Libri di Giuseppe Girgenti
Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l'intelligenza artificiale
Mauro Crippa, Giuseppe Girgenti
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2024
pagine: 240
Ciò che è veramente importante per noi tutti non è sapere quanto sia intelligente l'Intelligenza Artificiale, ma i danni che essa può portare alla nostra anima. Certo è che qualcosa di poco umano sta invadendo la nostra vita. E, per contrastarla, il modo migliore è rivolgere lo sguardo non al futuro, ma al passato, con un'incursione ragionata e ben documentata nel mondo classico. Tornare nell'Atene e nella Roma classica è, secondo i due autori di questo libro coraggioso e anticipatorio, un itinerario della mente che ha per destinazione la sapienza degli antichi. A essa dobbiamo attingere per i nuovi esercizi spirituali. L'unico vero sovranismo è quello della mente. Non dobbiamo temere la sostituzione etnica quanto piuttosto la sostituzione tecnica, ovvero la progressiva sottrazione di facoltà e abilità all'uomo in favore di apparati tecnologici, algoritmi e reti neurali. Dell'IA "di frontiera" non sono interessanti le sempre provvisorie acquisizioni, quanto piuttosto i già effettivi sconfinamenti nel santuario della nostra interiorità. Solo la resistenza psicologica e culturale e la forza dei classici della filosofia potranno renderci più forti e in grado (speriamo) di controllare l'IA.
Il centesimo tallero. Aforismi e appunti 2008-2023. La radice e la sorgente-Il frutto e il succo
Giuseppe Girgenti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 820
Questo volume raccoglie i post filosofici su Facebook del quindicennio 2008-2023. Si tratta di un'evoluzione per aforismi e appunti secondo uno sviluppo cronologico giorno per giorno. Essi sono stati raccolti, selezionati e ordinati per macrotemi. In questa operazione qualcosa si perde: la cronologia e l'immediatezza, l'accompagnamento di immagini e video, i commenti e le risposte. Ma altrettanto si guadagna: un pensiero per aforismi raccolto per aree tematiche e inquadrato in una cornice narrativa biblica, dalla creazione alla fine del mondo; sottotraccia, altresì, in una cornice dialogica socratico-platonica, dalla discussione dell'immediato al mito escatologico finale. Questo testo è al contempo una sorta di Atene e Gerusalemme 2; non a caso le due sezioni in cui il volume è diviso si intitolano rispettivamente "La radice e la sorgente" (dove, secondo il linguaggio di Simone Weil, la prima radice è quella ebraica, mentre la sorgente che irriga e vivifica è quella greca) e "Il frutto e il succo" (intendendo con tale espressione una sorta di evoluzione storica delle radici e delle sorgenti del Cristianesimo e dell'Europa fino al loro declino). Da questo punto di vista, gli appunti raccolti costituiscono un approfondimento continuo storico-ermeneutico del rapporto tra la filosofia greca platonica e la Bibbia, con particolare attenzione ai passaggi linguistici dall'ebraico al greco (Septuaginta) e dal greco al latino (Vulgata).
Il sesso di Dio. Proclo e il simbolo dell'androgino
Paolo Colizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 280
Lo scopo del presente lavoro è percorrere sistematicamente, attraverso il mito dell'androgino, l'architettura del pensiero di Proclo: ciò che ci proponiamo è dimostrarne la funzione apicale nel contesto della sua ricerca teologica, nonché metterne in luce il costituirsi come chiave ermeneutica privilegiata per affrontare l'articolazione procliana del reale. Simbolo par excellance, l'androgino ha da sempre entusiasmato la fantasia mitica. Né semplice maschio, né semplice femmina: piuttosto, la loro archetipica Origine, che, da un lato, permane nella sua assoluta differenza da coloro che normalmente chiamiamo "uomini" e, dall'altro, è parimenti in essi tutti immanente, costituendosi come il motore fondamentale che attivamente, per mezzo della tensione erotica, li muove al tentativo di restaurare la loro unica protologica natura. Questi i tratti essenziali del mito dell'androgino che ci permetteranno di camminare lungo gli itinerari della riflessione procliana. Prefazione di Giuseppe Girgenti.
