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Il Prato

Storia di una cellula impazzita

Storia di una cellula impazzita

Elisa Sommavilla

Libro: Opuscolo

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 28

La Storia di una cellula impazzita è nata per spiegare alle mie bambine cosa succede quando si ha un tumore, ma mi sono resa conto che non è stato solo per quello... Lungo il cammino che mi ha portata a scriverla e a disegnarla ho inserito inconsapevolmente anche altri temi: accettazione per qualcosa che non funziona più come prima e costruzione di una speranza per il futuro. Maddalena è una cellula all' interno del corpo di viola che inizia a ripararsi da sola senza controllo. Si ammala, impazzisce e racconta che cosa succede di conseguenza alla sua ospite Viola. Il libro punta a spiegare ai bambini come si crea il tumore all'interno del corpo umano e illustra poi che percorso si attiva per la persona che si ammala quando le cellule impazzite vengono individuate. Oltre che scrivere i testi, l'autrice ha anche eseguito i disegni che, nella loro semplicità, hanno una forte capacità di coinvolgere il lettore-bambino (ma anche i genitori) nella storia raccontata. Età di lettura: da 8 anni.
12,00

Paradigma Tiepolo. Dalla «Rete dei luoghi dei Tiepolo» ad un possibile «itinerario culturale europeo», il cambio di paradigma del nuovo millennio visto con la prospettiva di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, come opportunità per un territorio

Paradigma Tiepolo. Dalla «Rete dei luoghi dei Tiepolo» ad un possibile «itinerario culturale europeo», il cambio di paradigma del nuovo millennio visto con la prospettiva di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, come opportunità per un territorio

Paolo Tonello

Libro: Libro rilegato

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 48

Sembrano esserci notevoli similitudini tra il passaggio epocale vissuto da Venezia e dall’Europa nel Settecento, narrato magistralmente da Giambattista e Giandomenico Tiepolo, padre e figlio, due artisti simbolo del loro secolo, e il nostro tempo. Soprattutto perché anche oggi come allora siamo immersi, magari inconsapevolmente, in una fase storica di cambio di paradigma: dove serve cioè una visione nuova delle cose, che ti deve far agire diversamente. Partendo dai loro sguardi d’artista, in questo libro ne trasliamo le prospettive per meglio leggere le trasformazioni che stiamo vivendo. Esse ci possono aiutare a comprendere come evolve il nostro “Mondo Nuovo”, riprendendo il titolo dell’affresco più famoso di Giandomenico, una delle opere simbolo del Museo del Settecento Veneziano di Ca’ Rezzonico. In quell’immagine lo sfondo su cui si stagliano le novità appare invisibile, nascosto da persone poste di spalle. Nel nostro “Mondo Nuovo” di inizio millennio gli italiani faticano a vedere i cambiamenti perché, come ha scritto nel suo Rapporto 2023 il CENSIS, appaiono “sonnambuli”. Sembrano camminare come fossero addormentati verso il baratro di un prossimo declino sociale, culturale ed economico, ignorando segnali di pericolo che dovrebbero invece apparire eloquenti. Per risvegliare menti assopite sono spesso utili delle buone tazze di caffè. Questo libro, che apre la collana de “i-Caffè del Prato” vorrebbero essere appunto come un caffè: un aiuto al risveglio. La sua miscela vuole tentare di leggere la complessità attraverso l’interdisciplinarietà: l’unico strumento che ci possa aiutare a vedere i segnali di pericolo, e allo stesso tempo però aiutare a guardare la bellezza del patrimonio materiale ed immateriale di cui ancora disponiamo. Riconoscere le minacce ed insieme le opportunità del nostro tempo potrebbe ancora permetterci di pensare in modo innovativo e costruttivo al futuro, con azioni concrete, ispirate alla sostenibilità, ad un patto tra Cultura ed Impresa, ai valori di democrazia e cittadinanza che stanno alla base del progetto di Unione Europea, a partire dalla consapevolezza della ricchezza racchiusa nel concetto di Territorio e di Comunità, cominciando proprio da qui, dalla Terra dei Tiepolo, la Terra del “Mondo Nuovo”.
10,00

