Ist. Culturale Ladino
Catina Pezzé Batesta e Bepi Felicetti Zompin. Regoeta jent de Fascia. Ediz. italiana e ladina
Alberta Rossi
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2024
pagine: 64
Nos-etres. Cartes de visite. Retrac de fascegn aldidanché-Ritratti di fassani oggi. Ediz. italiana e ladina
Davide Baldrati
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2024
pagine: 80
Uteres:. Artistic exploration project 2024. Ediz. multilingue
Claus Soraperra
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2024
pagine: 72
Don Gigi Vian
Alberta Rossi
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2023
pagine: 52
Età di lettura: da 4 anni.
A cèsa de la giava
Miriam Van Houten
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2023
pagine: 40
Età di lettura: da 4 anni.
Bèrba Dui met vèrda
Paul Van Dijk
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2023
pagine: 28
Età di lettura: da 4 anni.
Letres da Larcioné. Amadio Calligari a Tita Cassan (1887-1897). Lingua e tradizioni dei tempi antichi
Fabio Chiocchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2023
pagine: 384
Saggi di antropologia ladina e alpina. Storia, società e cultura materiale
Cesare Poppi
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2020
Questo volume è il terzo di un’opera concepita in tre parti, destinata a raccogliere organicamente gli studi che l’antropologo Cesare Poppi ha dedicato alla cultura popolare di Fassa, dell’area ladina e alpina più in generale, in oltre quarant’anni di ricerche e di riflessioni.
L Segnor de Doleda e autre contìe
Armin Chiocchetti
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2020
Brevi racconti originali ladino fassani dedicati al rapporto fra identità e modernità.
La Valle di Fassa nelle Dolomiti. Preistoria, romanità, Medioevo. Contributi e documenti
Frumenzio Ghetta
Libro
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2019
pagine: 536
Questo libro, come ogni libro, è figlio del suo tempo e delle idee di un periodo: nel predisporre la nuova edizione dell’opera fondamentale di p. Frumenzio Ghetta, "La valle di Fassa nelle Dolomiti", si è ritenuto giusto e opportuno rispettare le opinioni e le teorie che l’autore propone con decisione e coraggio. Il suo obiettivo è stato quello di raccontare la storia di Fassa, soprattutto riguardo le sue origini, basandosi sui documenti. L’esegesi di questi è originale e, per alcuni aspetti, rivoluzionaria e tale rimane. Originali sono anche gli appunti che aggiunge in nota per commentare un fatto, rafforzare un’opinione, spiegare un concetto, ringraziare per un’informazione, colorire una situazione o fornire quelle «notizie anche minute di casa nostra» di cui parla nell’introduzione. Tutto questo dà all’opera un carattere unico e particolare, che si è voluto assolutamente conservare.
Il giudizio di Fassa. Nei rapporti col principato vescovile di Bressanone (1500–1641)
Rita Gratl
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2019
pagine: 248
Tratto dalla tesi di laurea di Rita Gratl, discussa all’Università di Innsbruck nel lontano 1975, il presente lavoro propone al lettore un altro importante studio dedicato alla storiografia di Fassa, ora finalmente accessibile anche in versione italiana. L’opera si basa su una puntuale ricognizione condotta sui documenti relativi al Giudizio di Fassa conservati nell’Archivio principesco di Bressanone, da cui si ricava un prezioso compendio di informazioni storiche riguardanti l’ordinamento della Comunità fassana in antico regime, e più precisamente negli anni 1500-1641, un periodo cruciale della propria storia.
Dal Pordoi a Katzenau. Il racconto di una vita in Val di Fassa nel primo Novecento
Maria Piaz de Pavarin
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ist. Culturale Ladino
anno edizione: 2015
pagine: 190
Il libro ripercorre la vita di una donna straordinaria nella Val di Fassa del primo Novecento, Maria Piaz de Pavarin, sorella del celebre Tita Piaz. Un episodio in particolare, l'arresto da parte delle autorità austriache durante la Prima Guerra Mondiale per aver favorito la diserzione di alcuni trentini, per il quale venne processata e internata per tre anni a Katzenau, viene ricostruito grazie alle testimonianze rese dalla stessa Maria al figlio Francesco e al nipote Franco negli anni '60 e registrati su nastro. Ciò che emerge è il ritratto di una pioniera nella vita privata e sociale, capace di affrontare con coraggio e lungimiranza le sfide e le opportunità che la vita le pone davanti.