Figli di Asclepio. Le radici greche della medicina occidentale
Federico Pennestrì
Libro: Libro in brossura
editore: Le due torri
anno edizione: 2019
pagine: 186
La medicina è una tecnica razionale che presuppone una scienza oggettiva e una pratica soggettiva, che la rendono allo stesso tempo una disciplina scientifica e umanistica, laica e religiosa. L’arte di rimediare (mederi) si distingue gradualmente dalle sue radici mitologiche (Figli di Asclepio) fino allo stacco netto di Ippocrate, a cui seguiranno i duemila anni di progresso che separano Galeno (il medico dell’imperatore e dei gladiatori) alla terapia genica. Ricostruire storicamente le sue radici, fra simpatici aneddoti e rigorose scoperte scientifiche, è utile a chiarire molti dei nodi che ne avvolgono la pratica oggi, proponendosi come primo passo per affrontarli, e risolverli, sia dal punto di vista del curante, sia dal punto di vista del curato. Prefazione di Giuseppe Girgenti.
Crematistica. Metafisica ed economia nella «Politica» di Aristotele
Simone Marsilio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2018
pagine: 96
Nel I libro della Politica di Aristotele, il termine greco ‘chrematistiké’ ha dato origine a diverse scelte di traduzione da parte degli studiosi. Se traslitterato come “crematistica”, esso sembrerebbe perdere il riferimento che originariamente aveva nella lingua greca con vocaboli appartenenti al campo semantico della ricchezza e dei beni. D’altro canto, la sua esplicitazione come “arte di accumulare denaro”, potrebbe nascondere un altro significato. Infatti, nella definizione del concetto di “crematistica”, Aristotele utilizzò l’aggettivo ‘apeiros’(illimitato): in un senso quest’ultimo sancirebbe l’accumulo senza limite (‘peras’) delle ricchezze, per un altro verso potrebbe essere riferito all'assenza di un “fine” nella medesima attività dell’accumulo, in quanto Aristotele nel V libro della Metafisica stabilì che uno dei significati di limite (‘peras’) è fine (‘telos’). L’attività “crematistica” veniva svolta principalmente dagli schiavi, i quali non erano visti come uomini dotati di ragione (‘logos’), ma come strumenti animati. I cittadini ateniesi tendevano a vivere senza lavorare, impiegando gli schiavi in quasi tutte le attività lavorative, esclusa la politica. In questo scenario, l’attività “crematistica” poteva essere necessaria persino nella sua forma peggiore, quella contro la natura razionale dell’uomo: se la “crematistica” fosse stata svolta da animali non razionali (come gli schiavi) ed amministrata con la legge (‘nomos’), avrebbe potuto soddisfare l’autosufficienza della ‘polis’, che era il fine (‘telos’) di qualsiasi comunità o famiglia e condizione necessaria per una vita felice.
Vite e dottrine dei più celebri filosofi. Testo greco a fronte
Diogene Laerzio
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2005
pagine: 1824
Le "Vite dei filosofi" di Diogene Laerzio, compilate in base a fonti piuttosto eterogenee, e sunteggiate ancora in età bizantina e rinascimentale, comprendono dieci libri, di cui il III e il X dedicati interamente a un solo filosofo (rispettivamente Platone ed Epicuro). In genere espongono un resoconto biografico, le opere e le linee principali del pensiero di ciascun filosofo.
Atene e Gerusalemme. Una fusione di orizzonti
Giuseppe Girgenti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2011
pagine: 320
Il pensiero forte di Porfirio. Mediazione fra henologia platonica e ontologia aristotelica
Giuseppe Girgenti
Libro: Copertina rigida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 364
Il pensiero forte di Porfirio. Mediazione fra henologia platonica e ontologia aristotelica
Giuseppe Girgenti
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 364
Giustino martire. Il primo cristiano platonico. In appendice: «Atti del martirio di s. Giustino»
Giuseppe Girgenti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: 188
Giuseppe Girgenti, in questo saggio rapido e incisivo, afferma che "l'identificazione Logos/Cristo fa del cristianesimo non una filosofia, cioè una ricerca della verità, ma la Sophia, cioè la Verità stessa". Questa è la proposizione essenziale, e la base della interpretazione nuova proposta nel libro. Essa spiega l'altra enunciazione fondamentale della filosofia giustinea, che sarà anche di Clemente Alessandrino, poi: la presenza del Logos di Dio in tutti gli uomini rende questi ultimi "filosofi", in quanto ricercano la sapienza, mentre Dio, nella persona storica del Cristo, è sapiente, anzi, è la Sapienza in sé.