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Leggendo Guerra - Fascismo - Guerra al Borgo ci si immerge fin da subito in un mondo denso di ricordi, emozioni e amore per le proprie radici. Nella sua narrazione limpida e genuina, Pierpaolo Garibaldi alterna episodi tratti dalla propria memoria personale ad avvenimenti della storia collettiva, delineando il ritratto di un'epoca in cui le persone hanno conosciuto la fatica, la guerra, la fame, ma anche la solidarietà, la dignità e l'amore per le piccole cose. Attraverso le vicende semplici e quotidiane del Borgo un microcosmo toscano che diventa il palcoscenico di decenni di trasformazioni sociali, economiche e culturali e dei suoi abitanti, in particolare della sua famiglia e dell'amata nonna, l'autore desidera tramandare con affetto e riconoscenza queste memorie: racconti di sacrificio e di speranza, di lavoro instancabile e di ideali saldi, che hanno segnato l'esistenza di un'intera comunità e che oggi rappresentano un patrimonio prezioso da custodire e da ricordare.

Francesco Faragone, poeta e scrittore contemporaneo, anima sensibile e attenta alle problematiche sociali e umane, è autore di diverse opere narrative: Il prete con la coppola, L'equilibrio degli opposti, Io, Rossella e la mia fantasia, e della raccolta di poesie Emozioni musica parole. Con La mia anima non ha età, Francesco prosegue il suo cammino poetico, donandoci una raccolta matura, profonda, sincera. Queste poesie non sono semplici componimenti, ma frammenti di vita vissuta, rielaborata e restituita con delicatezza, forza interiore e autenticità. Il titolo racchiude l'essenza dell'intero percorso poetico: un'anima senza tempo capace di restare giovane nonostante le difficoltà che spesso ci riservano la vita e gli anni. È un'anima che osserva il mondo e sé stessa con uno sguardo lucido che prova ancora stupore. Ogni componimento è un incontro con una voce, un volto, un ricordo, una paura, una speranza. Francesco Faragone scrive con un linguaggio volutamente semplice, mai banale. I suoi versi non cercano l'effetto ma l'essenza e in questo risiede la loro forza: nella capacità di arrivare al cuore senza sovrastrutture, nella loro verità umana e poetica. Questa raccolta è una carezza, un silenzioso dialogo con il lettore, una mano tesa a chi cerca bellezza, riflessione, emozioni. In ogni poesia c'è un frammento di Francesco, ma anche un frammento di ciascuno di noi perché, in fondo, la nostra anima non ha età. E la poesia, come la vita, continua a scorrere e a illuminarci finché sapremo ascoltarla.

In questo romanzo finale l'autore intreccia con maestria una nuova storia che aggiunge spessore e complessità ai personaggi. Anche a quelli che, nei romanzi precedenti, avevano giocato un ruolo marginale, apparendo vivi, pieni di sfaccettature che non sono solo frutto della fantasia dell'autore, ma che riflettono le stesse contraddizioni, paure e passioni. Tuttavia, nonostante questa forte connessione, i personaggi di questo romanzo hanno ormai preso vita propria, diventando indipendenti dai desideri dell'autore. Se nel primo libro li avevamo conosciuti come creazioni letterarie, seppur con le proprie idee e i propri percorsi, ora sono loro a dettare le regole, a seguire gli impulsi, a scegliere il proprio cammino. Non sono più unicamente il riflesso dei pensieri dell'autore, ma degli esseri reali, con desideri e contraddizioni che si fanno strada tra le pagine. Un tema che percorre tutto il romanzo, e che è stato il filo conduttore dell'intera trilogia, è quello dei sentimenti veri, quelli che possono sembrare semplici ma che, in realtà, sono le forze che muovono il mondo. Le scelte che i protagonisti compiono, le loro emozioni e i loro dilemmi sono quelli che ciascuno di noi, a qualsiasi età, si trova ad affrontare. La bellezza di questa storia sta proprio nella sua capacità di parlarci al cuore, senza alcuna pretesa di giudizio ma con la volontà di mostrarci la verità più profonda dei legami umani. E se è vero che la vita può essere crudele, è oltretutto vero che sono i buoni sentimenti e il coraggio a salvarla, a darle un senso, a darle speranza. Con il suo stile elegante e attento, Lorenzo Porretta ci regala una narrazione che ci invita a riflettere su come le nostre scelte possano determinare il nostro destino e quello degli altri.

