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La Scuola di Pitagora

Leopardi tra i filosofi. Spinoza, Vico, Kant, Nietzsche

Leopardi tra i filosofi. Spinoza, Vico, Kant, Nietzsche

Massimiliano Biscuso

Libro: Copertina morbida

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 223

La statura filosofica di Giacomo Leopardi è un dato ormai ampiamente acquisito. Più recente è lo studio analitico della sua formazione filosofica e scientifica, grazie a un più attento vaglio delle fonti dirette, indirette e possibili, e delle sue frequentazioni intellettuali, quale intendono fare i primi tre saggi qui raccolti. Dall'esame del rapporto di Leopardi con alcuni vertici della tradizione filosofica moderna, Spinoza, Vico e Kant, emerge più nitidamente la proposta metafisica del Recanatese: quella di una Natura che non solo produce e distrugge gli individui, ma crea anche forme eccedenti il circolo di produzione e distruzione, come la poesia e l'amore. Il quarto saggio ricostruisce l'interpretazione che Nietzsche diede della poesia di Leopardi, sotto il segno schopenhaueriano del pessimismo.
22,00

La signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina

La signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina

Giuseppe Ripamonti

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 103

Senza Walter Scott, probabilmente Alessandro Manzoni non avrebbe mai pensato di scrivere un romanzo storico. E senza gli storici lombardi del secolo XVII, non avrebbe mai ambientato la sua storia nella Milano sotto la dominazione spagnola. Sappiamo che nel 1821 Manzoni, ritiratosi a Brusuglio per consolarsi del fallimento dei moti, portò con sé un trattato di economia di Melchiorre Gioia e le Historiae patriae di Giuseppe Ripamonti. La grida del Seicento, in cui si parla delle violenze commesse per impedire delle nozze, che lesse nel Gioia gli diede l’idea del matrimonio contrastato; nel bel latino del Ripamonti trovò invece, per così dire, il sugo della sua storia: la Signora di Monza, le vicende di Francesco Bernardino Visconti detto l’Innominato, la peste, le gesta del Cardinale Borromeo. Nel Ripamonti può avervi trovato anche il rapimento di una promessa sposa. A proposito di quel ribaldo che «con l’enormità dei suoi crimini mostrava di disprezzare i tribunali, i giudici, i pubblici poteri e le autorità» il Ripamonti riferisce del rapimento della fidanzata di un principe straniero mentre veniva condotta a nozze. Nel romanzo manzoniano, come si sa, il rapimento, eseguito per conto di un altro, è il pretesto per il ravvedimento del personaggio stesso. Agli inizi dell’Ottocento, le storie milanesi del Ripamonti erano, come dice lo stesso Manzoni, «quasi interamente dimenticate». Nel 1841, un anno dopo l’edizione definitiva dei Promessi Sposi, Francesco Cusani traduce l’altra importante opera del Ripamonti, La peste di Milano del 1630, che per Manzoni fu la fonte principale sulla peste. Nel 1855, il conte Tullio Dandolo, in La Signora di Monza e le streghe del Tirolo riproduce – con traduzione a fronte – il capitolo delle Historiae patriae riguandante Virginia de Leyva. E l’anno seguente, senza testo a fronte, offre una scelta di brani, non tutti d'interesse manzoniano, tratta dalla stessa opera ripamontiana. Sulle orme del Dandolo, vengono riproposti, in traduzione e con testo latino, i capitoli delle Historiae patriae che sono stati l’ispirazione del romanzo forse più bello della nostra storia letteraria.
13,00

The insuperability of sensation. Indagini letterarie tra mente, corpo e «affect»

The insuperability of sensation. Indagini letterarie tra mente, corpo e «affect»