All'ombra della tecnodestra. Riflessioni sulla democrazia nell'era Trump 2.0

All'ombra della tecnodestra. Riflessioni sulla democrazia nell'era Trump 2.0

Paolo Tonello

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 60

Nel freddo pomeriggio del 6 gennaio 2021 a Washington i seguaci di Donald Trump hanno assaltato Capitol Hill nel tentativo di bloccare la nomina del suo successore neo-eletto, Joe Biden. In quel momento, all'improvviso, il buio è sceso sulla democrazia americana, e forse non solo. Nella data in cui i cristiani festeggiano il ritorno della Luce, l'Epifania, è stato come se un'eclisse, dalle 12.53 alle 17.40, ne avesse oscurato le istituzioni. In quelle sei ore una folla di sostenitori di Trump delusi, istigata da un presidente non più rieletto, ma ancora alla Casa Bianca, guidati da fanatici vestiti da sciamano hanno assalito e sfregiato il suo simbolo, il Congresso. Quell'attacco ha provocato morti e feriti, i parlamentari sono stati costretti ad una precipitosa fuga, i vertici delle istituzioni allontanati. L'ordine pubblico è stato ristabilito con difficoltà, richiedendo l'intervento della Guardia Nazionale. A quel feroce assalto la democrazia americana ha saputo rispondere con prontezza, ma rimane la domanda se ciò che è avvenuto sia stata solo un'eclisse, oppure un tramonto e l'anticipazione dell'alba di un'epoca nuova: l'Era Trump 2.0. Quattro anni dopo infatti Donald Trump è tornato, legittimamente, alla presidenza degli U.S.A., annunciando l'arrivo con la sua amministrazione di una “nuova età dell'oro”, che renderà “l'America di nuovo grande”. Accanto a lui, per realizzare questo obiettivo, si sono schierati i magnati della Big Tech, definiti dal presidente uscente Joe Biden “una oligarchia di ultraricchi”. I riflessi scintillanti dell'alba di questa nuova era sembrano quindi generare anche inquietanti ombre, allungate dai proclami di una nuova Tecnodestra. Si tratta ora di capire se è iniziata con loro anche una nuova, doppia, rivoluzione copernicana: una, politica, che vede il riassetto del potere, di nuovo accentrato nelle mani di un leader di indicazione di divina, “salvato da Dio”; l'altra che avvia un'epoca di cambio di paradigma scientifico, sociale ed economico generato dall'Intelligenza Artificiale e dai suoi principali possessori.
15,00

Fisica, entropia, complessità e mimèsi. Quasi una filosofia per la vita

Fisica, entropia, complessità e mimèsi. Quasi una filosofia per la vita

Alberto Busetto, Paolo Busetto

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 88

“Noi siamo, quindi pensiamo.” La parola arriva dopo. Prima viene lo sguardo. Ancora prima c'è l'omeostasi. Molte sono le forme di vita assistite da una «intelligenza biologica», ma i traguardi raggiunti da noi umani sono esclusivi. Perché? Noi desideriamo! Desiderando, intrecciamo i nostri destini. Intrecciandoli, edifichiamo paesaggi e costruiamo culture, anche se quasi mai in modo lineare. Una essenza puramente interiore cui affidarci è solo presunta: più plausibile pensare a una unicità emergente dal confronto-incontro con l'altro e l'altrove. ‘Consapevoli che per avanzare (Fisica) lungo il cammino (Entropia), sono importanti i passi (Complessità), capito che la direzione viene da sé (Mimesi),' possiamo finalmente raggiungere la realtà educando ai sentimenti le nostre emozioni.
15,00

Sguardi resistenti. La lotta di liberazione a Padova raccontata dagli studenti. Un percorso di ricerca e di riflessione tra fonti, storia, cultura e arte

Sguardi resistenti. La lotta di liberazione a Padova raccontata dagli studenti. Un percorso di ricerca e di riflessione tra fonti, storia, cultura e arte