Erebia Christi è una giovane farfallina intraprendente, desiderosa di scoprire il mondo e vivere ogni ora con passione ed entusiasmo. Non ha intenzione di farsi scoraggiare da niente e nessuno, così si mette in viaggio senza pensarci due volte. Sua improvvisa compagna di avventure è Madame Fifì, deliziosa cagnolina con una altrettanto deliziosa famiglia e con una grande passione per la moda. Erebia e Madame Fifì partono così insieme, andando alla scoperta di Paesi e culture, alcuni conosciuti e altri meno, in lungo e in largo per il pianeta. Ogni tappa sarà motivo di scoperta, di meraviglia, di fantastiche esperienze e anche di nuove amicizie. Numerosi saranno infatti i compagni che le due protagoniste incontreranno sul proprio cammino e che condivideranno insieme a loro tutto il divertimento. Alcuni amici avranno persino la fortuna di vivere un bel colpo di fulmine e sposare l'anima gemella! E anche Erebia e Madame Fifì non saranno immuni da quella bellissima malattia che si chiama amore... Egitto, Parigi, Groenlandia, Cina e Giappone sono solo alcune delle località che non mancheranno di incantare l'intrepida farfallina e la cagnolina sempre super chic e che verranno descritte con dovizia di particolari al rientro a casa, dove ad attenderle ci saranno la mamma, la nonna, il papà e i fratelli, nonché qualche altra sorpresa in grado di lasciare tutti a bocca aperta. Erebia, Madame Fifì e lo strano viaggio di Cinzia Panuccio è una favola moderna per grandi e piccini, che affronta con leggerezza ma anche grande intensità innumerevoli tematiche e che tocca con tanta tenerezza gli aspetti più importanti dell'esistenza di tutti noi... che abbiamo due o quattro zampette! Età di lettura: da 6 anni.

«Caroli, ne "Il lungo addio", ricostruisce e dialoga con quell'ampia rassegna di esploratori del disagio psichico umano che popola la storia del cinema e, anche se alcuni film sono un fallimento totale, l'Autore si diverte a inserirli lo stesso nel suo elenco dettagliato. Spesso gli spettatori (compresi i registi di cinema), immaginano che noi psichiatri siamo gli eroici salvatori di qualche paziente innamorata di noi o viceversa. In molti film la soluzione del conflitto emotivo del paziente viene presentata con le modalità di un thriller, e gli spettatori potrebbero finire per credere che quello che succede nel film succeda veramente in una psicoterapia. La figura dello psichiatra, anche nelle pellicole più recenti, continua ad oscillare tra il tipo oracolare, quello sfigato, nevrotico, un po' perverso, quello inutile e quello pazzo, seguendo le aspettative del pubblico. Queste figure distorcono la vera identità dello psichiatra clinico, facendogli assumere un ruolo ben distante dalla realtà e più vicino ai desideri del pubblico. Il titolo di questa opera, Il lungo addio, vuole sottolineare una dimensione abbastanza trascurata della psicoterapia, ovvero la sua qualità di essere un'esperienza che deve finire. Il paziente in cura, quando le cose vanno bene, deve lasciare il suo bravo terapeuta e ricominciare a vivere con le sue gambe.» (Paolo Vistoli, psichiatra e psicoterapeuta)