Pilar Martinez Benedí

Libro: Copertina morbida

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 168

Qual è la relazione tra la mente e il mondo? In che modo conosciamo l'altro? Queste domande acquistano rinnovata attualità grazie al recente successo delle neuroscienze cognitive, le quali studiano prevalentemente il cervello quale supporto fisico di processi mentali apparentemente razionali e universali. Questo volume si propone di complicare tale idea di cognizione, combinando la critica cognitiva ad altri approcci (teoria del corpo, affect theory, disability studies) che valorizzano svariate forme di pensiero, riconoscendo il ruolo delle emozioni e dell'affect nel pensiero e prestando una crescente attenzione alle differenze individuali. Attraverso diversi testi letterari che ripercorrono svariati punti cronologici e culturali della tradizione angloamericana, la letteratura si presenta qui come un mezzo più immediato e meno asettico di un laboratorio per indagare la mente umana. I lavori di Herman Melville, Edith Wharton e Colson Whitehead ci invitano a riflettere su processi cognitivi che sono quasi irriconoscibili, lontani dalle forme note del pensiero astratto.
18,00

Giulio Cesare Vanini nella cultura filosofica francese del Seicento e del Settecento. Dal «Libertinisme érudit» all'Illuminismo

Giulio Cesare Vanini nella cultura filosofica francese del Seicento e del Settecento. Dal «Libertinisme érudit» all'Illuminismo

Simona Apollonio, Mario Carparelli, Domenico M. Fazio

Libro: Copertina morbida

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 375

Personaggio sfuggente alle categorie tradizionali della storiografia, il filosofo Salentino Giulio Cesare Vanini (1585-1619) è stato oggetto negli ultimi anni di una progressiva riscoperta e rivalutazione, che ha reso finalmente giustizia alla rilevanza della sua figura di intellettuale. Il presente lavoro intende mettere in luce come gli esiti originali dell'opera vaniniana rompano gli argini speculativi della filosofia del tardo Rinascimento, ponendosi già entro l'orizzonte di pensiero del libertinismo francese seicentesco e facendo sentire la propria eco anche nei maggiori esponenti della filosofia dell'Illuminismo. Inserendo Vanini nel contesto della cultura Francese del Sei e Settecento, e ricollegandosi agli altri studi precedenti sulla sua fortuna, questa ricerca si propone l'obbiettivo di mettere ulteriormente in rilievo la statura europea di questo audace e dissacrante filosofo pugliese. A partire dalla ricostruzione degli ultimi anni parigini di Vanini e da una ricognizione dei ritratti più suggestivi della sua personalità filosofica nelle testimonianze di numerosi autori francesi della prima metà del '600, si sono presi in esame alcuni significativi momenti della ricezione delle sue opere nei pensatori libertini del XVII secolo, allo scopo di dare poi risalto a quei temi e motivi del pensiero vaniniano che, nei decenni successivi, in maggior misura cattureranno l'interesse di diversi esponenti di spicco dell'illuminismo francese - primo fra tutti, la denuncia della religione come «instrumentum regni». Si è voluto così offrire un contributo alla «Wirkungsgeschichte» della filosofia di Vanini che facesse emergere come le alterne vicende della fortuna del suo pensiero siano profondamente legate alla specificità e alla vivacità del contesto storico e culturale della Francia tra il XVII e il XVIII secolo.
30,00

Misticismo matematico e scienza matematica della natura. Considerazioni sulla storia delle origini della scienza esatta (1940)

Misticismo matematico e scienza matematica della natura. Considerazioni sulla storia delle origini della scienza esatta (1940)

Ernst Cassirer

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 64

Apparso per la prima volta sulla rivista “Lychnos” nel 1940, il saggio "Mathematische Mystik und mathematische Naturwissenschaft. Betrachtungen zur Entstehungsgeschichte der exakten Wissenschaft" denota il mai del tutto assopito interesse di Ernst Cassirer per la scienza esatta e per il suo stile di pensiero. Quest’ultimo deve la sua specificità principalmente al suo essersi faticosamente affrancato da forme più o meno eccentriche di misticismo e magismo rinascimentale. È per l’appunto nel nuovo ideale di “esattezza” rappresentato dalla scienza matematica, che trova applicazione il detto di Niccolò Cusano secondo il quale  nihil certi habemus in nostra scientia, nisi nostra mathematicam. Cassirer, nelle sue numerose opere, ha più volte posto l’enfasi sul contributo determinante della matematica per la nascita e per lo sviluppo della scienza moderna, che giustamente il filosofo di Breslavia (ora Wrocław, in Polonia) rinviene, nella sua forma più matura, tanto nella logica sperimentale di Galileo Galilei, come anche in Keplero. Questi ultimi, oggetto di analisi del presente saggio, assurgono al ruolo di fondatori di quel Gedankenstil che tanto ha contribuito allo sviluppo della forma mentis che fu alla base della rivoluzione scientifica moderna.
10,00