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2025

pagine: 88

Alle origini della libertà e della democrazia: la Resistenza a Padova 80 anni dopo è un progetto dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanni Valle di Padova svoltosi dal novembre 2023 sino al gennaio 2025: un itinerario didattico che ha coinvolto cinquantotto studenti provenienti dai diversi indirizzi e un gruppo di sette docenti dell’Istituto stesso, con la collaborazione di alcuni centri culturali e istituzionali della città. La mostra e il catalogo “Sguardi Resistenti. La lotta di Liberazione a Padova raccontata dagli studenti” costituiscono la tappa conclusiva del progetto che si è posto le finalità di conoscere e ricostruire i principali avvenimenti, personaggi e luoghi della Resistenza nella città di Padova, acquisire la consapevolezza della complessità degli avvenimenti storici, utilizzare strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento critico di fronte alla realtà. Punto di riferimento del progetto è stato l’80° anniversario della Liberazione che ricorre nel 2025: una ricorrenza che rappresenta un importante momento celebrativo per tutto il Paese e, nei propositi del presente lavoro, un’occasione concreta per avviare un percorso di ricerca da condividere pubblicamente con gli altri studenti di Padova e tutta la cittadinanza.
10,00

La piuma bianca. Storie di violenza sugli uomini

La piuma bianca. Storie di violenza sugli uomini

Sibyl von der Schulenburg

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 168

Il libro raccoglie una selezione di racconti, opere di autori con stili diversi, uomini e donne che hanno accettato l'invito a raccontare una loro interpretazione di un argomento sottaciuto: la violenza di genere che vede il maschio vittima della femmina. La vergogna è la prima arma usata contro gli uomini. In un sistema educativo che li obbliga a dimostrare sempre coraggio e determinazione, l'esposizione al biasimo sociale è il modo più semplice per obbligarli a con formarsi, e il senso di colpa che ne consegue li rende estremamente fragili. “Codardo” è l'insulto più grande per la maggior parte degli uomini. Nella Prima guerra mondiale, le suffragette inglesi offrivano piume bianche agli uomini che non indossavano una uniforme “marchiandoli” come vigliacchi per spingerli ad arruolarsi. Allora si riteneva che un gallo da combattimento con una piuma bianca nella coda fosse il risultato di un in crocio genetico inferiore, meno aggressivo, un vigliacco. Così, penne e piume bianche divennero simbolo della codardia maschile.
18,00

Relazione della mia prigionia in terra francese (10 giugno – 13 luglio 1940). Diario del veneziano capitano Angelo Ghezzo

Relazione della mia prigionia in terra francese (10 giugno – 13 luglio 1940). Diario del veneziano capitano Angelo Ghezzo

Angelo Ghezzo

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 136

Il presente lavoro è la trascrizione del resoconto della prigionia in Francia del Capitano Angelo Ghezzo (1893-1943), al ritrovamento nel 2020 sia del testo dattilografato postumo sia degli appunti chirografi. Tale trascrizione, oltre ad essere un'interessante testimonianza dei campi di prigionia francesi della Seconda Guerra Mondiale, vuole essere anche un tributo a un uomo, saldo nei valori della famiglia, sempre operoso e capace di reagire agli eventi. All'inizio del racconto, il protagonista Angelo Ghezzo, Capo Macchinista del piroscafo “Tagliamento” del Lloyd Triestino, afferma di aver scritto le sue memorie durante il periodo di prigionia in Francia (10 Giugno-13 Luglio 1940) «a ricordo indelebile di un trattamento finamente malvagio, ignobile e più che bestiale» che la Francia «ha saputo infliggere ai prigionieri civili dei piroscafi italiani sequestrati a Marsiglia ed a Caronte (Port de Bouc)». La dettagliata “relazione” è stata scritta, per citare le parole del Protagonista, per «dimostrare vergognosi maltrattamenti inflitti, prove schiaccianti di una malvagia cattiveria e del poco rispetto verso i prigionieri presi, disarmati e senza colpa alcuna […]. Destino è stato ben perfido, se si pensa che proprio il giorno che avrei dovuto essere in famiglia dopo quattro mesi e mezzo di viaggio, mi son trovato prigioniero […]. Tutto ciò che si osserva di comodo, di lussuoso, sembrano cose esagerate e superflue […]. Nella vita – aggiunge l'Autore – non ci si deve mai meravigliare di nulla e, dopo questa dura prova alla quale tutti siamo stati assoggettati, siamo temprati al punto di prendere il destino come viene e sopportare tutto colla più calma rassegnazione». Queste “povere pagine” – conclude il Protagonista – «rappresentano solo la storia, cronologica e veritiera, di una corta ma dura prigionia».
18,00

