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Il Prato

Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova

Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova

Alessandro Naccarato

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 248

Padova fu la città più importante della Resistenza in Veneto e uno dei centri principali della lotta di liberazione a livello nazionale. Partigiani di diverso orientamento politico combatterono una guerra sanguinosa contro l'esercito di occupazione nazista e i loro alleati, inquadrati nelle formazioni della Repubblica sociale italiana. Il Pci costituì le Brigate Garibaldi e i Gruppi di azione patriottica per colpire nelle città fascisti e nazisti con il compito di terrorizzare le autorità nazifasciste obbligandole a impegnare soldati e mezzi nella guerra contro i partigiani. Nonostante siano state pubblicate numerose ricerche sulla Resistenza padovana, fino ad ora non è stato ricostruito e approfondito il ruolo dei Gap. Infatti nell'immediato dopoguerra i gappisti subirono una violenta campagna anticomunista, alimentata dalla nascente guerra fredda e dalle gerarchie cattoliche e su di loro calò l'oblio. La criminalizzazione dei Gap fu favorita dal processo alla Resistenza che sfociò in diversi procedimenti giudiziari contro i partigiani causando il rovesciamento della realtà storica e la trasformazione dei carnefici fascisti in vittime. La memoria dei Gap fu condizionata anche dalla partecipazione di alcuni gappisti, insieme a criminali comuni, a rapine che sfociarono in qualche caso in violenze ed omicidi. Il fenomeno fu agevolato dalla situazione di estrema miseria economica e sociale, dal vuoto di potere e di autorità dei primi mesi dopo la conclusione del conflitto, dalle difficoltà dei gappisti a reinserirsi nella vita civile dopo mesi di guerra durissima e di assuefazione alla violenza e all'uso delle armi. A ciò si aggiunsero il rancore e il risentimento per la debole epurazione dei collaborazionisti e per le numerose sentenze di assoluzione o di condanne lievi contro i fascisti. Il saggio, utilizzando fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche, ricostruisce la storia e le caratteristiche dei gappisti padovani e analizza l'importanza del ruolo svolto dai Gap per sconfiggere il nazifascismo e liberare l'Italia.
18,00

Lotte dei braccianti nel Conselvano. Ricordando «Nanin» Agostino Barbierato

Lotte dei braccianti nel Conselvano. Ricordando «Nanin» Agostino Barbierato

Lino Zancanaro

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 60

Il trascorrere del tempo tende spesso a sfumare la memoria di alcuni eventi e protagonisti del passato, soprattutto quelli legati a specifici contesti locali. Lino Zancanaro riporta la nostra attenzione su una delle figure più apprezzate e popolari tra i lavoratori agricoli di Agna e di tutta la Provincia di Padova, raccontando la figura di Agostino Barbierato, detto Nanin, il suo impegno civico nel Consiglio Comunale di Agna, quello politico all’interno del Partito Comunista di Padova e soprattutto quello sindacale come attivista e poi dirigente della Federbraccianti.
5,00

Il centesimo tallero. Aforismi e appunti 2008-2023. La radice e la sorgente-Il frutto e il succo

Il centesimo tallero. Aforismi e appunti 2008-2023. La radice e la sorgente-Il frutto e il succo

Giuseppe Girgenti

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 820

Questo volume raccoglie i post filosofici su Facebook del quindicennio 2008-2023. Si tratta di un'evoluzione per aforismi e appunti secondo uno sviluppo cronologico giorno per giorno. Essi sono stati raccolti, selezionati e ordinati per macrotemi. In questa operazione qualcosa si perde: la cronologia e l'immediatezza, l'accompagnamento di immagini e video, i commenti e le risposte. Ma altrettanto si guadagna: un pensiero per aforismi raccolto per aree tematiche e inquadrato in una cornice narrativa biblica, dalla creazione alla fine del mondo; sottotraccia, altresì, in una cornice dialogica socratico-platonica, dalla discussione dell'immediato al mito escatologico finale. Questo testo è al contempo una sorta di Atene e Gerusalemme 2; non a caso le due sezioni in cui il volume è diviso si intitolano rispettivamente "La radice e la sorgente" (dove, secondo il linguaggio di Simone Weil, la prima radice è quella ebraica, mentre la sorgente che irriga e vivifica è quella greca) e "Il frutto e il succo" (intendendo con tale espressione una sorta di evoluzione storica delle radici e delle sorgenti del Cristianesimo e dell'Europa fino al loro declino). Da questo punto di vista, gli appunti raccolti costituiscono un approfondimento continuo storico-ermeneutico del rapporto tra la filosofia greca platonica e la Bibbia, con particolare attenzione ai passaggi linguistici dall'ebraico al greco (Septuaginta) e dal greco al latino (Vulgata).
35,00