L'esistenzialismo di Omero

L'esistenzialismo di Omero

Karl Dienelt

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 26

Scritto nel 1951 in occasione della ricorrenza dei duecentocinquant'anni di un ginnasio viennese, e muovendo dal presupposto che la filologia classica - una scienza il cui oggetto sono le opere da cui ci separano più di duemila anni - debba giovarsi del contributo di altre discipline, Karl Dienelt, discepolo di Viktor Frankl, legge nei poemi di Omero un inaspettato esistenzialismo nell'accezione del noto fondatore della logoterapia. Da una parte ci sono gli dèi immortali, dall'altra gli eroi, mortali e consapevoli, come Achille, della propria fine. «La finitezza dell'uomo non costituisce un momento dell'essere che lo privi di significato, ma al contrario essa è basilare proprio per il significato dell'umana esistenza. "Nella limitatezza del tempo e dello spazio terreno l'uomo deve compiere qualcosa conscio sempre di essere mortale e tenendo ben presente la propria immancabile fine"».
5,00

Angelo Fortunato Formiggini. Profilo di un editore. «Un signore che si diverte a pubblicare dei libri belli»

Angelo Fortunato Formiggini. Profilo di un editore. «Un signore che si diverte a pubblicare dei libri belli»

Maria Agnese Ariaudo

Libro: Copertina morbida

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 178

In questo volume si accosta la figura, dallo straordinario fascino, dell'editore modenese, di origine ebraica, Angelo Fortunato Formíggini, nato nel 1878 e morto sucida nel 1938 all'indomani dell'emanazione delle leggi razziali. Con un racconto appassionato, non meno che puntuale nei riferimenti storico-cronologici, si attraversa la vicenda sui generis di una singolare figura di intellettuale illuminato, più che di imprenditore, uomo particolarmente colto e ironico per vocazione, instancabile organizzatore di cultura e divulgatore, sagace osservatore del suo tempo. Si tratta di un racconto che emerge nella sua potente attualità, vicino a noi come non mai perché capace di far riflettere e commuovere ancora, col suo carico di gloria, ma anche di profonda amarezza. Sullo sfondo, le vicende storiche italiane tra Otto e Novecento e l'avvento del fascismo, con il fatale chiudersi della sua morsa totalitaria sul destino personale di un uomo che aveva fatto dei libri la sua ragione di vita.
18,00

La freccia e il cerchio. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 7

La freccia e il cerchio. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 7

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 335

Un progetto a termine, rigorosamente strutturato: otto numeri in otto anni (2010-2017), dodici contributi in ogni numero. Attorno a un duplice, dialettico filtro tematico, si dipana volta a volta una complementarietà dei saperi che rifiuta steccati e gerarchie, mischiando piuttosto le carte tra 'alto' e 'basso', tra generi d'arte e di consumo, tra linguaggi diffusi e di nicchia. La contemporaneità (naturalmente con gli inevitabili strascichi del moderno, con gli echi mai sopiti del classico) è l'orizzonte di questo ipertesto, che moltiplica i punti di vista mettendo accanto senza remore filosofia e poesia, estetica e cinema, antropologia e fumetto, attraverso una ricerca tanto analitica quanto creativa, dove gli strumenti della ragione sono coniugati assieme a quelli della passione. Perché, come ricorda la poetessa Marina Cvetáeva, "Il pensiero è una freccia. Il sentimento - un cerchio".
30,00

M'illumino d'immenso. La scala del palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona. Ediz. italiana e inglese

M'illumino d'immenso. La scala del palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 112