Lo stuccatore. Manuale di tecniche tradizionali per la realizzazione a marmorino di decorazioni veneziane

Lo stuccatore. Manuale di tecniche tradizionali per la realizzazione a marmorino di decorazioni veneziane

Giorgio Berto

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 256

Chi è lo stuccatore? Come possiamo scoprire questo mestiere? Questo libro ci racconta in che modo creare lo stucco e il marmorino, una sostanza semplice composta con poche materie prime che, con il sapiente uso delle mani e un po' di alchimia, si trasforma in opera d'arte. Opere create dagli stuccatori dell'antica Roma, da maestri artigiani in ogni periodo storico dal rinascimento fino al secolo scorso. Oggi questo mestiere, anche se meno praticato, si può ancora apprezzare nelle meravigliose decorazioni all'interno dei grandi palazzi veneziani e in tutte le più importanti dimore, delle quali costituisce l'ossatura del costruito storico, insieme ad affreschi, tele, elementi lapidei, pavimenti in seminato e superfici lignee. Nel testo sono descritte le materie prime da utilizzare, le loro combinazioni, i tempi e le modalità tecniche, con tabelle chiare ed esaustive; sono illustrati gli strumenti che si utilizzano e come ciascuno può crearli. Inoltre, si affrontano i temi del colore e del disegno nelle decorazioni in marmorino, della modellazione degli stucchi e dell'integrazione di superfici storiche nel restauro.
30,00

Un paese nel primo Novecento

Un paese nel primo Novecento

Mario Squizzato, Beatrice De Paolis

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 252

Esiste una differenza tra la grande storia e la piccola storia fatta di tante vicende avvenute in un territorio? Quale delle due racconta meglio una comunità e le persone che la compongono? Comprendere e descrivere ciò che è accaduto in una località ha egualmente dignità di storia, perché è un modo per dare voce a tutti, per dare onore a tutti. Raccontare un paese nel corso del Novecento, collocando il locale nella visione più ampia di quanto accaduto a livello nazionale, e forse anche globale, consente una lettura su piani differenti di quanto è successo. Ecco che allora il passaggio dall'Ottocento al Novecento, la Grande Guerra, i nuovi partiti politici, la Seconda Guerra, lo sviluppo dell'economia e la trasformazione del territorio in nome del progresso sono leggibili anche negli eventi accaduti negli anni a Camin di Padova: in una realtà simile a quella di un qualsiasi altro centro della Pianura Padana.
28,00