Monte Piana. Monte pianto

Monte Piana. Monte pianto

Alberto Gottardo

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 272

La guerra di posizione che si impose sul Monte Piana dal 24 maggio del 1915 al 3 novembre 1917 condizionò i contendenti per trenta mesi, nei quali una moltitudine di soldati, per lo più non avvezzi alla vita severa della montagna, visse una gravosa esperienza di sofferenza e privazioni, comunque riuscendo ad adattarsi all'ambiente ostile, rivoluzionandolo nel suo aspetto naturale e trasformandolo secondo le esigenze della tattica militare, ma ancor più dalla logica della sopravvivenza. L'intento di questa pubblicazione è di narrare cronologicamente i vari episodi delle azioni avvenute in questo settore del fronte, integrati da alcuni argomenti di carattere generale riguardanti l'organizzazione del campo di battaglia e da qualche semplice nozione di logistica militare; ma si è anche voluto descrivere come si svolgesse la vita del soldato nei momenti in cui la guerra lasciava brevi spazi per un'esistenza che avesse la parvenza di normalità. Dai brani riportati dei diari si può comprendere quale fosse lo stato d'animo della truppa nei momenti più critici del combattimento e la presentazione di alcuni dei protagonisti di allora aiuta a capire come il fattore umano sia il legante indispensabile per tramandare la memoria di ciò che è stato. Proprio per questo, la rinascita del Monte Piana è avvenuta dall'incontro dei reduci che, per ricordare i propri compagni caduti, nel dopoguerra hanno sentito l'esigenza di erigere un rifugio e una chiesetta alpina, accrescendo così l'interesse per questo luogo storico, culminato con l'idea di trasformarlo in un museo a cielo aperto e condividendo la certezza che solo conoscendo le sofferenze passate queste possano divenire monito per le generazioni future.
25,00

Archeologia italiana in Libia. Il contributo dell'esperienza archeologica «d'oltremare» nel dibattito sul restauro negli anni Trenta. Il restauro-anastilosi del teatro di Sabratha

Archeologia italiana in Libia. Il contributo dell'esperienza archeologica «d'oltremare» nel dibattito sul restauro negli anni Trenta. Il restauro-anastilosi del teatro di Sabratha

Federica Comes

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 160

La presente trattazione è volta ad analizzare in che misura l'esperienza archeologica italiana in Libia, durante e tra le due guerre, sia in linea con le coeve istanze conservative e di restauro e quanto abbia contribuito a una maggiore definizione teorica e metodologica della disciplina, sullo sfondo della Conferenza di Atene del 1931. Particolarmente rilevante si rivela, in tal senso, l'intervento di restauro-anastilosi del Teatro di Sabratha, uno dei più imponenti e complessi che siano stati condotti, oggetto sin da subito di un vivace dibattito che ha diviso la critica tra fautori e detrattori e che si impone ancora oggi per la complessità della esecuzione e la ricchezza delle competenze messe in campo, costituendo un valido precedente, al di là delle singole scelte progettuali, degli iter procedurali e delle prassi operative da adottare in un intervento di restauro-anastilosi.
20,00

