Neverland

Non è facile accettare la condizione umana di miseria e di dolore e contemporaneamente credere nella somma benignità del Creatore: il Sommo Bene non muove un dito per sottrarre l'Uomo dalla sua miseria, dalla sua sofferenza, allora si cerca una colpa, commessa dall'uomo, che giustifichi il suo stato miserevole e indegno di una creatura, figlia di Dio misericordioso: nasce così la teoria del peccato originale; i figli di Adamo pagano per la colpa del padre, scontano la colpa del padre, immeritatamente. Dico io: le colpe sono personali! Non dei figli: "Innocenti facea l'età novella, novella Tebe".

La signorina Violetta aveva esposto tutta la sua cosmogonia da fantascienza tascabile, indugiando con dovizia di particolari sui culti e sulle credenze, spiegando come i rituali di quelle sette che vi aderivano fossero particolarmente feroci perché ossequienti a leggi che sulla terra non avevano riscontro. Il maresciallo Caputo, in verità, non trovava del tutto improbabile che ci fossero al mondo alcune migliaia di folli imbesuiti da quelle bubbole che, in loro nome, arrivassero agli estremi dell'omicidio e delle torture ritualizzati. Cose del genere se n'erano viste, purtroppo, in tutte le epoche, ed anche recentemente: quindi non aveva ragione di dubitarne, tanto più che lui stesso ci aveva pensato nel voler trovare a tutti i costi una spiegazione plausibile a quel che stava capitando, da qualche mese, nella sua circoscrizione. Ma... porco... beh, porco cane, quella vecchia rimbambita ne parlava non come di favole schifosamente pericolose. Ne parlava come di cose vere!

"È con il massimo divertimento che vi presento la mia prima raccolta di poesie in dialetto jesino, scritte tutte a carattere decisamente ironico! Se qualcuno mi domanda il perché, risponderò subito che esse sono scaturite dalla voglia di buttare nel comico varie situazioni della vita, a partire dalla caricatura degli amici, agli avvenimenti quali il grande evento del nostro San Settimio, Protettore della città di Jesi, alla Corale Santa Lucia di cui faccio parte con crescente entusiasmo da circa quattro anni, ed infine... dulcis in fundo... a Bin Laden, che ci terrorizzò per lungo tempo, direi senza riuscire a scalfirci più di tanto... perché come dico nella premessa, lo jesino ha 'una marcia in più'!" (l'autore)

"La vita è affascinante ed entusiasmante, anche perché a volte ti mette lì delle cose che nemmeno t'immaginavi, ti fa vivere delle esperienze che vanno ben al di là di quelle che erano le tue più rosee aspettative, e lo fa con una tale naturalezza, senza nemmeno rendertene conto. Ho scelto, quindi, di vivere, di gustare ogni attimo, buono o cattivo, felice o triste che sia, di questo "passaggio" terreno. E di viverlo fino in fondo, mettendoci tutto me stesso e tutto l'entusiasmo che anima la mia mente, con tanti interrogativi ed una sola certezza: "continuando a guardare sempre avanti, credendo nelle persone e nei sentimenti, spero di arrivare alla fine dei miei giorni senza aver mai avuto il tempo di fermarmi a tirare le somme". Il cielo in fondo al sole vuol'essere un po' anche questo, la mia ricerca del limite di un paradosso, con la consapevolezza che non potrò mai trovare il cielo in fondo al sole, ma che potrò sempre cercare i limiti della mia mente scavando nelle storie della gente, vera o inventata che sia, per arrivare a trasmettere qualcosa di piacevole ed interessante ai miei lettori. Spero di esserci riuscito." (l'autore)

Il perturbante entra inaspettatamente nella vita di una persona. Freud definisce il perturbante come l'estraneo. L'elemento estraneo, non usuale, lentamente cambia l'atmosfera del racconto. Tempi, luoghi divengono al di fuori della realtà. Sono l'altrove. La persona può divenire il doppio, l'alter ego... Così l'ombra del sé ci fa immaginare due esistenze. Ci permette di guardarci dal di fuori. Il tempo non è più una sequenza , ma una storia in cui tutto convive... Il luogo cambia colori, aspetti, provoca altre sensazioni... i sogni sembrano realizzarsi, il viso amico si trasforma. Anche una città assume un diverso aspetto. Come se tutto fosse visto attraverso un telescopio, uno specchio, a volte un caleidoscopio. Anche oggetti domestici, come il congelatore, non sono più familiari. L'ombra è l'alter ego. Il viaggio programmato assume altre direzioni. Il corpo si trasforma, tutta la vita quotidiana assume la forma di un sogno. Ogni racconto nell'antologia è diverso dall'altro. Ognuno esprime un'esperienza personale. Pertanto vanno letti tutti come se fossero parti di una stessa storia. Forse proprio la nostra.

