull’immaginazione poetica di Dante.
Guglielmo II. L'ultimo Kaiser di Germania tra autocrazia, guerra ed esilio
Gustavo Corni
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 336
Guglielmo II Hohenzollern fu imperatore di Germania e re di Prussia dal 1888 al 1918, quando di fronte alla sconfitta militare e ai sussulti rivoluzionari fu costretto ad abdicare. Durante il suo lungo regno cercò di esercitare un potere assoluto: nominava e sfiduciava cancellieri (ben sette), imponeva l’agenda politica, era il protagonista indiscusso della politica estera del Reich. L’imperatore agiva facendosi forte di una legittimazione divina del suo potere, e aveva in spregio il parlamento e i partiti politici. Durante il suo regno fu osannato e celebrato come un sovrano moderno, perfino “socialista”, capace di risolvere i grandi problemi del Reich: l’industrializzazione accelerata e i conseguenti radicali mutamenti sociali. Fu abile nel servirsi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, in particolare la stampa e la fotografia. Ma fu anche vituperato e messo in caricatura, soprattutto all’estero. Nel corso della guerra fu oggetto di durissime critiche da parte dell’Intesa, che lo considerava l’incarnazione del militarismo e autoritarismo prussiano. Critiche che si accentuarono nel dopoguerra, quando gli fu attribuita la responsabilità dello scatenamento del conflitto. Visse per quasi ventitré anni in un grigio esilio nei Paesi Bassi, messo ai margini della storia, incapace di fare i conti con le proprie responsabilità, tenacemente abbarbicato al sogno di sovvertire le istituzioni repubblicane e di essere riportato sul trono da Hitler. Il libro ripercorre tutte le fasi della sua vita, parallela a uno dei momenti più critici della civiltà occidentale: dai trionfi del colonialismo e dell’industria, all’abisso della Grande guerra. Dall’infanzia, contrassegnata da problemi fisici e da un conflitto mai risolto con i genitori, al lungo e scintillante regno, alla repentina scomparsa dalla scena proprio negli anni di guerra, al lungo e malinconico tramonto nell’esilio. Le vicende private e individuali dell’uomo, segnato da un carattere scostante e arrogante, all’apparenza brillante ma umanamente arido, sono analizzati in stretto intreccio con i contesti in cui si snoda la sua lunga vita: l’ascesa della Prussia, l’unificazione del Reich, la guerra mondiale, la svolta repubblicana e infine l’irresistibile trionfo del nazionalsocialismo.