In sòasa. Piccoli grandi personaggi salzanesi del Novecento ritratti in dialetto

In sòasa. Piccoli grandi personaggi salzanesi del Novecento ritratti in dialetto

Franca Sorato

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 58

Franca racconta una storia di quelle che non sono solite essere raccontate nei libri. La racconta con una piccola lingua di quelle che non siamo soliti trovare nei libri. Attraverso dei veloci quadretti linguistici racconta la storia di un paese, Salzano, in cui non è nata, ma in cui si è integrata splendidamente sentendolo suo al punto da desiderare di tributargli l'omaggio del ricordo. Lo fa accettando la sfida della scrittura in dialetto, impresa faticosa che, diceva immaginificamente Andrea Zanzotto, è tale da “far slogare i polsi” per la difficoltà di rendere e comunicare suoni ed espressioni del parlato familiare con i segni di una lingua dotta che il dialetto non lo ha mai considerato. È l'affresco di un mondo che oggi, a causa dei gran cambiamenti vissuti, ci pare più lontano di quanto non sia. Ed ecco pagina dopo pagina materializzarsi i tanti personaggi protagonisti della vita paesana, acutamente colti ognuno nella sua essenzialità, ognuno presentato col suo nome, ecco riaffiorare i soprannomi poetici e spesso indecifrabili.
10,00

Quantum. Gastrofisica e cucina quantistica

Quantum. Gastrofisica e cucina quantistica

Agostino Sala, Sibyl von der Schulenburg

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 136

L'esperienza artistico-culinaria è un unicum che si realizza attraverso i sensi, ma non si limita alla sensorialità. L'offerta di uno chef di successo è molto più di una mera combinazione di ingredienti, è l'opera d'arte che si avvale dei contributi dell'ambiente e del fruitore stesso con la sua sensibilità. È questione di flevore. Così, dal campo della pura gastronomia, il nuovo artista culinario si sposta sul terreno della gastrofisica o, come lo chef Agostino Sala, va a sondare eventualità quantistiche alla ricerca di nuove strade. Quantum satis, quanto basta.
20,00

Memorie

Memorie

Ercole Consalvi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 456

Il cardinale romano Ercole Consalvi (1757-1824) è il segretario di Stato di papa Pio VII, che deve affrontare sfide del tutto nuove e sconosciute non solo a lui, ma a tutta la sua generazione. La Rivoluzione francese, infatti, aveva stravolto l'ordine politico, morale e religioso. La Chiesa di allora aveva una opportunità unica di fronte alla sfida: riedificare dopo la distruzione. Si vuole capire quell'epoca tramite le Memorie del cardinale, che qui si editano. Grazie a Consalvi, il Papato e la diplomazia di quegli anni rientrano nel consesso internazionale, senza farsi strumentalizzare dalle Potenze; si aprono a nuove intese politiche e sanno farsi carico dei mutamenti sociali e culturali, riscoprendo una sintonia con la cultura del tempo. L'opera del cardinale è stata fondamentale per il collocamento della Chiesa cattolica nel passaggio epocale tra prima e seconda modernità, senza complessi di timidezza. Consalvi seppe tener testa a Napoleone e agli altri statisti del tempo.
38,00

Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino di Andrea Palladio. Conoscenza «archeologica» e restauro di una fabbrica rinascimentale

Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino di Andrea Palladio. Conoscenza «archeologica» e restauro di una fabbrica rinascimentale

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2023

pagine: 164

A distanza di un anno dall'apertura del cantiere di restauro di Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino (Vicenza) si è svolto, presso la Scuola di specializzazione in beni archeologici del Dipartimento dei beni culturali dell'Università di Padova, un seminario sul tema Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino di Andrea Palladio. Conoscenza “archeologica” e restauro di una fabbrica rinascimentale (Padova, Palazzo Liviano, 7 dicembre 2022), del quale questo volume raccoglie ora gli atti. Villa Forni Cerato, costruita intorno al 1565 ed ascritta alla paternità di Andrea Palladio (1508-80), costituisce un esempio tra i più interessanti e meno studiati di reinterpretazione – in chiave sobriamente classicista – della casa rurale veneta tardomedievale o rinascimentale, confrontabile con altre dimore palladiane contraddistinte da un'analoga semplicità di soluzioni architettoniche e decorative: villa Gazzotti Grimani a Bertesina, villa Saraceno a Finale di Agugliaro (entrambe databili al 1555 c.), villa Caldogno a Caldogno (1570 c.). Villa Forni Cerato Foundation, proprietaria del complesso cinquecentesco, ha dichiarato l'intendimento di procedere al recupero della villa non tanto al fine di insediarvi funzioni ‘compatibili' con i suoi connotati architettonici o strutturali, quanto di dimostrare la possibilità di assicurarne la sopravvivenza limitando allo stretto necessario le sostituzioni, le alterazioni o le manomissioni, accumulando – al contempo – il maggior numero possibile di conoscenze sulle sue vicende storiche e costruttive. Un orientamento volto a preservare ogni possibile documento materiale della villa, valorizzandone il significato storico e testimoniale: dalle lavorazioni murarie o lignee ai rivestimenti delle superfici interne ed esterne, dalla foggia dei serramenti alle decorazioni scultoree o pittoriche, dagli accorgimenti per il riscaldamento degli ambienti residenziali o di conservazione delle derrate, ai sistemi di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche.
25,00