Il Piccolo Principe è tornato sul nostro pianeta per raccontarci nuove avventure, viaggi e conoscenze, e ad aiutarci a trovare tesori nascosti nel cuore. Dal suo primo viaggio ha fatto molte conoscenze e ha scoperto un mondo meraviglioso al di là del suo piccolo pianeta. La stella dalla quale era sceso. Il Piccolo Principe continuava a pensare alla sua rosa, tanto amata, anche da lontano. Quando decide che il momento è arrivato, si lascia mordere dal serpente e ritorna sulla sua stella e dalla sua delicata, esigente, bellissima rosa, unica al mondo. Ma questa che leggerete è un'altra storia.

E' il racconto di un viaggio, indietro nel tempo, da parte di una bambina di undici anni, che scopre un tesoro in soffitta: un baule con, all'interno, carte, lettere, documenti scritti da un prozio che, nel 1910, era partito per l'America in cerca di fortuna.. E' la storia vera e documentata, con i brevetti originali, di una invenzione che potrebbe, all'insaputa del mondo intero, essere precedente ad altre e goderne il primato. Oltre a narrare del viaggio per molti emigranti, e del doloroso viaggio intrapreso, questa scoperta renderà pubblico il brevetto del prozio e della sua avventura nel Nuovo Mondo.

Shake, giovane ragazzo perseguitato da un demone imprigionato in una maschera maledetta, si avventura insieme alla sua amica Emily in tragici eventi paranormali, sullo sfondo di una festa di halloween inedita e suggestiva.

Scrivere è un suicidio a senso un unico, ma finché sono vivo questa si chiama esperienza... La semplicità con cui scrivo è evidente, infatti, per me, più una cosa è semplice, più è facile da capire. Ogni poesia di questo libro è una piccola traccia, in grado di svelare una parte del mio essere, raccontando schegge di vita, la mia. Di cose da dire ne ho tante, non scontate, rudemente legate alla realtà. Questo libricino che racchiude più di una trentina di poesie, sembra quasi un testamento poetico, qualcosa di assolutamente puro e ruvido allo stesso tempo.

L'autore, attraverso il suo protagonista principale, un rappresentante di commercio, vuole far conoscere al pubblico in una breve descrizione, tanti comportamenti volti a sottolineare il malcostume del nostro Paese in riferimento all'aspetto fiscale; sono altresì illuminanti, per l'immagine sentimentale, i rapporti familiari e alcune storie personali che sono state inserite per evidenziare situazioni che si presumono altrettanto generalizzate. Il sottotitolo è correlato alla motivazione per cui è stato redatto e alla convinzione che raggruppando tante situazioni in un'unica stesura può far meglio rendere conto del contesto di cui tutti siamo a conoscenza ma che valutato singolarmente può apparire meno grave di quanto sia. I discorsi che vedono coinvolti il protagonista e gli altri attori sono quelli che quotidianamente si ascoltano e tendono a dimostrare il fitto intreccio che si è creato tra tutti i componenti che sembra essere difficile districare. La speranza è che ognuno dei lettori possa essere l'antagonista dei vari personaggi comportandosi e facendo comportare i suoi conoscenti in modo diametralmente opposto a quello degli attori relativamente alla parte fiscale.

L'opera è frutto di una ricerca su diversi stili e autori della letteratura, principalmente italiana, che intende raccontare il tempo in cui l'autore vive attraverso l'utilizzo di questi stili passati, attualizzandoli nei temi e nelle tecniche di scrittura. Per questo, ogni componimento è diverso dall'altro, ma l'opera, vista nella sua interezza, ha una sua linea ben precisa: un'ode al tempo costruita attraverso tutte le sue sfumature.