Nel Vespro del 30 marzo 1282 la Sicilia alzò la testa contro l'oppressione francese. Fu un gesto di ribellione che cambiò per sempre il destino dell'isola: la voce del popolo si levò contro l'arroganza e la violenza degli invasori e da quella scintilla nacque un incendio di libertà e di amore per la propria terra. Questo libro è il risultato dell'impegno appassionato di Salvatore Lipari, che ha dedicato anni della sua vita a trasmettere ai giovani i valori antichi: attraverso un quadro storico chiaro che accompagna il lettore nella scoperta di questa pagina fondamentale della nostra storia curiosità e riflessioni, I Vespri siciliani raccontati ai ragazzi mostra come la conoscenza del passato possa insegnare ai giovani di oggi il valore della giustizia, della dignità e dell'identità. I lettori comprenderanno le ragioni della ribellione, conosceranno i protagonisti e le strategie militari e politiche, ma sentiranno anche il battito umano dietro i fatti: la rabbia di chi subisce l'ingiustizia, l'intelligenza di chi organizza una rivolta e la solidarietà di chi condivide ideali comuni. Con questo libro, Lipari vuole rivolgersi ai giovani per dire loro che la storia non è solo un insieme di date e battaglie, ma una testimonianza viva che può insegnarci a comprendere la società, a riconoscere le ingiustizie, ad apprezzare la dignità delle persone e il valore della partecipazione civica. Vuole mostrare che conoscere le proprie radici e gli eventi del passato aiuta a comprendere meglio il presente, a sviluppare il pensiero critico e la responsabilità, e a capire l'importanza della coesione e della giustizia nella costruzione di una comunità consapevole. Età di lettura: da 10 anni.

Questo non è un semplice planner: è uno strumento pratico e motivazionale, pensato per aiutarti a prendere in mano la tua vita finanziaria, settimana dopo settimana. In un mondo in cui tutto corre veloce, fermarsi a riflettere su come spendi, risparmi e gestisci il denaro è un atto di consapevolezza. Forse senti il bisogno di fare ordine. Forse hai capito che è il momento di cambiare qualcosa. O forse, semplicemente, vuoi smettere di sentirti in balia delle spese e iniziare a costruire il tuo futuro con intenzione.

Sesto Marelli non è una semplice fermata. È uno snodo cruciale nella vita di Antonio, il protagonista della vicenda narrata da Rocco Alberto Zotta. La storia ha un'impronta decisamente autobiografica, caratterizzata da vari impedimenti e da innumerevoli sacrifici. Il racconto si snoda in modo lineare, diretto, mettendo in risalto un vissuto di umiliazioni, di rinunce, ma anche la tenacia dell'interprete nel tenere testa alle avversità e la resilienza nel saper superare con spirito proattivo le difficili prove che, di volta in volta, è chiamato ad affrontare. Nell'altalena della vita, tra gli innalzamenti e gli abbassamenti della croce, Antonio vive un'odissea lavorativa e umana molto dura. Da ogni caduta ne esce provato, fiaccato. Spesso rinuncia anche a esercitare i propri diritti. Senza, peraltro, perdere mai la fiducia in se stesso, nei propri valori e principi. Il protagonista della vicenda, però, non è un supereroe. Nel grattacielo di Napoli, al tredicesimo piano del suo appartamento al centro direzionale, ha avuto anche propositi estremi. C'è solo l'amore per il figlio, la sua unica ragione di vita, a tenerlo aggrappato a questa Terra. L'ancora che spinge Antonio a trovare la forza di andare avanti, abbandonando i propositi autolesionistici, facendolo tornare a lottare e, pur soggiacendo a inevitabili compromessi, a vincere la nuova sfida. Sesto Marelli è un focus sul disagio sociale moderno. Fermata Sesto Marelli si presta anche a una lettura formativa, diventando un monito per gli studenti che si affacciano al mondo dell'economia, sia in ambito di istruzione di scuola superiore, sia in ambito universitario. Nel romanzo di Zotta, il luogo che dà nome al titolo diventa l'emblema di una piaga, una fermata, una pausa di riflessione nel percorso frenetico della moderna realtà che non è soltanto quella milanese.

"Se amore è amore" è una narrazione corale che dà voce agli adolescenti, ai loro sentimenti, ai dubbi, alle paure e alle scoperte legate all'identità e all'orientamento sessuale. Attraverso delle vicende realmente accadute, intime e sincere, il libro svela l'amore in tutte le sue forme, senza etichette né pregiudizi. Ogni racconto è una finestra aperta sul cuore di ragazzi e ragazze che hanno trovato il coraggio di aprirsi, per essere ascoltati e, finalmente, compresi. Sono storie di accettazione, di rifiuto, di amicizie salvifiche, di famiglie che si interrogano e di scuole che possono essere luoghi di crescita o di esclusione. Un libro necessario, che parla il linguaggio degli adolescenti ma che arriva anche agli adulti, per educare all'inclusione, al rispetto e alla bellezza delle differenze. Perché l'amore, in ogni sua forma, è amore. Sempre!