L'equazione delle 4 A. Autonomia

L'equazione delle 4 A. Autonomia

Rodolfo Dalla Mora

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 112

Il presente Quaderno “Equazione delle 4 A - Autonomia” della Collana Per una nuova cultura della disabilità apre a uno specifico percorso di approfondimento che, nell'ambito della categoria concettuale della “Equazione delle 4 A”, intende esplorare gli elementi fondanti l'autonomia della persona con disabilità, attraverso successivi Quaderni monotematici. “Autonomia”, “Accessibilità”, “Ausili” e “Assistenza” sono, infatti, condizioni essenziali- e strettamente interdipendenti tra loro - ai fini dell'inclusione e dell'esercizio dei diritti delle persone con disabilità. Nel primo capitolo, viene sviluppato il concetto di autonomia nelle diverse dimensioni che lo caratterizzano, configurandosi l'autonomia una condizione propria della natura umana e della sua intrinseca dignità, un diritto della persona con disabilità che deve essere reso effettivamente esigibile e, di conseguenza, un obiettivo centrale della riabilitazione e dei diversi servizi a sostegno della persona con disabilità. Viene poi affrontato, nel secondo capitolo, il delicato rapporto tra autonomia e diritti umani e il lungo percorso di riconoscimento degli stessi per le persone con disabilità, culminato con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Il terzo capitolo è centrato sul rapporto tra autonomia e vita adulta, nella consapevolezza di quanto sia alto il rischio di disattendere il diritto alla Vita adulta alle persone con disabilità. Infatti, il prevalere per troppi anni di approcci culturali centrati sulle limitazioni e sui deficit, ha posto in secondo piano l'attenzione alle potenzialità, alle risorse, alle esigenze ed aspettative della persona con disabilità e non ha favorito l'impegno diretto alla realizzazione di interventi mirati a offrire concrete opportunità di sperimentazione di sé, di empowerment, di inclusione e di esercizio dei diritti.
13,00

Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova

Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova

Alessandro Naccarato

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 248

Padova fu la città più importante della Resistenza in Veneto e uno dei centri principali della lotta di liberazione a livello nazionale. Partigiani di diverso orientamento politico combatterono una guerra sanguinosa contro l'esercito di occupazione nazista e i loro alleati, inquadrati nelle formazioni della Repubblica sociale italiana. Il Pci costituì le Brigate Garibaldi e i Gruppi di azione patriottica per colpire nelle città fascisti e nazisti con il compito di terrorizzare le autorità nazifasciste obbligandole a impegnare soldati e mezzi nella guerra contro i partigiani. Nonostante siano state pubblicate numerose ricerche sulla Resistenza padovana, fino ad ora non è stato ricostruito e approfondito il ruolo dei Gap. Infatti nell'immediato dopoguerra i gappisti subirono una violenta campagna anticomunista, alimentata dalla nascente guerra fredda e dalle gerarchie cattoliche e su di loro calò l'oblio. La criminalizzazione dei Gap fu favorita dal processo alla Resistenza che sfociò in diversi procedimenti giudiziari contro i partigiani causando il rovesciamento della realtà storica e la trasformazione dei carnefici fascisti in vittime. La memoria dei Gap fu condizionata anche dalla partecipazione di alcuni gappisti, insieme a criminali comuni, a rapine che sfociarono in qualche caso in violenze ed omicidi. Il fenomeno fu agevolato dalla situazione di estrema miseria economica e sociale, dal vuoto di potere e di autorità dei primi mesi dopo la conclusione del conflitto, dalle difficoltà dei gappisti a reinserirsi nella vita civile dopo mesi di guerra durissima e di assuefazione alla violenza e all'uso delle armi. A ciò si aggiunsero il rancore e il risentimento per la debole epurazione dei collaborazionisti e per le numerose sentenze di assoluzione o di condanne lievi contro i fascisti. Il saggio, utilizzando fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche, ricostruisce la storia e le caratteristiche dei gappisti padovani e analizza l'importanza del ruolo svolto dai Gap per sconfiggere il nazifascismo e liberare l'Italia.
18,00

Lotte dei braccianti nel Conselvano. Ricordando «Nanin» Agostino Barbierato

Lotte dei braccianti nel Conselvano. Ricordando «Nanin» Agostino Barbierato

Lino Zancanaro

Libro: Libro in brossura

editore: Il Prato

anno edizione: 2024

pagine: 60

Il trascorrere del tempo tende spesso a sfumare la memoria di alcuni eventi e protagonisti del passato, soprattutto quelli legati a specifici contesti locali. Lino Zancanaro riporta la nostra attenzione su una delle figure più apprezzate e popolari tra i lavoratori agricoli di Agna e di tutta la Provincia di Padova, raccontando la figura di Agostino Barbierato, detto Nanin, il suo impegno civico nel Consiglio Comunale di Agna, quello politico all’interno del Partito Comunista di Padova e soprattutto quello sindacale come attivista e poi dirigente della Federbraccianti.
5,00

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