L'eccezionalità del caso vede, in questo volume, la presenza di un'autorevole firma: Alfonso Gambardella, massimo studioso internazionale dell'architetto Ferdinando Sanfelice a cui rinvia il progetto della scala del palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona a Napoli. Incerte sono le fonti archivistiche che documentano le trasformazioni del palazzo nobiliare, attualmente Casa Morra - Archivio d'Arte Contemporanea, e il nome dell'architetto ideatore della sua imponente scala settecentesca. La grandiosità della scala di palazzo Cassano Ayerbo d'Aragona consiste nell'essere un 'fuori scala' sia materiale che immateriale, un evento narrativo di grande emozione nella concezione 'immensa' di spazio architettonico. A pianta esagonale, il disegno dell'impianto planimetrico e altimetrico nasce dalla sapiente abilità del progettista di articolare forme geometriche elementari in uno spazio plastico e dinamico, vibrante di tensioni strutturali e visioni multiple, simmetriche e asimmetriche. Elementi, questi, tutti riconducibili alla poetica progettuale di Ferdinando Sanfelice.
40,00

Art and culture for flood prevention

Art and culture for flood prevention

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2018

pagine: 130

24,00

La filosofia dei nazionalismi europei

La filosofia dei nazionalismi europei

Nicolao Merker

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2018

pagine: 80

Il termine filosofia ricorre nel titolo del volume e anche nel titolo di ognuno dei capitoli: c'è, in sequenza, "l'idea di nazione e le filosofie nazionaliste", poi "la filosofia della potenza nazionale e razziale", poi ancora "la filosofia dell'espansione coloniale", infine "il populismo etnico in filosofia". Il termine filosofia compare in un'accezione particolare. Serve qui a indicare l'insieme di idee specifiche che intorno a un concetto più generale, quello di nazione, sono state formulate al fine di dargli una sufficiente consistenza e organicità.
10,00

Sfiducia e sragione. Trattato teologico-politico

Sfiducia e sragione. Trattato teologico-politico

Antonio Carulli

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2018

pagine: 231

"Nel suo nuovo libro Antonio Carulli sembra voler portare il suo contributo a quel particolare genere di letteratura filosofica che - da Fichte a Jaspers - è andato definendosi sotto titoli come "Tratti fondamentali dell'epoca presente" e "La situazione spirituale del tempo". Ma forse, ancor di più, si avvicina a quegli Sguardi sul mondo attuale, dedicati "alle persone che non hanno sistemi e sono fuori dai partiti", che accompagnarono Paul Valéry per tutta la vita. Se non fosse che, qui, tutto è avvolto dall'atmosfera cinerea dell'interminabile declino dell'Occidente che, più che alla classica "morfologia della decadenza", fa pensare a una versione en philosophie della palude definitiva attraversata dal "corrusco teologo" dell'ultimo Manganelli. Sotto il titolo che, con spregiudicatezza luciferina, capovolge quello della famosa Enciclica che fu, si dipana, come recita il sottotitolo "spinoziano", un Trattato teologico-politico negativo, in cui si parla di tutto, di cristianesimo e religione, di democrazia e migranti, di islamismo e terrorismo, per finire con un abbozzo di filosofia della storia e una scheggia di ontologia sulla eterna quaestio de nihilo, nello scenario di un fosco dramma cosmoteandrico. Al centro, indubbiamente, la questione del cristianesimo e della nostra "abitudine" alla sua comodità, che l'autore svolge in una serie ipnotica di variazioni, vestendo quasi i panni di un Croce (Perché non possiamo non dirci cristiani) risvegliato d'un colpo dal sonno storicistico dallo scetticismo di Hume e del suo principio fondamentale: the Custom or the Habit. Anche se, in queste pagine, per rispondere alla domanda che si pose una volta Cioran, lo scettico rivela senz'altro i tratti del demonio. Per concludere con un ultimo rovesciamento: proprio nell'astenia delle sue masse di assuefatti la Cristianità o Europa nasconde forse l'arma segreta che la salverà dall'attacco degli invasati che la minacciano da altri, più arrembanti mondi. Anche costoro, infine, stregati dalla nostra accidia, si abitueranno." (Piercarlo Necchi)
21,00

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