I racconti dell'or…tografia

I racconti dell'or…tografia

Marino Vanzan

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2023

pagine: 72

Quando s'impara a scrivere nella scuola primaria, contemporaneamente all'apprendimento della lingua scritta si sviluppa, in maniera simultanea, nel buio della mente, il mondo degli errori. La causa di questo è principalmente la distrazione che non è né buona né cattiva colpisce indistintamente. Il problema sussiste quando le parole vengono memorizzate in maniera errata. Allora si scatena una guerra tra il correttore (insegnanti) e l'errore che si protrae nel tempo a volte con risultati alterni. Chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono alcune fasce d'alunni che hanno bisogno di più interventi per cercare di sconfiggere l'errore. Così per evitare che queste situazioni colpissero sempre più alunni della scuola primaria, fu organizzata una squadra di poliziotti che avrebbe cercato d'intervenire tempestivamente per impedire che l'orrore, scusate l'errore, si fissasse nella memoria dei bambini. Il capo della squadra era il commissario C'è, coadiuvato dall'ispettore C'era e dagli agenti C'erano e Ci sono, gli ultimi due erano importanti perché facevano numero (plurale). Il commissariato si trovava nel palazzo della Lingua scritta, al piano terra, dove c'era tutta l'Ortografia e il Lessico; ai piani superiori si trovava la Morfologia e poi la Sintassi. Il loro era il commissariato della Caccia agli orrori. Ops... scusate errori. Età di lettura: da 6 anni.
12,00

Francesco Frigimelica

Francesco Frigimelica

Flavio Vizzutti

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2023

pagine: 80

Francesco Frigimelica (Camposampiero, tra 1560 e 1570 - Belluno, notizie 1654) si forma a Venezia presso un maestro del quale nulla conosciamo. Dopo aver affinato un'adeguata preparazione, alla ricerca di commissioni, si trasferisce nel territorio alto veneto dove riesce ad imporsi nel settore della pittura sacra, divenendo l'incontrastato protagonista tra fine Cinquecento e metà Seicento. Il successo è determinato dalla chiarezza iconografica, dallo stile narrativo privo di intellettualismi e dal senso di poetica spiritualità. La sua cultura figurativa, dipendente dai canoni tradizionali, svela comunque suggestioni derivate da Tintoretto, Bassano, Palma il Giovane e dal paesaggismo fiammingo-neerlendese.
12,00

Il male, l'uomo, Dio. Un itinerario nella filosofia di Dostoevskij

Il male, l'uomo, Dio. Un itinerario nella filosofia di Dostoevskij

Stefano Angiulli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2023

pagine: 160

Le tre grandi tematiche della filosofia - il male, l'uomo e Dio - si articolano in Dostoevskij come parti di un'unità più grande, come tasselli di una stessa struttura a cui la ragione deve volgersi per dare un senso all'essere nel mondo dell'uomo. L'ineludibilità del concetto di libertà su cui si fonda l'intero pensiero del genio russo è afferrabile in toto solamente riconoscendo come necessario il male con cui l'uomo deve confrontarsi, e con il pensare Dio, a cui siamo necessariamente inclini. Questo testo si configura come un percorso, una traccia, un corpo a corpo tra il pensatore russo e i filosofi che sono stati direttamente ispirati dalle sue opere. Perché Nietzsche, Heidegger, Wojtyla, Fabro, Solov'ëv e tanti altri pensatori contemporanei hanno dovuto misurarsi con i romanzi dostoevskijani desumendone influenze che hanno caratterizzato il loro percorso filosofico, al fine di chiarire quale sia la posizione dell'uomo da sempre sospeso tra la tentazione e la divinità.
15,00

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