La Gioconda di Leonardo da Vinci è stata sottratta dal museo del Louvre, in Francia, e una nuova avventura si prospetta dunque per i fratellini Giuly e Jimmy, accompagnati dai due unicorni Penny e Puffy e dal nuovo amico a quattro zampe, il cucciolotto Marley. In seguito alla richiesta del Consiglio dei Saggi del Regno di Atlanta, i piccoli avventurieri e detective vengono inviati a indagare in merito al furto e si trovano così ad affrontare un lungo viaggio di sette settimane attraverso sette grandi capitali europee: Parigi, Londra, Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Stoccolma, Helsinki e... una misteriosa tappa finale, in cui ogni enigma sarà rivelato e la missione sarà finalmente conclusa. Tutto è bene quel che finisce bene... o quasi! A ogni tappa, il gruppo di investigatori incontrerà svariate guide e accompagnatori, come il mago Giroud, il mago Harry o la dolce fata Sophie, nonché la già nota maga Bella e il fedele e sapiente ranocchio Freud. In ciascuna città, gli avventurieri andranno alla ricerca di prove e indizi relativi al misterioso ladro della Gioconda, ma scopriranno ben presto che il viaggio si tramuterà in un affascinante percorso tra famosissime opere d'arte, monumenti appartenenti alla storia internazionale e pietre miliari di generi e stili, celebri artisti del passato e contemporanei, innumerevoli curiosità e tanto, tanto divertimento. Con 24 illustrazioni interne dipinte a tavoletta grafica. Età di lettura: da 10 anni.

La Sicilia del dopoguerra è una terra sospesa tra miseria e orgoglio, sulla quale grava il peso di inveterate dominazioni straniere e in cui si avvertono confusamente i sussulti di svolte radicali. Il popolo perennemente oppresso e tuttavia sempre più consapevole del suo peso sociale, il ceto nobiliare parassitario e ormai in declino, i vertici pericolosi e ambigui di una gerarchia sanguinaria, bramosa di ricchezza e potere, sono gli attori dell'insanabile conflitto che scuote l'isola negli anni della ricostruzione post-bellica. In questo mondo in bilico si forma la coscienza del giovane Luciano, osservatore attento della realtà sfaccettata che lo circonda e figlio di un maresciallo dei Carabinieri strenuamente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata. Involontariamente e nonostante i numerosi tentativi di allontanarsene, il protagonista conquista la simpatia di don Totò, figura al contempo affabile e spietata: ricorrendo alla violenza più brutale, egli offre soccorso e tutela in un contesto in cui lo Stato appare drammaticamente debole. Attraverso lo sguardo curioso e gradualmente più maturo di un ragazzo che si affaccia alla vita, l'autore compone una dichiarazione d'amore e d'accusa verso una terra bellissima, ma difficile. Il linguaggio evocativo, capace di accogliere le movenze dell'oralità spontanea, trasmettendo il ricordo di usanze e memorie collettive, riesce perfettamente a intrecciare la descrizione minuziosa di un tempo lontano, con la caratterizzazione icastica di personaggi indagati nelle loro azioni e scelte, colti in pose e gesti indimenticabili.

"Se fossi uomo, sarei la mia donna ideale" è una raccolta di confessioni, frammenti e pensieri sparsi che parlano d'amore, speranze e silenzi. La protagonista è una donna contemporanea vera e imperfetta, fragile, ma fortissima che si interroga, si espone e si rialza, trasformando la vulnerabilità in una forma disarmante di autenticità. Lisaanny non si nasconde dietro filtri perfetti, ma si racconta nei vuoti, nelle attese infinite davanti a uno schermo spento, tra le note del cellulare che diventano confessioni scomode, mai pronunciate a voce alta. I social sono il suo spazio emotivo, luoghi virtuali in cui trasferire sentimenti reali, condividendoli con gli altri attraverso messaggi, reel, musica e immagini. Un libro per chi sente intensamente, ama senza misura, vive nei dettagli e trova nella scrittura un modo per ricominciare. nascere qualcosa di profondo. Ogni pagina restituisce il ritratto di una donna orgogliosa della propria unicità, che ha finalmente imparato a camminare a testa alta, lasciando andare chi non è stato capace di restare.